Diario di viaggio a Madrid e Toledo
Alle 17 arriviamo all’Hotel Perla Asturiana (www.Perlaasturiana.Com) dove paghiamo con lo sconto internet 53 € la tripla e 41 € la doppia in plaza Santa Cruz, esattamente nel centro di madrid. Per arrivarci prendiamo 3 linee della comoda, pulita e semivuota metropolitana di Madrid comprando un carnet di 10 corse per 5,30 €.
Le camere sono belle grandi ed anche i letti sono veramente comodi.
Dalle 18,00 alle 20,00 siamo andati a fare un giro per la città asburgica, la parte più antica del centro storico visitando P.Za Mayor, Calle Toledo, la Chiesa di S.Isidro, P.Za de la Villa e il municipio, ammirando le numerose calle (vie) che si intersecano in modo disarticolato, caratteristica di ogni borgo medievale.
Qui la vita scorre in modo più lento rispetto alla stressante Milano e l’appuntamento della combriccola per la cena è previsto alle 21,30, direzione Quartiere Sant’Anna alla ricerca di Tapas e Movida.
Dopo un primo aperitivo a base di ottima sangria, proviamo ad addentare le Tapas da “La Trucha” dove seduti a ristorante ordiniamo un mix di tutto e il cameriere inizia a servirci innumerevoli ottime razioni di piattini con verdure, carne e pesce da farci scoppiare fino al nostro “basta” presentandoci un conto di 13,70 € a persona: da tornare! La notte la trascorriamo un una bella tavernetta con musica spagnola il “Cardamomo”, tra balli e movimenti spagnoleggianti.
8 OTTOBRE Cominciamo ad affrontare uno dei tre mostri sacri di Madrid: “El Prado” la pinacoteca di quadri antichi tra le più famose del mondo. Il museo è enorme, anche se non è grande quanto il Louvre, e la collezione di quadri è di notevole valore: tra quelli che mi hanno più colpito decisamente i due quadri più famosi di Goya “la Maya Desnuda” e la “Maya Vestida”.
Per pranzo ci rilassiamo davanti al monumento di Alfondo XII, nel parco del “Buen Retiro”, mentre il pomeriggio lo dedichiamo a gironzolare nella zona davanti a Palazzo Reale, precisamente il P.Za d’Oriente, visitando da lì la cattedrale di “N.S. De la Almudena” ultimata solamente nel 1992 e la basilica di “San Francesco il Grande” che ha una bella cupola affrescata e con un diametro di larghezza che è il 4° del mondo.
Concludiamo in bellezza facendo una scappata all’”Eremita di San Antonio de la Florida” Pantheon del Goya che qui ha affrescato la cappella creandone un autentico capolavoro.
A cena prendiamo l’abitudine spagnola di far tardi e ci presentiamo da “La Baracca” alle 22,30, dove per 35 € ceniamo con antipasti, Paella, vino, dolci. Il locale non ci ha entusiasmato molto, specie perché i camerieri risultano troppo invadenti e le paelle un po’ troppo poco condite per i nostri gusti! La notte finsce alla ricerca di qualche localino da ballare, scelta che si rivela un po’ più ardua del previsto perché eravamo nel quartiere della Checua e molti locali erano riservati ad un pubblico omosessuale.
9 OTTOBRE E’ la mattina del II° mostro: il “Thyssen”, ma questa volta per affrontarlo in modo corretto azzanniamo delle meravigliose paste da una tipica pasticceria che fa anche da bar in Plaza del Sol: la “Mallorquina” che a mio avviso è assolutamente fantastica.
Il museo mi è piaciuto sia per la disposizione dei quadri distribuiti su in un bel percorso cronologico che per la qualità di alcune opere esposte, come ad esempio “Giovanna Tornabuoni” del Ghirlandaio o “Morte di Giacinto” del Tiepolo, ma sono presenti anche molti interessanti quadri di arte moderna.
Pomeriggio dedicato prima alla visita di Palazzo Reale (8 €) dove abbiamo preso anche l’audioguida (2,30 € ) in italiano che decisamente vale la spesa.
Il palazzo è ben conservato è sembra ancora molto “vissuto” grazie alle sue sale “arredate”.
Prima di cena ho concluso la cisita del centro storico visitando il Monastero delle Reales Descalzes ( solo esternamente perché chiudeva alle 17,45… Ed aveva aperto solo alle 16 L !!!), la chiesa di S. Andrea (molto interessante nel suo stile barocco fatto di marmi rosa e neri), la torre Mudéjan di “San Pedro El Vejo” e la basilica di San Miguel con la sua facciata “arrotondata”.
La cena è stata una vera sorpresa: Tapas in un bar tipo “Sport” con tanto di partita di calcio Spagna-Belgio e avventori che commentavano in spagnolo ogni gol mancato come fanno anche i nostri connazionali quando guardano le partite al bar che a sentirli solo loro capiscono di calcio o non avrebbero sicuramente sbagliato il gol se fossero stati là davanti alla porta! Il posto si chiama “El Zagal” – Trujillos, 7 e per mangiare un buon pasto a base di varie Raciones + sangria + dolce abbiamo speso 8,70 € e il padrone molto gentilmente ci ha pure offerto un’ottima grappa locale buon inizio alcolico per “reggere” la notte. Concludiamo la giornata scoprendo cosa vuol dire “Movida” di sabato sera in numerosi disco pub nei dintorni di Plaza del Sol fino alle 4 di notte! 10 OTTOBRE Sveglia dopo poche ore (!) per scappare verso Toledo, non dopo una ormai classica puntata dalla “Mallorquina”.
Prendiamo l’autobus dalla stazione di “Mendez Alvaro” sulla linea 6 della Metro e pagando 4,00 € arriviamo in poco più di un’ora alla stazione degli autobus di Toledo. Da lì bisogna prendere un bus urbano (il N°5 – 0,80 €) per arrivare alla piazza Zocodover, nel centro di Toledo.
Per noi la città è stata una piacevole sorpresa perché si ha l’impressione di essere tornati al medioevo nella antica capitale spagnola. Bellissima per la posizione della città circondata per 3 lati dal fiume Tajo e per le sue opere artistiche dove emerge in modo considerevole l’imponente Cattedrale da visitare assolutamente (5,50 €) sia per il tesoro che per il bellissimo quadro di El Greco, l’”Espolio”, oltre che per la vastità del sue navate.
Ma tutto il dedalo di vie della città è da scoprire, con le sue componenti arabe, cristiane e ebree, splendidamente amalgamate fra loro, girando attorno all’Alcazar, al Museo di Santa Cruz alla casa di El Greco ed infine visitando il convento e la chiesa di “San Juan de los Reyos”.
Alla sera, tornati a Madrid, abbiamo mangiato Tapas da “Cruz Blanca” 12 €, che secondo noi è un posto normale, nulla di speciale. La notte è molto più tranquilla delle precedenti e Madrid ci dimostra che ogni tanto si prende un po’ di pausa nella Movida.
11 OTTOBRE Per l’ultima mattinata a Madrid, decido di visitare la terza pinacoteca più importante della città, il Reina Sofia che ospita una ricca collezione di quadri contemporanei spagnoli. La mostra mi è molto piaciuta soprattutto per la presenza di quadri di Dalì e per la presenza del quadro più famoso di Picasso, la “Guernica”, davvero impressionante, sia per le dimensioni di 7,5 mt X 3,5 mt sia in particolar modo per le sensazioni che si provano vedendo quello che unanimemente è considerato il quadro delle “vittime civili” di ogni conflitto bellico.
Vicino al museo, c’è anche la stazione dell’Atocha bella da visitare per il suo atrio che racchiude un giardino tropicale e per ricordare la strage dello scorso 11 marzo e le povere vittime che hanno perso la vita in quel terribile giorno.
L’ultimo pranzo ce lo siamo goduti sotto il sole di Plaza Mayor mangiando al “Museo del Jamon” impagabile relax e degna conclusione del nostro soggiorno Madrileno.
CONCLUSIONI Madrid ci ha regalato 5 splendidi giorni appena sufficienti per visitarla , ma sicuramente non per viverla appieno. Il costo della vita è in genere più basso che nel nostro Paese e il ritmo della vita delle persone è decisamente molto più rilassato. I servizi pubblici sono efficientissimi e le gente in genere molto cordiale. Un ringraziamento per le riuscita di questo mio “sogno nel cassetto” va davvero agli altri 6 partecipanti, ognuno con i suoi “ritmi di vita” e interessi hanno avuto un obiettivo comune: quello di godere della compagnia degli altri e allo stesso tempo non ne ha limitato la libertà.
Ancora grazie dalla vostra “Guida di Mutua”!!