Dresda sull’elba

Un paio di anni fà avevo letto un articolo molto intrigante che parlava di dresda e lipsia come capitali della porcellana ; quest’anno ho visto il mitico obama in visita alla Frauenkirke di Dresda (bombardata dagli alleati alla fine della 2^ guerra mondiale nel febbraio 1945 e recentemente ricostruita con una mega colletta ) ed in...
Scritto da: paola marras
dresda sull'elba
Partenza il: 03/07/2009
Ritorno il: 07/07/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Un paio di anni fà avevo letto un articolo molto intrigante che parlava di dresda e lipsia come capitali della porcellana ; quest’anno ho visto il mitico obama in visita alla Frauenkirke di Dresda (bombardata dagli alleati alla fine della 2^ guerra mondiale nel febbraio 1945 e recentemente ricostruita con una mega colletta ) ed in quel momento ho deciso che poteva essere un idea carina passare un we nella germania dell’est ; l’offerta di voli stagionali dalla mia città mi consente di abbinare Dresda a Praga (distanti solo 2 ore di treno) ma mi obbliga a rinunciare a lipsia .

Arrivo a Berlino Schoenfoeld con easyjet ( se non rompessero così l’anima per i bagagli a mano – ora considerano la borsetta un 2° bagaglio a mano- sarebbe veramente una compagnia eccellente ) e con un treno regionale devastante e caldissimo ( che abbassa la media di confort della Dbahn ) dopo 24.000 fermate ( circa una ogni 2 minuti e non scherzo ) raggiungo dresda ; l’errore è stato non andare a berlino Centrale e prendere un comodissimo intercity ; con una passeggiata di 10 minuti dalla stazione ( molto accogliente ) di dresda raggiungiamo il centro dove abbiamo prenotato l’ottimo Hotel QF Hotel Dresden an FrauenKirke , esattamente a lato dell’enorme piazza che accoglie la magnifica chiesa ; tempo del check in ( non parliamo tedesco e quindi poche chiacchiere alla reception) e siamo già in chiesa perchè dalle mie informazioni chiude alle 18 ; in effetti la chiesa non chiude ma alle 18 inizia la funzione che ti limita un po’ i movimenti ; l’interno della chiesa è una vera bomboniera, un barocco soft che fà tenerezza ripensando anche alla tragedia compiutasi nel 1945 quando tutto il centro storico di dresda fu distrutto e morirono almeno 35.000 persone ; ritorneremo nei giorni successivi per godere di tanta bellezza, visitando anche i sotterranei con i basamenti originali ed un piccolissimo museo .

La serata è meravigliosa , il centro è raccolto perciò fatti due passi in questa città molto discreta e signorile siamo subito sul lungo fiume ; attraversiamo il centralissimo ponte Augusto e dalla riva opposta del fiume, seduti in un biergarten godiamo di un panorama indimenticabile. Dopo una cena discreta da Paulaner ci godiamo da ospiti non paganti ( al di fuori della porzione recintata della Theater Platz ) il concerto di Elton John ( pura coincidenza ); la musica risuona anche nelle immediate vicinanze e perciò possiamo passeggiare tra gli splendidi edifici circostanti ( il palazzo dell’Opera – Semperoper – la chiesa di corte, la residenza , lo zwiger ) con questo magnifico sottofondo fin dopo la mezzanotte . 2^ giorno Ci rechiamo allo Zwiger – complesso in stile barocco con fontane e sculture varie , realizzato tra il 1710 e il 1730 durante il regno di Augusto il forte , principe elettore di Sassonia e re di Polonia e soprattutto grande collezionista d’arte – che accoglie diversi musei ; noi scegliamo la Gemalde Alte Meister e il museo della porcellana : alla pinacoteca allestita in uno splendido palazzo troviamo opere meravigliose dai grandi maestri olandesi ( Rembrandt, Hals, Rubens) ai classici italiani ( Raffaello con la Madonna della Sistina , Pinturicchio, Tintoretto,Tiziano , Giorgione ) ed in particolare Canaletto e Bellotto con le loro splendide vedute di Venezia e Dresda ( i quadri di Canaletto che ritraggono Dresda sono serviti per la ricostruzione della Frauenkirche ) . Non mancano inoltre opere dei grandi maestri spagnoli come Murillo, Zurbaran e Velasquez e del belga Bruegel; purtroppo non ci sono audioguide nè cartine del percorso che ci avrebbero aiutato a godere meglio della struttura museale. Compreso nel biglietto della Gemalde c’è l’ingresso all’antistante museo delle armature dove gettiamo uno sguardo trovando una collezione di armi veramente sfarzosa ( addirittura speroni in cristallo di rocca) ; la nostra meta è però il museo delle porcellane dove pagando un surplus di 5 € puoi anche fotografare ( mi sembra un abuso e quindi rubiamo alcune foto nonostante il rigoroso controllo delle guardiane ) ; la collezione di porcellane cinesi è incredibile, vi sono anche porcellane giapponesi ugualmente bellissime nonchè le prime porcellane tedesche realizzate a Meissen nel 700 scopiazzando malamente le porcellane cinesi ( non reggono assolutamente il confronto ). Dopo circa tre ore, scandite ogni quarto dal caratteristico carillon in porcellana di Meissen che si trova nel vasto giardino lasciamo lo zwiger e pranziamo al palais bistrò poco lontano ( posto molto carino ); dopo pranzo scopriamo l’outlet delle ceramiche Meissen che si trova proprio nel complesso dove è ubicato il ns. Albergo – quartier Frauenkirke QF – ; non illudetevi sul termine outlet : non c’è un piattino da frutta che costi meno di cento euro, posso però verificare come dal 700 in poi ci sia stato un netto miglioramento nella produzione di porcellane ( sono assolutamente meravigliose ) ; siamo costretti a scappare perchè alle 4 abbiamo prenotato la visita (biglietto elettronico con internet ) alla grunes gewolbe ( stanza della volta verde) della Residenza ( residenz schloss) che custodisce il leggendario Museo dei tesori di Augusto il Forte ; si tratta della parte più preziosa della collezione di Augusto il Forte , i cui gusti non sempre coincidono con i miei ( ci sono delle pacchianate assurde ma anche delle parures di gioielli incredibili o delle bottiglie di vetro d’oro fantastiche ) però è senz’altro molto interessante ; con l’audioguida passiamo almeno un’ora e mezza dentro la grunes gewolbe .Quando usciamo poichè pioviggina ( era previsto tempaccio x tutto il we invece ha fatto giusto due gocce il sabato pomeriggio – mai credere ciecamente nelle previsioni meteo ) prendiamo al volo il bus turistico che ci porta nella neustad , la città nuova oltre il fiume . Il giro non è molto interessante quindi scendiamo nella neustadt per scoprire qualcosa di più come i lunghi viali ed il quartiere del Passaggio d’arte , con dei cortili molto carini ed alternativi ; ceniamo da villandry , un posto carino anche se un po’ buio con cucina diversa dai soliti wurstel e schnizel .

3^ giorno gita a Meissen ,patria delle mitiche porcellane con le due spade blu incrociate ; prendiamo la sbahn ( metro di superficie) dalla stazione centrale che parte ogni mezz’ora e dopo 35 minuti arriviamo alla stazione Meissen Triebischtal per andare per prima cosa al museo della porcellana di meissen ; dalla stazione passeggiata di 10 minuti e siamo al palazzo che ospita lo show room , l’outlet ed il museo che espone le varie collezioni dal 700 al giorno d’oggi. Trovo tutto meraviglioso tranne i prezzi dei prodotti in vendita ( ci sono persino i placcaggi , non oso pensare quanto possa costare un bagno con le ceramiche di meissen ! ); mi accontento delle centinaia di foto e della piccola saliera che acquisterò all’outlet di dresda alla modica cifra di € 78,00 ( semplicemente deliziosa ! ) . Il paesino di Meissen , affacciato anch’esso sull’ Elba, è incantevole ed è sormontato dal castello medievale in stile tardo gotico dell’ Albrechtsburg ( la fortezza è stata la prima sede delle manifatture di Meissen , fondate ovviamente da Augusto il Forte ) e dal suo duomo. Dopo la visita al Castello ed al Duomo ci infiliamo in un ristorantino vicino ( Domkeller in Dom platz ) dotato di una terrazza da cui si gode una splendida veduta sull’elba e si mangiano ottimi piatti locali ( es. Trota con le mandorle ) . Ritornati a Dresda ci dirigiamo alla Residenza per vedere la collezione + “modesta” di Augusto il Forte ( neue gewolde) che contiene tesori, a mio parere , ancora + apprezzabili di quelli della volta verde anch’essi recuperati da Augusto il Forte e dal figlio Augusto III in tutto il mondo ; purtroppo è tardi,il museo chiude alle 18 e possiamo trattenerci pochissimo in queste sale dove sono esposti pezzi unici affascinanti come i lavori in oro e pietre preziose realizzati dal gioielliere di corte Dinglinger ( indescrivibile la corte di delhi , con 137 figure d’oro smaltate e arricchite di diamanti , rubini, smeraldi e perle oppure il servizio da caffè).

La Frauenkirke ha orari particolari che si consultano su un cartello apposto davanti alla chiesa : la domenica ad esempio apre per le funzioni e poi per il pubblico dalle 19.30 alle 21.30 ; trovandoci a passare da quelle parti andiamo a fare una visita + attenta alla chiesa ed ai suoi sotterranei che contengono vari reperti nonchè tutta la storia della sua ricostruzione iniziata nel 1993 e terminata con la consacrazione del 2005; da allora la FK è il simbolo indiscusso di Dresda. Ceniamo nei pressi al rist. Ontario , carino e non turistico. Dopo cena passeggiata oltre il Ponte Augusto per godere ancora con le luci della notte dello splendido skyline di Dresda .

4^ giorno : con molto dispiacere lasciamo dresda che mi ha affascinato completamente , mi ripropongo di ritornare quanto prima perchè ho ancora tante cose da vedere a dresda ( castelli nei dintorni, gita in battello ecc. )e vorrei visitare anche lipsia ; la stessa cosa non vale per praga dove arriviamo alla stazione in tarda mattinata ; incontriamo la mafia dei taxi che ci rapina di 25 € per max 5 minuti di strada . Arrivati in Hotel ( hotel Joseph, centrale ma niente di kè) scarichiamo i bagagli e raggiungiamo la piazza della città vecchia alla ricerca dei ns. Ricordi di almeno dieci anni fà; quella Praga non c’è più , ci sono orribili negozi di paccottiglia , turisti a non finire ( tra i quali noi) e macchine dappertutto , ti senti oppressa come a firenze in piazza della signoria ; il ponte carlo è chiuso su un lato per lavori e perciò appare ancora più affollato, mala strana è un immenso posteggio e per avere un po’ di quiete devi andare all’isola di kampa ( scendi i gradini subito dopo il ponte Carlo) . Cerchiamo di aggirare il “ centro nevralgico” per poter godere degli splendidi scorci che ricordavamo , andiamo alla casa civica e poi a vedere le facciate di altri palazzi in stile secese ( il liberty ceco ) ; ceniamo in Piazza Tynsky ma senza alcuna soddisfazione ( 2 piatti e una bottiglia di soave 100 € ) e dopo cena raggiungiamo piazza San Venceslao , assolutamente desolante non solo per i lavori in corso ma per i locali che hanno aperto nei dintorni. 5^ giorno : per riappacificarci con Praga andiamo nell’unico luogo che sicuramente non è cambiato : il castello ; è sempre magnifico,con le audioguide ( del giro corto che dura 2 HH E MEZZA) salti tutte le file, ti godi le bellezze che il complesso ingloba ( tra tutte la cattedrale )e ripassi le terrificanti storie dei santi martiri di praga o delle particolari vicende dei re praghesi dal medioevo in poi ; pranziamo all’isola di kampa in un rist. Senza infamia nè lode vicino all’imbarcadero . Nel tardo pomeriggio prendiamo uno degli ultimi voli della sky europe, fallita miseramente qualche settimana dopo ; peccato aveva ottimi prezzi!!! Praga e Dresda non sono assoluta,mente paragonabili pur essendo così vicine ; Dresda è una città molto signorile , ordinata, ricchissima di bellezze e tranquillità ; Praga è sfuggente , imprevedibile ma sempre stupenda , l’importante è cercare percorsi alternativi , evitare il Ponte Carlo e scappare prima possibile dalla piazza dell’orologio e dagli orribili negozi che la circondano.



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