Dicembre 2006 in brasile al ventaclub pratagy
Ci siamo quasi mancano pochi giorni … l’euforia è a mille: partenza da Milano Malpensa 8/12/06 ore 11.20, scalo tecnico a Salvador de Bahia partenza ore 19.30, arrivo Maceiò ore 20.30 – rientro 15/12/06 Maceiò ore 21.45 arrivo a Milano il 16/12/06 ore 10.50 (fuso orario – 4 ore).
I vostri compagni di viaggio sono Riccardo e Sena che cercheranno di descrivere al meglio quanto vissuto.
Siamo arrivati al giorno X, partenza al mattino presto per arrivare in tempo all’aereoporto di Milano Malpensa; parcheggiamo presso il parcheggio Park to Fly (possedendo la Card Riparty Silver di Ventaglio, carta fedeltà dove si accumulano punti in base ai viaggi effettuati con in gruppo Ventaglio abbiamo il parcheggio gratuito) dove la navetta ci accompagna al terminal n. 2. La consegna dei documenti ed il check-in sono molto veloci…Non ci resta che attendere la chiamata del volo.
Partiamo con circa un’ora di ritardo, il vettore è Livingstone … il viaggio passa tra un film, un po’ di musica in cuffia, il pranzo, gli snack e … finalmente arriviamo all’aereoporto di Maceiò! Il Brasile ci accoglie con un caldo “favoloso”, veramente un buon auspicio! Usciamo dall’aereoporto dove ci accolgono gli assistenti Ventaglio, saliamo sull’autobus e in circa 40 minuti raggiungiamo il villaggio; ad attenderci una accoglienza festosa a cura dell’animazione con balli e cocktails di benvenuto per accompagnarci al ristorante per la cena. Nonostante la stanchezza visitiamo il villaggio e andiamo a dormire: domattina ci aspetta la prima giornata di vacanza e la riunione con lo staff per escursioni ed altre informazioni. Piccola nota: la camere è confortevole, abbiamo un letto a tre piazze, un bagno con una doccia grande e un bel terrazzo in legno.
Buonanotte! Ci svegliamo e … è davvero un bel buongiorno, un bel sole e 35 gradi! Che goduria!Il villaggio non è grande ma ben curato nei dettagli e gli alloggi non distano molto dalla spiaggia; è collegato alla spiaggia tramite un ponte in legno che oltrepassa una piccola zona lagunare, luogo in cui usualmente si utilizzano le canoe.
La spiaggia è bella, sabbia bianca fine, palme (che saranno la nostra “oasi di ombra”), mare non cristallino (l’acqua è pulita ma non fa l’effetto azzurro delle Maldive o dei Carabi) … Uscendo della spiaggia del villaggio andando a destra ci sono chilometri di spiaggia e palme dove ogni tanto si incontrano piccoli e caratteristici ristoranti; proseguendo per vari chilometri possiamo arrivare a Maceiò! Andando a sinistra è necessario oltrepassare a nuoto un corso d’acqua che sfocia in mare, oltrepassato ci sono ancora chilometri di spiaggia deserta … il paesaggio “marino” che incontriamo varia in continuazione a causa delle alte e basse maree.
In questi momenti ci ricordiamo della nostra vicina Versilia (Viareggio, Lido di Camaiore, Forte dei Marmi …) nei periodi estivi in cui per fare una passeggiata sulla spiaggia è necessario fare a “spallate”, dove ovunque si vedono persone, persone, persone … che bella sensazione! E’ proprio durante una passeggiata che conosciamo Lorenzo e Michela (inizialmente scambiati per Livornesi, in realtà Pisani .. Oooppsss che errore!) e in una successiva Daniele e Claudia (di Verbania).
La prima giornata (Sabato) passa velocemente fra una bagno, un po’ di relax al sole o all’ombra di una palma, una passeggiata, vari spuntini e “bevute” al bar della spiaggia … alle ore 17.30 locali usualmente il sole è già tramontato ma, dentro il villaggio vige l’orario Ventatime (- 3 ore di fuso anziché 4) ed ecco un’ora di sole guadagnata! Al bar della piscina dove usualmente c’è il ritrovo per gli apertivi decidiamo insieme a Michela e Lorenzo di uscire a cena … Divina Gula (ristorante con menu’ dove il piatto tipico è la Picanha, carne cotta al tavolo su piastre roventi e affettata al momento) o Ristorante Famiglia Giuliano (tipica Churrascaria in cui si degustano a oltranza tutti i tipi di carne) … ??? Decidiamo per il secondo, il taxi ci scende davanti l’entrata, entriamo da un ponte levatoio dove due camerieri ci aprono le porte … pare di essere in un film! L’entrata è un enorme salotto con poltrone e divani in pelle e con un grande bancone da bar, a destra entriamo nella Churrascaria a sinistra nel Foca Bier (birreria dove si può bere, mangiare e dove c’è musica dal vivo). Entriamo nella Churrascaria, una stanza enorme con tanti tavoli e infiniti camerieri ci accoglie … ci sentiamo come una goccia nel mare! Ci accomodiamo seguiti da un esercito di camerieri che ci servono un aperitivo e ci invitano a degustare del buon “sushi” … sul tavolo osserviamo quattro piccoli dischetti color verde da un lato, rosso dall’altro … appena girati sul colore verde i camerieri iniziano a portare al tavolo spiedi di vari tipi di carne … e continuano fino a che non giriamo il disco sul ROSSO! Che storia!?!?!?! Carne, carne e carne in continuazione … abbiamo i piatti stracolmi di infiniti tipi … gettiamo la spugna … disco rosso! Stop! Tale velocità ci impedisce di gustarci i piatti, è una corsa … iniziamo a ridere e non riusciamo a smettere, i camerieri continuano in modo “estenuante” a servirci acqua, birra , vino appena né beviamo un sorso, a cambiare i piatti in continuazione … sembriamo ubriachi, continuiamo a ridere … tanta tranquillità nella vita e nel lavoro e “maratoneti” a tavola!!! Usciamo dal locale, facciamo un giro lungo mare pensando di trovare un po’ di gente ma ci sbagliamo, prendiamo il taxi (… lo stesso dell’andata che ci ha aspettato) e torniamo in villaggio.
Piccola parentesi: altri turisti sono stati al Divina Gula ( per info Divinagula@divinagula.Com.Br ) dove hanno degustato Picanha, banane fritte, pane all’aglio e cipolle al cartoccio, una buone dose di caipirinhe e poi … nel locale hanno iniziato a ballare! Lunedì prima escursione: Praia Do Gunga. Partiamo con l’autobus dal villaggio in prima mattinata e in meno di un’ora, attraversando paesi e palmeti infiniti, arriviamo al porticciolo dove ci aspetta il “Caio Mar” un trimarano con capienza 100 posti … noi siamo circa trenta, lo spazio abbonda …Non facciamo in tempo a salire (ore 10.30 locali) che inizia il rodizo di piatti tipici a bordo: zuppa di granchio, di cozze, frittura di pesce, frutta a go go, dolci … Ci godiamo la “piccola crociera” sul ponte dell’imbarcazione dove prendiamo il sole ed ammiriamo il panorama; una piccola barchetta a traino del trimarano ci accompagna a fare il bagno nel punto in cui la laguna incontra l’oceano e c’è la presenza della barriera … l’acqua è bassa, pare di essere in piscina! Dopo poco arriviamo a Praia Do Gunga … da lontano l’impatto è di una spiaggia molto turistica dotata di strutture di accoglienza, con bar, ombrelloni, tavoli e sedie, il tutto chiaramente all’ombra di magnifiche palme! La spiaggia di sabbia bianca (giallina per la precisione), piena di cocchi, che avanza dentro al mare pare una lingua di terra che separa l’oceano dalle acque del fiume São Miguel.
Appena sbarcati un ragazzo locale ci offre un piatto di ostriche con il limone: da assaggiare! Buonissime! Dopo poco, Marco Gomes nostro accompagnatore ci consiglia di prendere le Bugghy per fare una escursione lungo spiaggia e vedere le falesie vive: veramente uno spettacolo, impossibile non lasciarci occhi e cuore, da un lato il mare e dall’altro montagne di argilla in un susseguirsi di colori, marrone, grigio, giallo, rossastro ecc. . L’emozione di essere seduti sul retro della Bugghy con vento e sabbia che ci vengono addosso, i colori delle falesie uniti al blu dell’oceano lasciano davvero un bel ricordo … UNICO! Tornati all’imbarcazione non ci resta che fare un bel bagno e … ecco che un ragazzo locale esce dal mare con una aragostella infilzata in un piccolo arpione! Che spettacolo! Al ritorno la nostra guida fa fermare l’autobus ad un mercato locale al coperto sopra il quale domina l’insegna “Ristorante Truffas” (…?!); in realtà è un mercatino con bancarelle che vendono tutto quello che noi turisti volevamo … souvenir, cappellini, magliette, collane, prodotti erboristici …Guaranà … ecc. … e qua le nostre donne danno il loro meglio! Corsa agli acquisti! Martedì: escursione a Rio Sao Francisco.
Partenza mattina presto dal villaggio con l’autobus, viaggio di circa un’ora e mezzo attraverso palmeti, piantagioni di canna da zucchero, villaggi ed altri scenari unici. Arriviamo ad un ristorante con un piccolo porticciolo da cui prendiamo un’imbarcazione per raggiungere la foce del Rio Sao Francisco, punto di incontro tra il Velho Chico e le acque del mare dove si forma “una delle piú belle immagini da cartolina dell’Alagoas”; approdiamo sulle “morbide” sponde formate da dune di sabbia.
Il contrasto fra mare, paesaggio desertico con adiacente sponde verdissime crea un paesaggio inverosimile! Ritorno con pranzo a Pica Busu al ristorante da cui siamo partiti.
Oggi è il compleanno di Lorenzo … si festeggia! Al ritorno dall’escursione insieme al festeggiato e Michela, Daniele e Claudia prendiamo il taxi ed andiamo a Maceiò per cenare al Ristorante L’imperator du Camaron (L’imperatore dei Gamberi) … locale sulla spiaggia dove ci siamo tolti la voglia di gamberoni ed aragosta! Mercoledì giornata dedicata completamente a relax, beach volley, canoa; visitiamo il mercatino turistico adiacente il villaggio, dove compriamo ed ordiniamo costumi sia uomo che donna fatti su misura, non perdiamo l’occasione per comprare una bella pietra brasiliana “il citrino” che faremo montare in Italia, alcune collane tipiche ed altri oggettini ricordo per parenti ed amici! Michela pensando di non trovare in Italia nessun negozio di costumi decide di farne uno stock … il tessuto ed i colori sono veramente belli! Stasera in villaggio c’è la cena al Grill (bar ristorante della spiaggia) sullo stile Churrascaria, i posti sono limitati … tutto occupato purtroppo! Giovedì escursione a Ilha Da Croa. Con in nostro autobus ci muoviamo in direzione Nord per visitare il paesino di Barra S. Antonio per traghettare in pochi minuti fino all’isola di Croa. Qui ci attendono le Jeep, saliamo sul tetto … si si … sul tetto, ci leghiamo con delle cinture, le nostre gambe “penzolano” verso terra e … via … percorriamo il bagnasciuga fino a Carro Quebrado dove non possiamo che rimanere ancora una volta stupiti dalla vivacità dei colori delle falesie … formazioni rocciose in evoluzione continua, basta bagnare con un po’ d’acqua le pareti rocciose che l’argilla si scioglie e … iniziamo a dipingerci come gli indiani! Nei vari chilometri percorsi lungo la spiaggia si vedono i pescatori che lanciano le reti, le tirano a riva stracolme di pesci e crostacei enormi! Sono immagini che restano dentro … dei “quadretti” che ognuno di noi porterà sempre dentro, sensazioni ed emozioni difficilmente spiegabili … Ci vengono incontro tre bambini dai tre ai sei anni, la domanda che ci fanno è sempre la stessa: vogliono una monetina! La nostra guida, ormai nostro angelo custode dato che ci ha accompagnato ovunque, da buon brasiliano ci dice di non dare denaro, perché i bambini devono andare a scuola e non essere illusi di poter vivere senza lavorare “elemosinando” continuamente! Non diamo soldi ma delle caramelle … altro errore … qui di odontoiatri nemmeno l’ombra! I bambini ci sorridono, un sorriso di felicità, di contentezza, come se li avessimo coperti d’oro, un sorriso che ti lascia un segno, un ricordo, una immagine scolpita nella mente! Al ritorno con la piccola imbarcazione ci fermiamo su una lingua di sabbia dove facciamo un bel bagno; nel frattempo i locali allestiscono un piccolo bar, l’occasione è ottima per degustare in acqua con Lorenzo e Michela un ottimo cocktail servito dentro un ananas fresco svuotato … spettacolo nello spettacolo e goduria nella goduria! All’ora di pranzo rientriamo in villaggio dove ci attende la festa brasiliana, con balli, canti e banchetti gastronomici! Quando il sole tramonta i fantastici quattro si recano nuovamente a Maceiò: questa volta destinazione Centro Commerciale. Qui acquistiamo dei regalini per i bambini delle favelas e grazie ad un accordo con il VentaClub saranno i ragazzi dell’animazione a consegnarli. L’occasione è propizia per notare che è un centro come i nostri, grande a due piani con la stessa logica di vendita sia alimentare che non, con una piccola differenza: qui si può comprare tutto a rate, un profumo, un paio di scarpe, un abito in max sei rate mensili! La sera nel ristorante principale del VentaClub degustiamo la cena come fossimo in una Churrascaria: rodizo di carne!Buona … buona buona … Essendo l’ultima in villaggio organizziamo insieme ad altri un tavolata enorme, dove oltre a noi sei ci sono alcuni animatori, altri ragazzi/e e la “Principessa sul pisello” con il suo uomo “baonero” … no comment! La serata continua con balli in spiaggia, bevande tipiche e molto allegria … in particolare Lorenzo e Daniele si sono innamorati della “Gabriela”, un liquore dolciastro identico al “mamauana” già assaggiato a Santo Domingo, Riccardo è diventato una caipirina, le donne degustano tutto ciò che si può immaginare esista in un bar; intorno alle 2.30 insieme ad altri “allegri come noi” facciamo un bagno in piscina, chi vestito, chi premunito in costume, chi in mutande! Usciti dall’acqua che fare ?! Una bella sauna! Entrando nei locali sauna Lorenzo accende non volendo ( … lui dice così!) un interruttore: è l’impianto stereo che alle 3.00 di notte inizia a suonare a tutto volume nel villaggio … non ci resta che andare a corsa in camera! Buona notte.
Venerdì ultimo giorno, lo sentiamo psicologicamente e ci godiamo fino al tramonto spiaggia, mare e palme … scordavo andiamo a ritirare i costumi perché il mercatino adiacente il villaggio è “part time” ossia è aperto fino alle 12.00. Dobbiamo lasciare le camere alle 16.30, così Daniele e Claudia che si trattengono per un’altra settimana (… beati loro!) ci offrono la loro camera per cambiarci e lasciare i bagagli a mano. La partenza dal villaggio ci lascia un nodo in gola incredibile, salutiamo tutti con abbracci e baci e il nostro ritorno inizia, fra l’autobus che fonde il motore durante il tragitto e quello che doveva “soccorrerci” a cui scoppia una gomma … brutto presentimento? No … il viaggio aereo, nonostante la canonica ora di ritardo, va benissimo, dormiamo e ci svegliamo appena per la colazione. Milano ci attende … cielo grigio, nubi e + 2 gradi! Brasil ci manchi già e siamo solo scesi dall’aereo, Brasil ti ricorderemo per il clima, per il sole, per le palme, per le spiagge, Brasil non scorderemo mai di come i brasiliani ci hanno accolto, della felicità che ci hanno trasmesso con i loro sorrisi smaglianti, della tranquillità che ci hanno fatto assaporare sulla pelle, di una vita vissuta in un modo diverso rispetto alla nostra per cultura, etica e … felicità di vivere! BOM DIA … BOA NOITE BRASIL ! Una promessa: Brasil torneremo! RICCA e SENA ———————————————– Non ci siamo soffermati molto sulla descrizione del villaggio, confortevole, buona cucina, animazione presente ma non “entrante” … per qualunque info non esitate a contattarci a r.Francioni@liberamente.Net e se.Mancini@crsm.It . Importante: per gli acquisiti nei mercatini abbiamo usualmente utilizzato sia dollari USD (cambio nel VentaClub 1 dollaro USD -> 2,05 Real Brasiliani) che Euro (cambio nel VentaClub 1 Euro -> 2,60 Real Brasiliani), nel centro commerciale solo Real Brasiliani o carte di credito; consigliamo di cambiare di volta in volta la valuta locale necessaria perché nessuno la cambierà in euro o dollari. In merito alle creme solari noi abbiamo utilizzato solo il primo giorno la protezione 10, poi la 4 con applicazioni ripetute più volte al giorno … il sole “picchia” forte e il rischio scottature è elevato; molti hanno utilizzato protezioni altissime 30, 40 e 50.
Di seguito evidenziamo alcune particolarità geografiche, culinarie, usi e costumi del luogo che abbiamo visitato … Il Brasile è diviso in varie zone, la nostra è il Nordest che è costituito da nove Stati: Bahia, Sergipe, Alagoas, Pernambuco, Paraiba, Rio Grande do Norte, Cearà, Piauì e Maranhao le cui capitali, eccetto il caso del Piauì, si trovano sul litorale; il nordeste forma un’entità coerente per la struttura geografica, per gli enormi problemi economici e sociali e per i tipi umani, nati da molteplici incroci che hanno saputo portare avanti la lotta per la sopravvivenza.
Noi ci troviamo nello stato di Alagoas (capitale Maceiò 40 km. Di spiagge paradisiache, piscine naturali, un mare di acque tiepide e tranquille di un colore ineguagliabile. Ció che ci ha richiamato maggiormente l’attenzione di Maceió sono le sue spiagge, il colore del suo mare che varia – ora azzurro, ora verde – ed il sole, compagno inseparabile per tutto il nostro viaggio) che è situato nel nordeste del Brasile ed è bagnato dall’Oceano Atlantico; garantisce sole durante tutto l’anno da godere in splendide spiagge ancora incontaminate. In questo paese il brasiliano autoctono non esiste, la popolazione odierna è il risultato degli incroci avvenuti fin dal tempo della colonizzazione e dalle correnti migratorie dall’Europa; al nord si incontrano spesso mulatti con occhi verdi o blu (un esempio sono i camerieri del villaggio), conseguenza della colonizzazione olandese; non esiste pregiudizio razziale ma vi è una effettiva segregazione di ordine economico verso i neri, discendenti degli schiavi, rispetto ai bianchi, discendenti da famiglie ricche. Nel nuovo Brasile c’era penuria di donne così alcuni vi condussero avventuriere e prostitute dall’Europa mentre altri si rivolsero alle donne negre, robuste, docili e prolifiche; coloro che colonizzavano e pacificavano l’interno del paese si unirono alle più belle indiane. Le unioni tra bianchi e neri danno origine ai mulatos, tra bianchi e indiani ai caboclos, tra neri e indiani ai cafuzos; i gialli nati in Brasile sono dei niseis. La cucina è povera ma saporita e sostanziosa: carne essicata al sole carne de sol, carne in umido speziata, uova, riso e fagioli (come dicono le guide nelle escursioni il piatto tipico a pranzo è riso e fagioli e a cena fagioli con riso) e la famosissima feijoada; nelle località di mare è comune la peixada fatta con tranches di pesce, legumi, uova cucinati in umido e accompagnata con riso e fagioli; non mancano aragoste (che si possono degustare anche in villaggio con un supplemento), granchi gamberi e frutti di mare. Il nordestino dà grande valore alla colazione del mattino e al pranzo rispetto alla cena di tipo europeo ma spesso lo sostituisce o lo integra, rilassandosi alla brezza marina dei barzinhos de praia, consumando petiscos (assaggini) di carne, pescetti fritti, uova di quaglia accompagnati da molta cerveja (birra). La colazione è a base di caffé, frittata o uova al tegame, formaggi e frutta. Chi ama la frutta come noi ha di che scegliere, eccone alcuni tipi: acerola, abacaxi (ananas), maracujà (da assaggiare con zucchero o miele), cajà, cajù, manga, mangaba, goiba, graviola, pinha, melangia (anguria) … spettacolare!!! A colazione il mattino al villaggio da assaggiare una specialità chiamata tapioca! Le bevande come la cucina rispecchiano i cambiamenti della società: le più diffuse sono cachaça (il “rum dei Brasiliani”) e cerveja; la prima è un distillato di canna da zucchero con la quale si prepara la famosa e ottima caipirinha (in italia, non so perchè, non è così buona) e assume grande rilievo nella cultura tradizionale nordestino, un pò come il cognac per i francesi o come il whisky per gli inglesi o come la grappa per gli italiani del nord; ne esistono decine di tipi a secondo della regione di provenienza, dell’invecchiamento, della preparazione con erbe aromatiche, con miele etc.