Dordogna, questa sconosciuta regione francese

In capeggio alla scoperta di castelli e borghi medievali
Scritto da: Linda Liga
dordogna, questa sconosciuta regione francese
Partenza il: 06/08/2016
Ritorno il: 20/08/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €

Finalmente anche quest’anno arrivano le meritate vacanze che, come ogni anno, siamo obbligati a fare in agosto avendo io le ferie soltanto durante questo periodo. E’ stato un inizio d’anno molto intenso quindi non abbiamo fatto alcun tipo di programma: sappiamo solo che andremo in tenda, faremo un paio di giorni a Cap D’Agde (Francia del Sud) per poi spostarci nell’entroterra francese, per la precisione, in Dordogna. Ebbene sì, in Francia, esiste una regione con questo nome. La metà è stata scelta da mio marito Luca. Io, fino a quando non siamo effettivamente arrivati a destinazione, dubitavo della reale esistenza di questa regione.

Ma veniamo al nostro viaggio.

6 agosto

Partiamo il 6 di agosto da Cavriago, provincia di Reggio Emilia e prendiamo l’autostrada in direzione di Torino. Anche se la giornata è da bollino nero, noi non troviamo quasi nessuno perché ci muoviamo in direzione contraria a tutto il resto degli italiano che invece sta andando verso sud. Arrivati a Torino, usciamo dall’autostrada e continuiamo il nostro viaggio su strade secondarie. Superiamo il confine italiano a Monginevro e procediamo per Gap. Arriviamo veramente stanchi a Carpentras dove, per € 80,00, pernottiamo al Safari Hotel, offerta trovata solo qualche ora prima tramite Booking. L’hotel è pulito e confortevole ma non è di certo il nostro tipo di hotel. Per una notta va comunque bene anche perché poche sono le offerte di pernottamento nei dintorni. Dopo cena facciamo due passi per il centro di Carpentras ma ne rimaniamo delusi per cui rientriamo presto.

7 agosto

Ci alziamo come sempre di buon ora e ripartiamo: destinazione Cap D’Agde, Camping de Otra (€ 45,00 al giorno, una tenda, due adulti, elettricità). Non vi sto a descrivere Cap D’Agde perché sul web potrete trovare tutte le informazioni che desiderate ma tenete bene a mente che se non si va a Cap D’Agde, non lo si può comprendere fino in fondo. Rimaniamo qui fino al 10 agosto.

10 agosto

Ci svegliamo di buon’ora perché dobbiamo lasciare il campeggio entro le ore 10.00. Impostiamo sul navigatore la nostra prossima tappa: Naussannes dove pernotteremo per 7 notti al campeggio Le Couderc (€ 40,00 al giorno, una tenda, due adulti, elettricità). Io e Luca siamo campeggiatori da 13 anni ma mai abbiamo soggiornato in un campeggio così bello: siamo stati veramente bene. La nostra tenda si trova in un boschetto in una zona tranquilla. Nel campeggio ci sono un ristorante, una birreria, un piccolo market e uno snack bar in cui fanno pizza d’asporto, patatine fritte e altre leccornie. Oltre a tutto ciò, ci sono la piscina, una jacuzzi, la zona sauna e il bagno turco. L’80% delle persone presenti all’interno del campeggio è di nazionalità olandese. Scopriamo infatti che il campeggio è stato aperto diversi anni prima proprio da degli olandesi e il personale stesso è per la maggior parte composto da olandesi. Purtroppo non riusciamo a trascorrere molto tempo all’interno del campeggio perché la nostra intenzione è quella di visitare la zona però cercheremo di usufruirne il più possibile.

11 agosto

Oggi inizia il nostro tour esplorativo della Dordogna, un dipartimento francese della regione Aquitania. Il nome del dipartimento deriva dal nome del fiume che scorre nel suo territorio. Questa regione ospita moltissimi castelli interessanti sia da un punto di vista storico che turistico. I più famosi sono: il Castello di Beynac, Castelnaud la Chapelle, il Castello di Commarque, Monbazillac, Bourdeilles e il Castello di Biron. Nella zona di Vézère ci sono delle grotte preistoriche perfettamente conservate. Noi non abbiamo avuto modo di visitarle ma, nel caso in cui qualcuno di voi decidesse di farlo, il consiglio è quello di prenotare in anticipo il biglietto di entrata in modo da evitare la coda.

La nostra prima tappa è Beaumont de Périgord che dista 5 km dal nostro campeggio. Questo piccolo paese, insieme a tanti altri che incontreremo durante il nostro girovagare, è definito una “Bastide” ovvero, “piccolo centro fortificato”. Dopo un giro a piedi per le vie del paese, ci fermiamo in piazza al Caffè Les Arcades per una veloce sosta. Torneremo in questo bar più volte durante la nostra vacanza perché, oltre a fare un buon caffè, il barista è veramente molto cortese e simpatico tant’è che l’ultimo giorno ci offre persino la colazione. Ma torniamo a noi. Dopo aver visitato Beaumont de Périgord, ci dirigiamo verso Biron dove visitiamo il bellissimo castello (costo del biglietto € 8,20). Il castello si trova in cima alla collina che domina il paese. E’ una fortezza medioevale che presenta però anche alcuni tratti di epoca rinascimentale ed è ben conservato sia esternamente che internamente. Una volta terminata la nostra visita, ci dirigiamo verso Monpazier, un’altra Bastide della Dordogna. Monpazier è un borgo medioevale molto piccolo ma non per questo manca di attrattiva e di vita sociale. Ci sono infatti diversi negozietti con prodotti tipici della regione e bar. In uno di questi ci fermiamo per pranzare. Dopo pranzo ci rimettiamo in marcia e passiamo per Ste Croix dove troviamo la chiesa e le rovine di un castello. Nonostante ci sia ben poco da vedere, rimaniamo affascinati dal questo piccolo agglomerato di case. Lo stesso discorso vale per Montferrand du Périgord: paesino minuscolo ma che merita un passaggio se vi trovate in zona. E’ pomeriggio inoltrato per cui decidiamo di rientrare in campeggio dopo esserci fermati a fare spesa nel supermercato della zona. Sono già andata in Francia 4 volte negli ultimi 3 anni e la diceria che “la Francia è cara” non mi sembra appropriata. Certo, se andate in ristoranti di un certo tipo, spenderete ma questo capita anche in Italia. I prezzi al supermercato sono forse più bassi dei nostri e la scelta è molto più ampia. Inoltre, una cosa che apprezzo molto, è la diffusione di prodotti locali: i francesi sono molto legati al loro territorio e, proprio per questo motivo, sugli scaffali dei supermercati così come nei vari mercati, si trovano prodotti di origine francese. Ovvio che prodotti come il caffè o la pizza sono cari ma perché, per l’appunto, non siamo in Italia ma in Francia ed è giusto così. D’altro canto, se siete amanti delle ostriche, ne troverete tante nei vari mercati locali e con prezzi decisamente contenuti. Non amo le ostriche ma, da quello che mi risulta, in Italia hanno un costo proibitivo.

12 agosto

Oggi decidiamo di andare a Bergerac. Bergerac è una bellissima cittadina che si trova sulle rive del fiume Dordogna. E’ famosa per il personaggio di Cyrano de Bergerac e in una delle varie piazzette, c’è una statua a lui dedicata. Bergerac è una città per lo più medioevale ma al tempo stesso, presenta caratteristiche rinascimentali. E’ famosa per la produzione di tabacco e per i suoi vigneti. Dopo una piacevole passeggiata nelle vie del paese, andiamo al Château de Monbazillac dove l’ingresso costa € 7,50. Io e Luca decidiamo di non entrare perché si tratta di un castello per lo più rinascimentale mentre noi preferiamo altri tipi di castelli. Consiglio comunque una visita agli amanti del vino perchè all’ufficio informazioni c’è un’area degustazione dove potete acquistare il famoso vino locale prodotto. Ci rimettiamo in macchina, passiamo per Sigoulès e ci fermeremo poco dopo, a Eymet, un’altra Bastide molto carina dove si possono ammirare le rovine del castello. Sembra di essere tornati indietro nel tempo perché è tutto molto tranquillo e rilassante. Per pranzo scegliamo il “The book stop Caffè” dove ordiniamo un semplice sandwich al salmone e ci rilassiamo guardando la piazzetta che domina il paese. Felici e soddisfatti, ripartiamo alla volta di Issigeac, altra Bastide nota soprattutto per il suo mercato domenicale. Tante sono le case in stile medioevale e vale la pena camminare con il naso all’insù proprio per ammirarle. A Issigeac troviamo tanti negozietti che vendono prodotti locali. Noi ci fermiamo a sorseggiare un Sirop à l’eau al caffè Le Petite Traille. Siamo stanchi perché c’è caldo per cui decidiamo di rientrate in campeggio appagati per merito dei luoghi visitati.

13 agosto

Io e Luca siamo abituati a svegliarci abbastanza presto anche quando siamo in vacanza. Inoltre, dormire a lungo in tenda, vuoi per la luce vuoi per i vicini che magari si alzano presto, non è facile. In questo campeggio invece siamo i più mattinieri pur alzandoci verso le 8.00 / 8.30, per noi “tardissimo”: qui la gente dorme a lungo. Iniziamo con una colazione a Beaumont de Périgord nel nostro solito caffè e poi facciamo un tour in macchina rimanendo incantanti dal bellissimo paesaggio: il nostro navigatore ci fa percorrere stradine di campagna dove non troviamo quasi anima viva. Passiamo per Monsac per poi arrivare davanti al Château de Lanquais che però è ancora chiuso visto l’orario. Non ci va di aspettare per cui proseguiamo con la nostra tabella di marcia raggiungendo Couze un minuscolo paese famoso per i mulini delle cartiere. Andiamo poi a Lalinde dove facciamo una sosta per un caffè al grazioso bar La Petite Quillère. Lalinde è una Bastide medioevale preservata molto bene. La parte più graziosa è quella che sorge intorno all’Ufficio Turistico situato in un edificio di epoca rinascimentale sulle rive del fiume. Fare due passi per Lalinde è sicuramente una buona idea. Inoltre, oggi è giornata di mercato e io ne approfitto per acquistare del miele locale. Rimontiamo in macchina e passiamo per vari paesini: Banveille, Cause des Clearance, Liorac sur Louyre, Ste Foy de Longas, St. Laurent des Batôns, Ste. Alvère, Pezuls. Perché vi dico questo? Perché ci siamo accorti che “visitare la Dordogna” in alcuni casi, significa proprio godere del paesaggio, del silenzio e della pace che sembrano avvolgere questa magica regione. Torniamo al nostro tour: decidiamo di fermarci a Le Bugue dove pranziamo con una coppa di gelato gigante alla Gelateria Cavet dalla quale abbiamo una splendida visita sul fiume. Due passi per Le Bugue poi risaliamo in macchina: prossima tappa Limeuil. Limeuil è un borgo medioevale classificato come uno dei più bei borghi della Francia ma oggi è abbastanza affollato: essendoci il fiume, da qui partono numerosi gruppi di canoe. Il villaggio è ancora parzialmente circondato dalle sue mura originarie. Ciò che stupisce di più passeggiando per le strade del paese è l’incredibile varietà di forme che hanno le case: alcune molto strette e alte, altre costruite in puro stile “borghese”, altre ancora diroccate. Ci lasciamo alle spalle Limeuil e riprendiamo la strada per il campeggio passando per Buisson e Caduin. In quest’ultimo facciamo una sosta attirati dalla graziosa piazza e ci sediamo in un bar a bere il nostro Sirop à l’eau del quale ormai non possiamo più fare a meno. Ultima sosta prima di arrivare al campeggio, Molières: sembra un paese abbandonato perché non c’è nessuno in giro ma la piazzetta è davvero molto carina. Stanchi, arriviamo finalmente al nostro campeggio dove, dopo una bella doccia rinfrescante, ne approfittiamo per fare un tuffo in piscina e prendere un aperitivo.

14 agosto

Oggi è domenica e abbiamo deciso di prendercela con molta calma. Come prima cosa andiamo a fare colazione al bar a Beaumont de Périgord, ci rilassiamo un po’ godendoci la vista sulla piazza e la gente che passeggia avanti e indietro. Verso le 11 facciamo un salto al mercato di Issigeac che si trova poco distante da noi. In molti ce lo avevano consigliato e devo dire che n’è valsa la pena anche se, come previsto, è molto affollato. Verso l’ora di pranzo rientriamo in campeggio dove, per il resto della giornata ci rilassiamo tra tenda, piscina, jacuzzi e barettino. La compagnia di un buon libro rende questa giornata ancora più piacevole.

15 agosto

La prima tappa della giornata è Villamblard, un paesino che ci delude molto. Questa mattina tra l’altro c’è anche tanta gente perché c’è il mercato dell’antiquariato. Non sono un fan di questo tipo di mercati tant’è che non vado nemmeno a quelli che fanno nel mio paese ma qui decido di approfittarne. E faccio bene: trovo dei libri in francese che stavo cercando e che avrei comprato in libreria. Li pago solo un euro l’uno! Felice del mio acquisto, ci incamminiamo alla macchina per proseguire alla volta di Périgueux, capitale del Périgord. Périgueux è una città d’arte che vanta un importante tradizione storica: ammiriamo l’antico centro gallo-romano e la vecchia città medioevale. C’è anche una zona definita “città romana” dove si trovano ancora i resti di quell’epoca e dove potete visitare il museo Vésunna nel quale noi però non siamo entrati. Facciamo un giro per il centro ma è praticamente tutto chiuso visto che è il 15 agosto. Notiamo comunque che ci sono tanti negozi e sicuramente sarebbe stato interessante fare qualche acquisto, peccato.

Ci basta fare un giro per le vie della città dove si trovano case incorniciate con il legno e dove alcune di loro hanno delle torrette molto carine. Anche Périgueux è molto ben conservata come del resto tutto il territorio della Dordogna che stiamo visitando e scoprendo di giorno in giorno. Gli abitanti ci tengono molto a preservare la bellezza della loro regione per cui è difficile trovare case abbandonate a se stesse, sporcizia in terra, ecomostri costruiti nel bel mezzo di un quartiere o in campagna come invece purtroppo spesso mi capita di vedere qui da noi. Ci lasciamo Périgueux alle spalle e ci incamminiamo verso il Bourdeilles, magnifico paesino sulle rive del fiume Dronne. Bourdeilles preserva ancora edifici medioevali e la principale attrazione è il Castello (ingresso € 8,20). In realtà i castelli sono due: uno è una fortezza che risale al XIII – XIV secolo dotata di mura difensive e di una torre ottagonale alta circa 35 metri. All’interno delle mura, troviamo un secondo castello costruito in stile rinascimentale. E’ molto piacevole visitare gli interni ancora molto ben conservati e curati. Quando finiamo la visita sono quasi le 14 e siamo distrutti sia per il caldo che per la fame. Ci fermiamo quindi in un bar, Caffè de la Halle e mangiano un panino. Questo bar è davvero pittoresco così come pittoresco è il ragazzo dietro al bancone: mangiamo bene, spendiamo poco e siamo all’ombra! Dopo esserci ripresi dalle fatiche della mattinata, ci dirigiamo verso Brantôme. Brantôme viene soprannominata la Venezia del Périgord, ovviamente in versione super ridotta. Qui troviamo molti turisti a differenza di altri posti visitati durante questa vacanza. Siamo subito accolti da un mix di architettura medioevale e rinascimentale. Molto bella è l’Abbazia Benedettina che sorge sulle rive del fiume. Vale la pena dare uno sguardo alla chiesta di Saint Pierre dove si trovano alcune parti risalenti al XV secolo così come, dello stesso periodo, è il ponte che si trova poco distante. Se volete, potete affittare una canoa per fare un giro sul fiume. Ci sono anche delle grotte di origine preistorica che però abbiamo deciso di non visitare per mancanza di tempo e perché non particolarmente interessati.

16 agosto

La prima tappa della giornata sarà Sarlat La Cáneda, una magnifica cittadina, piena di negozietti, bar, ristoranti; una città vivace e allegra! E’ molto famosa quindi c’è già parecchia gente ma, fortunatamente, non abbiamo grosse difficoltà a parcheggiare. Sarlat è una città medioevale cresciuta intorno ad un’abbazia benedettina. E’ stata dichiarata “patrimonio dell’umanità” dall’Unesco ed è veramente una cittadina meravigliosa e a misura d’uomo. E’ sufficiente fare una passeggiata per le vie del centro per entrare subito in un’atmosfera quasi fiabesca nonostante l’afflusso di turisti sia notevole. Tra i monumenti più importanti c’è la Cattedrale di San Sacerdos costruita intorno al 1300 in puro stile romanico poi rivista più volte tant’è che oggi presenta un aspetto più gotico. Sarlat si distingue anche per la sua rinomata arte gastronomica e il suo famoso mercato è diventato un richiamo per gli amanti della buona cucina. Ci fermiamo a prendere un caffè e una crêpe in uno dei tanti bar del centro poi ripartiamo perché la giornata è ancora lunga. La nostra prossima metà è il Catello di Puymart ma, dopo aver dato un’occhiata da fuori, decidiamo di non entrare perché pensiamo che il castello successivo, quello di Commarque, sia più adatto a noi. E non ci sbagliamo. E’ uno dei castelli più belli che io abbia mai visto. Fu costruito nel XII secolo su richiesta dell’abate di Sarlat. Quello che ci troviamo davanti è un vero e proprio complesso fortificato situato in una zona eccezionale, piena di vegetazione e silenziosa. Per comprendere tutta la sua magnificenza è davvero necessario visitarlo perché a parole non riesco a rendere l’idea della sua bellezza. La visita ci porta via parecchio tempo anche perché poi ci fermiamo a mangiare qualcosa nel chioschetto situato proprio all’ingresso del castello. Ripartiamo per tornare in campeggio perché la strada è lunga e siamo stanchi. Facciamo però una sosta in un paesino: Campagne. Facciamo due passi nel parco che circonda il castello e ci fermiamo in un bar per l’immancabile Sirop à l’eau.

17 agosto

Come sempre svegli all’alba quindi partiamo subito per andare a visitare il Castello di Beynac (ingresso € 8,00). Il castello lo si raggiungete direttamente dall’interno del paese dopo aver percorso una ripida salita. Il castello è conservato molto bene e dall’alto si gode una magnifica vista della Dordogna. Usciti dal castello, Luca vuole a tutti i costi portarmi a visitare la zona archeologica gallo-celtica che si trova poco distante (ingresso € 6,00). Diciamo che io ne avrei fatto volentieri a meno ma se avete dei bambini (o un marito come il mio) portate pazienza ed entrate. Mentre torniamo alla macchina, facciamo una sosta per un caffè al Bô Bar. Raggiungiamo la nostra auto e ci dirigiamo verso Château de Castelnaud (ingresso € 9,60). Si tratta di una fortezza medioevale e questo castello è classificato tra i monumenti storici francesi di maggior rilievo. Dall’alto, offre un panorama sulle valli del Céou e della Dordogna. All’interno troviamo il Museo della Guerra. All’esterno invece sono state ricostruite macchine da guerra e di tanto in tanto ci sono delle dimostrazioni. Ovviamente il castello è molto bello, ben conservato e adatto per i bambini però non riesco ad apprezzarlo appieno perché è decisamente troppo affollato per i miei gusti. Finita la visita, ci dirigiamo verso il centro del paese facendo prima una sosta per pranzo all’economico barettino Le Saltimbanc dove potete trovare sia panini caldi che freddi. Finito di pranzare e dopo esserci rilassati un attimo, facciamo due passi per il centro dove entriamo in qualche negozio e acquistiamo qualche ricordo da portare a casa. Luca avrebbe probabilmente svaligiato il negozio se non ci fossi stata io ad impedirglielo! Tornati in macchina, impostiamo il navigatore su La Roque Gageac, un grazioso paesino situato sul fiume Dordogna. Una volta arrivati, visitiamo la bastide, il centro pieno di turisti e ci perdiamo tra le viuzze di questo villaggio considerato uno dei più belli di Francia. Si possono noleggiare delle canoe per fare un tour sul fiume. Sulla strada del rientro ci fermiamo a Domme. Domme si trova in cima ad una collina dalla quale si può ammirare un incredibile paesaggio sulla valle della Dordogna. Decidiamo di concederci un mini tour con il trenino: non fatelo, non ne vale davvero la pena.

E così anche il nostro ultimo giorno in Dordogna è giunto al termine perché domani è giovedì e dobbiamo iniziare il lungo viaggio di ritorno verso Cavriago.

18 agosto

E’ il giorno del rientro e decidiamo di farlo tutto per strada normale. Attraversiamo dei posti meravigliosi ed è un peccato non poterci fermare da altre parti. Per la notte troviamo un B&B davvero grazioso a Vals-près-le-Puy: Chambre d’Hôtel Louvignau (€ 79,00 a camera). Alla sera andiamo a cena a Les Puy e facciamo due passi per il centro.

19 agosto

Ci alziamo presto e scendiamo per la colazione: un banchetto di nozze. C’è di tutto! A malincuore salutiamo questo posto e il suo gentilissimo proprietario e ci rimettiamo in marcia. Arriviamo nei pressi di Torino verso le 19.00 e non abbiamo per niente voglia di tornare a casa quindi ci fermiamo a dormire al B&B 83, un bed and breakfast poco distante dal centro e molto accogliente. Torino è deserta, sarà che molti sono ancora in ferie. Dopo avere mangiato la pizza più buona della nostra vita in una pizzeria d’asporto vicino al nostro B&B, andiamo a fare due passi in centro e ci fermiamo a bere qualcosa ai murazzi.

20 agosto

Oggi ci tocca raggiungere casa perché lunedì si torna al lavoro. Davvero un peccato. E’ stata una vacanza molto bella, diversa dal solito perché in Dordogna non c’erano né mare né montagna ma tanta campagna, pace, relax, castelli, paesini, posti incantevoli e ottimo cibo. La Dordogna è stata per noi una piacevole sorpresa e la consiglio a tutti coloro che hanno voglia di fare una vacanza tranquilla lontani dal caos delle mete turistiche più ambite. Ovviamente abbiamo già deciso che quest’inverno torneremo in Francia. Vorremmo fare un tour da La Rochelle fino a Bordeaux in camper. Ma vedremo, c’è tempo per decidere e ora dobbiamo rassegnarci al fatto che da lunedì si torna in ufficio!



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