Dubai, tra passato e futuro
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Tra negozi e bancarelle “vecchio stile”
Il secondo giorno sveglia alle 7, la jeep viene a prenderci direttamente al nostro albergo per l’escursione. Raccogliamo tre persone in altri hotel e ci ritroviamo con altri fuoristrada nel deserto. Il tempo di sistemare le gomme e parte l’avventura. Veri e propri salti sulle dune per circa un’oretta. Ci fermiamo quindi vicino a una sorta di villaggio/oasi. Qui possiamo provare gli snowboard per scivolare sulla sabbia e una passeggiatina sul cammello. Poi si rientra sempre in fuoristrada a fine mattinata. Passiamo accanto all’hotel Atlantis, alcuni dei nostri compagni di viaggio trascorreranno il pomeriggio al gigantesco parco acquatico dell’albergo, ma noi abbiamo già visitato la struttura gemella alle Bahamas, quindi decidiamo di rientrare nel centro di Dubai. Ci dirigiamo nella “vecchia” città, la zona del porto, nelle vie strette dei mercatini, i “souk”, di spezie e oro. Qui la parola d’ordine è contrattare, il prezzo iniziale spesso viene dimezzato e le stoffe sono i prodotti che più affascinano. Colori e profumi sono unici. Decidiamo si oltrepassare il fiume, il “Dubai creek”, per arrivare a un’altra parte storica della città. Evitiamo chi offre ai turisti un giro lungo tutto il fiume, e scegliamo i “taxi boat” che utilizzano i locali e a un euro a testa si può effettuare la traversata. I barconi di legno sono vecchi e suggestivi, riempiti di gente che va al lavoro, mamme con i passeggini o con borse della spesa. Dall’altra parte ci aspettano altri negozi e bancarelle “vecchio stile”, ma anche il museo storico di Dubai e il labirinto di vicoli del quartiere di Bastakiya, punto di riferimento da secoli per i mercanti Nel tardo pomeriggio raggiungiamo in taxi l’altissimo Burj Khalifa. Richiesta la prenotazione, meglio se effettuata via web perché permette di abbattere il costo del biglietto. Saliamo al tramonto, una scelta azzeccata. Si arriva al 124esimo piano e la vista è mozzafiato e le foto di rigore. Scendiamo attorno alle 19 e davanti al Dubai Mall, nell’enorme fontana/lago artificiale, ci spiegano che ogni giorno alle 20 c’è uno spettacolo di giochi d’acqua. Mangiamo nei ristorantini accanto al centro commerciale, affollatissimo ogni sera, e ci godiamo le fontane, ma anche la musica dal vivo nella grande piazza all’aperto.
Nella moschea
Scegliamo di cominciare il terzo giorno con una visita guidata alla Jumeirah Mosque, di sabato le visite per il pubblico sono programmate alle 10. L’entrata alla moschea costa poco più di euro ed è necessario per le donne coprire capo, gambe ed eventuali scollature. Alle turiste viene consegnato un foulard da restituire a fine visita se ne sono sprovviste. Il tour, in inglese, permette di scoprire in modo approfondito la storia de l’Islam e molte curiosità su abitudini e consuetudini legate alla religione. A fine mattinata decidiamo di recarci al Madinat Jumerirah, una serie di splendidi palazzi realizzati seguendo fedelmente l’architettura araba. Prenotiamo un giro in barca nei caratteristici canali, prima di pranzare proprio sulle sponde di questa piccola cittadina. Nel primo pomeriggio ci dedichiamo allo shopping e ci consigliano il Battuta Mall, un centro commerciale in stile orientale dalla grandezza difficilmente misurabile. Una struttura gigantesca, dove vale la pena almeno fare un giretto. A Dubai vive un nostro amico e prima di partire decidiamo di andarlo a trovare. Ci racconta di una città sfavillante, ma che nasconde una crisi incombente, sempre più pressante negli ultimi anni, il petrolio comincia a scarseggiare e gli investimenti non sono così massicci come un tempo, ma che ormai punta tutto sul turismo e che registra un boom in tal senso. E’ proprio grazie a lui che riusciamo a fare un piccolo viaggio esclusivo in una zona off limits, riservata solo ai residenti, definita la “Beverly Hills” di Dubai, un’area chiusa e sorvegliata, con ville da sogno, anzi, visto che siamo negli Emirati, ville da sceicchi!! Al mattino del quinto giorno si riparte. Una vacanza intensa che ci ha catapultato in mondo immerso nella storia e nelle tradizioni, ma con una vesta super moderna e accattivante.