Driver per Caso, ultima tappa: Torino e dintorni
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Primo Giorno: Mole, Piazzale dei Cappuccini, Superga, Mercatini di Borgo Dora e passeggiata in Piazza Castello
Appena arrivati in centro, la nostra prima tappa è stata la Mole Antonelliana. L’esperienza di vedere Torino dal luogo simbolo di questa città, è davvero emozionante. Complice una giornata tanto fredda quanto limpida, da lassù, appena sotto il pinnacolo, la vista era mozzafiato. I grandi corsi torinesi, le piazze, gli imponenti edifici risplendevano al sole, attorniati dalle montagne innevate. Era talmente limpido che si scorgevano anche le vette più lontane, capitanate dal Monviso, ben riconoscibile per la sua punta aguzza.
Peccato solo per mio marito: appena usciti dall’ascensore ha avuto un attacco di vertigini ed è dovuto scendere subito! Per fortuna con me c’era anche la mia “Guida per Caso” di questo weekend: la mia amica, nonché testimone di nozze che, da Torinese D.O.C., mi ha indicato tutti i punti di interesse visibili dalla cima della Mole.
Scattate le foto di rito, abbiamo ritrovato il povero marito-fifone nel bar ristorante della Mole, che si abbuffava come il suo solito! Dal momento che si era fatta ora di pranzo, abbiamo deciso di mangiare un boccone proprio nel ristoro della Mole. La mia titubanza iniziale, dovuta al luogo prettamente turistico, si è rivelata infondata. Il menu era vario ed a prezzi accettabili, ed addirittura offriva specialità culinarie torinesi, come ad esempio i “Raviolini del Plin”, con il ripieno di carne e sugo di arrosto, davvero ottimi!
Ben rimpinzati e con lo stomaco pieno, io e la mia “Guida” abbiamo deciso di portare mio marito in un luogo dove potesse godere anche lui della vista sulla città, abbiamo quindi optato per le alture torinesi. A bordo della nostra Sedici ci siamo recati prima in Piazzale dei Cappuccini, a mio avviso l’ideale per vedere Torino dall’alto, con la cupola della mole che svetta in primo piano. In seconda battuta ci siamo poi spinti sino a Superga, luogo tristemente noto per il tragico incidente aereo che costò la vita all’intera squadra del grande Toro. Per chi volesse, è possibile lasciare la macchina all’inizio della collina e proseguire con la vecchia cremagliera, la storica tranvia a dentiera Sassi, con la quale è possibile raggiungere Superga comodamente seduti su vetture originali del 1934!
Il nostro tour è quindi proseguito verso il centro della città, agghindata a festa per l’ormai prossimo Natale. L’atmosfera che si respira esalta ancor di più la magnificenza di questa città. Ogni palazzo con le sue decorazioni, i suoi sfarzi, le sue statue a troneggiare sui tetti, i grandi corsi alberati, gli imponenti monumenti, mi ricordano ad ogni passo che questa è stata la nostra prima Capitale d’Italia! Abbiamo quindi passeggiato per il centro, in primis in Borgo Dora, dove vi è un simpatico ed assortito mercatino di Natale, con casotti in legno dalle mille leccornie ed idee regalo, allestiti sia sulla piazza esterna, che nel mercato interno, al coperto.
Abbiamo quindi proseguito la nostra passeggiata in Piazza Castello dove, con mia piacevole sorpresa, ho trovato un presepe gigante con statuine a misura d’uomo disegnate da Emanuele Luzzati, artista mio concittadino che amo molto. Abbiamo fotografato palazzo Madama, patrimonio mondiale dell’umanità, Palazzo Reale, e le maestose vie che si affacciano sulla piazza, in questo periodo abbellite dalle famose “luci d’artista”, che donano ad ogni via un fascino scintillante.
La stanchezza di una giornata così intensa però cominciava a farsi sentire, quindi abbiamo optato per sistemarci in hotel e rigenerarci con una bella doccia calda.
Ritemprati da un po’ di riposo, abbiamo deciso di cenare nei pressi di Piazza Savoia, zona molto animata, ricca di locali per l’aperitivo e di ristoranti.
Con la pancia piena, esausti e felici dalla giornata super intensa, ci siamo ritirati in branda! Torino tuttavia offre svariati locali notturni, pubs, discoteche, soprattutto nella zona del quadrilatero e nella zona del lungo Po, i famosi “Murazzi”… sarà per la prossima volta, l’indomani sarebbe stata una giornata intesa ed avevamo bisogno di riposo!
Secondo Giorno: Reggia di Venaria e le sue Mostre, e Parco del Valentino
La mattina del secondo giorno abbiamo optato per una gita fuori porta, quindi dopo un’abbondante e varia colazione a buffet, abbiamo recuperato la nostra Sedici e siamo partiti alla volta della Reggia di Venaria.
Ormai completamente a mio agio alla guida, ho impostato la trazione in modalità “auto”, e via in tangenziale, verso nord.
La reggia è stata una bella sorpresa. In questi giorni per altro è sede anche di due mostre molto interessanti, una sulla moda, “Moda in Italia, 150 anni di eleganza”, come tributo ai 150 anni dell’Unità d’Italia, e l’altra su Leonardo da Vinci, “Leonardo. Il genio, il mito”, che ospita anche il suo famosissimo Autoritratto. Se si dispone di sufficiente tempo, le consiglio assolutamente entrambe.
È bene dire che la reggia non possiede una collezione artistica o arredi originali, andati perduti nel corso della storia, prima a causa delle invasioni napoleoniche e successivamente per colpa dell’abbandono e del degrado che la reggia ha subito per diversi decenni. Mi ha stupito infatti scoprire che la reggia è visitabile da soli quattro anni! All’ingresso sono presenti alcune foto delle condizioni di fatiscenza in cui si trovava appena agli inizi degli anni 90. Per fortuna però, grazie a quello che è stato definito “il più grandioso progetto di conservazione di un bene culturale in Europa”, questo sito, che oggi è patrimonio mondiale dell’umanità, è potuto risorgere in tutto il suo splendore!
Ciò che colpisce passeggiando per i corridoi e nei diversi ambienti della reggia, sono le architetture degli edifici, gli spazi, le prospettive che corrono sino all’infinito, gli scorci dei giardini e delle montagne innevate che fanno capolino dalle immense vetrate dei saloni principali. Sembra quasi di far parte della storia della reggia, fatta di sfarzi e di degrado, di battute di caccia e di guerre, di nobili discendenze sabaude e di semplici “Turisti per Caso” che, con il cuore leggero e la mente sgombra, possono chiacchierare negli stessi corridoi dove, quasi 500 anni prima, Maria Giovanna Battista di Savoia progettava feste e battute di caccia!
Ho apprezzato molto, inoltre, le svariate idee di arricchire gli ambienti della reggia con plastici, riproduzioni, spiegazioni di come si sia evoluta negli anni l’architettura e la storia stessa della reggia. Addirittura in alcune sale vengono proiettate sulle pareti delle “scene di vita reale”, interpretate da nostri attori come un “Teatro di Storia”, in una delle scene rappresentate ho riconosciuto la Littizzetto nelle vesti di una dama di corte!
Insomma, non c’è che dire, la visita è stata decisamente interessante! Soddisfatti dunque del nostro nuovo bagaglio culturale siamo tornati verso Torino e, dopo un buon pranzo, abbiamo deciso per una passeggiata al parco del Valentino. Qualche foto al castello del Valentino, una breve passeggiata sul lungo Po hanno concluso questo weekend ricco di emozioni ed insegnamenti.
Non ci rimane che ringraziare la nostra Fiat sedici, che ci ha scorrazzati comodamente in giro per la città, “Turisti per Caso”, che ci ha dato l’opportunità di vivere questa bella esperienza, Michy e Stefania, che si sono improvvisate per noi “Guide per Caso” e Torino stessa, la città dei monumenti e dei corsi alberati, di Piazza Castello e delle Luci d’Artista, della Mole e delle mille mostre, del resto si sa, Torino è una “città magica”!
Curiosità
- Passeggiando vicino all’hotel, mio marito ha riconosciuto in Piazza delle Fontane, con i due monumenti che rappresentano le allegorie del Po e della Dora, l’ambientazione di una delle scene madre del famoso film di Dario Argento, “Profondo Rosso”. Passando per Piazza statuto, mi ha molto colpito il monumento al traforo del Frejus. Inizialmente concepito come un’allegoria del trionfo della ragione sulla forza bruta, in realtà la visione delle figure marmoree dei Titani abbattuti mi ha dato un’impressione di fatica e dannazione, non a caso secondo me il significato originario del monumento è stato modificato, nella tradizione popolare, nella celebrazione delle sofferenze patite dai minatori dell’epoca per realizzare l’opera. C’è però ancora un terzo significato, ancora più misterioso ed affascinante, legato alle leggende della “Torino magica” che vedono, proprio in questa piazza, uno dei luoghi fulcro dell’esoterismo.
Informazioni Utili
- Il primo consiglio che vi do se volete visitare Torino con mezzi propri è quello di avere un navigatore, il traffico torinese è piuttosto indisciplinato ed ultimamente hanno reso pedonali alcune vie del centro, meglio viaggiare informati, così non si perde tempo!
- Altro utilissimo “salva tempo” è anche la “Torino + Piemonte card”, un comodo pass che apre le porte non solo della città, ma anche di molti siti culturali piemontesi: con questa card è possibile accedere a musei, mostre, luoghi-simbolo, come ad esempio la Mole Antonelliana, e permette anche l’utilizzo dei mezzi di trasporto. Il prezzo varia a seconda dei giorni, noi per il weekend abbiamo speso 20€ a testa. (http://www.turismotorino.org/internaProdotto.aspx?idA=268&idProdotto=9)
- L’ingresso alla Reggia di Venaria è compreso nella Torino Card, per chi ne fosse sprovvisto esistono però anche riduzioni per i possessori di tutte le tessere delle più grandi catene di supermercati, o di mega store. Il costo varia dai 12€ per l’ingresso alla reggia, ai 20€ per il pass totale, comprensivo dell’ingresso ai giardini ed alle mostre.
- Se intendete visitare le mostre all’interno della Venaria, soprattutto quella del Genio di Leonardo, è consigliabile prenotare in anticipo, gli ingressi sono infatti a numero limitato.
- All’interno della Mole Antonelliana vi è la Mostra del Cinema, personalmente non ho avuto il tempo di visitarla, ma sicuramente merita!
Passeggiando per il centro siamo passati di fronte al Museo Egizio, la decisione di non entrarvi è stata dettata esclusivamente a motivazioni di tempo, la visita infatti merita almeno mezza giornata. Diciamo che è un buon motivo per tornare presto a Torino!