Dona a Matera

Giovedì 18 Agosto: partenza alle 8.00, un po' a malincuore, guardando il mio cagnolone che, da dietro il cancello, mi guarda con disappunto. Il viaggio è piacevolissimo, decido di non fare autostrada ma di percorrere la via Casilina prima, e poi l'Appia. Appena si entra nel territorio della Basilicata il paesaggio assume toni ocra e rossastri,...
Scritto da: donna.v
dona a matera
Partenza il: 18/08/2005
Ritorno il: 21/08/2005
Viaggiatori: da solo
Spesa: 500 €
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Giovedì 18 Agosto: partenza alle 8.00, un po’ a malincuore, guardando il mio cagnolone che, da dietro il cancello, mi guarda con disappunto. Il viaggio è piacevolissimo, decido di non fare autostrada ma di percorrere la via Casilina prima, e poi l’Appia. Appena si entra nel territorio della Basilicata il paesaggio assume toni ocra e rossastri, il panorama è fatto di distese riarse punteggiate dalle case bianche abbaglianti delle città lungo il percorso. Alle 13.00 pausa panino in Autogrill e poi di filato a destinazione. Arrivo alle 15.00, trovo immediatamente un parcheggio e mi accingo ad attraversare la città, alla ricerca del B&B San Gennaro. Sono le 16.30, finalmente una rinfrescata dopo la fatica di trascinare la valigia per i vicoli e gli scalini di Matera! Però già dal primo approccio il posto è davvero bello: il B&B molto, molto carino, arredato con cura, e i proprietari molto gentili e cortesi. La mia stanza è una delizia, arredata coi mobili “della nonna” e il letto in ferro battuto! La città sembta piena di turisti e ho già notato bei ristorantini e bei negozi di artigianato tipico. Tra poco, dopo aver studiato un po’ la guida, esco ad esplorare la città. Prima di uscire per cena il sig. Franco, il proprietario del B&B, mi fa visitare le grotte sotterranee della struttura, restaurate e aperte al pubblico. Un posto magico! Come tutta la città del resto, che esploro velocemente prima di recarmi al ristorante. Ore 21.00, sono seduta a tavola al ristorante “La Talpa”, posto caratteristico nel cuore dei “sassi” dove assaggerò la cucina tipica del luogo. Si inizia con quattro assaggi di antipasto tipico: una sorta di panzanella col pane tipico di Matera fatto a scaglie, tante verdure e pere; peperone rosso crusco, tipici della zona; melanzana gigante farcita e insalata di patate. Tutto buonissimo. Per primo cavatelli integrale fatti a mano col cacio locale e per seconso salsiccia alla griglia e peperoni. Tutto ottimo e innaffiato con Aglianico DOC, una cena ottima, e solo per € 16.00!!! Venerdì 19 Agosto: dopo una notte praticamente insonne, per il caldo, alle 7.30 mi decido a saltare giù dal letto, mi aspetta una giornata intensa. Dopo colazione scendo in strada, tutto deserto, sono solo le 9.00! La prima tappa della giornata è il Belvedere di Murgia Timone, la collina di fronte alla città dalla quale si gode in pieno il panorama dei Sassi; è qua sopra che Mel Gibson ha girato la scena della crocifissione nel film “The Passion”. La giornata prosegue con la visita della città di Altamura, in territorio pugliese. Carina, ma mi aspettavo di più. In compenso acquisto i primi souvenir: mostaccioli e il mitico pane di Altamura, l’unico pane DOP d’Italia. E’ presto per tornare a Matera, consulto la cartina per farmi venire un’ispirazione e mi rendo conto che Castel del Monte, uno dei miei posti preferiti, è vicinissimo! Così decido di visitarlo ancora una volta. Arrivo alle 12.00 in tempo per prendere la navetta che dal parcheggio porta al castello (non raggiunibile direttamente con la propria auto), e l’emozione che suscita è sempre fortissima: la corona della Puglia, con le sue linee pure, il colore abbagliante, è uno spettacolo. Mi infiltro in un gruppo guidato per carpire qualche chicca, ma la narrazione è deludente, così proseguo la visita da sola. Dopo un’ora e mezza mi decido a tornare, riprendo la navetta per tornare all’auto, a malincuore però. Acquisto cartoline e altri souvenir culinari: orecchiette e vino rosso. Per tornare a Matera faccio una strada diversa, all’andata ho attraversato la Murgia disseminata da masserie abbandonate, al ritorno è sempre Murgia, ma questa coperta di incredibili macchie di verde boschivo. Arrivo a Matera alle 15.30 in tempo per la visita guidata ai Sassi che avevo prenotato prima dipartire. Il nostro cicerone si chiama Luca Persio, e oltre ad essere preparatissimo è simpaticissimo e anche molto carino! Ci accompagna alla scoperta del Sasso Caveoso, uno dei due sassi che costituiscono la città, rispondendo alle domande e alle curiosità che un luogo come Matera ispira. Al termine della visita, benedetta con un bell’acquazzone, degustazione di prodotti tipici locali. Il pomeriggio prosegue con la visita di due delle chiese rupestri del circuito cittadino. Ricevo pure una telefonata inaspettata, ma questa è un’altra storia! La visita delle chiese è noiosissima, interessante il posto ma la guida sembra capitata qui per caso. Sono stanchissima, dopo un panino al volo, doccia e nanna, domani altra giornata faticosa.

Sabato 20 Agosto: sveglia alle 7.30 e alle 9.00 sono già in giro. Faccio una colazione bis al bar, dopo quella self service al B&B, e mi dirigo verso le mete odierne: Alberobello e Locorotondo. La strada anche qui pittoresca, da Gioia del Colle in poi cominciano ad apparire i trulli, immersi nel verde. Mi dirigo verso Locorotondo, ma dando uno sguardo alla cartina mi accorgo che a solo 24 chilometri c’è Ostuni, la mitica città bianca, non posso certo perdermela! Non ho una mappa della città, così dopo aver pacheggiato ci metto un po’ di tempo per trovare il centro. Certamente è una città con una forte vocazione turistica, la via centrale è disseminata di negozi di souvenir, ceramica prevalentemente, e poi botteghe, bar, ristoranti, enoteche, e tanto altro, vorrei comprare dei souvenirs, ma qua è tutto carissimo. Faccio un lungo giro nel centro e tante foto, per pranzo gelato e poi riprendo la macchina. Lungo la strada faccio un salto a Martina Franca, bella città caratterizzata dal tipico impianto urbanistico arabo, un labirinto praticamente. E’ l’una passata e non cìè nessuno in giro, me la gusto in totale tranquillità. Riparto in direzione Locorotondo, un’incognita, sulla guida c’è scritto pochissimo, so solo che qui si produce uno dei vini più noti in Italia. Anche qua c’è pochissimi gente in giro. La città è una sorpresa, bellissima, più di altre anche più famose nei dintorni. Bianca come Ostuni, con degli scorci particolarissimi, è caratterizzata dalla tipica casa pugliese col tetto a doppio spiovente. Tutto è curato e pulito. Peccato che a quest’ora sia tutto chiuso, avrei acquistato volentieri un ricordo della città, in compenso ho fatto tantissime foto. Ora mi aspetta Alberobello, con i suoi Trulli, dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Prima tappa il Museo del Territorio, dove per la modicissima cifra di € 1.50 assisto ad una visita guidata lunghissima e interessantissima all’interno di uno dei trulli più antichi, traformato in museo. Al contrario la zona dei trulli mi delude un po’, troppo turistica e commerciale. Intanto si è fatta sera, un po’ stanca prendo la via del ritorno. Concludo la serata al mio ristorante preferito, con un’altra cena luculliana a base di prodotti tipici. Stasera si conclude il mio soggiorno a Matera, mi sembra di essere qui da sempre, forse perchè mi sono sentita subito “a casa” tra queste vecchie pietre e tra questa gente così gentile. Mi dispiace un po’ andarmene, questa città mi ha rubato un pezzetto di cuore.

Domenica 21 Agosto: sono già in piedi dalle 6.00, chissà perchè quando sono in vacanza mi resta così facile essere mattiniera? Preparo valigia e colazione con tutta calma e scendo a chiedere il conto, ma qui al B&B non si vede nessuno e siccome si sta facendo tardi lascio chiavi e soldi in un posto strategico, speriamo che trovino tutto! Saluto Matera e salgo in macchina, destinazione: Melfi. A Gravina di Puglia, praticamente appena partita, sto un’ora a girare a vuoto intorno alla città, alla ricerca disperata di indicazioni stradali chiare e corrette! Alla fine ci riesco e proseguo il viaggio costeggiando le belle Murge. Arrivo a Melfi e visito subito il castello, fatto costruire da Federico II; mi delude un po’, forse perchè mi aspettavo un secondo Castel del Monte. Comunque non fanno visite guidate e non c’è personale nelle sale, anche se la struttura è molto ben organizzata. Riparto da Melfi diretta a Venosa, città natale di Orazio. Resto sorpresa dalla bellezza di questa città, decisamente poco “pubblicizzata”, il centro storico è perfetto e c’è una cattedrale meravigliosa. Faccio ancora un giro e poi riprendo il cammino, stavolta diretta verso casa. Il viaggio si mantiene piacevole, peccato la pioggia alla fine. Alle 17.30 sono a casa, dopo 1492 chilometri, uno più piacevole dell’altro. Mi sembra di essere stata fuori un mese, e ho già il desiderio di tornare a visitare Matera!



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