Dove la terra finisce e l’oceano comincia
Questa è la frase che troviamo sulla lapide del famoso monumento in pietra, scritta da Luìs Vaz de Camões per descrivere questo luogo mozzafiato: CABO DA ROCA.
Inutile negarlo, amiamo creare un itinerario con le cose più particolari da visitare, e il nostro viaggio a Lisbona aveva come meta principale proprio Cabo da Roca. All’idea di raggiungere il punto più estremo d’Europa eravamo eccitatissimi e non pensavamo che per raggiungerlo fosse stato così semplice!
Ma come abbiamo fatto? Siamo partiti dalla stazione ferroviaria di “Rossio”(lisbona – a 5 minuti a piedi da plaza do comercio), in stazione abbiamo acquistato il Ticket per “Sintra” che è il capolinea (andata e ritorno 5 euro a persona). Una volta arrivati a Sintra, è bastato uscire dalla stazione e fare qualche metro verso destra, e abbiamo trovato le varie fermate dei bus. Non si può sbagliare, su ogni fermata c’è un cartello col numero del bus (e dalla mappa è facile vedere che giro fa quella linea). La nota negativa, invece, è che purtroppo sulle fermate non vi è quasi mai indicato il nome della fermata. È il conducente a comunicare a voce le fermate principali… per quelle “meno note” bisogna andare un po’ a naso. Alla fermata dei bus a Sintra, avete 2 opzioni: acquistare la tessera “Viva Viagem” costa sui €12,50 che vi permette di prendere qualsiasi bus, oppure acquistare il biglietto della singola tratta, direttamente sul bus. Io consiglio la card per 2 motivi:
1) perché a Cabo da Roca ci starete al massimo 30/40 minuti, dato che oltre al panorama e all’ufficio per l’attestato c’é poco da fare.
2) perché se calcolate che ogni tratta costa sui 4 euro ed è vostra intenzione visitare anche altri posti o monumenti a Sintra, conviene da tessera.
Acquistata da card abbiamo preso il bus numero 403 che in 45 minuti ci ha portati al punto più estremo dell’Europa. La tratta è piena di curve e i conducenti corrono come i piloti di formula uno ma l’impresa merita il sacrificio, infatti, dopo una tratta a prova di stomaco, solo i più duri a morire (:p) sono arrivati all’ultima collina da cui si apre una vista mozzafiato sull’Oceano degna delle migliori esplorazioni wild.
NB. Una volta sulla scogliera bisogna fare molta attenzione, è noto che in quel punto vi siano 2 manifestazioni climatiche estreme: o nebbia fittissima (che abbiamo trovato la prima volta) o vento superfortissimo (che abbiamo trovato la seconda volta) le raffiche sono talmente forti che potrebbero far perdere l’equilibrio (è ormai noto che a Cabo da Roca nell’Agosto del 2014, due turisti polacchi sono morti cadendo dalla scogliera, dopo avere scavalcato la staccionata di sicurezza).
Il bus ci ha fermati proprio davanti all’ufficio del turismo (già dalla fermata si nota la meraviglia del posto) dove poi, dopo aver calmato un po’ l’adrenalina wild che è in noi, abbiamo ritirato l’attestato (costo 11 euro) che certifica di essere stati nel punto più estremo dell’Europa, dove la terra finisce e l’oceano comincia. E questa frase ve la tatuerete dentro, come una delle emozioni più forti mai vissute!