Dolomiti: Alta Pusteria
Dolomiti: Alta Pusteria
Indice dei contenuti
Quarta settimana di ferie per quest’estate 2022, mille idee ma il post Covid un pochino ci limita nelle scelte ed inoltre si è aggiunto quest’anno un disastro pazzesco con i voli cancellati all’ultimo minuto, quindi anche l’ipotesi di una vacanza a lungo raggio viene bocciata.
Abbiamo solo una settimana quindi anche le distanze percorribili in macchina devo essere decenti; perciò, dopo che è stato eliminato il sud del Portogallo, l’idea dell’Alsazia ritorna perché una puntatina a Disneyland Paris ci sta (ma poi guardiamo in prezzi e lasciamo correre). Alla fine optiamo di tornare dopo esattamente 12 anni a Dobbiaco.
Primissima cosa, prenoto la lezione di pasticceria interattiva della Loacker, è il 31 luglio e per l’ultima settimana di agosto/prima settembre unico posto in lingua italiana giovedì 1° settembre ore 11. Ora il passaggio più complicato, essendo già alla 4° settimana e mezza di vacanza (se consideriamo il week end lungo di Ferragosto) dobbiamo star bassi con i costi dell’hotel perché poi in montagna non è vero che non si spende nulla, anzi!
Io avrei optato anche per un garni, ma la mia dolce metà dice che non ha voglia di pensare alla spesa e alla cucina e piuttosto rinuncia ad un giorno di vacanze ma in mezza pensione.
Mi metto a cercare a San Candido, Villabassa, Braies, Sesto e Dobbiaco e chissà perché anche quest’anno finiamo nuovamente a Dobbiaco. Contatto tutti gli hotel a due stelle! Non c’è da scandalizzarsi, in sud Tirolo ci sono 2 stelle che in altre parti d’Italia equivalgono a 4 stelle in fatto in pulizia, cortesia, ospitalità.
Troviamo 3 soluzioni completamente diverse, la prima in centro al paese, la seconda l’hotel sul lago di Dobbiaco ed infine l’hotel in alto che sovrasta tutto il paese con una vista incantevole. Scartiamo subito l’hotel in centro, l’idea è di fare un soggiorno diverso dal precedente, alla fine scartiamo anche il lago, per il preventivo nettamente superiore di quasi 500 euro. Prenotiamo presso Albergo Jorgerhof sul monte Rota. Da Dobbiaco città dista 5 km in salita ma la vista è così meravigliosa che ne vale la pena, la strada la faremo una volta la mattina per scendere una volta il pomeriggio per risalire non dovrebbe essere tanto invasivo. Prenotiamo per 6 notti, da domenica 28 agosto a sabato 3 settembre, euro 54 gli adulti ed euro 30 i bambini.
Devo essere sincera, un paio di giorni prima della partenza mi viene un po’ di ansia e mi dico che sarebbe stato meglio l’hotel sul lago, ma devo dire che a parte una piccola disavventura l’ultima sera siamo stati davvero bene anche se un paio di suggerimenti per migliore un poco io nella testa li ho già.
La vista dalla camera è meravigliosa, con doppia esposizione, doppia finestra e balcone davvero un incanto e la salita dopo una settimana posso confermarla non pesava per niente, giusto 10 minuti scarsi di auto.
Domenica 28 agosto
Partiamo tardi (niente di nuovo per la nostra famiglia e stavolta sono riuscita anche a non perdere la pazienza), quindi per il pranzo decidiamo di fermarci a Brunico.
Ora, per quanto ne dicano, a me questo paesino per quanto sia pulito organizzato ma non mi ha colpito per niente, sarà che mangiamo presso Arc che ha dei prezzi assurdi, un’insalata 16 euro senza pane, probabilmente me l’hanno fatta andare di traverso. Facciamo un giretto per il centro, raggiungiamo il castello ma non entriamo, speriamo in un’aria più fresca ma fa caldo e umido ed io che già immaginavo aria pura e fresca, ma fortunatamente lasciata Brunico finalmente si inizia a respirare.
Ripartiamo e in macchina mi sovviene l’idea di fermarci al Lago di Braies visto che siamo sulla strada, ma mentre navigo in rete scopro che è impossibile andare senza prenotazione del parcheggio: i parcheggi sono 3 con prezzi diversi. Il primo, il più lontano (circa 5.5 km) euro 11, al più vicino (200 mt) euro 30.
Ma a parte questo dettaglio la prenotazione è assurda, non puoi usare prepagata della banca, niente PostePay, niente American Express, quindi noi siamo tagliati fuori. Chiamo al numero che trovo online e mi dicono che non ci sono soluzioni, inutile andare in loco perché ci sono delle sbarre e nessun “omino” per fare il biglietto sul momento. Mai vista una cosa del genere, 12 anni fa eravamo arrivati fin qui con il pullman con moltissima semplicità, il film di Terence Hill ha devastato totalmente la zona, sono riusciti a raggiungere 12 mila visitatori al giorno, immagino la valle inondata di gente.
Optiamo così di andare a Dobbiamo e di fare la nostra prima tappa presso Magico Mondo della Foresta a Dobbiaco. L’avevamo promesso ad Arianna che dopo le 5 ore in macchina (per fortuna niente traffico) l’avremmo portata al parco. È un parco molto istruttivo e divertente, purtroppo però presto dobbiamo andare in quanto inizia a piovere. Arriviamo in albergo, sistemiamo le valigie, la mia preoccupazione scompare dopo che vedo la camera e la vista.
Visto che l’ora della cena non è ancora prossima, facciamo un giro a San Candido per prendere info per il noleggio bici, per la salita al Baranci e per comprare 3 ombrellini visto che abbiamo portato di tutto tranne quelli.
Lunedì 29 agosto
Oggi sole, prima tappa APT Dobbiaco, devo capire questa cosa assurda del Lago di Braies, ricordo che era complicato andare a Prato Piazza ma che si siano aggiunte anche altre località è davvero snervante. La valle pare irriconoscibile.
Scopriamo così, cosa che al telefono l’info booking del Braies non mi aveva detto, ben due chicche. La prima che volendo all’APT ti fanno il biglietto ma scopriamo anche che dalle 16 aprono le sbarre oppure la mattina fino alle ore 9.30. Chiediamo altre info anche per le Tre cime di Lavaredo, ma ahimè a quanto pare il servizio autobus è tutto pieno, così ci consigliano di andare fino al lago di Misurina, parcheggiare e li prendere gli autobus che salgono che sono tutti senza prenotazione.
Visto che la giornata è bellissima in due secondi decidiamo, che le Tre cime siano. Ci dirigiamo al lago di Misurina, parcheggiamo vicino al minimarket gratuitamente (invece il parcheggio alla fermata dell’autobus è a pagamento), prendiamo 3 panini ben imbottiti di speck e acquistiamo i ticket per il pullman (euro 4 euro a tratta a persona, anche i bambini pagano). Troviamo parecchia coda e il pullman super affollato è davvero fastidioso, per fortuna siamo seduti ma l’attesa è un po’ snervante manca proprio l’aria. Dopo la lunga coda e diversi tornarti l’autobus ci porta su al rifugio Auronzo.
Si inizia la camminata, Arianna prende tutte le deviazioni e andiamo anche a vedere il lago, inutile dirle che così si stanca e non riuscirà mai ad arrivare al rifugio Locatelli, e anche se l’avevo avvisata ad un certo punto a metà strada tra il Lavaredo e il Locatelli butta la spugna, che peccato perché mancava davvero poco, ma tutte quelle deviazioni ora si fanno sentire, ha fame, ma è stata comunque molto brava. Non insistiamo oltre, noi abbiamo già raggiunto la cima la volta scorsa; quindi, va bene così e siamo contenti dei suoi obiettivi raggiungi.
Mangiamo i nostri panini, facciamo tante foto, ci godiamo il paesaggio e poi prendiamo la discesa.
Il rientro sul pullman è disdicevole ancor peggio dell’andata, stracolmo di gente da denuncia non può scendere in quelle condizioni e mi stupisco che la gente insista a voler salire, noi perché eravamo già su, ma è veramente vergognoso che l’autista abbia concesso un numero tale di passeggeri, pago 4 euro per fare un viaggio del genere, poi la gente con gli zaini quindi davvero un viaggio al massacro. Ma nessuno ha il coraggio di dire nulla, me ne vergogno anche io!
Martedì 30 agosto
Anche oggi la giornata è bellissima quindi optiamo subito per la biciclettata San Candido – Lienz.
Arianna bravissima devo dire che è stata bravissima, 7 anni e mezzo e si è fatta tutti i 43 km in completa autonomia. Vero che il percorso ha un dislivello di 500 mt, ma comunque i chilometri in sella alla bici pedalando li ha fatti, è stata attenta scrupolosa anche nelle discese super ripide che a me mettevano un’ansia invece si è rilevata brava e attenta.
Siamo arrivati presto da Papin in stazione a San Candido e abbiamo evitato la coda, abbiamo parcheggiato tranquillamente nei loro posti riservati. Abbiamo scelto delle city bike con il cestino di una comodità sorprendente confronto alle mountain bike.
Costo bici euro 72 compreso il rientro in Italia + 26 euro di biglietto del treno per il nostro rientro a San Candido. Papin ci coccola, prima di partire offre acqua, mele e Loacker. Facciamo diverse tappe per rifocillarci, sosta mele, sosta laghetto, sosta toast e poi saltiamo quelle più ambite come la Loacker o il parco degli gnomi ma abbiamo per entrambi progetti diversi.
Sono le 13.20 e mancano 10 km a Lienz, l’idea era di pranzare arrivati a destinazione, ma la fame si fa sentire e ci fermiamo in un bar con piscina e scivoli per un toast. Ci aiuta a caricare le batterie, così per le 15 siamo a Lienz, consegniamo le bici e facciamo un giro breve per il paesino (pieno di bar e negozi) perché dopo mezz’ora inizia a piovere e ci dirigiamo in stazione. Alle 15.50 parte il treno, tempo un’ora e siamo a San Candido.
Giretto per Dobbiaco per comprare due cose e in hotel per riposarci e sentirmi dire da Arianna con mia grande sorpresa che questa vacanza le sta piacendo tantissimo. Avevamo mille dubbi, invece siamo contenti che inizia ad apprezzare anche qualcosa che non sia solo mare spiaggia sabbia.
In albergo questa settimana ci sono quasi solo italiani, ma le scuole sono già iniziate quasi in tutti i paesi europei, anche se l’hotel ha poche stanze, Arianna trova delle bambine della sua età e l’amichetta di turno l’aspetta per fare una mezz’ora sul tappeto elastico. Io, nel frattempo, mi rilasso con una lunga doccia prima di cena.
Stasera piove. Ahimè è arrivato, il brutto tempo. Bisogna tirare fuori dal cassetto idee in caso di maltempo.
Mercoledì 31 agosto
Oggi è nuvoloso, nuvole basse sulla città di Dobbiaco, e fa un effetto strano immaginare la città bassa avvolta dalla nebbia e noi in alto chiari e limpidi. Ci svegliamo con relax.
Stamattina parco acquatico di San Candido. In realtà non piove, ma oramai l’accordo era preso e comunque il meteo da nuvolo con un 80% di probabilità di pioggia; quindi, ci dedichiamo a una mattinata diversa.
Parcheggiamo al parking WEST, l’unico gratuito di San Candido ed è anche abbastanza grande, comodissimo per raggiungere tutti i punti in un massimo di 10 minuti come in questo caso la piscina.
Optiamo per un’entrata ad ore (due ore e mezza), sono già le 11 (non siamo gli unici ad avere avuto la stessa idea, devo però dire che anche se la piscina me la immaginavo molto più grande e visto anche l’afflusso che c’era fuori, non c’era grandissimo affollamento) e tanti vanno con i bambini piccoli la mattina presto in modo di essere a casa per pranzo.
Costo: 9 euro adulti e 4,5 euro i bambini. La piscina è comodissima, non serve la cuffia ma solo i capelli ben legati, con 20 centesimi apri e chiudi il tuo armadietto e ha un braccialetto con appesa la chiave.
Il caldo in piscina è esagerato acqua caldissima e quella dei piccoli lo è ancora di più…. Sembra di essere in un enorme vasca da bagno! Hanno scivolo lungo ma con poca pendenza e in realtà da fuori mi domandavo dove fosse visto che la piscina di per sé non ha dimensioni notevoli.
Passiamo un paio d’ore divertenti tra scivolo idromassaggio e fiume. Facciamo doccia capelli e per l’una e mezza siamo fuori, pranziamo a San Candido e gironzoliamo un po’ per il paese nell’attesa che il tempo regga ma non troppo, per andare al lago di Braies.
Questa località è diventata davvero molto fastidiosa, un po’ per il ticket con prenotazione ma non solo, tantissima gente usufruisce anche dell’apertura delle sbarre dopo le ore 16 quindi se c’è una bella giornata la coda parte da Dobbiaco, oggi per fortuna minaccia pioggia e alle 16 precise attraversiamo il valico e poi giù tutta la valle fino ad arrivare al parcheggio da euro 7 (eh, sì perché comunque il parcheggio resta sempre a pagamento, probabilmente bisogna andare dopo le 18 per non trovare più nessuno e io direi che se non hai vincoli di cene in hotel è una buona soluzione).
Il lago è bello anche con la pioggia, ebbene sì anche questa volta, come 12 anni va lo vedo con la pioggia, cambia solo la temperatura, che quest’anno basta la giacchina della poggia invece l’altra volta avevo su la giacca da neve.
Bello il verde che riflette bello il lago incantato di montagna, penso di averlo già descritto in modo sublime la prima volta ma che la gente paghi 30 euro per il lago perché è diventato famoso per il film, direi anche no!
È tutto completamente diverso, tutto turistico, tutto un unico parcheggio, che tristezza, credo che dopo averlo visto questa volta abbia perso tutta la magia che aveva, tutto uno sfruttamento, assurdo è quasi irriconoscibile, e tutta la vallata è così anche per andare a prato piazza
Ecco questa parte proprio non piace e credo che possa solo peggiorare
Passiamo due ore a fare il giro del lago, tante foto, piove non piove, apro e chiudo l’ombrello centinaia di volte, esce anche il sole.
Giovedì 1° settembre
Oggi è nuvolo è fa freddino. Noi abbiamo la mattinata già impegnata, con la lezione di pasticceria alla Loacker.
Arriviamo in anticipo, facciamo un giretto per il museo e poi ci prepariamo in attesa che sia il nostro turno.
Davvero carino, euro 6, consiglio a tutti la prenotazione in largo anticipo perché è una cosa davvero simpatica proprio per i bimbi. Passano un ora a scoprire gusti e forme, tu li puoi osservare da vicino, non si capisce se il cioccolato che viene dato finisce nel wafer o sulle dita che vengono costantemente leccate.
Ma alla fine un loro Loacker lo fanno, viene messo in frigo e dopo un piccolo documentario sulla storia della famiglia Loacker il wafer è pronto!
Non può mancare un giretto al shop per comprare tutti quei dolcetti che puoi trovare solo qui.
Terminato il tutto il nostro programma era di andare a Monte Elmo per il giro Orpel ma sinceramente euro 24 di seggiovia a testa ci è sembrato caro visto che erano già le 13.30 e dovevamo ancora pranzare e avrei evitato il rifugio visti i costi, in più il meteo era parecchio grigio quindi abbiamo optato per qualcosa di più easy
Quindi torniamo a Dobbiaco per mangiare una pizza, tanto stasera abbiamo per cena minestra.
Il tempo è davvero dispettoso piove 5 min ed esce il sole. Quindi dopo aver scartato diversi sentieri optiamo per il giro del lago di Dobbiaco ma per evitare il parcheggio a pagamento nella zona dell’Arena e del parco Avventura.
Per arrivare al lago abbiamo 1.8 km da fare; quindi, davvero un bel giro e Arianna cammina è interessata molto al percorso natura
Venerdì 2 settembre
Oggi ultima festa dei bambini al Baranci.
Parcheggiamo sempre al parking west che dista pochissimi minuti e ci dirigiamo alla seggiovia (euro 26 se acquisti on line alla macchina per noi due adulti, Arianna ancora non paga perché non ha raggiunto gli 8 anni, documento d’identità alla mano se si vuole usufruire della saluta gratuita)
Arrivati sopra per i bambini si apre un mondo a parte la festa del venerdì con giochi trucca bimbi e altro ancora
C’è il villaggio degli gnomi e tutto il percorso del Gigante Baranci che è possibile farlo anche con le carrozzine. Noi allunghiamo un po’ vogliamo vedere il paesaggio dall’alto, arrivare al rifugio è fuori discussione sono quasi 4 ore di cammino con un bel dislivello e poi la festa resta giù e quindi dopo 3 ore di camminata tra andata e ritorno ci dirigiamo al rifugio per pranzare.
Mangiamo al rifugio, non si può vivere di solo panini ma preparatevi a spendere 12 euro per un primo con servizio self-service tipo mensa.
Arianna passa le altre 3 ore con le diverse attività proposte e alle 17 dopo un ora di coda per il fun bob rientriamo
Il fun bob è sempre divertente anche se il costo un po’ esagerato (euro 29).
Ci fermiamo a Dobbiaco a comprare lo speck e stanchi rientriamo in camera
All’hotel stasera ci sarà un bel problemino con la cena, ma per questo avranno una recensione tutta loro.
Sabato 3 settembre
Stamattina è uscito il sole, quindi come promesso parco avventura di Dobbiaco.
Facciamo colazione, prepariamo i bagagli, carichiamo la macchina, salutiamo l’hotel con la ns superlativa vista sui monti e ci rechiamo a valle per scoprire a malincuore che il parco oggi è chiuso, perché davano pioggia e i ragazzi si sono organizzati per fare un corso di aggiornamento.
Disastro, Arianna e altri bambini disperati, ci suggeriscono di andare a Cortina ma poi ci ricordiamo insieme ad altri genitori con figli inconsolabili che durante la biciclettata siamo passati davanti al Wichelpark di Sillian, dista solo 10 minuti e magari riusciamo anche a visitare il parco giochi degli gnomi con il suo scivolo da 30 metri.
Passiamo 3 ore esuberanti tra ansia, risate, timori, gioia, preoccupazione, e divertimento in questo parco avventura che pare non finire mai: 3 famiglie, 6 adulti, 5 bambini. Dopo 3 ore, inizio ad avere dolori da tutte le parti, la mia prima grande avventura mi ha veramente devastata.
Il costo, qui in Austria, come tutte le cose è più basso, spendiamo euro 48 per tutti e 3.
Il parco avventura ci ha tolto l’appetito, ma alle 14 iniziano due gocciole quindi optiamo per abbandonare l’attrezzattura, mangiamo un panino con la cotoletta e noi decidiamo di rientrare a casa, visto che ci aspettano 5 ore di viaggio che per fortuna scorrono senza nessun rallentamento e alle 20 siamo a casa.
La nostra avventura finisce qui, è iniziata un po’ per caso ma siamo rimasti ammaliati dalla felicità di Arianna, contenta soddisfatta di tutto quello che ha visto e fatto, sempre molto appassionata anche se stanca e sicuramente porterà un ottimo ricordo
Anche per me è stata una vacanza molto ricca quella ricchezza che una vacanza mare sole e spiaggia non credo possa darti
Costi totali circa 1500.