District of Columbia e Sunshine State

Itinerario nel sud est degli Usa
Scritto da: Tere76
district of columbia e sunshine state
Partenza il: 09/07/2010
Ritorno il: 24/07/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
Gli USA: dopo averli visti una volta vorresti ritornarci subito! La nostra seconda volta negli States si concretizzata a distanza di due anni dal primo e fantastico viaggio nel sud-ovest, quest’anno scegliamo di visitare un’altra regione, la Florida, aggiungendo anche una tappa iniziale a Washington DC dove ci aspetta un amico. L’organizzazione del viaggio inizia ad aprile, quando prenotiamo il volo Milano – Washington (via Atlanta con Delta) e Miami – Milano (volo diretto, Alitalia), tariffa 805 euro, comprato su expedia. A questo aggiungiamo il volo interno Washington – Orlando (US Airways, comprato sul sito della compagnia aerea) a 70 euro. Venerdì 9 luglio: partenza da Malpensa con destinazione Atlanta, volo della Delta su un aereo piuttosto vecchio, viaggio lungo (9ore e 30 min) che a me è parso interminabile. Arrivo puntuale, disbrigo rapido delle formalità dell’immigrazione, breve giretto in aeroporto e ripartenza per Washington dove arriviamo con un po’ di ritardo, intorno alle 20.30. L’aeroporto Reagan è molto comodo per raggiungere il centro città, la metropolitana ci porta dritti sotto casa del nostro amico che ci ha raggiunto in aeroporto. Cena veloce al messicano e poi crolliamo a letto. Da sabato 10 a lunedì 12 luglio: utilizziamo questi tre giorni per andare alla scoperta della città e dei dintorni, facciamo una passeggiata lungo il waterfront con annesso pranzo a base di gamberi, poi la Casa Bianca, il Campidoglio, il National Mall, il quartiere di Georgetown con l’università. Domenica pomeriggio finale dei campionati mondiali di calcio, seguiamo la partita da un locale di Adams Morgan che si è riempito di tifosi: non avrei mai pensato di vedere così tanta gente nei locali di Washington a seguire una partita di calcio. Lunedì andiamo a Mont Vernon, appena fuori città, a visitare la casa dove visse George Washington. Purtroppo un temporale ci guasta la visita, che è veramente bella, sia per l’abitazione in sé che per il panorama del Potomac che scorre lì vicino. Lungo il tragitto in macchina ci fermiamo a pranzo ad Alexandria, piccolo paesino pittoresco con un bel centro storico stile Old England. Martedì 13 luglio: alle 8.30 abbiamo il volo per Orlando. Salutiamo Andrea che ci ha ospitato in questi giorni e ci auguriamo di tornare presto a rivedere la città. Sbrighiamo velocemente le formalità di imbarco e in 2 ore di volo arriviamo a Orlando; sentiamo subito forte l’umidità del luogo che ci accompagnerà per il resto del viaggio. Ritiriamo la nostra auto che sarà compagna di viaggio per i prossimi 9 giorni: una splendida Jeep Laredo, prenotata tramite il sito Enoleggioauto (393 euro, compreso tanica di benzina e guidatore aggiuntivo). Aggiungiamo solamente il Sunpass (35 $), una specie di telepass molto utile in Florida, visto che molti tratti delle autostrade, soprattutto nei pressi delle grandi città, sono a pagamento. Muniti di cartina, partiamo in direzione nord per la Ocala National Forest, dove trascorriamo il pomeriggio presso una delle sorgenti (Juniper Sprins) della foresta. E’ possibile fare anche un breve percorso all’interno del parco su una passerella a fianco del fiume e prendere un primo contatto con la flora e fauna di una foresta. Visto il caldo soffocante ci rinfreschiamo in una delle piscine naturali presenti all’interno del parco; una volta usciti prendiamo come direzione S. Augustine, dove dormiremo stanotte (Days Inn $ 67). La cittadina, sulle rive del Matanza River, si presenta subito piacevole e affascinante: molte case in legno a due piani ora trasformate in b&b, un centro storico ben conservato e un forte (Castillo de San Marcos) spagnolo che visiteremo l’indomani. Unico problema: alle 9 di sera i ristoranti chiudono e fatichiamo a trovare chi accetti di servirci qualcosa, così ci buttiamo sulla classica pizzeria italiana (o quasi). Mercoledì 14 luglio: mattinata dedicata alla visita di questa piccola cittadina e pomeriggio sulla spiaggia, Anastasia Beach, molto vicina a S. Augustine. Bella spiaggia di sabbia bianchissima, si trova all’interno di un parco naturale, perciò con ingresso a pagamento ($ 8). L’oceano permette un breve bagno giusto per rinfrescarci dal caldo intenso. Verso sera raggiungiamo Cocoa Beach, dove pernottiamo al Luna Sea Motel ($ 73, comprese colazione e tasse); Cocoa Beach è il classico paesone americano, con strada principale che l’attraversa per intero e motel/distributori di benzina/tavole calde ai lati. Onestamente non mi ha detto molto, è stata soltanto una tappa di avvicinamento per l’indomani. 15 luglio: dopo una colazione in puro stile americano, ci avviciniamo alla vera meta di questa giornata: il Kennedy Space Center. Siamo curiosi di visitare il centro e le strutture che si trovano al suo interno, decidiamo di fare il biglietto standard ($ 43), che ci permette l’accesso al centro visitatori e ad alcune strutture collegate tramite un servizio di bus. Lo space center sorge all’interno di un’area naturale protetta, con canali, laghi e molto verde intorno, tanto che siamo riusciti a vedere anche un paio di alligatori. Facciamo subito il giro in autobus, la prima fermata è la rampa di lancio, la seconda la zona di assemblaggio degli shuttle (che contiene all’interno una serie di sale espositive sulle missioni lunari) e infine un centro ricerche dove vediamo anche un gruppo di scienziati italiani al lavoro. Torniamo al centro visitatori e proviamo l’esperienza del simulatore di lancio e assistiamo alla proiezione del filmato sullo sbarco sulla luna in 3d. Nel tardo pomeriggio lasciamo il KSC per dirigerci a Orlando, dove troviamo alloggio al Rose Garden Hotel (zona Civic Center, $ 90 con tasse) per le prossime due notti. Serata al Premium Outlet (aperto fino alle 23.00) per un po’ di shopping. 16 luglio: giornata dedicata agli Universal Studio. Scegliamo il biglietto per due parchi (Island of Adventure + Universal, $ 116) ed andiamo diretti verso la nuova sezione “The wizarding world of Harry Potter”. Come noi tanti altri hanno avuto la stessa idea, e questo si traduce in code lunghissime alle attrazioni. Visitiamo tutta l’area e molte delle sue attrazioni, effettivamente il lavoro è molto ben fatto e la ricostruzione sembra ricalcare fedelmente l’originale del film (castello, villaggio, stazione, negozio di oggetti magici). Facciamo un giro anche nella zona Jurassic Park, scendendo dalle rapide su enormi zatteroni, poi andiamo nella sezione Universal dove proviamo Twister (ricostruzione del passaggio del tornado ed effetti speciali), la mummia, lo squalo, i Simpson in 3d. Ci fermiamo per cena al Bubba Gamp all’interno del parco e, per finire in bellezza la giornata, ancora un po’ di shopping all’outlet. 17 luglio: lasciamo Orlando alla volta di Tampa. La meta di questa mattina è Ybor City e le sue fabbriche di sigari. Lasciamo l’auto in un parcheggio (non custodito) piuttosto centrale, ma vista la zona non ci rassicura molto, perciò facciamo un giro veloce e torniamo alla macchina (che è carica di tutti i bagagli). La zona ci colpisce per l’atmosfera e i palazzi sulla strada principale, per la maggior parte si tratta di vecchie fabbriche ormai dismesse; ogni tanto troviamo qualcuno che arrotola sigari. Trascorriamo la restante parte della giornata al Fort de Soto State Park, un bel parco sul Golfo del Messico, spiaggia grande di sabbia bianca e acqua molto calda. Per raggiungerlo attraversiamo la baia di Tampa tra ponti e baie molto belle….questo paesaggio ci terrà compagnia anche nei prossimi giorni. Verso sera arriviamo a Sarasota, dove troviamo alloggio a Quality Inn ($ 78 con tasse e colazione). 18 luglio: oggi vogliamo vedere alcune spiagge che si trovano su questo tratto di costa che, a detta delle guide turistiche, sono tra le migliori dello stato. Andiamo dritti a Siesta Key, qualche miglio a sud di Sarasota; effettivamente la spiaggia è molto bella, larga e di sabbia bianchissima, con un mare turchese. Rimaniamo tutta la mattina a prendere il sole e bagnarci e, dopo pranzo, andiamo più a sud, direzione Sanibel Island. Per raggiungerla attraversiamo alcuni bei quartieri residenziali, ponti e baie e arriviamo in spiaggia giusto in tempo per l’arrivo di un bel temporale. La spiaggia di Sanibel è famosa per le conchiglie che la ricoprono; belli anche i canali che attraversano il parco con mangrovie e aironi che lo popolano. Stasera pernottiamo a Naples, al Lemon Tree Inn ($ 75 con tasse) bel motel con camera spaziosa e giardino tropicale. 19 luglio: oggi è prevista l’escursione alle Everglades, lasciamo Naples di buon ora e, seguendo il Tamiami Trail, raggiungiamo un primo centro visitatori, il Big Cypress Visitor Center. Ci fermiamo per una prima raccolta di informazioni dai ranger e per vedere da vicino i primi alligatori della giornata, giusto nel canale davanti all’ufficio. Raggiungiamo un secondo visitor center (Shark Valley), da dove partono le escursioni guidate dai ranger a bordo di un trenino, che ci permette di vedere da vicino gran parte della zona e di avvistare altri alligatori, tartarughe, uccelli. Raggiungiamo anche una torre panoramica, brutta ma molto interessante per il panorama che ci offre dall’alto. Terminata la visita, breve pranzo al sacco e usciamo dal parco per raggiungere Florida City, dove ci fermiamo da “Robert is here”, un’istituzione della zona. E’ un grande chiosco di frutta e verdura che vende anche frullati, frappè e spremute e con piccolo zoo nel retro; dopo questa sosta rigenerante rientriamo nel parco, sulla strada per Flamingo, visitiamo altre due zone paludose/tropicali dove veniamo assaliti dai mosquito. Per questa sera dobbiamo raggiungere Key West, dove abbiamo prenotato i prossimi due pernottamenti. La serie di ponti che collegano Key Largo con Key West è veramente suggestiva e attraversarli al tramonto ci fa ammirare ancora di più il paesaggio; arriviamo al Merlin Inn ($ 111, comprese tasse e colazione) nella zona centrale di Key West, poi cena a base di gamberi e dopo cena in giro per Duval Street, dove prendiamo confidenza con lo spirito della Conch Republic. 20 luglio: la giornata è dedicata alla visita di Key West e, per questo, decidiamo di noleggiare le biciclette. Prima tappa il Southernmost Point con foto di rito, poi il faro, la casa di Hemingway (da vedere), il bahama village, il forte e la spiaggia nelle vicinanze, la piccola casa bianca, Duval Street in lungo e in largo, per finire a Mallory Square ad ammirare in tramonto, insieme a tanti turisti, saltimbanchi, giocolieri, mangiatori di fuoco ecc…. Cena all’Hard Rock Cafè e dopo cena in uno dei tanti locali di Duval Street con musica dal vivo. Key West ci è piaciuta molto, bella atmosfera, belle case, più caraibica che statunitense. 21 luglio: dobbiamo lasciare le isole e tornare sulla terraferma in direzione Miami, e ci fermiamo a Key Largo per la visita al Coral Reef Park, dove sappiamo è possibile partecipare all’escursione alla barriera corallina. Riusciamo ad arrivare giusto in tempo per la partenza del catamarano, dal suo fondo trasparente è possibile ammirare pesci, coralli e la vegetazione marina. Per raggiungere la barriera serve 1h. circa di navigazione, con mare un poco agitato: chi soffre di mal di mare avrà vita dura. Terminata l’escursione visitiamo una piccola parte di questo parco marino, e nel pomeriggio partiamo diretti all’aeroporto di Miami, dove a malincuore dobbiamo lasciare la nostra auto. Da lì prendiamo il taxi per South Beach (tariffa fissa $ 32) e raggiungiamo il WinterHaven Hotel su Ocean Drive, bell’albergo in stile art decò di fronte all’oceano ($ 119 con colazione). Ottima cena da Grillfish, sfruttiamo un buono sconto dell’albergo, poi ci facciamo un giro tra Espanola Way, Collins Avenue e Ocean Drive, dove si concentrano la maggior parte dei locali. 22 luglio: mattinata di relax sulla spiaggia. La spiaggia di Miami è molto grande, sabbia bianca, mare che consente di fare un bagno tranquillo; l’hotel ci mette a disposizione sdraio e telo da mare. Pomeriggio dedicato all’art decò district di SoBe, per ammirare hotel e palazzi; arriviamo in Lincoln Mall, vero cuore dello shopping della zona. Questa è sicuramente la parte bella e più turistica di Miami e ci colpisce per l’alto numero di ispanici e afroamericani, che rappresentano la maggioranza della popolazione. In alcuni negozi i commessi si rivolgono a noi parlandoci in spagnolo. Cena in locale spagnolo su Espanola Way e giro tra locali di Ocean drive. 23 luglio: questa mattina ce la prendiamo con un po’ di calma, visto che fuori imperversa il tropical storm Bonnie, perciò attendiamo che si sfoghi prima di buttarci alla scoperta di Miami downtown. Dobbiamo prendere prima un bus e poi la metrorail, raggiungiamo un centro commerciale dove facciamo un giro e un po’ di shopping; nel pomeriggio andiamo al Design District, zona molto interessante per gli edifici e le nuove costruzioni che si stanno riqualificando (vecchie fabbriche, officine dismesse) ora trasformati in negozi, gallerie d’arte e di design. Per cena torniamo da Grillfish e poi ancora nei locali di Ocean Drive per quella che è la nostra ultima sera a Miami. 24 luglio: purtroppo siamo arrivati all’ultimo giorno di vacanza…solite formalità come preparare i bagagli, depositarli in albergo, saldare il conto. Poi sfruttiamo la mattinata per un ultimo giro in Lincoln mall e sulla spiaggia. Alle 18.30 ci imbarchiamo sul volo Alitalia per Milano, dove arriviamo alle 10.00 del giorno dopo. Considerazioni finali: come hanno scritto altri turisti prima di me, il paragone con l’ovest (meta del viaggio di 2 anni fa) non regge per niente e l’errore che si compie è proprio quello di voler paragonare due realtà molto diverse tra di loro. La Florida ti colpisce per la vegetazione, i paesaggi tropicali, gli animali, la gente, il clima (che durante l’estate è veramente umido!), i parchi divertimento, le città; tra i luoghi visti sicuramente Key West è la più significativa, interessante e affascinante. Bella vacanza, mi ha lasciato un ricordo piacevole e una nuova curiosità di scoprire altre destinazioni in questo splendido continente.


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