Dolomiti del Brenta a quattro zampe

Escursioni, passeggiate e scorpacciate
Scritto da: sweetie312
dolomiti del brenta a quattro zampe
Partenza il: 16/08/2012
Ritorno il: 26/08/2012
Viaggiatori: 3
Spesa: 2000 €
Questa è stata la mia prima vacanza, la prima perché io ho solo 7 mesi e l’ho trascorsa in Val Rendena, nel Parco Naturale dell’ Adamello-Brenta. Vi dirò cosa ho fatto, visto, vi darò dei consigli … e tutto quello che vi racconterò è storia vera che io ho sentito proprio con queste mie orecchie! Ah! dimenticavo…io mi chiamo Patch e sono un cane. Sono partito il 16 Agosto da Bereguardo dove vivo con Susanna, Alfredo e Federico: loro sono il mio branco.

Come prima cosa, abbiamo raggiunto il nostro alloggio, un albergo chiamato Capanna Durmont (www.capannadurmont.com) che si trova all’interno del Parco, al Passo Daone, ad un’altezza di 1300mt. Questo posto lo hanno scoperto per caso Susanna e Alfredo, acquistando un coupon con LetsBonus per trascorrervi un week end a giugno e si sono trovati così bene che hanno prenotato anche per Agosto!

L’albergo è isolato (per raggiungere il primo centro abitato bisogna scendere in macchina di qualche chilometro) , i cellulari prendono pochissimo e scordatevi gli agi di un hotel pluristellato (altrimenti non si chiamerebbe “Capanna”!): non c’è TV in camera, ma solo nel locale bar, però i proprietari, Luca e Daniela, sono quanto di meglio ci si può aspettare in fatto di cordialità, ospitalità e gentilezza. La loro idea di conduzione della struttura è quella di dare la possibilità agli ospiti di riscoprire la bellezza dello stare insieme, del “comunicare” , di giocare a carte, di leggere…insomma tutte quelle cose che ormai non si fanno più, perché oggi se non hai un schermo davanti, quasi non sai cosa fare ! Ecco, alla Capanna Durmont internet non funziona, però, chissà come mai, tutti si divertono lo stesso e, dopo qualche giorno, nemmeno ci si ricorda che esiste !

Alla Capanna Durmont riscopri il valore del silenzio, perché quando viene sera (anzi, a volte anche di giorno) è ….assordante in maniera spettacolare. Insomma, è un posto dove puoi davvero ritemprare mente e spirito.

Anche il corpo, anzi, più che altro, lo stomaco ! Daniela è la cuoca e cucina benissimo: nei 10 giorni che siamo rimasti là il branco non ha mai mangiato la stessa cosa (io pure mi sono goduto un fantastico osso di stinco!) e c’è gente che viene da loro solo per mangiare la polenta !!

La cosa più bella però è che in questo albergo accettano anche noi quadrupedi (di tutte le taglie) e questo è uno dei motivi principali della scelta di questo posto. Mi hanno permesso anche di entrare al ristorante, perché io non sono abituato a stare da solo e non mi sarebbe piaciuto rimanere in camera senza il mio branco.

Il giorno dopo l’arrivo, come prima escursione abbiamo raggiunto la Cima Durmont e il sentiero parte proprio di fianco alla Capanna Durmont. L’escursione dura ca. 1,30h.: il primo tratto non è faticoso e si snoda in mezzo a boschi e gruppi di baite, però l’ultimo pezzo è piuttosto impegnativo….ma ce l’ho fatta e ho raggiunto la mia prima cima a 7 mesi…chissà cosa farò quando avrò un anno!

Il panorama è davvero splendido da lassù e abbiamo avuto la fortuna di vedere anche un’aquila che girava sopra le nostre teste!

A pranzo siamo scesi a Carisolo, che sta proprio attaccato a Pinzolo, perché, sempre durante il famoso week end di Giugno, Susanna e Alfredo avevano scoperto questo ristorante che si chiama “Magna Bò” dove si mangia troppo bene a prezzi ragionevoli (www.magnabo.com) : non è facilissimo da trovare, conviene seguire le indicazioni che portano al Camping Adamello, perché il ristorante è proprio di fianco.

Devo forse specificare che nel ristorante sono entrato pure io ???

Comunque al Magna Bò, io e il branco ci siamo ritornati altre 2 volte durante i nostri 10 giorni di vacanza: c’erano così tante cose da assaggiare che ci sarebbero voluti altro che 10 giorni ! Lo speck e la torta alle erbe sono da sballo….garantisco personalmente !

Nel pomeriggio abbiamo fatto visita agli Enti del Turismo della zona (Carisolo e Tione), in modo da recuperare un po’ di cartine dei sentieri e guide con la descrizione delle passeggiate.

Ecco quelle che poi abbiamo scelto.

Giro delle cascate di Vallesinella. Noi siamo partiti da S. Antonio di Mavignola, anziché da Madonna Di Campiglio, seguendo le indicazioni dei sentieri che indicano appunto la via per le cascate. Non appena si entra nel bosco si può lasciare la macchina ed iniziare l’escursione. E’ piuttosto lunga, sono ca. 5 ore ma non è faticosa e, in parte, è in quota, si può mangiare alla Malga Vallesinella oppure al Rifugio Casinei e poi si ritorna al punto di partenza.

Cascate della Val Genova – Splendida valle con le altrettanto splendide cascate di Nardis e Lares (sono le principali). I parcheggi sono tutti a pagamento: fino al num. 4 il costo è di 5€/giorno, mentre per gli altri, più vicini alle cascate, il costo sale a 8€/giorno, però….che gusto c’è ad andare in macchina senza godersi lo spettacolo di tutta la valle ? Volendo si può ritornare in navetta, ma noi abbiamo preferito le gambe (…zampe) perché sul bus io avevo l’obbligo della museruola e il mio branco non ha alcuna intenzione di farmela indossare. Qui abbiamo mangiato al Rifugio Fontana Bona.

Lago delle Malghette – Passeggiata molto facile che porta appunto a questo laghetto carinissimo racchiuso tra abeti e montagne. L’unico difetto è che, quando la gente è tanta, c’è il rischio di…overbooking lungo le sponde del lago! Noi siamo stati piuttosto fortunati perché un po’ di gente era già ripartita. Pranzo al rifugio in riva al lago.

Masi di Clemp. Si parte da Madonna di Campiglio seguendo il “Giro di Campiglio”, noi siamo partiti dal punto “Palù”, parcheggiando la macchina al Parcheggio Spinale (a pagamento). Altrimenti si può parcheggiare nei pressi dell’ Hotel Lorenzetti, che si incontra sulla statale poco prima di entrare in Madonna di Campiglio e lì vicino passa il sentiero del “Giro” (i cartelli sono visibili). Arrivati alla deviazione (la riconoscete tranquillamente dai cartelli), noi abbiamo lasciato l’itinerario del “Giro” e seguito il “Senter dei Siori” fino a raggiungere i masi di Clemp, molto pittoreschi, e il Forte di Clemp, almeno ciò che rimane di un fortino della guerra 15-18. Si ritorna indietro per lo stesso sentiero. In questa occasione, non essendoci malghe/rifugi abbastanza vicini, abbiamo mangiato “al sacco” godendoci lo spettacolo del Gruppo di Brenta, perché l’escursione praticamente lo costeggia.

Monte Amolo. Una passeggiata facile facile che parte dal Passo Daone, quasi di fronte alla Capanna Durmont (sentiero n. 1). Si incontrano dei bei punti panoramici e…toh ! anche un ripetitore ! Infatti, lì il cellulare prendeva benissimo; per fortuna, forse l’altezza dei pini, non consente al segnale di raggiungere la Capanna Durmont !!

Tra una escursione e l’altra, abbiamo fatto una capatina anche al Lago di Ledro, nella Valle omonima, che si raggiunge partendo da Storo. Un po’ lontanuccia da dove eravamo noi, a dire la verità, ma il branco aveva letto su internet che il comune di Ledro era stato premiato come comune “Animal Friendly” e aveva anche la spiaggia dedicata ai cani….ma vuoi non andare a provarla?

Ed effettivamente, è così: a Molina di Ledro c’è la spiaggia di Pur che, in parte, è accessibile a noi quadrupedi. Giunti a Molina, si segue l’indicazione per Pur. Per darvi un riferimento migliore, arrivate alla Pizzeria Vittoria che si trova di fronte alla spiaggia pubblica: 30 mt. più avanti troverete l’ingresso alla spiaggia “canina” facilmente riconoscibile dal cartello “Dog Welcome”! Vi dico solo che c’era gente senza cane che veniva in quella spiaggia perché era più tranquilla di quella pubblica…

L’ultimo giorno lo abbiamo trascorso quasi interamente a Pinzolo, perché c’era gran festa ! Infatti, si eleggeva la Reginetta 2012…delle giovenche della Val Rendena, l’unica razza bovina autoctona del Trentino. Gli abitanti del paese, di tutte le età, erano vestiti con i loro abiti tradizionali e anche gli animali (giovenche, capre, asini, pecore) erano addobbati per l’occasione. Io ho osservato e annusato tutto da sotto le gambe del branco, perché non avevo mai visto quegli animali e non capivo bene cosa stesse succedendo, ma la gente si divertiva a vedere le giovenche con i cappellini di paglia sulla testa e le capre con i fiocchi di tulle intorno al collo….altro che Miss Italia !!

Oddio….magari gli animalisti avrebbero qualcosa da dire, ma queste sono tradizione e cultura trentine.

Per chiudere la giornata, abbiamo raggiunto il Borgo di Rango, una frazione del comune di Bleggio Superiore, lungo la strada che da Tione va verso Trento, al di là del Passo Durone: è un paesino tranquillo e davvero carino che fa parte dei Borghi più Belli d’Italia. Subito dopo Rango, si trova Balbido che è il paese dei murales, perché sulla facciata di ogni abitazione antica c’è appunto un disegno.

Durante questi giorni abbiamo pranzato in diversi rifugi/malghe e vi ho indicato i nomi: premetto che, in Trentino, è proprio difficile mangiare male e, infatti, noi abbiamo sempre mangiato bene. E’ altrettanto vero che i prezzi non sono proprio economici: in genere, per un piatto (o primo o secondo), contorno, dolce/frutta, caffè e acqua non abbiamo mai speso meno di 18€ a testa.

Ci sentiamo però di consigliarvi questi 3 ristoranti, perché, rispetto gli altri, hanno un “qualcosa” in più…e anche qualcosa in meno, ovvero il prezzo: il ristorante Magna Bò di Carisolo, come ho già scritto, l’agriturismo “Al Marter” sulla strada per la Valle di Ledro, a Tiarno di Sopra, visibile facilmente dalla strada e, naturalmente, la Capanna Durmont al Passo Daone (se volete la polenta, consiglio di prenotare, perché non hanno niente di “già pronto”, tutto viene cucinato ad hoc).

Se poi volete portarvi a casa un po’ di “ben di Dio” trentino, fate una tappa alla “Bottega del Fra’” a Spiazzo, lungo la statale: prezzi molto convenienti e ogni sorta di prodotto tassativamente di produzione locale (funghi, miele, formaggio, salse, salumi, yogurt, strudel, ecc, ecc).

Io e il branco siamo tornati a casa solo con il corpo (e tanti odori nuovi nel mio nasino), anima e cuore sono rimasti tra i boschi incantati delle Dolomiti: pazienza, torniamo a recuperarli l’anno prossimo.

Patch e il suo branco.

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Lago delle Malghette

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Cascate di Nardis-Val Genova

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Panorama dalla Cima Durmont

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Gruppo del Brenta

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..e io sono Patch

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Cascate Alte di Lares

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Masi di Clemp



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