Dublino, Capitale da “Guinness”

Scoprendo la città della famosa birra irlandese.
Scritto da: 19Simone80
dublino, capitale da guinness
Partenza il: 02/06/2011
Ritorno il: 05/06/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Partenza il 2 Giugno alla volta della Capitale della Repubblica d’Irlanda, Dublino. Festeggeremo qui i nostri due compleanni, il giorno 4 Giugno Roby e il giorno 5 Giugno io, giorno che coinciderà con il nostro rientro in Italia. Si parte alle ore 12 (in realtà alle 12.30 causa ritardo) ed arriviamo a Dublino in circa 2.30h e portiamo indietro le lancette dell’orologio di 1h, dato che ci troviamo sul meridiano di Greenwich (GMT). Dall’aeroporto prendiamo l’ottimo servizio bus espresso che collega i Terminal con il centro città in circa 30/40 minuti al modico prezzo di €6 a persona. N.B.: Se siete in 2 o più persone, consiglio di fare il biglietto “famiglia” per usufruire di uno sconto sul prezzo totale. La fermata del bus espresso è poco distante dall’hotel in cui alloggeremo, il “My Place Dublin”, un albergo/ostello categoria 2 stelle, sito in un palazzo di stile Georgiano nel centro di Dublino in vicinanze di O’Connel Street e della stazione ferroviaria di Connolly Street. La camera non è proprio il massimo, a differenza di come viene descritta e soprattutto molto diversa dalle foto e anche i bagni non sono il massimo, soprattutto per l’odore di fogna che arriva dalla zona doccia, per ovviare al problema abbiamo preso gli Ambi Pur, detto questo detto tutto…!!! La camera si trova al secondo piano della struttura, sotto tetto, con una sola finestra e bagni ciechi. Esatto bagni… perché WC e doccia erano separati da un muro e quindi in camera vi erano 2 porte (ma buttare giù la parete e creare un unico ambiente…no?!?!) oltretutto non si chiudevano, ci siamo dovuti arrangiare usando il mini cestino del bagno come ferma porta! In camera non c’erano armadi (lo “pseudo armadio” era una specie di mensola dell’Ikea), nè scrivania nè tanto meno sedie, solo un misero comodino occupato interamente da telefono e lampada da dividere tra i 2 letti. L’unica nota positiva della struttura, oltre alla posizione strategica e i servizi di mezzi di trasporto, riguarda l’ottima accoglienza e disponibilità del personale, ma per tutto il resto descritto anche sopra, certamente è meglio evitare questo albergo/ostello.

Quindi, giusto il tempo di porre i bagagli in questa “favolosa” camera ed iniziamo la nostra avventura alla scoperta della città celtica. Passando per la vicina “Custom House” (1791), il vecchio palazzo degli uffici doganali, ci dirigiamo verso il “Trinity College” (1592), la più rinomata ed antica università irlandese. Molti personaggi storici hanno studiato proprio in questo college, ad esempio Oscar Wilde. Il college include oltre al complesso principale ed il campus, anche la “Old Library, che raccoglie migliaia di manoscritti fra cui il “Book of Kells” (800 d.C.), famoso manoscritto che contiene i quattro Vangeli corredato da numerose illustrazioni e miniature riccamente colorate. Percorriamo poi alcune delle principali vie dello shopping alla ricerca di cartoline e dei primi souvenir come ad esempio Dame Street, per poi dirigerci nel quartiere di “Temple Bar”, il quartiere “trendy”, caratterizzato dai numerosi pub e discoteche molto frequentati la sera. E’ frequente infatti trovare gente stramazzata a terra per l’eccessiva quantità di alcol che hanno bevuto. In Irlanda il Governo ora sta cercando di contrastare il grave problema dell’alcolismo tra i giovani. Basti pensare che per poter bere bevande alcoliche, bisogna avere compiuto almeno 21 anni. Ci dirigiamo in O’Connel Street, dove si trova il bellissimo edificio in stile georgiano del “General Post Office” (XIX sec.), sede delle poste irlandesi e poco distante, a centro viale sorge il “The Spire” (2003), gigantesca struttura metallica a forma di ago alta 120 metri ormai divenuta il punto di ritrovo degli abitanti. Questa strada è ricchissima di fast-food e negozi di souvenir, e ceniamo in un fast-food della catena locale “Supermac’s”, che non ha nulla da invidiare ai più famosi fast-food internazionali e dopo una piccola passeggiata per provare a smaltire parte della cena, ci dirigiamo in albergo.

Sveglia alle 8.00 e via verso nuovi posti da vedere, mete principali della giornata saranno la “Guinness Storehouse” ed il “Dublin Castle”, ma prima ci si ferma per una buona colazione! Entriamo al “The Italian Corner” (zona Temple Bar), ristorante italiano dove sicuramente potete gustarvi un ottimo Cappuccino e dei buonissimi croissant, solo a Madrid eravamo riusciti a trovare un “Cappuccio” degno di quel nome! Finita l’ottima colazione ci dirigiamo verso la “Christ Church Cathedral” (1870), Cattedrale anglicana il cui complesso accosta elementi neogotici e neoromanici. Da qui ci incamminiamo verso la fabbrica della birra irlandese più famosa al mondo, la Guinness. Visitiamo la “Guinness Storehouse” (1759) il cui ingresso costa €16 p.p. In una teca posta a terra, vi è il manoscritto più importante dell’azienda. All’epoca, il sito della fabbrica era un’area dimessa e venne concesso ad Arthur Guinness un contratto d’affitto pari a £45 all’anno per 9000 anni! Fu così che ebbe inizio la storia di uno dei più importanti birrifici del mondo. Vicino a questo importante documento, vi è lo shop, dove si trovano gadget e souvenir vari ovviamente marchiati Guinness, oltre alle lattine e le bottiglie di birra. Consigliamo, se avete il bagaglio da stiva, di acquistare qui la birra poiché in aeroporto il prezzo è maggiore. La visita inizia al piano terra dove si viene introdotti ai 4 ingredienti acqua, orzo malto, luppolo e lievito, che vengono combinati per fare una pinta di Guinness, per poi giungere al quinto elemento basilare: Arthur Guinness stesso. Proseguendo la visita attraverso l’edificio, vi è poi una mostra sulla storia della Guinness che comprende alcuni macchinari provenienti dall’antica fabbrica della birra, che servono a spiegare la storia delle tecniche di produzione. Il settimo piano della Storehouse è occupato dal “The Gravity Bar” dal quale si può godere di una vista a 360 gradi su Dublino. Ad ogni visitatore viene anche offerta una pinta di Guinness. Inutile dire che ne vale la pena!

Tornando verso il centro città, ci fermiamo ad ammirare il “City Hall” (1779), sede del municipio e da qui il vicino castello. “Il Castello” originale di Dublino fu costruito nel 1204, ma la maggior parte fu distrutta da un incendio nell’anno 1684, e oggi è rimasta soltanto una delle quattro torri originali. Il castello di oggi, e gli appartamenti di stato, sono attribuiti al settecento, qui vengono infatti svolti i riti di rappresentanza, non ultimi la Regina Elisabetta II ed il Presidente Barack Obama.

Giunta l’ora di pranzo, ci fermiamo a gustarci un ottimo ed abbondante piatto di “fish & chips” in Suffolk Street. Da qui proseguiamo verso il fiume Liffey ed attraversiamo il “Half Penny Bridge”. Il ponte risale al 1816 e deve il proprio nome al pedaggio di attraversamento che si doveva pagare fino al 1919. I lampioni e l’illuminazione della sua silhouette esile, sono molto suggestivi la sera. Esausti dalla lunga e praticamente ininterrotta camminata di circa 12 ore, facciamo una piccola spesa e ceniamo con panini imbottiti di prosciutto cotto e formaggio locali, che dire… ottimi!

Il giorno 4 giugno è la giornata caratterizzata dal compleanno del “compare Roberto”. Come al solito sveglia alle 8.00 e poi in giro ma come sempre con pausa per la colazione, meta principale della giornata sarà St. Patrick’s Cathedral.

Percorriamo tutto il lungofiume del Liffey fino a giungere alla “St. Patrick’s Cathedral” (1191), costruita in onore del santo patrono d’Irlanda, è una delle cattedrali protestanti di Dublino nonchè la più grande. Fu costruita sopra ad un tempio che sorgeva vicino al pozzo dove si pensa che San Patrizio battezzasse i nuovi cristiani. Questo pozzo è ricordato all’inizio della navata sinistra con una lapide. La Cattedrale è in stile gotico, possiede l’organo più grande d’Irlanda ed è decorata con varie statue e busti. Presenti all’interno anche tombe di personaggi storici Irlandesi ed oggetti di grande rilevanza. Una tappa imperdibile per chi visita Dublino, vista l’importanza e la bellezza della Cattedrale.

Dato che non vogliamo farci mancare nulla (come al solito), decidiamo di tornare verso il fiume Liffey, ci troviamo di fronte al “Four Courts” (1802), il palazzo di giustizia e poco distante la “Old Jameson Distillery” (1780), vecchia sede del whiskey irlandese, ma senza visitarla. (ingresso €13 p.p.) Riattraversiamo tutto il centro città fino a raggiungere il “St Stephen’s Green” e Grafton Street. Il “St Stephen’s Green” (1880) è un parco di 9 ettari punto di ritrovo dei dublinesi, poco distante sorge il “Stephen’s Green Shopping Center”, bellissimo centro commerciale in stile vittoriano al cui interno vi sono due piani di negozi di ogni genere oltre a caffetteria e fast-food. Da qui inizia anche la Grafton Street che arriva fino al Trinity College. E’ una lunga via pedonale caratterizzata da negozi vari, e soprattutto da ambulanti che suonano. Pranziamo da “Eddy Rocket”, locale in stile anni ’60, una sorta di “Happy days”, mancava solo Fonzie! Ottimo il menù che comprendeva mezzo sfilatino, patatine (ottime) e bevanda il tutto a meno di €7. Prima di arrivare all’ora di cena facciamo un lungo giro della città che ci porta fino al porto, in questo tragitto abbiamo potuto ammirare il “Government Buildings” (1904) vecchio college, ora complesso di edifici attualmente sede degli uffici del Primo ministro e diversi ministeri e poco distante la “National Library of Ireland” (1877). In fine abbiamo potuto ammirare l’avvenieristico stadio di calcio “Aviva Stadium” (conosciuto anche come “Dublin Arena”), inaugurato ad Agosto 2010 ha una capienza di 50.000 posti a sedere. Ospita le partite casalinghe delle nazionali di calcio e rugby Irlandese e recentemente si è disputata la finale di UEFA Europa League 2010-2011. Il particolare tetto in acciaio e vetro lo rende simile a stadi come l’Allianz Arena di Monaco di Baviera.

L’ultima cena in terra Celtica, la trascorriamo a “The Talbot” (Talbot Street), tradizionale pub irlandese dove abbiamo degustato un ottimo “Beef Stew in Guinness Beer”, un ottimo stufato di manzo alla birra servito su un letto di verdure lessate e purea di patate, piatto dal sapore aspro dovuto alla birra ma anche dolce delle verdure.

Il giorno 5 giugno oltre ad essere il mio compleanno, è purtroppo il giorno della partenza, si fa ritorno a Milano lasciando delle giornate soleggiate.

Consigliamo tra i numerosi gadget e souvenir, dolcetti aromatizzati di Irish Coffee, Guinness, ecc. Molto carini sono anche i cd di musica celtica, per chi piace ovviamente. Molto belli anche i gioielli celtici come ad esempio i ciondoli con la croce celtica.

La cosa che mi ha maggiormente colpito è stata la cordialità ed ospitalità degli irlandesi. La città è abbastanza pulita e per le strade si vedono spesso poliziotti, segno di sicurezza. Le case sono le classiche villette a schiera in stile inglese, molto carine. Il cibo, come anticipato nelle righe precedenti è stato davvero ottimo. Seppur piccola come Capitale, devo dire che mi è piaciuta moltissimo, davvero a misura d’uomo e con un ottimo servizio di trasporti pubblici. Anche a detta del tassista che ci ha accompagnato in aeroporto, siamo stati molto fortunati per quanto riguarda il clima, abbiamo sempre trovato giornate con sole pieno e temperature gradevoli quando non tirava il vento dal mare. Hotel consigliato: Jurys Inn (www.jurysinns.com) Dove mangiare: The Talbot; Eddy Rocket; The Italian Corner Cose da non perdere: Guinness Storehouse; St. Patrick’s Cathedral; Christ Church Cathedral; Half Penny Bridge; Trinity College; St Stephen’s Green

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Custom House

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Four Courts

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Christ Church Cathedral

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Statua Molly Malone

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Simone e bicchiere birra

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Logo Guinness

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Half Penny Bridge

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St. Patrick's Cathedral



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