Dublino

Una città da "camminare"!
Scritto da: Coccogrillo
dublino
Partenza il: 09/09/2009
Ritorno il: 14/09/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
9-14 settembre 2009 Prima giornata: Eccoci…pronti per partire…aeroporto di Treviso! Sono le 9.40 e già cerchiamo di mimetizzarci tra gli “stranieri” (quando siamo in viaggio… evitiamo accuratamente gli italiani, bisogna sempre mettersi alla prova, no?!). L’aereo parte alla volta di Dublino, un po’ in ritardo….sarà l’immenso traffico aereo, ma via….si decolla!! Sul volo Ryanair ci vendono i biglietti per l’autobus (Air Coach: 7€ cadauno) che ci porterà nel cuore di Dublino. Dopo aver passato i controlli dei documenti in aeroporto (si capisce subito che siamo in un paese anglosassone: c’è un ordine quasi maniacale nelle code, con steward che ti indirizzano!!). Una volta recuperati i bagagli, usciamo dall’aeroporto e ci mettiamo comodamente in coda per accedere al autobus, che dopo 5 minuti parte alla volta di Dublino. Il viaggio è tranquillo, naturalmente la curiosità è tanta…Dopo 2 minuti di guida (inversa) ho già mal di testa…tutto gira al contrario (per fortuna che “qualcuno” mi ha fatto desistere sul noleggio della macchina!!!). Arriviamo filati in centro e scendiamo alla fermata vicina a Trinity Collage. Appena scesi approfittiamo e apriamo per la prima volta la super cartina della città acquistata al Tourist Center all’aeroporto…e si parte!! (a piedi naturalmente: questo sarà il leit motive della nostro soggiorno irlandese). Passiamo per la “vivissima” Grafton street e arriviamo a St.Stephen’s Green. Da qui procediamo a sud per circa 2 km (una bella passeggiata, ma per niente stancante!!) e arriviamo al nostro Hotel (il Portobello Hotel: http://www.portobellohotel.ie/: costo totale: 5 notti per 2 persone con colazione inclusa 321€) che si trova nella cosiddetta Dublin 2 (D2) ed è affacciato ad un canale! La zona è tranquilla e molto caratteristica. Entriamo nell’hotel con molta curiosità…ma dopo un passaggio velocissimo alla reception per saldare il conto eccoci alla prima prova del nove: la stanza. E…incredibile…non è molto grande, ma è molto pulita!! Quindi tutto perfetto per il nostro pernottamento!! Dopo aver sistemato le valige ed esserci vestiti da perfetti turisti partiamo alla volta del centro. La strada che porta in centro (la St.Richmond) è piena di caratteristici pub irlandesi, quindi si arriva in un batter d’occhio in centro. La nostra prima tappa è il Dublin Castle (costruito nel 1204) è stato centro del potere inglese in Irlanda e per tale motivo è visto come il simbolo dell’occupazione britannica in Irlanda. Si può entrare a visitare le stanze, ma decidiamo di proseguire oltre. Dopo 2 minuti appare ai nostri occhi la Christchurch Cathedral, che sorge entro le primitive mura medievali della città. Fondata nel 1037 da Sitric Silkenbeard, re della Dublino vichinga, è la più vecchia cattedrale di Dublino. Decidiamo di entrare nella cattedrale (ne vale la pena: è molto particolare e bella!!) e ci addentriamo nella cripta medievale, che rappresenta la più antica costruzione di Dublino. Si crede che vi sia un’antica galleria che porta dalla cripta, passando sotto il Liffey, alle attuali Four Courts. Secondo la leggenda, un soldato che nel Medio Evo assisteva a un funerale solenne nella Christ Church, preso dalla noia si addentrò nella galleria. Il sacrestano, ignaro, chiuse il soldato nella galleria e molti mesi dopo fu rinvenuto il suo corpo completamente rosicchiato, con la spada in mano. Attorno ad esso giacevano le carogne di oltre duecento ratti che il soldato aveva ucciso! Usciti dalla cattedrale continuiamo il nostro tour verso le Four Courts che si affacciano sul Liffey: ne ammiriamo in toto la bellezza e all’angolo scorgiamo il più antico pub di Dublino (Head Breazen Pub: consigliatissimo…qui abbiamo bevuto la migliore Guinness di tutta Dublino!!). Ed eccoci…di fronte al primo dilemma..cosa facciamo? Ci fermiamo a bere la nostra prima Guinness? Guardiamo l’ora sono le 16.15…un po’ prestino! Decidiamo così di proseguire oltre e di approfittare della relativa vicinanza per fare un giro al Museo del whiskey Jameson…ma non entriamo! i 13 euro del biglietto valgono la pena solo per i veri amanti del genere. Ad ogni modo facciamo le canoniche foto e poi ci ritroviamo davanti al “nostro” pub…a questo punto…nessuna esitazione…entriamo!! Ci sediamo sui tavolini all’aperto, sono le 16.45 ma c’è già gente che beve la sua “sana” pinta di birra. E noi…ci adeguiamo alle usanze! Eccola…bella, scura e buonissima…la nostra prima Guinness Originale Irlandese!! Dopo esserci riposati in compagnia della nostra pinta usciamo dal pub e ci dirigiamo verso Temple Bar…non ci soffermiamo moltissimo: ammiriamo i caratteristici pub, ma passiamo oltre (ci torneremo più avanti…) e continuiamo a fare il giro della città dirigendoci verso O’Connell street (statua di Larkin inclusa) e da qui verso la Custom House. Ci sentiamo perfettamente parte di questa città a misura d’uomo che ci ha accolti così splendidamente! Ed eccoci ritornare verso Temple Bar: è si…è ora di incontrare un nostro ex-collega di lavoro che abita a Dublino da un anno e mezzo. Finiamo il pomeriggio in un altro pub a bere Guinness. Prima di andare a letto facciamo una cosa pessima: andiamo a mangiare del fish & chips…troppo pesante per i nostri palati…c’era olio a fiumi!! Seconda giornata: Belli pimpanti (è appena il secondo giorno) scendiamo a far colazione e, siamo subito di fronte ad un aut aut: assaggiare la full irish o fare una colazione normale? Siamo trascinati dalla disponibilissima cameriera ad assaggiare la prima (non si può non farlo…siamo o non siamo in Irlanda?), dopo pochi minuti arrivano i piatti…non sveliamo niente, diciamo solo che non siamo riusciti a finire tutto (troppo full questo breakfast!!). Usciamo e zaini in spalla ci dirigiamo verso la il punto di incontro del nostro viaggio giornaliero (dimenticavo…per oggi abbiamo organizzato un viaggio tra Glendalough e Kilkenny con la compagnia Collins Tours….assolutamente consigliato!! Per chi conosce un po’ l’inglese…la guida è un simpaticissimo 70enne irlandese: grandioso! http://www.collinsdaytours.com/contact.html: 30€ a testa: prenotazione on-line). Passiamo per St.Stephen’s Green…è bellissimo a quest’ora (sono le 8.30)! Arriviamo e saliamo sul pullman. Dopo un’oretta arriviamo a Glendalough. Non scendiamo subito, ma ci portano ai piedi dell’Upper Lake che delimita il territorio di Glendalough con il Lower Lake. Facciamo così una passeggiata lungo la valle, assaporando ad ogni passo la tranquillità che ti coinvolge in questo angolo di paradiso. Dopo la passeggiata (in una ventina di minuti arriviamo al sito monastico) abbiamo capito come mai San Kevin si ritirò in questa stretta valle in cerca di un luogo tranquillo e sereno per la sua vita di eremita!! San Kevin venne seguito da diversi discepoli, che volendo seguire i suoi insegnamenti, iniziarono a stabilirsi nella zona, cominciando ad erigere un piccolo villaggio di chiese, cappelle ed abitazioni nella valle sotto la sua capanna. Si formò così un monastero che, nel suo massimo splendore, fu uno dei centri religiosi più importanti d’Irlanda. Il sito monastico comprende tra le altre cose anche una torre (con base circolare alta 33 metri) costruita negli anni delle incursioni vichinghe (fino al 1066) per custodire le sacre reliquie, i libri ed i calici usati nelle cerimonie religiose. È già ora di partire in direzione di Kilkenny, ma abbiamo ancora un po’ di tempo per chiudere gli occhi e ascoltare il silenzio carico di misticismo di questo meraviglioso posto (da non perdere!!!!). Attraversiamo le Wicklow Mountain (qui hanno girato moltissimi film famosissimi: BraveHeart per esempio!) e dopo un’oretta arriviamo a Kilkenny… qui c’è tempo per mangiare qualcosa che noi invece sfruttiamo per andare a vedere l’interno del castello di Kilkenny (carino, ma è il classico castello!! Consigliato per i patiti del genere). Usciti ci fermiamo nell’immenso parco e ci rilassiamo un pochino prima di intraprendere l’attraversata della città guidati dal nostro maestro di vita irlandese (la guida…). Dopo aver passato il caratteristico centro (era tutto addobbato a festa: perché la squadra locale aveva appena vinto il campionato di Gaelic football: (uno sport sconosciuto ai molti e molto particolare: un mix tra calcio, rugby e cricket), arriviamo alla Black Abbey (“Abbazia Nera”), che è una piccola abbazia dominicana e prende il nome dall’abito scuro dei monaci. Fu fondata da William Marshall nel 1225 e nel 1543, con la soppressione dei monasteri voluta da Enrico VII, divenne un palazzo di giustizia. Lasciata l’abbazia alle spalle, ci dirigiamo verso la cattedrale di San Canizio (St.Canice’s Cathedral), la cattedrale anglicana della città. Dista cento metri dal fiume Nore e si raggiunge tramite una scalinata (St.Canice’s Steps), che risale al 1614. Attorno alla cattedrale sorgono il cimitero, una torre rotonda (tipica costruzione difensiva dei monasteri medioevali irlandesi) ed il palazzo vescovile. Al ritorno, sul pullman che ci riporta a Dublino siamo veramente cotti, ma è stato un viaggio molto ben organizzato e la giornata è stata meravigliosa: anche dal punto di vista climatico: insomma 2 giorni di sole su 2 fino ad ora! Finiamo la serata a casa del nostro amico a mangiare un po’ di sana pasta: certo che le abitudini alimentari del posto non sono un granché…siamo abituati troppo bene in Italia…!. Terza giornata: Anche la sveglia della terza giornata suona presto, ma questa volta ci accontentiamo di una colazione “classica”: oggi il programma prevede Powerscourt e il museo della Guinness!! Una giornata da paura per i nostri amici “piedi”!! Arriviamo, dopo la nostra classica passeggiata mattutina che ci porta dal nostro hotel in centro, al Tara Station (stazione del DART): qui compriamo due biglietti per Bray (circa 9€ A/R in totale). Il viaggio in DART è veramente tranquillo e, così, senza quasi accorgersi arriviamo alla stazione di Bray: ultima fermata!! Scendiamo e andiamo alla ricerca dell’autobus 185 (verso Enniskerry: ce ne sono alcuni che fermano a Powerscourt: il biglietto si fa a bordo…fornitevi di monetine, perché l’autista non da resto…1,80€ a testa solo andata). Una volta arrivati ci accorgiamo che per arrivare all’ingresso del parco dobbiamo camminare per circa 2,5 km. Però passiamo accanto ad uno dei più bei campi da golf al mondo (qui ci gioca anche Tiger Woods). Arriviamo a Powerscourt : costo 7,80€ – biglietti comprati in internet) e “incredibile” siamo tra i primi: l’erba del parco è ricoperta ancora di brina ed i riflessi del sole si specchiano come in un lago. Iniziamo la nostra passeggiata per il parco (non è grandissimo…in un’oretta si fa il giro più grande) e passiamo per le “attrazioni” del parco (detto così sembra di essere al Luna Park….ma non è proprio così…anzi è l’opposto: tutta tranquillità e silenzio!!). Troviamo dei francesi…e io incomincio a canticchiare PO-POPOPOPOPO-PO-POPOPOPO (Eheheheh…la finale dei mondiali è ancora viva!!!), poi “qualcuno” mi fa notare che loro sono in sovrannumero e ripongo il mio patriottismo nel cassetto! Saliamo sulla Pepperpot Tower e ci godiamo un po’ il parco dall’alto…poi proseguiamo e arriviamo al meraviglioso Japanese Garden…è uno spettacolo di colori: troppo bello!! Dopo aver fatto un po’ di foto proseguiamo e vediamo il palazzo dal fondo del giardino, che dire: la Powerscout House si specchiava nel laghetto, vi lascio immaginare lo spettacolo. Arriviamo infine, dapprima al Pets’ Cemetery, un vero e proprio museo degli animali, in cui spicca perfino la tomba di una mucca! E poi al Dophin Pond (forse la parte meno bella del giardino). Ci riposiamo un attimo sul parco e ci complimentiamo a vicenda (sta, infatti, arrivando un mare di gente: ma noi abbiamo finito il giro e ci siamo goduti la tranquillità del giardino!!). Facciamo un po’ di acquisti nel negozietto: una marmellata di mirtilli di Avoca davvero squisita, peccato averla assaggiata solamente al nostro rientro in Italia…altrimenti avremmo svaligiato lo scaffale… e poi ci dirigiamo verso le fermata dell’autobus, che questa volta è a Enniskerry (la strada si allunga un po’: si passa da 2,5 a 3 km a piedi..). Approfittiamo del trasferimento in centro Dublino per riposarci un po’ (i sedili del DART non sono comodissimi, ma si fa di necessità virtù e un pochino riusciamo anche a riposare!!). Arrivati a Dublino decidiamo di mettere qualcosina sotto i denti (il problema principale è cosa mangiare!!). Dopo aver “stranamente” camminato un pochino troviamo un sushi take away e andiamo a gustarci il tutto al St.Stephen Green, che adesso è nettamente più affollato della mattina precedente. Un riposino ci vuole, ma dopo un po’ siamo operativi e partiamo in direzione del museo della Guinness, che se guardate una cartina di Dublino è dall’altra parte della città!! Il mezzo di trasporto utilizzato: naturalmente le nostre gambe e i nostri piedi. Nel tragitto, quasi per caso, arriviamo alla St.Partick’s Cathedral, che è la cattedrale nazionale della chiesa anglicana e risale ai tempi medioevali. Ci soffermiamo un attimo, ma poi siamo di nuovo in passeggiata verso il nostro museo. Arriviamo: c’è un po’ di gente, ma avevamo fatto il biglietto su internet, quindi, grazie a della macchinette automatiche, riusciamo a procurarci il ticket di ingresso piuttosto agevolmente (http://www.guinness-storehouse.com/en/Index.aspx: si risparmia il 10% facendo il ticket via web: costo 13,50€) . La configurazione del museo è molto particolare: il museo è strutturato come un grandissimo bicchiere di Guinness, ma è anche molto commerciale. Spieghiamoci: venire a Dublino e non visitarlo sarebbe come andare a Roma e non entrare in Vaticano (ma pensandoci bene io sono andato due volte a Roma e non sono mai entrato in San Pietro: si…lo so…io sono particolare di mio!!), ma, vedendolo, avevo la sensazione di far parte di una grande pubblicità! La prima parte però è molto bella…vengono messi in risalto gli ingredienti e il processo di lavorazione, mentre la seconda parte è più commerciale. Dal bar, dove ti offrono una pinta di Guinness (è compresa nel prezzo del biglietto), si può vedere tutta Dublino: questo a nostro avviso è l’unico aspetto positivo, perché è molto molto affollato e la birra è molto acquosa…forse la peggiore Guinness che abbiamo bevuto a Dublino. Dopo aver visitato il museo siamo pronti per proseguire il nostro tour a piedi (siamo sui 15-16 km da questa mattina…) e torniamo alla St.Patrick’s Cathedral…qui esausti ci sdraiamo sul prato e ci rilassiamo per un pochino prima di ritornare al nostro hotel. Ci facciamo una doccia e poi, pazzi come siamo, andiamo a Temple Bar (naturalmente a piedi) per ammirare Dublino di notte!! A parte la nostra stanchezza è veramente bello vivere l’atmosfera serale di Temple Bar: i pub ed i ristorantini attorno sono molto affollati ed quartiere è così vivo..tutti sono molto vivi…tutti…a parte noi ovviamente!! Dopo aver fatto il nostro bel giretto torniamo verso il nostro hotel….domani è una nuova giornata e per oggi 20 km a piedi direi che possono bastare…no?? Quarta giornata: È sabato, ma noi ci presentiamo a fare colazione alle 7.30 (sigh…la cucina apre alle 8.00)…siamo un po’ strani…è vero…lo ammettiamo senza remore. Così partiamo e ci fermiamo in un supermercato che ha al suo interno anche un bar: ci prendiamo un cappuccino (non è male… ci viene servito in una tazza da “mezzo litro”…) e mangiamo uno squisito muffin al cioccolato. Non belli pimpanti, ma comunque rigenerati dal sonno, ripartiamo alla volta del centro e più precisamente ci dirigiamo verso l’ufficio del turismo, dove il giorno precedente (tra le altre cose) avevamo prenotato una navetta (15€ a testa) che ci avrebbe portato a Knowth e NewGrange. In fase di programmazione del viaggio avevamo depennato a malincuore questa gita “fuori porta”, visto che, il tempo a nostra disposizione non era molto, ma, fortunatamente, la nostra “testardaggine” ha avuto il sopravvento. Arriviamo al centro visitatori di Brù na Bòinne dove partono le “spedizioni” per Knowth e NewGrange (http://www.knowth.com/: biglietto per entrambi circa 11€ a testa). Che dire…sono due posti meravigliosi, molto particolari e unici al mondo: rappresentano infatti il più grande complesso tombale megalitico e la più grande collezione di arte megalitica d’Europa. La nostra prima tappa è Knowth: ci arriviamo presto e compare davanti ai nostri occhi uno spettacolo unico: la brina che ricopre le tombe riflette al sole, mistificando ancora di più un luogo carico di storia. Il tumulo di Knowth, vecchio di oltre tre millenni, è il più ampio di Brú na Bóinne. Gli scavi archeologici hanno rivelato che questo fu un sito sepolcrale ed un insediamento fin dai tempi del neolitico, attraverso le età del bronzo e del ferro, fino ai primi anni del Cristianesimo e del periodo normanno. La struttura del tumulo, circondata da tumuli “satelliti” minori, è complessa: contiene due lunghi e stretti corridoi che partono agli opposti della collina e che, singolarmente, non si congiungono nel mezzo ma rimangono separati da una spessa parete di rocce, attraverso la quale è tuttavia possibile comunicare a voce. Alla base del tumulo sono stati riportati alla luce enormi massi perimetrali, molti dei quali sono scolpiti con articolati graffiti dalle forme geometriche e astratte. Ritornati al centro visitatori prendiamo la navetta per NewGrange. Questa parte è meno particolare della precedente (è molto più imponente, ma proprio per questo, forse perde un po’ di mistero…ma non si può assolutamente perdere!!). Il tumulo di Newgrange, scoperto qualche anno prima di quello di Knowth, con il suo alto muro perimetrale di pietre in quarzo bianco e scure, è stato oggetto, specie all’esterno, di un’opera di ricostruzione archeologica più consistente, secondo una concezione di restauro che non coincide con quella attuale. I motivi a losanga e a spirale incisi sulla magnifica pietra dell’entrata, definita una delle pietre più famose nell’intero repertorio dell’arte megalitica, includono un motivo a triplice spirale, rinvenuto soltanto a Newgrange e ripetuto all’interno della camera, che rievoca il motivo del triskelion dell’isola di Man e le spirali della cultura di Castelluccio in Sicilia. Il passaggio è lungo, oltre 60 piedi e conduce ad una camera centrale cruciforme “di sepoltura”. La struttura, con le sue pietre perfettamente incastrate e la copertura di numerosi metri di terra di riporto, fu edificata per resistere ai millenni: in effetti la volta non ha mai lasciato passare una sola goccia d’acqua fino alla camera centrale. Al di sopra dello stretto passaggio dell’ingresso, un’apposita apertura permette, all’alba del giorno del solstizio d’inverno (21 dicembre), ad un raggio di sole di illuminare la camera centrale per 15 minuti, grazie a calcoli astronomici notevolmente precisi, non sconosciuti a diversi popoli dell’antichità. Purtroppo la nostra visita è finita…e ritorniamo in quel di Dublino. Il viaggio ci permette di dormire un’oretta e di presentarci a Dublino “in forze” per visitare il Museo Nazionale di Dublino: la cosa più interessante sono sicuramente gli scheletri di uomini del passato (è un po’ macabro visto così…ma fanno molto effetto). Finito il nostro giretto all’interno del museo andiamo al Museo dell’Arte (è poco lontano) e poi ci dirigiamo verso la zona più commerciale di Dublino. Siamo alla ricerca di qualcosa di particolare, ma non troviamo niente di troppo entusiasmante e cosi dopo essere ripassati per Temple Bar ed essere entrati in un po’ di negozietti ci dirigiamo al nostro hotel. Terminiamo la giornata andando a mangiarci un ottimo hamburger in uno dei mille locali che riempiono la St.Richmond. Quinta giornata: Eccoci qua…eh si…è purtroppo l’ultimo giorno a Dublino (ma non abbiamo una sensazione di tristezza…qui ci si sente a casa ed è impossibile non ritornarci…). Programma della giornata: il castello di Malahide. Anche oggi è una meravigliosa giornata di sole: siamo stati veramente fortunati non ci siamo mai bagnati per la pioggia, anzi, abbiamo anche preso un po’ di sole al parco!. Andiamo alla stazione del DART e procediamo in direzione Malahide (sui 8€ A/R per 2) …dopo una quarantina di minuti e una passeggiata di un quarto d’ora arriviamo al castello. Il castello è molto piccolo, ma molto grazioso e particolare (http://www.malahidecastle.com/: l’ingresso con associato il Fry Model Railway Museum costa 11€ a testa). Il parco è uno spettacolo…immenso e verdissimo!!! Visitiamo il castello, ma sinceramente non ne vale molto la pena perciò aspettiamo nel parco l’apertura del museo dei trenini elettrici. L’attesa è stata un po’ lunga e difficile (apre alle 13), ma perché ormai le nostre forze erano ridotte veramente all’osso. Il museo è molto piccolo, ma veramente ben fatto (se avete un bambino…fateci un salto…è studiato apposta per loro…). Tutti i modellini dei treni, le navi, gli autobus e del dart si muovono in perfetta sincronia ricreando la rete di collegamento viaria di Dublino e dintorni. Torniamo alla stazione del DART e con un colpo di “fortuna” riusciamo a prendere il treno al volo. Rientriamo in città e passiamo il resto della giornata ad occuparci dei souvenir di Dublino (c’è una catena di negozi specializzati nella vendita degli stessi….troppo simpatici!!) e a sbirciare nei mercati dell’usato, soprattutto di dischi: c’è ne sono veramente tantissimi (che fortuna! gli acquisti che abbiamo fatto sono stati davvero ben azzeccati!) . La sera troviamo il tempo di andare a salutare il nostro amico, ma non possiamo fermarci troppo…domani mattina la sveglia suona alle 3.00 (abbiamo preso un taxi: costo 26 €)…l’aereo decolla alle 6.15!! Salutiamo Dublino, con la certezza che un giorno ci torneremo…magari a viverci!! Consigli: Vi sarete accorti che siamo dei pazzi…abbiamo cercato di sfruttare al meglio il nostro soggiorno a Dublino. Che dire…se dovessimo fare una classifica dei posti da visitare fuori Dublino, metteremo al primo posto NewGrange e Knowth e subito dopo Glandalough (sono due posti unici al mondo…). Poi, al secondo posto, Powerscourt e Malahide (magari associandolo a Howth: che non abbiamo visto, ma che sappiamo essere davvero caratteristico!!). Ovviamente il centro di Dublino è fuori concorso…andare in una città e non visitarla…sarebbe troppo anche per noi!! Collocheremo nelle retrovie il museo della Guinness e il Museo Nazionale. Mi hanno detto che è molto bello anche il Phoenix Park (c’è uno zoo molto curato), ma ci voleva qualche giorno in più per visitarlo. I prezzi sono abbastanza elevati (un hamburger costa sui 8€), ma con un minimo di organizzazione si riesce a risparmiare: il costo totale del nostro viaggio si è assestato sui 400€ a testa totali (compreso il volo: costo 100€ in due persone!!) Consiglio: prendetevi tutti i giorni che potete: Dublino non vi annoierà di certo! E poi..gli irlandesi sono molto disponibili: c’è un’atmosfera molto familiare!!


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