Dubai, fra tradizioni e modernità

Una città che unisce antico e moderno, natura e cemento
Scritto da: Paolaale29
dubai, fra tradizioni e modernità
Partenza il: 19/04/2012
Ritorno il: 27/04/2012
Viaggiatori: 3
Spesa: 1000 €
Desideriamo il caldo, il mare, il sole, senza trascorrere troppe ore in aereo perché abbiamo un bimbo i 2 anni, quindi la scelta ricade su Dubai, non troppo lontana da noi e già con le temperature della nostra estate.

Partiamo da Roma il 19 Aprile alle ore 22:40, con la Qatar airlines, ottima compagnia, è previsto uno scalo a Doha. Arriviamo la mattina successiva alle 9:00. Il tempo è meraviglioso, noi indossiamo panni pesanti e non vediamo l’ora di cambiarci. Prendiamo un taxi e ci dirigiamo direttamente al Suha hotel apartments, dove abbiamo prenotato un appartamento, ottimo per la posizione e per i servizi. L’appartamento è disponibile solo nel primo pomeriggio, quindi ne approfittiamo per una passeggiata sulla Jumeirah road piena di negozi, hotel e ristoranti. Dopo aver preso possesso dell’ appartamento, indossiamo infradito e costume decisi a passare il pomeriggio in spiaggia con sabbia bianca fina e mare cristallino.

BURJ KHALIFA e DUBAI MALL

Il giorno successivo… la mattinata si passa in spiaggia, nel pomeriggio decidiamo di muoverci con la metropolitana per raggiungere il grattacielo più alto del mondo, il Burj Khalifa con i suoi 828 metri. Entriamo nel fantastico Dubai Mall (centro commerciale) proprio accanto al gigante, per acquistare i biglietti per la visita (al 124° piano del grattacielo c’è un osservatorio dove poter ammirare Dubai dall’alto), ma che delusione… è tutto pieno… è necessaria la prenotazione. Sfruttiamo “l’occasione” per farci un giro nel centro commerciale, lussuosissimo, sono presenti tutti i brend immaginabili (tra cui si evidenziano molte firme prestigiose italiane), magnifico, anche i bagni sono meravigliosi, con tanto di guardia davanti a quelli femminili. Fuori dal centro commerciale ci sono le Dancing Fountains, dove ogni ora si radunano centinaia di persone ad ammirare il loro spettacolo. Per la cena rimaniamo nel centro commerciale, ci sono così tanti ristoranti che abbiamo l’imbarazzo della scelta.

A SPASSO FRA BANCARELLE E GITA SUL FIUME

Il terzo giorno, mattina dedicata al mare, il tempo è splendido e non riusciamo a non farci un bel bagno nelle acque limpide di Dubai. Nel pomeriggio decidiamo di andare nella parte “vecchia” della città. Ci muoviamo con la metropolitana, partiamo dalla stazione Dubai marina (linea rossa), arriviamo alla stazione Khalid Bin Al Waleed, facciamo cambio con la linea verde per raggiungere la stazione Al Ghubaiba. Il viaggio in metropolitana, che è completamente automatizzata, ci ha consentito di ammirare la città dall’alto, infatti percorre per la maggior parte del tragitto su una sopraelevata. Il prezzo di andata e ritorno per 2 persone è di circa 7 euro. Per confezionare il biglietto è necessario comunicare la stazione di destinazione, infatti il prezzo varia in base alle tratte, ma non si deve fare molto affidamento su quanto dicono gli operatori… a noi avevano detto che la stazione Al Ghubaiba era chiusa, informazione non corrispondente alla realtà… era perfettamente aperta e funzionante!

Una volta arrivati a destinazione decidiamo di fare un giro della durata di circa un’ora, su un abra, sul fiume Dubai Creek, costo circa 26 euro a coppia. Il fiume è molto trafficato, si muovono tante ‘barche taxi’ piene di persone locali che le utilizzano per spostarsi da una parte all’altra della città, ma frequentate anche da molti turisti. E’ molto suggestivo.

Dopo scegliamo di andare a curiosare nei souk, in particolare quello delle spezie carico di odori e colori, e quello dell’ oro, che per come è esposto sembra quasi gratis. I venditori offrono la loro merce con grazia, la maggior parte di loro non è invadente. L’importante qui è contrattare per ogni cosa.

Per la cena rientriamo nella zona del nostro hotel, Jumeirah, e prediligiamo cibo messicano.

DESERTO

Il quarto giorno, capiamo che avremmo dedicato tutte le mattine alla spiaggia, il nostro bimbo si diverte tanto con la sabbia, le conchiglie e il mare.

Nel pomeriggio ci vengono a prendere alle 15:30 con una jeep per andare nel deserto degli Emirati. Escursione prenotata direttamente nell’albergo per circa 80 euro a testa (bimbo gratis). Siamo un po’ preoccupati per il nostro bambino, ci hanno detto che gli autisti hanno una guida notevolmente allegra. Mi sono raccomandata all’autista di non esagerare, lui mi ha guardato simpaticamente e mi ha fatto intendere cordialmente che ogni mio tentativo di raccomandazione sarebbe stato vano. Non eravamo soli, lì ci aspettavano un’altra dozzina di jeep. Dopo averci concesso qualche foto ed essersi sistemati le gomme dei fuoristrada (sgonfiandole per aumentare la presa con la sabbia), si parte per l’avventura, Tutte le jeep si allineano una dietro l’altra, seguendo un fuoristrada che fa da guida. Sembra di stare sulle montagne russe, salgono e scendono dalle dune come se stessero guidando una bicicletta. Questi salti durano circa un’oretta, durante la corsa sulle dune aggrappata alle maniglie della jeep guardo preoccupata mio figlio nel timore che si senta male, ma lui sorride e grida: mamma il vento! (si riferisce alla sabbia alzata dai pneumatici) e “Ancoa-ancoa!”, mi sento più serena, la folle corsa continua ancora e al termine mio figlio è un po’ provato. Ci fermiamo vicino a una sorta di villaggio, dove ci fanno fare il giro in cammello (pochi metri), si possono provare i quad o gli snowboard per scivolare sulla sabbia. Intanto si è fatta notte, la temperatura non è rigida come avevo letto da qualche parte, guardo la luna di cui si vede un piccolo spicchio, non sufficiente ad illuminare ed è meraviglioso vedere il buio nero del deserto.

All’interno della tenda ci aspetta la cena, tutti seduti su cuscini adagiati su tappeti direttamente sulla sabbia e al centro una pista con l’immancabile ballerina di danza del ventre.

Accanto a noi un’area dove è possibile “vestirsi da arabi” sia in versione lui che lei al fine di farsi ritrarre in foto da inviare agli amici. Idea molto simpatica.

Dopo la cena, rigorosamente araba e gustosa, ci riportano in hotel (con qualche ultimo salto e sgommata finale).

MADINAT JUMEIRAH

Il quinto giorno, sempre nel pomeriggio, decidiamo di andare a fotografare quello che ormai è diventato il simbolo di Dubai, l’hotel Buri Al Arab. Questa volta prendiamo un taxi, con circa 6 euro arriviamo proprio davanti al Madinat Jumeirah. Si tratta di uno stravagante complesso turistico che comprende due lussuosi alberghi, una riproduzione di un bazar arabo, torri del vento, scalinate, canali nei quali navigano i cosiddetti Abra, un anfiteatro, souk. Ci sono diversi cafè e ristoranti che si affacciano sul fiume. Molto suggestivo. Iniziamo a girovagare all’interno del villaggio, ammirando soprattutto i negozi, uno in particolare di arredamento e oggettistica per la casa, con prodotti meravigliosi.

Prima che diventi notte usciamo dal complesso per dirigerci verso il Buri Al Arab. Davanti c’è molta sicurezza, non ti fanno oltrepassare il cancello neanche per una foto se non si ha una prenotazione anche semplicemente per il the pomeridiano. Comunque riusciamo a fare qualche foto. Accanto all’hotel c’è un grande parco acquatico, il Wild Wadi, ma presto ci rendiamo conto che non è adatto a una coppia con bambino piccolo, allora ci facciamo una passeggiata e ci dirigiamo verso il vicino hotel a forma di onda, il Jumeirah Beach hotel. Poi rientriamo nel Madinat Jumeirah per la cena.

BASTIKIYA

Il sesto giorno è la volta di Bastikiya. Partiamo con la metropolitana dalla stazione di Dubai Marina e scendiamo alla stazione di Al Fahidi. Con una passeggiata si arriva a questo quartiere pieno di vicoli. E’ il tramonto e queste strutture color ocra assumono un aspetto particolare. Qui la vita degli abitanti è rimasta legata ai ritmi di un tempo, c’è un netto contrasto con l’ultramoderno delle altre zone. Antiche case ristrutturate, sormontate da torri del vento. E’ l’ora della preghiera e nell’aria risuona il richiamo dalla moschea che ci appare proprio davanti. Alcuni fedeli si tolgono le scarpe ed entrano, noi proseguiamo a passeggiare fino a raggiungere la sponda del Dubai Creek. Continuiamo a costeggiarlo e giungiamo davanti al palazzo del sovrano, non visitabile. Proseguiamo il nostro girovagare e ci immergiamo nei vicoli con bancarelle. Alle spalle del palazzo del sovrano c’è il museo di Dubai che ha sede nel forte Al Fahidi, qui viene illustrata la storia di Dubai, c’è anche esposta la tradizionale imbarcazione araba il Dhow.

Riprendiamo la metro per ritornare verso il nostro appartamento, ma prima di rientrare ci concediamo una lunga passeggiata fra i canali artificiali della Jumeirah road, fra immensi grattacieli con design incantevoli e numerosi ristorantini.

SKI DUBAI E MALL OF THE EMIRATES

Il settimo giorno abbiamo il volo di rientro alla mezzanotte, quindi mattina al mare come consuetudine e il pomeriggio decidiamo di dedicarlo alla visita di un centro commerciale. Optiamo per il Mall of the Emirates, perché è facilmente raggiungibile (c’è una fermata di metro dedicata) e perché ci incuriosisce lo Ski Dubai. Il centro commerciale, lussuoso, conta più di 300 negozi, non siamo riusciti a visitarlo tutto. Lo Ski Dubai con la sua struttura tubolare, dispone di 5 piste con vari livelli di difficoltà. E’ visibile dal centro commerciale stesso, ma noi che siamo andati a Dubai per trovare il caldo… ce ne siamo guardati bene dall’entrare.

Purtroppo la vacanza è finita e ci dispiace dover lasciare questa città che ci ha affascinati.

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Burj Al Arab

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Madinat Jumeirah

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Moschea a Bastikiya

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Burj Khalifa

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Bastikiya

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Vista da Dubai Creek

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La stazione della metropolitana

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Deserto

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Madinat Jumeirah

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Vista dal Dubai Creek

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Grattacieli



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