Donna a Barcellona
Dopo circa un’ora di viaggio arriviamo nella capitale catalana, il primo impatto non è dei migliori, la periferia è piuttosto bruttina, tanti palazzoni anonimi in mezzo a quartieri abusivi, un panorama desolante, che mi ricorda le periferie delle nostre grandi città. Arriviamo alla stazione dell’autobus Arc de Triomf e qui ci mettiamo un po’ a capire come funzionano i biglietti per i mezzi pubblici, ci sono solo le macchinette automatiche e il sistema è decisamente poco chiaro. Finalmente riusciamo a prendere la matro e alle 18,20 siamo in hotel, l’Hostal Tuset, che, visto dall’esterno è bell’edificio elegante, l’interno non è niente di eccezionale invece, il pregio è che se si trova nel prestigioso quartiere dell’Eixample, molto tranquillo, elegante e ben servito dai mezzi pubblici; ci assegnano le camere, la mia è la numero 8, il mio numero fortunato, rinfrescatina e usciamo subito per immergerci della famosa movida spagnola, della quale invece ci accorgiamo non c’è traccia, infatti per essere venerdì sera c’è davvero poca gente in giro, e non fa nemmeno tanto freddo! Prima di cena facciamo un giretto esplorativo con il primo autobus che passa davanti l’hotel, poi facciamo tappa al Montjuic, il bel quartiere in collina che si affaccia sul mare e dove ci sono i più importanti impianti sportivi della città, impianti che hanno ospitato i giochi delle Olimpiadi del 1992 . Peccato che sia tutto chiuso e che ci sia poca gente in giro, inoltre ci aspetta una prima sorpresa negativa: la Fontana Magica, famosa per i colorati giochi di luce e di acqua, è chiusa per manutenzione. Terminiamo la passeggiata del quartiere e concludiamo la serata cenando al ristorante Canote, a base di leccornie locali e vino rosso.
Sabato 7 Febbraio 2009 La giornata comincia che troviamo il pesante portone di ferro dell’ingresso dell’hotel bloccato, del custode nemeno l’ombra e a furia di provare e riprovare pulsanti e pulsantini riusciamo ad uscire. L’intenzione era quella di vedere subito dove trovare un deposito bagagli dove lasciare i nostri in custodia l’ultimo giorno, ci mettiamo un’ora e mezza ad avere un’indicazione giusta. Durante la ricerca esploriamo il quartiere dell’Eixample, bellissimi edifici Art Nouveau ovunque, strade tranquille, piccoli e colorati negozi di frutta e verdura esposta ad arte; beh l’impressione della città sta decisamente migliorando. Intanto facciamo doppia colazione, la prima in un supermercato con angolo bar, la seconda in una xurreria, una specie di bar dall’aria molto spartana, un po’ latteria anni 60′, dove assaggiamo il mitico xurro (churro), una specie di biscotto morbido alla cannella che si mangia con il cioccolato caldo, una vera delizia! A metà mattina finalmente raggiungiamo e visitiamo il Parc Guell. Un posto incantevole pieno di gente, da qui si gode un meraviglioso panorama della città. Foto di rito, quache souvenir e da qui ci dirigiamo alla Sagrada Familia con un autobus, lo stesso preso all’andata, che ci fa attraversare tutte le strette viuzze, salite e discese ripidissime della Barcellona alta, una bellissima e caratteristica zona da dove si gode lo splendido panorama del mare. Anche alla Sagrada Familia foto di rito e souvenir, ma rimango un po’ delusa dal celebre monumento, da ex studentessa universitaria ho sempre desiderato visitare questo posto, ma ora che sono qua sono un po’ delusa, la parte nuova secondo me stona troppo con quella originale, mi sembra, a mio modesto parere, un edificio da Eurodisney, penso che sarebbe sato meglio lasciare tutto com’era al momento della morte di Gaudì, sarebbe stato sicuramente tutto più affascinante.
Mentre acquistiamo souvenir e facciamo foto le mie amiche mi fanno il loro regalo di compleanno, un quadro in tecnica mista comprato da uno degli artisti che espongono intorno alla chiesa. E’ la prima volta in vita mia che mi scelgo un regalo di compleanno, regalo che passerà alla storia anche per altri motivi…
A questo punto la fame si fa sentire e ci fermiamo a mangiare da Lactuca, una specie di fast food nel quale si pagano € 10,70 all’ingresso e si prende quello che si vuole, anche più volte, scegliendo fra decine di tipi di insalata, primi piatti, carne, pizza, dolci, ecc; manco a dirlo facciamo bis, ter e quater di dolci e caffè! Dopo pranzo torniamo in albergo a lasciare le buste con gli acquisti e ce ne andiamo passeggiando al Passeig de Gracia prima, dove ammiriamo la Pedrera e Casa Batlò; e lungo le Ramblas dopo, fino al mare a Barceloneta, dove assistiamo allo spettacolo del tramonto sul mare. Il vento fortissimo ci fa scappare e ce ne andiamo subito a cenare all’Egipte, un ristorante lungo la Rambla a due passi dal mercato della Boqueria, che avevo scelto già prima di partire per festeggiare il compleanno.
La cena è ottima, le mie amiche si buttano sopra un’abbondante paella, io scelgo la melanzana ripiena di frutti di mare, il tutto accompagnato da varie gustosissime tapas e da ottimo vino rosè. Il posto davvero carino,pieno zeppo di gente; concludiamo la cena con una deliziosa Crema Catalana. Per il dopo cena scegliamo di brindare a base di sangria in un locale delizioso, il Bosc de las Fades, un’ambiente e dir poco suggestivo, molto consigliato dagli internauti, c’è di tutto: elfi, fate, fantasmi, grandi alberi e cascatelle, ninfe, mostri e chi più ne ha più ne metta! Naturalmente è pieno e riusciamo a trovare un angolino per aspettare la mezzanotte e per brindare ai miei primi 40 anni. Manco a dirlo ce ne torniamo in hotel molto molto allegre passeggiando per le Ramblas.
Domenica 8 Febbraio 2009 Ho dormito come un ghiro grazie alla sangria, mi risveglio quarantenne e pimpante, pronta per l’ultimo giorno a Barcellona.
Usciamo dall’hotel dirette alla stazione Sants dove lasceremo i nostri bagagli fino all’ora della partenza. Quindi liberate dal peso delle valigie saltiamo sul primo autobus che ci porta di nuovo sul Montjuic, stavolta di giorno, dove ammiriamo il bellissimo panorama della città e del mare. Visitiamo il Poble Espanol, veramente carino, una sorta di villaggio del quale ogni edificio è la fedele riproduzione di palazzi storici sparsi per tutta la Spagna, ci sono inoltre tanti bei negozi di artigianato, dai soffiatori di vetro ai ceramisti. Facciamo colazione in un bar e dopo aver fatto il giro completo e aver acquistato qualche ricordo ci spostiamo di nuovo alla rambla dove abbiamo intenzione di visitare il mercato della Boqueria, che però oggi è chiuso! Intanto la mia macchina fotografica decide di rompersi, tutte le foto fatte dalla mattina perdute! Mi consolo scattandone di nuove con il cellulare, speriamo bene! All ora di pranzo ci fermiamo in uno dei tanti tapas bar in strada, dove alla modica cifra di € 7,95 mangiamo tapas, paella e beviamo sangria, peccato per il freddo! Dopo pranzo facciamo un ultimo giro al Barrio Gotico, il quartiere tipicamente arabo della città, un labirinto di viuzze e piazzette che conduce, tra le altre cose alla Cattedrale di Sant’Eulalia, bella ma purtroppo in restauro e quindi tutta ricoperta di impalcature! E arriva purtroppo l’ora di ripartire. Recuperiamo i nostri bagagli alla stazione Sants e prima metro, poi autobus, torniamo all’aeroporto di Girona. Alle 21,10 c’è il volo, prima di allora avremo tempo di cenare e di andarcene in giro per il piccolissimo aeroporto a curiosare nei Duty Free. Al momento della partenza del volo mi accorgo di aver lasciato il mio regalo di compleanno in bagno! Chiedo alle hostess di potere scendere per recuperarlo ma sono irremovibili, e così mi rassegno, ma il volo di ritorno è decisamente triste! Barcellona 2° Parte Dopo il ritorno a casa dal weekend del compleanno, con l’amarezza di aver “abbandonato” il mio bel quadro, avevo provato a scrivere ad ogni recapito mail dell’aeroporto di Girona per vedere se avessero trovato il MIO regalo di compleanno.
Incredibile ma nel giro di 24 ore ricevo la mail del capo della sicurezza dell’aeroporto che mi conferma che l’oggetto è stato ritrovato e che devo andare a prendermelo di persona.
In dieci minuti prenoto il primo volo disponibile, ad un prezzo ragionevole, per Girona, per Sabato 7 Marzo 2009.
Sabato 7 Marzo 2009 Alle 13,40 sono sul volo Ryanair per Girona, abbiamo appena sorvolato l’Arcipelago della Maddalena e oggi, con il cielo completamente limpido, si vedono benissimo tutte le isole e il bellissimo mare della Sardegna. Più avanti si passa anche sopra l’Asinara, altro paradiso terrestre! Arrivo in aeroporto e sbrigo le pratiche per recuperare il mio quadro in meno di 5 minuti, davvero efficienti! E così visto che ho qualche ora ti tempo decido di andare a visitare Girona.
Con 20 minuti di autobus arrivo al centro della città e subito Girona mi sorprende: è davvero bella, con le sue case colorate “appese” sul fiume, le chiese gotiche e le sue viuzze, mi ricorda una città umbra o toscana, con le case medioevali, giardini pensili, inoltre si gode di un bellissimo panorama dei Pirenei. Ci sono tanti locali, tanta gente a spasso, bei negozi e oggi c’è il mercatino dell’artigianato e quello dei fiori. Passeggio per un po’ in questa deliziosa cittadina, che viene trascurata dai turisti che arrivano qua con destinazione Barcellona e la Costa Blanca, e verso le 18,00 riprendo l’autobus che mi riporterà in aeroporto. Ho il tempo per controllare la posta in un Internet Point, cenare e leggere un po’.
Alle 21,40, in ritardo, il volo parte, l’arrivo su Roma in notturna è sempre emozionante, e così finisce questa strana giornata alla ricerca del quadro perduto e alla scoperta di una città che non ti aspetti! Ristorante Egipte: Hostal Tuset: Bosc de las Fades: http://www.Museocerabcn.Com/bosc/cast/home.Htm Ristoranti Lactuca: Girona: http://www.Aboutgirona.Com/