Diffidate delle informazioni
Viaggio organizzato solo per la parte di Puket per Bangkok abbiamo fatto da soli.
Parliamo prima di Bankok.
Bankok è una bella città noi siamo stati 1 giorno pieno e due mezze giornate.
Prima cosa fondamentale da dire è: DIFFIDATE DALLE INFORMAZIONI SUI LUOGHI DA VISITARE.
Mi spiego meglio: all’arrivo la guida ci ha parlato di questo fenomeno, ossia che, ad esempio i tassisti o tuc tuc vi dicono che il monumento che dovete andare a vedere è chiuso e che apre ad una tal ora. Cosi poi se ne approfittano e vi portano in giro per negozi.
Non pensavamo certo che questa mentalità fosse allargata a molta gente della popolazione.
Siamo partiti presto infatti alla mattina alle otto per andare a vedere il budda d’oro, e la seconda tappa doveva essere il palazzo imperiale. Morale: dopo la prima tappa, proprio fuori dalle mura del palazzo imperiale che non riuscivamo a trovare l’entrata, chiediamo informazioni ad un passante il quale ci dice che il palazzo imperiale apriva all’una del pomerigio. Così ci ha chiamato un tuk tuk e ci ha portati prima a visitare dei piccoli monumenti inferiori e poi ci ha portato nei negozi (che pagano i tassisti per portare i clienti).
Per farla breve all’una del pomeriggio sotto un sole cocente e con tanta rabbia abbiamo visitato i palazzi che erano aperti anche di mattina!!!!!.
I monumenti da visitare di questa città sono: – Wat Traimit, un tempio che ospita una statua del Buddha d’oro massiccio alta 3 metri e pesante 5 tonnellate.
– i Palazzi Imperiali dove al suo interno si trova il Wat Phra Kaew dove viene custodita la statua del Buddha di Smeraldo – Il Wat Pho un tempio che ospita un’enorme statua del Buddha sdraiato, lunga 45 metri e tempio-scuola dei famosi massaggi thailandesi. Al Wat Pho dietro la statua del Buddah c’è anche un tipico giochino porta fortuna da fare (compra una bustina di monete e getta ogni moneta nelle tante ciotoline di bronzo allineate in fila. Se alla fine del tragitto avrai perfettamente esaurito le monete sarai ti porterà tanta fortuna!)
– Il Wat Arun, tempio dell’alba, quasi difronte al Wat Pho ma oltre il fiume (si raggiunge con una barca traghetto).
– Patpong, il mercato anche notturno dove si può trovare tanta merce firmata a poco prezzo.
– Croccodille Farm, un piccolo zoo dove c’è un coccodrillo, qualche tartaruga, diversi rettili, e lo spettacolo dei serpenti. Per accedere a questo luogo bisogna prendere la barca, consigliamo di fare questo giro se prima avete visitato gli altri monumenti principali.Noi, nella gita in barca ci siamo imbattuti in una thailandia insolta ed inaspettata, dove, intere famiglie vivono in case di lamiera con precarie condizioni igieniche.
Poi si parte…
Eccoci arrivati a Puket.
Qui abbiamo soggiornato quasi dieci giorni al Club Andam, bellissimo hotel con buona cucina.
Inizialmente l’hotel ci aveva fatto soggiornare in alcuni bungalow ma dopo due notti ci siamo fatti spostare in una camera d’albergo visto che in bungalow oltre a noi, soggiornavano i jeko piccoli animaletti tipo lucertole, che una notte mi sono ritrovata a letto! A parte questo piccolo particolare, la spiaggia inizialmente ci ha un pò deluso, ma è bastato l’indomani cambiare spiaggia per trovare la vera bellezza.
Fate attenzione invece quando fate il bango. Consigliano sempre nei periodi in qui il mare è un pò mosso di rimanere vicino a riva, dove l’acqua arriva al ginocchio. Pericolosi infatti sono le buche che l’acqua genera con il moto ondoso e se le onde sono cavalloni, è quasi impossibile rientrare a riva se non si tocca.
Numerose sono poi le escursioni che si possono fare, tutte molto costose.
Noi abbiamo fatto l’escursione all’Isola di James Bond con una bella gita in canoa, poi abbiamo fatto l’escursione all’Isola dove hanno girato il film “The Beach”, bellissima! E visto che qui in italia non c’è possibilità, abbiamo fatto una piccola escursione in groppa all’ Elefante. Se volete vedere qualche foto potete visitare il mio sito amatoriale da cui non traggo profitto www.Chimelofafare.It (indicato anche tra i link di turistipercaso).
Ciao da Alice e Andrea