Dove osano le cicogne
Le regioni dell'Alsazia e della Lorena sorgono nel cuore del continente, centro nevralgico di destini politici, ne portano ancora i segni:le citta' fortificate, i castelli, i cimiteri di guerra delle secolari lotte tra Francia e Germania.
In queste regioni in due millenni e' transitata la storia lasciando pero' intaccate le caratteristicge delle...
Le regioni dell’Alsazia e della Lorena sorgono nel cuore del continente, centro nevralgico di destini politici, ne portano ancora i segni:le citta’ fortificate, i castelli, i cimiteri di guerra delle secolari lotte tra Francia e Germania. In queste regioni in due millenni e’ transitata la storia lasciando pero’ intaccate le caratteristicge delle due regioni, l’Alsazia con l’impronta tedesca con poche citta’ e mille villaggi con i tetti aguzzi, i davanzali fioriti, le facciate delle case disegnate a graticcio, i filari di viti ingentiliti da cespugli di rose.Molto piu’ industrializzata la Lorena, dal ricco sottosuolo, ricca e densamente popolata. Il patrimonio artistico e architettonico e’ distribuito con pari equità fra le due regioni: a Colmar si ammira il grande polittico cinquecentesco di Isenheim, in Lorena si inseguono le opere dello scultore Lieger Richier che una leggenda vuole sia stato allievo di Michelangelo, nella cattedrale di Strasburgo risuonano potenti i timbri dei grandi organi creati agli inizi del settecento dagli alsaziani Silbermann. In queste regioni non si va a cercare mondanita’ ma a scoprire la ricchezza di mondi incantevoli che il travaglio di un passato di guerra ha consegnato all’Europa come simbolo di una ritrovata unita’. Il viaggio inizia da Strasburgo “una città che mette l’anima in movimento”, adorabile, profondamente umana, con un volto romantico assolutamente delizioso. Il centro storico delimitato dal fiume,e’ una grande isola piena di fascino dove si trova la bellissima cattedrale di Notre Dame, strabiliante, un’ammirevole impressione di elevazione e verticalita’, piena di archi, ghimberle , guglie e pinnacoli proiettati oltre la facciata.
La citta’ vecchia e’ piena di belle chiese, affascinanti dimore antiche,viuzze romantiche, bisogna passeggiare seguendo l’istinto e farsi prendere dall’emozione. Un’altra bellissima citta’ e’ Obernai, chiusa negli antichi bastioni, si presta meravigliosamente per una visita a piedi, impossibile descrivere tutte le belle dimore del centro, la chiesa di Saint Pierre e Saint Paul cotruita nel XIV secolo in stile neogotico è il più grande santuario dell’Alsazia dopo la cattedrale di Strasburgo. Selestat invece e’ una cittadina molto intima, poco turistica e con una personalita’ unica, sede di una straordinaria biblioteca umanistica, ha una affascinante chiesa romanica. Arriviamo poi al castello di Haut-Koenisbourg, arroccato in cima a uno sperone roccioso a nido d’aquila, a quasi 800 metri di altitudine, il castello domina superbamente la regione, nelle vicinanze c’e’ la bella cittadine di Ribeauville, situata nella strada dei vini dell’Alsazia, non e’ raggomitolata su se stessa ma si estende dolcemente ai piedi dei contrafforti dei Vosgi. Riquewihr e’ invece nascosta tra le colline coperte di vigne, e’ una cittadina di una bellezza antica, con le cantine e i cortili animati giorno e notte e effluvi di vino che aleggiano per le vie del borgo…Anche Kayserberg e’ un’adorabile piccola citta’, anche lei incorniciata dai monti ricoperti di vigne, ci nacque Albert Schweitzer, premio Nobel per la pace nel 1952.
L’ultima tappa e’ Colmar, ha suntuose case a graticcio, muri varipinti e tranquilli canali che percorrono i quartieri della Petit Venice, qui c’è un’atmosfera romantica, sembra di essere in una Venezia nordica in miniatura…Va visitata a piedi a ritmo lento assaporandola come il buon vino che c’è da queste parti…