Dicembre in Nepal in 11 giorni

Tour del Nepal in 11 giorni con 2 bambini. Kathmandu, Bhaktapur, Pokhara, trekking circolare Tadapani- Poon Hill- Ghorepani, Chitwan Park e Patan.
Scritto da: Cesena
dicembre in nepal in 11 giorni
Partenza il: 01/12/2018
Ritorno il: 11/12/2018
Viaggiatori: 4
Spesa: 2000 €
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Viaggiatori: 2 adulti e 2 bambini di 4 e 7 anni.

Partenza da Milano alle16.20 – arrivo a Kathmandu alle 10.30 a.m.. Qatar Airways: 5 stelle su Skytrax, come sole altre 10 compagnie a livello mondiale (solo Lufthansa tra le europee) Ritorno: partenza da Kathmandu alle 11.40 a.m. ed arrivo a Milano alle 20.30. Pianificazione del viaggio con l’agenzia di viaggio locale Peak, tra quelle consigliate sulla Lonely Planet (già Himalayan Encounters).

– trasporto con auto privata ed autista

– trekking (circuito Ghorepani-Ghandruk con partenza da Naya Pul) Referente: Samundra Subedi.

Visto: compilata l’application form direttamente on-line, abbiamo stampato la ricevuta e presentata all’immigration desk all’aeroporto. http://online.nepalimmigration.gov.np

Costo per ogni adulto: 25$ (la nostra permanenza è stata di soli 11 giorni). Per i bambini, pur essendo obbligatorio (e quindi il modulo va compilato), il visto è gratuito.

Periodo: il migliore sarebbe stato nei mesi di ottobre e novembre. A dicembre inizia a fare un po’ freddino. Alternativa valida: marzo – aprile (anche per vedere il rododendro – simbolo nazionale- in fiore); il cielo in montagna rischia però di essere meno terso.

Cambio: in generale a Thamel ogni agenzia di cambio va bene ed il tasso è lo stesso per tutte ogni 24 ore, quindi è inutile perdere del tempo a girare. Non è necessariamente vero che all’aeroporto si cambi male come si trova scritto sulle varie guide. Appena usciti dall’area di ritiro bagagli presso un desk sulla sinistra di cui non ricordiamo il nome (ma aveva un’insegna verde), cambiavano meglio di quanto abbiamo poi ottenuto a Bhaktapur. Di base 1$ può fluttuare da 109,6 a 112,2 Rupie nepalesi.

Mancia: molti ristoranti aggiungono a fine conto il 10% per il servizio ed il 13% per le tasse (basta leggere sul menu). Ci siamo trovati un po’ in difficoltà per stabilire l’importo della mancia della nostra guida, portatori e autista al termine del trekking. Di base abbiamo poi dato 5$ al giorno a ciascuno di loro, senza distinzione.

Acquisti: i posti consigliati sono Thamel (noi non ci siamo stati, ma cosí tutti i viaggiatori suggeriscono) e Patan. Cianfrusaglie cinesi sono vendute insieme a veri oggetti di artigianato nepalese, quindi occorre prestare attenzione.

Popolazione: i nepalesi sono onesti, cortesi, assolutamente non assillanti nel cercare di vendere di tutto ai turisti. Ovviamente bisogna contrattare.

Sistemazioni alberghiere:

Bhaktapur

Peacock Guest House Tachupal Tole, Dattatreya Square, Tel: +977-1-661-1829, +977-985-116-4324 Email: info@peacockguesthousenepal.com

Kathmandu

Ganesh Himal Hotel, Chhetrapati Email: info@hotelganeshhimal.com Website: www.ganeshhimal.com.

E per l’ultima notte l’Alliance Hotel Boudnatah che non consigliamo. Ci è stato consigliato l’Hotel Nepalaya (email: hnepalaya@gmail.com). Non abbiamo però avuto modo di testarlo personalmente ma ci sarebbe piaciuto.

Pokhara

Bishnu Homestay, Sedibagar, Panchasemarga, Phone: +97761-462873 Email: bishnu2033@gmail.com

Sauraha

Travellers Jungle Camp, e-mail: travellersjunglecamp@gmail.com

Per quanto riguarda il trekking sull’Himalaya l’unica sistemazione che ci sentiamo davvero di consigliare è: Excellent View Lodge di Ghandruk

1 dicembre

Arrivo a Kathmandu ed incontro con il referente dell’agenzia di viaggi Peak al quale consegniamo l’importo pattuito in contanti (1380 US$ + 40 per la guida inglese al tempio delle scimmie). Il ritiro bagagli è una procedura molto lenta, mentre più rapido è il disbrigo delle formalità per l’immigrazione. Il nostro autista, Rajan, ha 21 anni e per fortuna parla un pò di inglese. Il referente dell’agenzia ci aveva detto che sarebbe stato difficile trovare un autista che parlasse inglese, non volendo noi una guida sempre al seguito. Ci dirigiamo direttamente a visitare Changunarayan con il suo antico tempio buddista. Ingresso 300 Rupie. Successivamente raggiungiamo Bhaktapur ed il Peacock Guest House, 75$ a notte per una tripla con ottima colazione inclusa (i bimbi hanno sempre dormito insieme nello stesso letto per tutta la vacanza). L’ingresso alla città antica di Bhaktapur è a pagamento: 1500 Rupie a testa per gli adulti.

La città è splendida, a nostro parere la più bella visitata in Nepal.

La piazza è un museo a cielo aperto, con templi, musei e sculture ovunque. Ci siamo subito lanciati in perlustrazione, prima del calare del sole (alle 17.30 circa). Abbiamo visitato il quartiere dei vasai e seguito tutto il percorso suggerito dalla Lonely Planet.

Crediamo che molti nepalesi non avessero mai visto un passeggino per bambini in vita loro (effettivamente il Nepal non è forse proprio una meta usuale per viaggi con bambini)…guardavano increduli nostro figlio forse pensando che avesse dei problemi fisici.

Decidiamo di mangiare direttamente nel ristorante del nostro albergo (Mayur Restaurant): si rivela una buona scelta, seppur i prezzi siano un po’ più alti della media. Chiediamo categoricamente cibo non piccante (per i bimbi) che ci viene espressamente preparato.

In stanza per fortuna ci sono le coperte elettriche ed una stufetta elettrica…nelle ore notturne la temperatura tende a calare molto.

Peacock Guest House Nepal Tachupal Tole, Dattatreya Square, Bhaktapur, Nepal Tel: +977-1-661-1829, +977-985-116-4324 Email: info@peacockguesthousenepal.com

2 dicembre

Giro all’alba per la città per poi fare un’ottima colazione, varia ed abbondante presso il nostro hotel. Assaggiamo il famoso “re degli yogurt” (Juju Dhau) per cui la città di Bhaktapur è famosa e dobbiamo ammettere che ne valela pena. Il nostro autista è puntualissimo e ci porta a Kathmandu. La strada è molto trafficata e impieghiamo parecchio a raggiungere Swombhunath, il cosiddetto tempio delle scimmie, dove ci attende la nostra guida (English speaking) che per l’intera giornata percepirà 40US$ più mancia. Ingresso 200 Rupie. Dopo la visita al tempio ci dirigiamo verso il centro di Kathmandu. Purtroppo il terremoto del 2015 ha danneggiato seriamente il palazzo reale ed i templi della piazza centrale. L’ingresso alla città vecchia per i turisti costa 1000 Rupie.

Passiamo in albergo a lasciare i bagagli. Abbiamo scelto il Ganesh Himal Hotel. La camera tripla con colazione inclusa costa 42$. Non è però una camera moderna, infatti in questo albergo è possibile scegliere tra varie tipologie di sistemazione, con prezzi anche molto diversi. Verso le 15.15 partiamo per Bodnatah (ingresso 400 Rupie), uno dei più importanti stupa buddisti (merita la visita soprattutto al tramonto) ed a seguire Pashupatinah. Anche qui l’ingresso è a pagamento: 1000 Rupie. Non essendo induisti non possiamo accedere al tempio. Ci dirigiamo verso i ghat e vediamo, ormai al buio, dall’altra sponda del fiume, due cremazioni. Assistiamo poi allo “spettacolo delle luci”. La guidasi è rivelata davvero utile. Pensavamo checon i bambini, una persona che parlasse inglese tutto il tempo,sarebbe stata un problema, in realtà non è stato affatto così.

Terminata la visita il nostro autista ci accompagna in un ristorante tibetano dove assaggiamo per la prima volta i momo (Yangling Restaurant), i tipici ravioli tibetani. Chiediamo espressamente che non vengano utilizzate delle spezie, ma purtroppo un po’ piccantini lo sono comunque.

3 dicembre

Colazione inclusa nel prezzo, sia calda che fredda. C’è sempre il tè nepalese e molto buoni sono i pancakes. Il nostro autista alle 7 è pronto per portarci a Pokhara.

Pokhara è raggiungibile anche in aereo. Non ci siamo fidati delle compagnie aeree locali… solo perché ignoravamo lo stile di guida nepalese. Non c’è alcun rispetto del codice della strada, il sorpasso è selvaggio, le strade non sono in buone condizioni e molto trafficate. Francamente abbiamo un po’ temuto per la nostra incolumità, e soprattutto per quella dei bimbi (non c’è possibilità di avere un seggiolino, per cui occorre eventualmente portarselo da casa). Facciamo tappa a Bandipur, pittoresco e piccolo villaggio e prima ancora alla Silkworm farm che si trova alla periferia di Bandipur. Non è il periodo giusto per visitarla perché a dicembre non ci sono fisicamente i bachi da seta. Si tratta di una struttura sovvenzionata dal governo in cui vengono allevati i bachi da seta e prodotto il filo di seta. Il personale che gestisce la struttura, ci accompagna a visitarla e con delle foto ci viene spiegato dettagliatamente tutto l’iter produttivo. Al termine lasciamo una mancia nell’apposita donation box.

Ormai al tramonto raggiungiamo finalmente Pokhara.

Soggiorniamo al Bishnu Homestay .

Avevamo concordato via mail con il proprietario la preparazione della cena (2.5 US$ a testa) che non ci delude affatto: riso e curry di verdure stufate, chapati e frutta.

La famiglia è molto cortese. Ci offrono due camere, quando in realtà ne avevamo prenotata una sola ed il tutto, colazione inclusa, per soli 23 US$.

4 dicembre

Inziamo la giornata con un’ottima colazione preparata dalla moglie di Bishnu (tè, toast con burro e marmellata, banane) e poi la guida del nostro trekking, KB (e-mail: kul20612001@yahoo.com), ci viene a prendere e ci porta nell’ufficio della compagnia. Ci vengono messi a disposizione 3 portatori, uno per i bagagli e due per alternarsi con i bambini. In realtà nostra figlia di 7 anni non avrà mai bisogno del portatore e camminerà spedita e senza tante lamentele per tutto il percorso di circa 60 km, mentre nostro figlio di 4 non scenderà praticamente mai dalla schiena dei 2 portatori che si alterneranno appunto nel trasportarlo.

Impieghiamo circa 1 ora per raggiungere Naya Pul con un pulmino privato.

La guida si occupa per noi del disbrigo delle formalità per l’accesso all’area del trekking (è obbligatorio, anche per questioni assicurative oltre che per il mantenimento dell’area, acquistare un permesso; occorre fornire una fototessera, che la guida a Kathmandu aveva già trasmesso ai colleghi di Pokhara con whatsapp, quindi perdiamo davvero pochissimo tempo per questa formalità). Iniziamo la nostra camminata, che dopo una quantità pazzesca di gradini, ci porterà a raggiungere Ulleri nel tardo pomeriggio. Pernottiamo nel lodge prenotato dall’agenzia (Chandra Guest House). I pasti non sono inclusi nel pacchetto. Il menu è molto ampio e optiamo per riso, pollo e verdure che paghiamo a parte con moneta locale. Bisogna considerare che i pasti nei vari lodge non siano così economici rispetto alla media locale (soprattutto le colazioni), quindi, rivalutando la cosa, forse avremmo optato per un pacchetto all inclusive.

Nota sul trekking: abbiamo scelto un circuito molto popolare, il Tadapani- Poon Hill- Ghorepani ed abbiamo programmato di portarlo a compimento in 5 giorni. La guida ci ha spiegato che in piena stagione (ottobre-novembre) questo circuito sia affollatissimo. Francamente col senno di poi avremmo potuto metterci tranquillamente un giorno in meno, accorpando le tappe del III e IV giorno, ma con i bimbi non abbiamo potuto rischiare. Ed a dirla proprio tutta, gli escursionisti esperti potrebbero impiegare tranquillamente 2 giorni in meno. Dipende molto dalle condizioni meteorologiche, perchè una cosa è raggiungere un lodge e godersi un bel sole in giardino per tutto il pomeriggio, un’altra è, com’è successo a noi, raggiungere la tappa alle 13, mangiare pranzo e poi rinchiudersi nel ristorante del lodge, unico posto riscaldato, perchè le condizioni climatiche della stanza non ne consentono la permanenza all’interno neppure per una decina di minuti ed il villaggio è talmente minuscolo che ci vogliono soli 10 minuti per visitarlo tutto.

Il percorso comunque è davvero bellissimo. Il paesaggio diverso ogni giorno.

I lodge in cui abbiamo pernottato, ma crediamo siano tutti così, non dispongono di riscaldamento. E’ fondamentale portarsi il proprio sacco a pelo sul quale appoggiare la trapunta fornita dall’albergo. A dicembre, in questo modo si raggiunge una temperatura tollerabile durante le ore notturne. Non tutti i lodge hanno l’acqua calda sempre disponibile. Meglio optare per ragioniecologiste,per quelli con i pannelli solari. Ma comunque siamo certi che fare la doccia in uno stanzino gelido con tanto di finestre aperte, per poi entrare in una camera altrettanto gelida, non sarà tra le vostre priorità, o almeno non è statotra le nostre.

5 dicembre

Partiamo la mattina intorno alle 8 dopo aver mangiato una sana colazione a base di pancakes per Ghorepani che raggiungiamo intorno alle 14. Il lodge in cui alloggiamo, il Sunny Hotel, sempre prenotato dall’agenzia, è il peggiore della nostra vacanza. Ha una bella vista,ma è un albergone, con le stanze ghiacciate e le lenzuola nemmeno troppo pulite (che ci facciamo cambiare). Il ristorante è un locale molto ampio per cui riscaldarsi la sera risulta difficile. A causa del freddo in camera, con gli spifferi dalle finestre, fatichiamo a dormire.

6 dicembre

Sveglia alle 5.25 per la passeggiata a Poon Hill. Raggiungiamo la vetta all’alba ma purtroppo un nebbione pazzesco non ci permette di vedere nulla. Teniamo duro per quasi 40 min sperando che la nebbia scompaia, ma poi con i piedi ghiacciati, decidiamo di tornare in albergo dai nostri figli che abbiamo lasciato a dormire con la guida-balia.

Colazione e ripartiamo. In realtà durante il percorso per Tadapani abbiamo un’ottima vista sulle vette circostanti, anche se da Poon Hill a detta della nostra guida, sarebbe stata migliore. Dopo circa 4 ore raggiungiamo Tadapani, un minuscolo villaggio. È solo l’ora di pranzo e le condizioni meteo non sono clementi. Questo pomeriggio ci annoieremo, poichè rimarremo bloccati nel ristorante del lodge (la temperatura gelida della camera rende la permanenza al suo interno impossibile). Il cibo è buono (ottima l’omelette alle verdure).

7 dicembre

Che gioia svegliarsi e lavarsi le ascelle ed il viso con l’acqua ghiacciata in un lavandino all’aperto, sul ballatoio davanti alla porta delle stanze, con zero gradi di temperatura! Però la vista delle montagne alle 6 del mattino è meravigliosa.

Partiamo alla volta di quella che sembra la tappa più interessante del percorso, Ghandruk.

L’agenzia ha prenotato per noi un lodge, che, contrariamente ad altri, si trova nell’antico villaggio, quando la maggior parte deilodge sono invece situati in quello nuovo. Il lodge si chiama Excellent View Lodge e ci sentiamo di consigliarlo, non tanto per le camere, che sono piccole, spartane e come al solito senza bagno annesso, ma per la splendida vista e per il cibo. Il ristorante è nuovissimo, western style, il cuoco strepitoso. Ho ordinato il vedge pokoda che è una specie di tempura (ho chiesto assolutamente non piccante) ed ho mangiato una cosa spettacolare. Anche il potato roasty with cheese ed il chicken roast sono buonissimi. E’ molto curata anche la presentazione. Facciamo una passeggiata prima nel vecchio villaggio, molto caratteristico(la visita del villaggio merita davvero, sembra di tornare indietro nel tempo di 200 anni), e poi nel nuovo, molto meno attraente. Tra le cime degli alberi è possibile avvistare qualche scimmia, Decidiamo di visitare l’Old Gurung Museum, accozzaglia di attrezzi e vettovaglie tipiche gurung.

8 dicembre

Ultimo giorno di trekking, torniamo a Naya Pul passando attraverso dei terrazzamenti con le coltivazioni di riso. Partiamo prestissimo, alle 6.30. Come abbiamo già scritto, ogni giorno il percorso scelto ci ha offerto panorami completamente diversie tutti davvero meritevoli.

Raggiungiamo Naya Pul e con il pulmino privato, Pokhara. Rapido giro sul lungo-lago di Pokhara. Pokhara è una cittadina graziosa, con dei bei negozi (più occidentaleggianti, rispetto a quanto abbiamo visto fino ad ora). Il nostro autista Rajan ci è venuto a riprendere direttamente da Kahtmandu e ci dirigiamo verso il Chitwan Park. Sulla strada ci fermiamo per vedere un matrimonio tipico e i parenti degli sposi insistono per invitarci al ricevimento, ma non ci fidiamo a viaggiare con il buio, quindi, nostro malgrado, decliniamo. Raggiungiamo Sauraha ed il Travellers Jungle Camp, dove alloggeremoquandoormai è giàbuio. La stanza standard costa 25US$ colazione inclusa. Lo staff del campo ci elenca tutte le possibili attività all’interno del parco (con dei prezzi da “bassa stagione”) e decidiamo di prendere parte al giro in canoa all’alba (1000 Rupie a testa gli adulti, 500 i bambini), mentre mio marito parteciperà al giro in canoa esuccessivamente faràil jungle walk (1500 Rupie) checon i bambini è sconsigliato in quanto potenzialmente pericoloso. Tutti invece opteremo per il jeep safari (2000 Rupie a testa, i bimbi gratis in quanto seduti sulle nostre ginocchia). I prezzi per le attività di questo camp sono onesti ripetto a due altri camp che avevo contattato e che mi avevano preventivato via mail le varie possibilità.Affamati, consumiamo la nostra cena direttamente nel ristorante del camp, che peraltro ha delle buone recensioni e mangiamo bene. La camera è ampia, con il bagno annesso.

9 dicembre

Partiamo presto per il tour in canoa. Molto suggestiva la nebbia che si forma sull’acqua dovuta al contatto tra l’acqua di sorgente, molto calda e l’aria fresca del mattino. Vediamo diversi coccodrilli, alcuni dei quali nuotanoaccanto alla nostra canoa. Rientriamo in albergomentre mio marito farà il Jungle Walk (purtroppo non vedrà molto, a parte la vecchia impronta di una tigre, qualche termitaio gigante, e delle liane secolari). Andiamo a vedere i due elefanti che vivono nel retro della struttura e che i proprietari del camp utilizzano per i tour del parco. Sulla Lonely Planet questa attività è caldamente sconsigliata, per evitare lo sfruttamento di questi animali, ma in realtà, a parte la loro “contenzione” alla catena (altrimenti scapperebbero e farebbero seri danni), almeno per quanto abbiamo potuto vedere, gli elefanti qui vengono trattati bene, curati e nutriti. I titolari ci hanno spiegato che al giorno d’oggi molti turisti (eccetto i cinesi e gli indiani) evitano questo tipo di proposta e gli elefanti, avendo un altro costo di mantenimento, vengono spesso venduti in India, dove diventano forza lavoro.Andiamo poi su lungo fiume a vedere il bagno degli elefanti…un unico esemplare montato da due turiste americane, “gioca” con l’acqua, ubbidendo a dei comandi verbali, spruzzandole con la proboscide…suggeriremmo di evitare il triste spettacolo…

Un ragazzo dello staff ci accompagna verso l’ora di pranzo al punto di ritrovo per il tour governativo in jeep del parco. Veniamo traghettati dall’altra parte del fiume a bordo di canoe (a pochi metri da noi ci sono enormi coccodrilli che comunque ci è stato detto non attacchino, quasi,mai l’uomo). Il periodo non è dei migliori per effettuare il tour del parco perchè l’erba è molto alta (fino a 3 m) e quindi è molto difficile vedere degli animali selvaggi. Il periodo migliore sembra essere nei primi mesi dell’anno quando tutta l’erba viene tagliata. Facciamo tappa nel centro di allevamento dei coccodrilli. Si tratta di una specie particolare, con il muso molto sottile, che non sopravviverebbe in cattività. Ci sono diverse vasche nelle quali i rettili vengono separati per fasce d’età.

Proseguiamo poi il nostro lungo tour in jeep (raccomandiamo una bella felpa ed una giacca antivento) e riusciamo ad intravedere il dorso di un rinoceronte, ma soprattutto un enorme orso, anche se ad una certa distanza, che sta attraversando il sentiero.

Torniamo a Sauraha che ormai è buio e ceniamo al KC’s restaurant, un locale con ottimo servizio e cucina all’aperto, più caro rispetto alla media, ma che ci sentiamo di consigliare.

10 dicembre

Partiamo molto presto per Bungamati, famosa per gli intagliatori di legno. La cittadina ed il suo centro storico sono stati devastati dal terremoto, pertanto resta poco da poter visitare. Ci dirigiamo verso Patan, altra meta degna di nota.

Anche qui paghiamo l’accesso al centro storico per turisti. Un uomo ci approccia per chiederci da dove veniamo e poco dopo, almeno altri due individui con cartellini identificativi di “guida turistica” ci chiedono, direttamente nella nostra lingua, se abbiamo bisogno di una guida per un’oretta. Il prezzo iniziale proposto cala drasticamente davanti alla nostra reticenza, ma dato che i bimbi sono stanchi, preferiamo comunque soprassedere.

Ci dirigiamo subito a visitare la casa della dea bambina, la Kumari, una povera bambina che, secondo precisi dettami religiosi, viene rinchiusa in un palazzo fino al ciclo mestruale o alla comparsa di un qualunque sanguinamento, anche da una ferita. Suoniamo il campanello, ci aprono la porta e dopo aver lasciato le scarpe al piano terra, saliamo le scale dove alcuni parenti della bambina ci fanno entrare. La scena è molto triste..questa poverina, truccata, se ne sta sola su un piccolo trono dorato. Per fortuna i suoi familiari vivono con lei e quando non ci sono visite può liberamente giocare. Le visite alla Kumari di Patan sono solo al mattino e la cosa è molto più semplice, rispetto a visitare quella di Kathmandu. Il centro storico di Patan è molto bello, ci sono templi ovunque, tra cui spicca il Golden Temple (ingresso a pagamento). Patan è famosa per la lavorazione dei metalli, in particolare il bronzo. Ceniamo al Cafè de Patan, che offre anche sistemazione alberghiera e dal cui tetto si può godere di una bella vista su tutto il centro storico. Compriamo diversi tipi di tè in una strada parallela alla piazza centrale (il Dalluran Tea Center, Mapahal. Email: dalluram2072@gmail.com) esercizio commerciale minuscolo, a gestione familiare, con prezzi molto onesti e tantissima scelta.

Terminata la cena facciamo ritorno a Kathmandu. Abbiamo scelto un albergo a gestione indiana (Alliance Hotel Boudnatah) vicinissimo allo stupa di Boudnatah che torniamo a visitare a piedi.

L’albergo non è pulitissimo, nonostante su booking.com sia decisamente ben quotato. Non lo consiglieremmo, nonostante il prezzo sia economico (spendiamo soli 20$ per una tripla ma con l’offerta genius di booking.com) ma potrebbe essere comodo essendo vicinissimo all’aeroporto (praticamente 10 minuti).

11 dicembre

La colazione al mattino, inclusa nel prezzo della camera, è abbondante.

Tentiamo una seconda visita ai ghat senza sborsare nuovamente le 1000 Rupie di ingresso, per permettere ai bambini di vedere le cremazioni con la luce del giorno, ma un militare ci blocca subito e non ce lo permette.

Ci dirigiamo dunque in aeroporto e ci imbarchiamo sul nostro volo per Milano.

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Bhaktapur Mercato

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Bandipur

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Kathmandu

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Kathmandu Tempio delle scimmie

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Bhaktapur Barbiere

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Kathmandu tempio

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Kathmandu Tempio delle scimmie

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Bhaktapur Durban square

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Bhaktapur

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Annapurna

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Patan

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Patan

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Orso al Chitwan

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Elefanti al Chitwan

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Coccodrilli al Chitwan

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Phokara

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Ghandruk



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