Diario di viaggio “Con destino Andalucia”
Arriviamo a Granada con volo da Bergamo della Ryanair (attenzione al peso dei bagagli!!!). Il piccolo aeroporto di Granada è molto ben organizzato: intanto che aspettiamo l’arrivo dei bagagli possiamo ritirare ad un info point una mappa gratuita di Granada e ricevere alcune piccole informazioni. Subito ad attenderci, appena fuori dall’aeroporto c’è un pullman che con 3€ ti porta in centro città: comodissimo! Velocemente arriviamo al ns albergo GRANADA CENTRO (prenotato con www.Booking.Com, come la maggior parte degli alberghi in cui abbiamo soggiornato). Dopo esserci sistemati usciamo ci avventuriamo subito tra le viuzze del centro storico appena dietro alla cattedrale. Da visitare assolutamente quindi la parte attorno alla Cattedrale e il quartiere dell’Albaicin (molto pittoresco).
Tra una visita e l’altra si può fare tappa in qualche bar di tapas. In quasi tutti i bar di Granada ordinando da bere (consiglio una “Canà de Cerveza” oppure del vino) ti portano una tapas, il tutto per 2€: un sogno!!! e dopo la “primera” (la prima Tapas che ti portano), c’è la “secunda”..E così via…E migliorano sempre di qualità! Unico pericolo: trovarsi ubriachi! 😉 I migliori bar di tapas per me sono stati quelli scoperti su lungo Calle Elvira (La Bella y la Bestia e un pub tipo irish quasi di fronte) oppure lungo la strada che porta dal centro verso Albaicin (Plaza Nueva). Per la cena invece ci sono un sacco di locali che offrono menù turistici attorno a Plaza Isabella (appena dietro la cattedrale) oppure vi consiglio un graziosissimo ristorante in C/ Cetti Meriem 10 (una traversa di Calle Elvira) chiamato MESON ANDALUZ dove si può gustare un ottimo menù con i piatti più tipici andalusi per soli 9,65€ a testa!!! Il secondo giorno facciamo una passeggiata per le vie commerciali di Granada e poi ci prepariamo per visitare l’Alhambra (i biglietti è meglio acquistarli prima sul sito www.Servicaixa.Com). L’Alhambra è davvero spettacolare e racchiude un po’ tutti gli esempi di architettura e arte araba che hanno influenzato l’Andalusia (in particolare sono splendidi i giardini Generalife, l’Alcazaba e il Palazzo Nazaries). Il terzo giorno si parte per il nostro tour (tramite www.Enoleggioauto.It/ avevamo affittato un’auto). Alla mattina presto siamo così pronti per partire: destinazione La Alpujarra. Attraversiamo delle colline bellissime decorate dai mulini a vento e possiamo ammirare i tipici “paesi bianchi” arroccati sulle montagne. Visitiamo il paesino di Pampaneira (forse il più caratteristico, un gioliellino!) e Bubion fino ad arrivare a Trevelez (famoso per il Jamon Serrano, buonissimo!). Fate una sosta per una tapas o un Bocadillo con il prosciutto crudo: merita! In queste zone cerchiamo pure dei posti per fare una passeggiata a cavallo (www.Spain-horse-riding oppure nel periodo estivo a Bubion Dallas Love +34 958 763135, fanno anche escursioni di più giorni, ma bisogna prenotare prima! Noi purtroppo siamo rimasti a bocca asciutta…). A Bubion avevamo trovato un alloggio carino (www.Casalasevillana.Es) ma non potendo fare la passeggiata a cavallo decidiamo di ripartire subito e di proseguire fino al mare. Arriviamo così a Nerja, grazioso paese di mare, dove facciamo una piccola sosta. Stiamo un po’ in spiaggia, e poi ripartiamo addirittura per arrivare fino a Torremolinos per cena. Ci sistemiamo al ns albergo AGUAMARINA e dopo un bagno rilassante nella nostra jacuzzi usciamo per cena. Tutto è tranquillo e non c’è una gran vita notturna (dopo i mesi di baldoria estiva riprendono respiro). E’ il tipico posto di mare e di divertimento: oserei dire la “Rimini Andalusa”.
Il quarto giorno appena alzati, troviamo una giornata splendida, direi praticamente estiva (c’erano ben 24°)! Dopo un po’ di relax sulla spiaggia di Torremolinos, torniamo indietro qualche km per visitare Malaga, patria di Picasso, che avevamo tralasciato. Avevamo poco tempo a disposizione per cui abbiamo guardato giusto il centro storico, con la sua città vecchia, la Cattedrale e le vie più commerciali. Volevo solo segnalare l’ Antigua Casa de Guardia (locale molto caratteristico lungo Alameda Principal) dove a poco prezzo si possono mangiare tapas di molluschi o gamberi crudi gustando dell’ottimo vino (Manzanilla, dolce e liquoroso). Inoltre visto che come avrete capito l’appetito non ci manca e certo non vogliamo rinunciare ai piaceri della buona cucina vorrei segnalare un posto, in un vicoletto nella parallela interna vicino alla zona del Porto, dove con quattro soldi abbiamo fatto una bella scorpacciata di pesce e verdure fritte pastellate: CASA VINCENTE (Calle Comisario, 952 225 397). Dopo un veloce giro per Malaga ci rimettiamo in macchina perchè l’obiettivo è Ronda. Quindi lasciamo di nuovo il mare per dirigerci verso i monti. Arriviamo così nel tardo pomeriggio alla romantica città di Ronda. Ci sistemiano all’ostello SAN FRANCISCO (grazioso e molto pulito) e usciamo subito per goderci un po’ di shopping ( i negozi sono davvero economici…E non solo i negozi…Qui le tapas+cana de cerveza arriva a costare 1,5€!!) e per goderci lo scorcio lungo il ponte che collega la città vecchia con la parte nuova. E’ spettacolare: la città è spaccata in due da un precipizio profondissimo. Mai vista una cosa simile! Alla sera ci concediamo una romantica passeggiata per le sue vie praticamente deserte, in questo periodo non ci sono più i turisti, la città è tutta per noi. Per la cena vi suggerisco un ristorantino non lontano dall’albergo (scendendo la via verso il centro, arrivati in piazza, sulla sinistra). Si chiama Bar Faustino e anche se entrando l’aspetto non è dei migliori all’interno nasconde una saletta tutta arredata con poster della corrida. Rapporto qualità/prezzo: ottimo, anzi non regge confronto…Tipo che con 15€ in due si cena abbondantemente! La mattina presto ci alziamo e dopo un’abbondante colazione in una pasticceria/cioccolateria del centro siamo pronti per lasciare definitivamente questa bella cittadina dove sembra che il tempo si sia fermato. Noi purtroppo dobbiamo ripartire.
Dopo un paio di ore di viaggio arriviamo a Gibilterra. Superiamo con facilità e senza code la frontiera e ci dirigiamo direttamente sull’ Upper Rock (il resto della città di Gibilterra lo tralasciamo perchè in realtà non sembra essere molto caratteristico). Paghiamo ben 25€ a macchina e possiamo visitare il l’ Upper Rock Nature Reserve risalendo per la montagna rocciosa (si poteva anche utilizzare la funicolare, praticamente a pari prezzo). L’attrazione principale è costituita dall’ APES’ DEN (ovvero “il covo delle scimmie”) dove si possono ammirare delle scimmie (razza macaco) che sono libere e che ormai costituiscono un vero punto d’attrazione per tutti i turisti (amanti degli animali e non, nessuno rinuncia all’attrazione di vedere così da vicino una scimmia e magari fare con lei una bella fotoricordo). Per me la visione delle scimmie vale da sola il costo del biglietto. Il resto della riserva è costituito da una grotta con stalattiti e altri cunicoli che risalgono alla prima guerra mondiale, i resti di un castello moresco e qualche altra attrazione, ma niente di particolare.
Terminata la visita a Gibilterra ci dirigiamo verso Tarifa. Ci sistemiamo velocemente presso l’albergo scelgo e poi facciamo un veloce giro per la città prima che faccia buio. L’effetto è stranissimo, la vicinanza col Marocco qui è fortissima. Sembra di stare in una città marocchina più che spagnola. E’ cambiata proprio l’architettura e la città sembra diversa da quelle viste finora. Visitiamo velocemente il centro storico con le sue “porte” alla città e le chiese, un giro verso il porto e poi siamo di nuovo a cena. Arriviamo affamati al Cafè Central e ci facciamo una cena sfiziosa a base di Tapas, giusto per stuzzicare un po’ la cucina andalusa. Da Tarifa si possono prendere le navi per il Marocco (Tangeri), anche per una gita in giornata, oppure si fanno escursioni per avvistare le balene.
La mattina, dopo un’abbondante colazione a base di Churros e Cioccolata calda siamo operativi: è il sesto giorno. Oggi avremmo dovuto visitare l’isola (che però nemmeno si intravede all’orizzonte…) e poi fare una passeggiata a cavallo galoppando sulle spiagge bianche di Tarifa (Punta Paloma o Bolonia), ma purtroppo piove molto…Addio cavallo! A malincuore ci tocca rinunciare (se ne avete l’occasione contattate però www.Hurricanehotel.Com oppure www.Aventuraecuestre.Com perchè se amate fare passeggiate a cavallo deve essere proprio una bella esperienza).
Un po’ demoralizzati arriviamo a Cadiz. Pur essendo ancora una città marinara con Cadiz siamo ufficialmente tornati in Spagna (la presenza marocchina qui non è più così marcata). Facciamo un veloce giro della città. Molto carina, anche se a causa della pioggia forte non riusciamo a godercela fino in fondo. Un posto da non perdere per uno spuntino (anche se poi uno tira l’altro e alla fine altro che spuntino!!) dove gustare dei buonissimi sfilatini mignon appena sfornati (montaditos) è proprio davanti all’ingresso della Cattedrale (www.Cerveceria100montaditos.Es): ci sono un centinaio di tipi di panini diversi ed è così possibile assaggiare vari tipi sfiziosi e sperimentare un pò! . Decidiamo di ripartire, cambiando un po’ i programmi rispetto alla tabella di marcia. Facciamo ancora una tappa a El Puerto de Santa Maria dove in piazza, vicino al porto da Romerijo si possono gustare pesci fritti o stufati che da queste parti è considerato un’istituzione. Il villaggio è piccolo ma molto caratteristico. Arriviamo a Jerez de la Frontera città dello Sherry e soprattutto della famosa Scuola Equestre (dove insegnano dressage e si può assistere ad alcuni spettacoli: www.Realescuela.Org). Purtroppo a quest’ora ormai è chiusa. Peccato! Direi però che Jerez e la mancata passeggiata sulle spiagge di Tarifa costituiranno un’ottima scusa per ritornare in Andalusia.
E’ ancora abbastanza presto e, visto che la pioggia continua, non ha senso fermarci qui a pernottare, proseguiamo fino a Carmona (piccola cittadina appena dopo Siviglia). La mattina con calma partiamo per Cordoba. Facciamo subito un giro per la città, visitiamo in particolare l’Alcazar (davvero bello, soprattutto il giardino) e ci perdiamo un po’ tra le vie del centro. La sera la trascorriamo in modo tranquillo, passeggiando tra le romantiche stradine con tappa in qualche bar di Tapas. Il giorno seguente ci alziamo presto per visitare la Mesquita (dalle 8 alle 9 l’ingresso è gratuito, poi si pagano circa 7€) e tutta la Juderia. La città è davvero un piccolo gioiellino ma con una giornata piena a disposizione e un paio di scarpe comode la si visita pienamente! Se alla fine si è stanchi si può concedersi un po’ di relax in un bagno arabo (è meglio prenotare prima, www.Hammamspain.Com/cordoba e costa circa 30€).
Il giorno seguente siamo riusciti a trovare un posto dove ci fanno fare una passeggiata a cavallo. Siamo stati davvero fortunati! Ci dirigiamo così ad Almodovar, ad una quindicina di km da Cordoba. Il maneggio è appena fuori dalla città, ma è meglio telefonare prima (CAMPO BAJO, 665 69 17 10). Con 40€ facciamo una bellissima “rutas a caballo” di 2 ore attraversando le colline andaluse e cavalcando in mezzo a mandrie di vacche e tori: uno spettacolo indimenticabile! Direi che non potevamo essere più fortunati! Tra l’altro i proprietari del maneggio ci hanno consigliato un ristorantino, proprio ai piedi del Castello, con un ottimo buffet completo a 10€. Dopo pranzo vi consiglio la visita al bellissimo Castillo de Almodovar, merita! Nel primo pomeriggio arriviamo a Siviglia. Ci sistemiamo in albergo e andiamo alla stazione a riportare l’auto. Siamo un po’ malinconici perchè questo segna la fine del tour e anche l’avvicinarsi della fine della vacanza. Alla sera ci buttiamo direttamente nel quartiere di Santa Cruz.
A Siviglia avrete l’imbarazzo della scelta per bar e ristoranti. Vi conviene magari allontanarvi un po’ di più dalle zone turistiche per scoprire proprio dietro l’angolo qualche posto più caratteristico e frequentato da veri sivigliani. Vi segnalo in particolare il Bar Alfalfa (nell’omonima piazza) oppure il Levies cafè bar (in Santa Cruz lungo Santa Maria la Blanca). Qui a siviglia le tapas sono un po’ più care (siamo attorno ai 2,5€/4€) ma generalmente sono più grosse e più varie. Per una cena vi segnalo la VINERIAS SAN TELMO (Paseo Catalina de ribera, 4 – Dietro ai Giardini del Murillo): elegante e ottimo rapporto qualità/prezzo. Oppure, se volete qualcosa di ancora più economico potete mangiare del pesce fritto lungo Santa Maria la Blanca (Sotto Hotel Puerta de Sevilla). Ma i locali attorno alla Giralda e in tutte le vie lì attorno impazzano di bar e ristoranti di tutti i tipi e per tutte le tasche. A Siviglia inoltre non potete non vedere almeno uno spettacolo di flamenco. Si trovano per circa 35€ i biglietti per lo spettacolo tipico (e molto turistico) di Flamenco a El Arenal o posti simili (potete chiedere ulteriori informazioni presso l’ufficio del turismo). Se invece non volete rinunciare al flamenco ma avete un budget più basso a disposizione potete andare a El Tamboril (in Santa Cruz, tipico sivigliano) oppure a LA CARBONERIA dove tutte le sere si esibiscono gruppi locali (alcuni davvero molto bravi!) – entrambi con ingresso libero.
Il giorno seguente ci dedichiamo alla visita della città: impossibile perdere l’ALCAZAR e la Cattedrale con la Giralda. Dopo i monumenti principali ci dedichiamo alla visita capillare di tutti gli altri monumenti della città. Ci sono un sacco di monumenti e palazzi bellissimi, ma forse tra tutti, quello che mi ha colpito di più è stata Piazza di Spagna, con le sue bellissime ceramiche che rappresentano tutte le città della Spagna. Il giorno seguente, dal nostro albergo ci dirigiamo verso la stazione degli autobus dove con 2,2€ prendiamo un bus che in 15min ci porta all’aeroporto. La vacanza ora è davvero finita, ma l’Andalusia è troppo bella e stiamo già meditando di tornarci!!!