Dieci giorni fra mare e barocco
Il Borgo ci accoglie nel tardo pomeriggio in una quiete un po’ surreale, che permane per gli altri giorni, nonostante il parcheggio e a sala colazione mostrino tracce di vita l’atmosfera è di calma totale. Lo consiglio a coppie e a chi ha un auto, e vuole fare base per spostarsi in varie località. La piscina è meravigliosa, i cellulari prendono malissimo, le stanze sono spaziose anche se la nostra era un po’ buia e dappertutto ci sono tovaglie in finto broccato (sighhhhhhhh!!!) Per un pasto scegliamo Specchia, borgo suggestivo classificato tra i più belli d’Italia e raggiunta la piazza principale ci accomodiamo alla Bettola Carne ottima, porzione oltre l’abbondante, prezzi onestissimi. 2 giorno Necessitiamo una familiarizzazione col mare e un giorno di sano riposo per riprenderci dal viaggio. Scegliamo la spiaggia di Maldive (la parte attrezzata ma c’è anche spiaggia libera a volontà. Essendo molto famosa è anche affollata. Spiaggia di sabbia e acqua davvero cristallina. Per arrivare olivete e paesaggio abbastanza piatto. Sulla via del ritorno sosta a Presicce, grazioso pase di cui visitiamo la chiesa e in cui si possono vistare anche i famosi frantoi ipogei.
Cena auto preparata dopo la spesa al supermercato con deviazione in un campo di ulivi causa strada interrotta (due signori gentilissimi ci hanno guidato in salvo) 3 giorno Andiamo alla scoperta di Otranto, che promette di essere uno dei punti clou. Restiamo abbastanza deluse sia dall’ufficio turistico che è come molti carente, e dal personale non proprio collaborativo. La cattedrale è bellissima ma ricorderò sempre con un sussulto le orride sedie sul mosaico del 1000. (se poi penso ai tacchi sul mosaico anche peggio), cerchiamo di orientarci con la guida e di guardare almeno la parte libera e la famosa cappella dei Martiri di Otranto (assaliti dai turchi nel 1480, abbandonati dai rinforzi e massacrati). Aseguire passeggiata per le strade e i vicoli, zeppi di negozietti e bar. Ci hanno detto che c’è molta vita notturna, ma non sperimentiamo e riprendiamo la nostra macchina per fare un po’ di lungomare, che qui sul versante adriatico è pieno di scorci a picco sul mare, rientriamo a Cardigliano e sguazziamo nella piscina dell’albergo. A ora di cena ci dirigiamo verso la Sagra paesana a Scorrano, dove ceniamo con circa 5 euro, la varietà dei piatti è limitata e anche nelle altre sagre si trova spesso la carne di cavallo (pezzetto) e wurstel, pizza ovvero una focaccia con le verdure. La convenienza è assicurata! 4 giorno Andiamo a Santa Cesarea Terme, affascinate anche dalla moresca Villa Sticchi, che però è privata. Le terme sono per le cure termali e accanto ci sono due stabilimenti balneari che tramite scale, scalette e terrazze arrivano a mare, offrendo anche la piscina fetida (ovvero temale!). Ne scegliamo uno per stare a guazzo e dopo pranzo scegliamo di continuare a perlustrare il lungomare arrivando fino al capo di Leuca, dominato dal Santurio, molto frequentato perché pare che la visita garantisca un posto in paradiso!A cena a Tricase al ristorante La Bolina, un vero spettacolo sia la posizione sia soprattutto il cibo antipasto:fritto di pesce e verdure- paccheri ricotta e cozze- gamberoni di gallipoli con frittatina di ceci e mousse frutta, pastiera scomposta: ogni piatto un emozione, conto medio alto ma meritatissimo! 5 giorno Partiamo alla volta di Galatina, che si rivela uno dei clou del viaggio, sia per i meravigliosi palazzi sia per la chiesa di Santa Caterina e per i suoi bellissimi affreschi,a volte un po’ macabri ma davvero meravigliosi! La giornata prosegue sull’affollata spiaggia di Torre dell’orso. Rientro alla base e relax 6 giorno Relax in piscina e partenza per Gallipoli, dove la città vecchia ci accoglie battuta da un maestrale fortissimo ma impavide visitiamo Duomo, vie viuzze, oratori, chiesa di San Francesco (dove la bravissima volontaria ci fa una spiegazione coi fiocchi (purtroppo la chiesa della Purità è chiusa per restauri9, al contrario al frantoio ipogeo la ragazza è evidentemente esaurita. Cena al Portolano che sconsiglio per due motivi: dove il proprietario non ci fa scegliere nulla, ci propina un misto di antipasti e gnocchi alla pescatora, si intasca 25 euro a cranio senza ricevuta. Sicuramente auguro ad altri maggior fortuna! 7 giorno Approfittando del maestrale che soffia visitiamo Lecce, meravigliosa città piene di chiese e monumenti. Gli orari richiedono un po’ di pianificazione ma fortunatamente riusciamo a incastrare la visita alle chiese principali. (santa croce – duomo- teatini- e a girovagare per le strade a scoprire dettagli e botteghe. Al ritorno ci dirigiamo ad Andrano per la sagra delle spighe: finalmente oltre a un ottimo piatto di pasta casalinga (euro 2 e 50) ascoltiamo un vero gruppo di pizzica- taranta. Gli ariantica sono 16 elementi ( e non ragazzini) che cantano e ballano con grande energia scatenando bambini e genitori ! Purtroppo la giornata è stata lunga e ci ritiriamo a ronfare.
8 giorno Raggiungiamo la riserva di Porto Selvaggio senza prendere la statale e ci piazziamo al Litor, spiaggia attrezzata molto trendy e ebenissimo collocata lungo la scogliera. Alle 5 del pomeriggio imbocchiamo la via di Nardò che ci accoglie fra negozietti deliziosi (dove ci raccontano la storia della pupa baffuta ) e il duomo con affreschi anche moderni (di Cesare Maccari) Per cena torniamo alla Bettola di Specchia, anche per fare qualche bella foto al paese.
9 giorno Ultimo giorno prima di rifare i bagagli torniamo nel lungomare fra Santa Cesarea e Castro per una gita in barca di un’ora per vedere almeno esternamente le famose grotte. Sulla barchetta siamo solo in 2 e rimpiango di non aver scelto l’opzione gita con bagno. Raggiungiamo poi a tranquilla marina di Andrano per un ultimo pomeriggio di mare (qui non vale davvero la pena prendere l’ombrellone anzi il mare è bellissimo e ci sono vari accessi liberi)