Dubai in taxi in un giorno

Visita di dubai in poco più di un giorno.
Scritto da: exployt
dubai in taxi in un giorno
Partenza il: 20/11/2010
Ritorno il: 22/11/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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Prima di rientrare dall’India, avevamo previsto di fermarci 3 notti a Dubai. Purtroppo per il ritardo di 3 ore del volo interno Varanasi-Delhi, abbiamo perso il volo Emirates quindi a Dubai siamo arrivati un giorno dopo e abbiamo dovuto visitarla tutta di fretta. Avevamo prenotato su internet l’Hotel Fortune (900 AE circa 180 euro), ovviamente abbiamo pagato anche la notte non usufruita. Il posto non è male, si trova a Bur Dubai, buona la colazione a buffet, unico neo la stanza o meglio l’appartamento odorava leggermente di fumo.

Atterriamo nel tardo pomeriggio, già all’aeroporto non ci sembra vero, siamo tornati nella civiltà, tutto organizzato, pulito e silenzioso, i 10 giorni in India ci hanno veramente traumatizzato… Prendiamo un taxi della compagnia “lady taxi”, le auto sono tutte panna e rosa così come le divise delle autiste, rigorosamente donne, con tanto di cappellino e veletta in testa. Il tragitto fino all’hotel ci costa circa 8 euro, i taxi non sono per niente cari. Una volta sistemati in stanza siamo tentati di buttarci nel lettone, le ultime 24 ore sono state distruttive, ma ci facciamo forza ed usciamo a fare due passi. Volevamo arrivare a Bastakiya ma una volta giunti al Creek e al souk di Bur Dubai siamo rientrati stanchi morti.

Il giorno dopo ci svegliamo ancora un po’ provati ma dopo un’abbondante colazione ci lanciamo alla scoperta di Dubai. Avendo solo una giornata a disposizione decidiamo di visitarla tutta in taxi così almeno negli spostamenti cerchiamo di risparmiare tempo ed energia. La prima tappa è Burj Al Arab, ci dirigiamo verso la spiaggia libera dove abbiamo una bella visuale dell’unico hotel 7 stelle al mondo. Guardando in alto vediamo che è appena atterrato un elicottero sul tetto…Scattiamo qualche foto, mettiamo i piedi in acqua (il mare non sembra niente male) e via, altro taxi direzione Mall of the Emirates. Il caldo inizia a farsi sentire e quindi cerchiamo un po’ di refrigerio in questo enorme centro commerciale dove è indispensabile la piantina per orientarsi, ci stupiamo di fronte alle vetrate della pista di sci, dentro quel frigorifero gigante è riprodotto un vero e proprio pezzo di montagna, c’è la seggiovia, la pista per lo slittino, persino i maestri di sci.

Dopo aver camminato in lungo ed in largo ci fermiamo un attimo a riposare e visto l’avvicinarsi dell’ora di pranzo decidiamo di mangiare un boccone. Nell’area ristorazione ci sono tantissimi banchetti economici con quasi tutte le cucine del mondo, c’è l’imbarazzo della scelta. Per lo shopping invece siamo rimasti un po’ delusi, ci sono tanti negozi ma molte catene ci sono pure in Italia ed i prezzi non sono poi così convenienti. Una volta rifocillati, altro taxi direzione Burj Khalifa, avevamo già acquistato su internet la visita alla torre più alta del mondo, oltre 800 mt. Però la prenotazione era per il giorno prima….In zona ci sono ancora molti cantieri ma il grattacielo si erge in un comprensorio carino, davanti c’è una mega fontana e varie costruzioni in stile arabo. L’accesso è un po’ complicato, tentiamo dall’esterno ma quello è riservato ai clienti dell’albergo di Armani, ci indirizzano nel vicino centro commerciale e da lì scendendo di un piano ci si trova all’ingresso del “At the Top”.Il biglietto è caro, 40 euro per l’entrata immediata, prenotando prima su internet o direttamente sul posto sono circa 20 euro. Spiegando l’accaduto sono comprensivi, nonostante la nostra prenotazione non fosse modificabile nè rimborsabile ci fanno entrare ugualmente. L’ascensore sale velocissimo fino al 124° piano ed usciamo subito sulla terrazza esterna a guardare il panorama. La veduta non ci lascia completamente soddisfatti, la CN Tower di Toronto ci era piaciuta di più, sarà che qua pensavamo di salire più in alto. Al termine della visita ci soffermiamo ad osservare le varie fasi della sua costruzione, veramente incredibile.

E’ quasi il tramonto e cambiamo direzione, la prossima tappa è l’Heritage Village, facciamo un giro veloce e da lì visitiamo la vicina casa dello sceicco, Sheikh Saeed Al Maktoum House (2 AE), all’interno c’è una mostra fotografica permanente sulla città e la sua storia, inimmaginabile com’era 50-60 anni fa e lo sviluppo che ha avuto, negli anni ‘50 c’era solo la casa dello sceicco, qualche baracca e le tende dei pescatori di perle. Siamo praticamente al Creek e prendiamo la tipica “abra” (1 AE) per attraversare il canale e dirigerci a Deira. Qua ci addentriamo nel mercato delle spezie, dell’oro e dei profumi ma siamo troppo stanchi per fare shopping e non abbiamo voglia di contrattare, prendo solo un tubetto di hennè e chiamiamo un taxi per rientrare in albergo. Il primo autista però ci caccia fuori dall’auto perché non conosce l’indirizzo del nostro hotel, il secondo invece più intelligentemente telefona alla reception e si fa spiegare la strada. Arriviamo in stanza che sono quasi le nove di sera e crolliamo sul letto.

La mattina successiva, dopo un ottimo sonno ristoratore ed il rito della colazione, altro taxi per l’aeroporto. Alle 8.30 c’è un po’ di traffico, probabilmente è l’ora di punta, tanti vanno al lavoro, ma raggiungiamo presto il Terminal 3. Anche qua restiamo sbalorditi, dopo le fermate dell’autobus dotate di aria condizionata, altro esempio di modernità avanzata : ci sono gli apparecchi per fare il check-in da soli.

Arrivederci Dubai, speriamo di passare un’altra volta con più calma, ci piacerebbe oziare qualche giorno in spiaggia e fare qualche escursione nel deserto.



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