Dolomiti, Val Zoldana

Se cercate la precisione teutonica e l’efficienza germanica dell’Alto Adige, questa valle delle Dolomiti Bellunesi non fa per voi, ma se volete passeggiare ore per i monti senza incontrare nessuno, trovare le impronte dei cervi sul vostro sentiero e fotografare le marmotte a tre metri di distanza non esitate a partire. Il primo impatto è...
Scritto da: chstefy
dolomiti, val zoldana
Partenza il: 27/06/2007
Ritorno il: 07/07/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Se cercate la precisione teutonica e l’efficienza germanica dell’Alto Adige, questa valle delle Dolomiti Bellunesi non fa per voi, ma se volete passeggiare ore per i monti senza incontrare nessuno, trovare le impronte dei cervi sul vostro sentiero e fotografare le marmotte a tre metri di distanza non esitate a partire.

Il primo impatto è strano, salendo da Longarone alla fine dell’autostrada Mestre Belluno, la valle è abbastanza stretta, i paesi non sono delle bomboniere come quelli della ValGardena con i loro negozietti e pasticcerie e le tendine di pizzo alle finestre, inoltre la stagione turistica per eccellenza è l’inverno, dato che da Pecol di Zoldo Alto partono gli impianti per le piste del Civetta, mentre d’estate la stagione è molto corta, quindi a fine giugno molti esercizi sono chiusi per ferie.

A mio parere, per chi in montagna cerca la tranquillità non è una cosa negativa ma assolutamente positiva, senza contare che alcune strade, per es. Quella per il passo Duran, sono molto strette, ed è meglio affrontarle con poco traffico che nel macello dell’alta stagione. Dato che perfino a giugno ci è capitato di incontrare qualche fenomeno che pretende di salire con il camper come se fosse un’autostrada, non oso pensare a cosa potrebbe essere percorrerla il 10 di agosto.

Vi renderete presto conto che il posto è stupendo, la valle è dominata dal massiccio del Civetta da una parte e dal Pelmo dall’altra, su entrambi i monti è possibile fare escursioni alla portata di tutti con panorami eccezionali. Inoltre questa è la valle dei gelatai (emigrati quasi tutti in Germania) quindi per le merende non c’è problema, i gelati sono buonissimi, le coppe abbondanti e il costo basso.(4.50€ una coppa con 3 palline di gelato, una montagnetta di panna montata e varie guarnizioni) Noi abbiamo soggiornato per 10 gg. All’hotel La Caminatha di Coi, fraz. Di Zoldo Alto (1490m. Slm). A due Km dalla provinciale che attraversa Zoldo, Coi è un gruppo di case con alcuni fienili ristrutturati carinissimi, abitati da 30 persone più qualche turista. La prima settimana di luglio in albergo erano occupate due camere. Questo non ha impedito che il menù prevedesse tutti i giorni tre primi, due secondi e dolce fatto in casa: spatzle, gnocchi, lasagne, spezzatino con polenta tutto preparato dalla moglie del proprietario e tutto squisito (poi ognuno ha i propri gusti). L’albergo ha bisogno di qualche ristrutturazione e le camere sono un po’ piccole, ma il panorama è eccezionale, l’accoglienza molto simpatica e il camino che nelle sere fredde (quasi tutte quelle in cui vi abbiamo soggiornato) viene acceso nel salone del bar è il più grande della vallata. Portatevi un bel libro e sistematevi sulle panche che lo circondano con una tazza di tisana alle erbe alpine, passerete delle serate rilassanti. Questo non toglie che soprattutto in inverno ci sia anche la possibilità di sere più attive, dato che al piano sottostante c’è una discoteca carina e non troppo piccola utilizzata per le feste degli ospiti, inoltre due biliardi , ping-pong e calcetto. Il rapporto qualità prezzo è notevole: dove lo trovate a luglio un posto da 39€ al gg, mezza pensione (50% di sconto per i bambini) che non vi faccia campare di uova sode e minestrina? Inoltre una sera facendo la passeggiatina digestiva tra le casette della frazione, ci è capitato di vedere un capriolo (o camoscio o cerbiatto boh), saltellare nel prato subito sotto la strada. E’ più facile in inverno, ma con un po’ di fortuna può succedere anche in estate.

Ci sono molte passeggiate bellissime, tra le altre vi consiglio quella per il rifugio Belvedere: partendo da una curva della strada che porta al passo Staulanza si raggiunge una delle due casere segnalate (Fontanafredda o Vescova) e da lì, lasciata la macchina si cammina per un’oretta su prati e stradine, spesso in mezzo alle mucche al pascolo. Ci sono due ristoranti (ci arriva anche una seggiovia ma non so esattamente da dove parta) e dalla cima si vedono a 360 gradi tutte le cime più importanti delle Dolomiti : Marmolada, Civetta, Pelmo, Sella, Antelao … Di fronte a tutto ciò ci si riappacifica con il mondo.

Purtroppo quest’anno il tempo non è stato bellissimo, il Civetta aveva quasi sempre la sua nuvola sulla cima e una sera la temperatura è scesa a 2°. Devo dire che ha il suo fascino pensare che a casa fanno fatica a dormire per il caldo e noi siamo sotto il piumone. Comunque il tempo non ci ha impedito di fare quasi tutti i giorni un’escursione diversa e nonostante questo non siamo riusciti a vedere tutti i posti che ci eravamo segnati.

Conclusione : assolutamente consigliati sia la valle che l’albergo, a meno che non siate diciottenni in cerca di vita notturna, in questo caso potreste trovare la zona un po’ noiosa.



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