Diario di viaggio nel Salento

“Dove si va quest’estate?” Domanda fatidica che penso si pongano tutti quando comincia ad avvicinarsi il periodo delle ferie. Ormai la nostra Giulia, con i suoi 15 mesi, è “grande” e quindi decidiamo di avventurarci fino al tacco d’Italia. Più precisamente nel Salento, la parte più meridionale della Puglia. 1° giorno: San...
Scritto da: giogio77
diario di viaggio nel salento
Partenza il: 04/07/2009
Ritorno il: 12/07/2009
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
“Dove si va quest’estate?” Domanda fatidica che penso si pongano tutti quando comincia ad avvicinarsi il periodo delle ferie. Ormai la nostra Giulia, con i suoi 15 mesi, è “grande” e quindi decidiamo di avventurarci fino al tacco d’Italia. Più precisamente nel Salento, la parte più meridionale della Puglia. 1° giorno: San Foca Decidiamo di privilegiare la costa adriatica con i suoi bellissimi panorami e l’alternarsi di rocce e calette affacciate su un mare azzurro e trasparente. E così per il nostro soggiorno scegliamo il “Residence Punta Cassano” situato 2 km a nord di San Foca. Il “Residence Punta Cassano” è una struttura nuova, molto accogliente e curata di proprietà di Giorgio e Ada, due ragazzi gentili e disponibili e della loro dolcissima Benedetta. Gli appartamenti sono puliti, confortevoli e immersi nel verde. Situato a due passi dal mare, che si può raggiungere con una breve passeggiata a piedi, dispone di una bellissima piscina, con solarium e bar annesso. Subito dopo aver preso possesso del nostro alloggio usciamo a fare un giro nella vicina San Foca. San Foca, insieme alle marine di Roca, Torre dell’Orso e Sant’Andrea, è posta nel territorio di Melendugno ed è una bella località turistica caratterizzata da una piccola torre aragonese e da un ampio e ben tenuto Lungomare. Nel paese si trova di tutto: minimarket, forni, negozietti, friggitorie, pizzerie e ristorantini sul mare. La fame inizia a farsi sentire e, attratti dal buon profumo che arriva da una friggitoria, decidiamo di fermarci lì per cena. La friggitoria si chiama “Sfizi di Mare” ed è situata in centro affianco al mercatino di San Foca. Si tratta di una friggitoria molto spartana ma altrettanto frequentata con tavolini vista mare sulla vicina scogliera. Qui gustiamo due fritture di calamari e due porzioni di patatine. Tutto buono e a prezzi abbordabili. Giulia ci fa compagnia con la sua pappa al salmone. Il lungomare inizia ad animarsi e noi non ci facciamo mancare una bella passeggiata e un buon gelato. Anche per Giulia è tutta una novità e dal suo passeggino scruta tutto e tutti, fino a quando la sua attenzione è richiamata da un gruppo di bambini. Così non ne vuole più sapere di stare nel passeggino e per noi la pace è finita.  La passeggiata sul Lungomare di San Foca comunque diventerà un piacevole rituale delle nostre serate salentine.

2° giorno: Torre Specchia e Roca Dopo aver fatto colazione nel patio davanti al nostro alloggio scendiamo nella vicina spiaggia che è un alternarsi di scogliere e calette. Scegliamo la piccola e deliziosa caletta di Torre Specchia. E’ presto e ci sono pochissime persone. L’acqua è bassa, fresca e limpidissima. Perfetta per i bambini e ottima per rilassarsi qualche ora. Giochiamo un po’ sul bagnasciuga con secchiello e paletta e poi ci godiamo un bel bagno con la nostra piccolina nel suo baby salvagente giallo. Una mattinata perfetta. Per pranzo torniamo nell’ottima friggitoria di ieri che fa anche cibo d’asporto e ordiniamo frittura, polpette di polpo e patatine. Mentre aspettiamo facciamo una passeggiata sull’adiacente scogliera. I colori del mare sono stupefacenti, di tutte le tonalità del blu. Il pomeriggio, dopo il riposino di Giulia, partiamo alla scoperta dei dintorni di San Foca. Dopo 2 km, percorrendo la litoranea, arriviamo a Roca Vecchia, ben visibile dalla provinciale. Roca Vecchia è nota per la sua area archeologica, situata a picco sul mare, e per le sue insenature rocciose al cui interno sono scavate suggestive piscine naturali collegate sotterraneamente al mare. Infine ci spingiamo fino a Torre dell’Orso che, dopo Otranto, è la località turistica più grande e famosa della zona. Qui c’è una lunga spiaggia attrezzata delimitata da una grande pineta dove ci ripromettiamo di andare il giorno successivo.

Per cena, invece, decidiamo di andare alla “Trattoria Acaya”, situata nell’interno a circa 15 minuti di macchina a nord del nostro residence. La “Trattoria Acaya” di proprietà della famiglia Carlino, è situata in via Rugge nella piccola e ben tenuta cittadella fortificata di Acaya. Si tratta di un locale semplice e molto accogliente dove gustare tipici piatti della tradizione salentina. Oltrepassato il portone d’ingresso ci si ritrova in un bel cortile interno in pietra con i tavoli apparecchiati sotto un delizioso pergolato. La trattoria è a conduzione familiare con le nonne in cucina, i genitori che dirigono il locale e le figlie che servono. Qui ci siamo trovati davvero benissimo e lo consigliamo a tutti coloro che vogliono assaporare la vera cucina casereccia del Salento. Imperdibili i 10 antipastini e molto buoni sia i primi che i secondi. I nostri vicini di tavolo sono belgi e sotto il pergolato si sentono parlare tante lingue diverse. Sottolineo infine la gentilezza e l’ospitalità di tutta la Famiglia Carlino che, complice la nostra piccola Giulia, dopo 10 minuti ci ha fatto sentire come a “casa”. Acaya è l’unico esempio di cittadella fortificata del meridione ed è una frazione di Vernole. Con i suoi circa 500 abitanti, è piccolissima e all’interno delle sue mura è ben visibile l’imponente Castello ben restaurato. Nella piazzetta adiacente c’è una festicciola e richiamati dalle allegre note della taranta ci fermiamo a fare una passeggiata. Ovviamente Giulia non si fa scappare l’occasione per improvvisare un ballo insieme agli altri bambini presenti alla festa e scalpita quando inizia ad essere ora di andare. Tornati al nostro residence ci accorgiamo di aver lasciato la maglietta di Giulia. Chiamiamo in Trattoria e ci mettiamo d’accordo per andare a prenderla la sera successiva.

3° giorno: Torre dell’Orso e Otranto Consueta colazione in residence e partenza per la spiaggia di Torre dell’Orso distante circa 5 km. La spiaggia di Torre dell’Orso è lunghissima ed è situata in una bella baia tra due alte scogliere a picco sul mare. La spiaggia è bella, attrezzata e molto animata mentre il mare è calmo, azzurro, trasparente e dal fondale basso. Al largo si possono ammirare i due grandi faraglioni bianchi detti “Le Due sorelle”. Troviamo un posticino libero abbastanza lontani dal mare e siamo circondati da bagnanti su “tutti i fronti”. Giulia, neanche a dirlo, appena arrivati si fionda sul bagnasciuga armata di secchiello e paletta e comincia ad “impanarsi” con la sabbia come se fosse una cotoletta. Poi papi scava una buca e lei comincia a riempirla con decine di secchi d’acqua. Ogni tanto barcolla sulle sue gambine ancora un po’ instabili, ogni tanto fa qualche capitombolo, ma non molla. Alla fine però, stremata (e noi con lei) rinuncia alla vana speranza di riempirla. Per chi ama le spiagge “all inclusive” Torre dell’Orso fa al caso vostro. Noi sinceramente preferiamo la “nostra” Torre Specchia, dove, a parità di mare, almeno siamo sicuri di non stare stretti come sardine come è successo a Torre dell’Orso. Sulla strada del ritorno ci fermiamo a fare la spesa in un minimarket in una via parallela a Viale Europa a San Foca. La signora Pina ci accoglie col sorriso e con una gentilezza innata. Purtroppo ha finito quasi tutti i formaggi locali ma ce li terrà da parte per il giorno successivo. Facciamo la nostra spesa e torniamo al nostro residence. Oggi mangiamo a casa con prosciutto e melone e pasta col tonno. Il pomeriggio decidiamo di andare ad Otranto distante circa 20 km. Otranto, nota come Porta d’Oriente, è una bellissima cittadina marinara, pulita e ben tenuta, circondata da imponenti mura di fortificazione affacciate sul porto che racchiudono il caratteristico centro storico. Il bellissimo centro storico è un labirinto di affascinati viuzze lastricate e piazzette panoramiche che si snodano e intersecano tra le casette basse e bianche e i mille negozietti di artigianato locale, souvenir e ristorantini. Prima tappa il cinquecentesco Castello Aragonese a pianta pentagonale col classico fossato intorno e il ponte levatoio. Da qui cominciamo la passeggiata che affaccia sul porto e sui bastioni. La vista è magnifica e il mare turchese con i suoi colori brillanti risalta sulle mura chiare. I negozietti di souvenir con le ceramiche e i sandali di cuoio in bella mostra sono un richiamo irresistibile. Dopo aver acquistato dei piccoli fischietti e le tipiche campanelle di ceramica risaliamo verso l’imponente Cattedrale normanna famosa per il suo maestoso mosaico pavimentale. Tornati a San Foca ci fermiamo in centro per cenare nella “Pizzeria il Vecchio Molo”. Pizza buona ed economica. Dopo cena andiamo a recuperare la maglietta di Giulia alla “Trattoria Acaya” e i proprietari ci accolgono come sempre col sorriso. I salentini sono davvero gentili ed ospitali. Un piccolo appunto però dobbiamo farlo. Nella piazzetta stasera non c’è nessuna festicciola ma in compenso vicino le panchine notiamo ancora qualche bottiglia vuota della sera precedente. E dire che i cestini sono lì a due passi. Lo stesso ci è capitato di notare in qualche spiaggia. 4° giorno: Baia dei Turchi Oggi abbiamo trascorso una bellissima giornata balenare alla Baia dei Turchi, a nostro avviso la spiaggia più bella vista durante le nostre vacanze. La Baia dei Turchi è situata nella zona dei Laghi Alimini a circa 5 km a nord di Otranto. I Laghi Alimini sono due laghi scintillanti collegati tra loro e col mare mediante un canale. Raggiungere la Baia dei Turchi non è stato facilissimo ma ne è valsa sicuramente la pena. La spiaggia, come tutta la costa, infatti, non è visibile dalla Litoranea ed è “nascosta” dalla vasta pineta. Per raggiungerla, dopo aver lasciato la macchina nel parcheggio convenzionato, bisogna attraversare un piccolo sentiero sterrato all’interno della pineta. Una volta arrivati in prossimità della costa la Baia dei Turchi ci appare dall’alto in tutto il suo splendore. La spiaggia è bellissima con la sua sabbia dorata e affaccia su un favoloso mare cristallino che va dal celeste, all’azzurro fino al blu. Nella parte meridionale della spiaggia affiorano una serie di rocce a pelo d’acqua con dei colori incredibili. Una piacevole brezza marina fa si che si riesca a stare piacevolmente sulla spiaggia. La mattinata scorre tranquilla tra bagni in mare e castelli di sabbia sulla spiaggia. Giulia incontra anche un amichetto di giochi: Lorenzo, bolognese nato una settimana dopo di lei, ed è davvero bello vederli divertirsi insieme. Sulla strada del ritorno ci fermiamo a prendere pesce e albicocche al mercatino della frutta e poi andiamo al minimarket della Signora Pina. Anche oggi ci accoglie col suo solito sorriso mostrandoci un tripudio di formaggi tipici: giuncata, primosale, burrata e trecce. Prendiamo di tutto un po’ e torniamo a “casa”. Stamattina abbiamo lasciato a spurgare le vongole fresche prese dal pescivendolo e così per pranzo ci gustiamo un bel piatto di spaghetti con le vongole. Il pomeriggio, invece, ci rilassiamo nella piscina del residence. Una nota di merito a Giorgio, il proprietario del residence, per l’attenzione quasi maniacale che ha per la pulizia della piscina dove la nostra Giulia sguazza divertita. Dopo il bagnetto inizia il suo peregrinare per il grande e curatissimo giardino e ahimé, finita la tregua, ci tocca correrle “disperatamente” dietro.  E qui sono sicura di avere tutta la comprensione di chi, come noi, ha dei figli piccoli.

Prima di cena andiamo a fare un giro a San Foca, passeggiamo per l’animata via Po con i suoi tanti negozietti e ci fermiamo in una rosticceria dove acquistiamo calzoni con pomodoro e mozzarella e rustici salentini appena sfornati. Stasera cena casalinga a base di calzoni, rustici e formaggi tipici accompagnati da un buon bicchiere di negramaro, l’ottimo vino locale acquistato qualche giorno fa. A fine serata eleggiamo anche i nostri formaggi preferiti: burrata e primosale.

5° giorno: Tour della Penisola Salentina Le vacanze stanziali non sono proprio il nostro forte e così oggi decidiamo di fare il tour della Penisola Salentina. Nonostante i km le distanze sono ridotte visto che sulle litoranee si trova pochissimo traffico e sulle provinciali e statali il traffico è molto scorrevole. Lasciataci alle spalle San Foca percorriamo la Litoranea fino ad Otranto. Da Otranto in poi la costa si alza su angoli suggestivi caratterizzati da scogliere a picco sul mare, calette rocciose, torri di avvistamento e profumata macchia mediterranea. Prima sosta Porto Badisco piccolo fiordo naturale ben riparato lambito da un bel mare e da scogliere sulle quali prendere il sole e dalle quali tuffarsi. Da qui si prosegue prima per Santa Cesarea Terme e poi per la vicina Torre Miggiano. Santa Cesarea Terme è situata a strapiombo sul mare turchese ed è famosa per le sue terme. Da non perdere il Belvedere con ampia vista sul mare aperto e sull’orientaleggiante Palazzo Sticchi. Torre Miggiano, invece, è una torre risalente al XVI sec. E si trova collocata su uno scoglio a strapiombo sul mare. Più a sud Castro Marina arroccata a picco sul mare con una spiaggia di soli scogli che però non è l’ideale per chi ama le spiagge sabbiose. Vicino Castro c’è la famosa Grotta Zinzulusa, dove però non ci siamo fermati. Proseguendo lungo la litoranea si transita per altri paesini tra cui Porto Tricase ed infine si arriva a Santa Maria di Leuca, la parte più meridionale del tacco d’Italia. Santa Maria di Leuca è una cittadina pulita e ben tenuta con un Lungomare molto carino e numerose ville arabegianti. La giornata è serena e il mare leggermente mosso e lo spettacolo sui numerosi slarghi che affacciano sul mare aperto davvero suggestivo. Santa Maria di Leuca è chiamata la città dei due mari perché situata sulla punta estrema dell’Italia dove lo Ionio e l’Adriatico si incontrano. Bellissimo il panorama sul mare dalla Basilica di Santa Maria di Leuca. Lasciata la costa adriatica risaliamo per quella ionica con destinazione finale Torre San Giovanni distante da Leuca circa 25 km. Lungo il tragitto incrociamo paesini molto carini come Torre Vado, Torre Mozza e Torre Pali affacciate su bellissimo mare azzurro. Torre San Giovanni è una località balenare molto carina percorsa dal lunghissimo Corso Annibale. E’ ormai ora di pranzo e così decidiamo di fermarci a mangiare in un’affollatissima quanto spartana trattoria proprio lungo il Corso principale. La “Trattoria U’ Purpitiello” è in realtà un grande chiosco in legno davvero molto alla buona ma si mangia meglio che nei più blasonati ristoranti marinari. Il personale è molto gentile e informale e il locale è pulito e ordinato. Noi abbiamo ordinato due primi e due secondi spendendo in totale 30 Euro, bibite comprese. Come primi abbiamo preso due tagliolini allo scoglio freschissimo, che al solo pensiero ho già l’acquolina in bocca, e due fritture di calamari tenerissime, tra le più buone mai mangiate. Lo consigliamo davvero a chiunque si trovi da quelle parti. Durante il pranzo, nel suo solito peregrinare tra i tavoli, Giulia trova anche un’amichetta: Chiara di 18 mesi con la quale si diverte tantissimo a “ballare” la taranta, musica di sottofondo nel locale. Lasciata Torre San Giovanni ci fermiamo per una sosta golosa a base di ottimi pasticciotti nella “Pasticceria Martinucci” incrociata durante il nostro viaggio. Chiediamo informazioni sulle spiagge e ci consigliano una spiaggia nota come “Bora Bora”. La spiaggia di “Bora Bora” è una lunga spiaggia di sabbia bianca affacciata su un mare turchese. Il posto è bello e la spiaggia a quest’ora non è molto affollata quindi ci fermiamo per una mezz’ora di relax. La nostra ultima meta, prima di riprendere la via di “casa”, è la rinomata Marina di Pescoluse, nota come “Le Maldive del Salento”. La spiaggia non si può non riconoscere perché è indicata con una grande sdraio e un ombrellone, un’idea davvero simpatica. La spiaggia è di sabbia fine e dorata e il mare azzurro ma sinceramente ci ha delusi un po’. A parte l’incredibile affollamento, per quanto bella, a nostro avviso Baia dei Turchi non ha niente da invidiarle, anzi noi la preferiamo. Ovviamente il nostro è un giudizio soggettivo.

La giornata di oggi è stata bellissima ma molto stancante, soprattutto per Giulia, e così stasera decidiamo di restare a mangiare nel residence andando a prendere due pizze d’asporto. 6° giorno: Baia dei Turchi e Otranto La giornata di oggi trascorre tranquilla e serena. In mattinata torniamo nella meravigliosa Baia dei Turchi e il pomeriggio torniamo a fare una passeggiata nell’animata Otranto. Stasera però abbiamo deciso di regalarci una serata speciale e così prenotiamo un tavolo al “Ristorante Li Marangi” un ristorante molto frequentato situato direttamente a ridosso della spiaggia di San Foca. Il “Ristorante Li Marangi”, che fa anche da Lido, è molto carino, è a forma di veliero e ha una bella terrazza all’aperto in legno con vista mare. La brezza marina e le candele sul tavolo rendono l’atmosfera ancora più romantica. O meglio la renderebbero se non fosse che Giulia, dopo i primi 5 minuti trascorsi a cercare di prendere in mano la candela, non abbia iniziato prima a correre dietro a chiunque si muovesse e poi a salire e scendere per le scalette che conducevano alla spiaggia. E così è finita che ci siamo alternati al tavolo e a correre dietro alla bambina. Comunque abbiamo mangiato bene prendendo entrambi antipasto e grigliata mista.

7° giorno: Torre Specchia Oggi è il nostro ultimo giorno nel Salento e quindi abbiamo deciso di dedicarlo al relax più completo con la mattinata trascorsa in spiaggia nella vicina e deliziosa Torre Specchia e il pomeriggio in piscina. In piscina oggi c’era anche la figlia di Giorgio e Ada, Benedetta, una bellissima e bravissima sirenetta di otto anni. Giulia si è divertita tantissimo a guardare le sue piroette in acqua e a cercare, a modo suo, di imitarla. Giorgio, Ada e Benedetta col loro garbo e la loro accoglienza hanno dato un valore aggiunto alla nostra vacanza. Stasera ci eravamo ripromessi di andare a mangiare in qualche agriturismo ma, dopo aver preparato le valige, la stanchezza ha avuto il sopravvento.

Speriamo che siate riusciti ad arrivare alla fine di questo nostro lungo diario di viaggio e che le informazioni qui contenute possano essere di aiuto a chiunque farà un viaggio in questa bella e accogliente terra. Se avete bisogno di altre info contattateci pure.

Giovanna, Stefano & Giulia



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