Diario di un viaggio a Phuket:Thai holidays

THAILANDIA DIARO DI UN VIAGGIO A PHUKET : VACANZE DI NATALE 2003-04 23/24 12 2003 Ore 9.30 si parte con un volo Swiss Air per la volta di Zurigo dove ci attende il Boeing della Thai che ci porterà fino a Bangkok.Dopo alcune ore di attesa nell'aereoporto elvetico si decolla di nuovo.Incredibile una volta saliti sul volo sembra gia di stare in...
Scritto da: Simone Orlandi
diario di un viaggio a phuket:thai holidays
Partenza il: 23/12/2003
Ritorno il: 07/01/2004
Viaggiatori: in coppia
THAILANDIA DIARO DI UN VIAGGIO A PHUKET : VACANZE DI NATALE 2003-04 23/24 12 2003 Ore 9.30 si parte con un volo Swiss Air per la volta di Zurigo dove ci attende il Boeing della Thai che ci porterà fino a Bangkok.Dopo alcune ore di attesa nell’aereoporto elvetico si decolla di nuovo.Incredibile una volta saliti sul volo sembra gia di stare in Thai,le hostess con il loro tradizionale vestito e il sorriso smagliante ci mettono subito a nostro agio.L’attesa è trepidante,11 ore di volo passano tra due pasti,un paio di singha (giusto per calarsi nell’atmosfera) e alcuni film.

Giungiamo nella capitale del vecchio Siam alle 6 00 della vigilia di Natale,un pasto veloce all’aereoporto e poi su uno dei tanti autobus che ci portano all’aereoporto dei voli nazionali dove alle 10.00 ripartiamo con destinazione Phuket.

Alle 11.30 atterriamo.Finalmente di nuovo nella tanto ambita terra del sorriso.I colori sono molto accesi,l’aria è calda ma non insopportabile.Io ed il mio compagno di viaggio ci guardiamo e sorridiamo.Adesso comincia la festa!! Giungiamo a Patong con un taxi con l’aria condizionata per meno di 150 bath.Ci facciamo lasciare a Nanai road dove un nostro amico ci aspetta per accompagnarci fino all’hotel.La camera è molto grande,dotata di ogni sorta di confort ed un balcone molto spazioso.Tutto per 800 bath al giorno.Mi scappa da ridere!! Il tempo di svuotare la valigia e di fare una doccia e siamo subito a Patong beach.Certo a prima vista ricorda molto le spiaggie europee,forse per accogliere un turismo sempre più crescente,molti ombrelloni uno accanto all’altro, acquascooter ovunque,ma mi basta dare un’occhiata al colore del mare per fare svanire ogni dubbio.Così ci buttiamo in acqua e mentre il sole scalda le nostre spalle ripensiamo al freddo che ci siamo lasciati alle spalle e sorridiamo.

Alla sera dopo un pasto a base di cucina Thailandese (e con le lingue in fiamme) ci dirigiamo verso Bang-La Road.Questa parte della città stracolma di barettini e piccoli negozietti ricorda per alcuni versi Pattaya,anche se onestamente in misura meno spudorata.Così ci intratteniamo in alcune sfide a forza 4 e dadi con le ragazze thai che portano tutte un cappellino da babbo natale…Sono stupende e di una simpatia infinita (oltre che di una bellezza disarmante!!).A stento riusciamo a resistere alle loro “avance”.Stanchi dal viaggio e dal fuso orario decidiamo di andare a riposare.Per oggi abbiamo fatto anche troppo.

25 12 2003 Natale!! Appena sveglio questo è il primo pensiero che mi balena per la testa.Il tempo di riprenderci e dopo una rapida consultazione alle guide Lonely Planet decidiamo di dirigerci verso Karon Beach,e di affidarci anche ad un tuk tuk per raggiungerla.Così dopo aver contrattato il prezzo(troppo divertente) per 300 bath per 2 persone andata e ritorno ci facciamo lasciare alla spiaggia dicendo al tassista sorridente di venirci a riprendere alle 18.00.Lo splendido colore del mare turchese ci disorienta per alcuni secondi.Affittiamo 2 sdraio e 2 ombrelloni per 100 bath e poi corriamo subito a fare il bagno.Sono le 13.00 di Natale ed il sole scotta,ma noi non ce ne curiamo affatto.Troppa la voglia di tuffarsi in acqua.La cosa sorprendente è che camminando sulla sabbia questa emette un suono strano,quasi come se si calpestasse della neve,incredibile.Questa i Thailandesi la chiamano la sabbia che canta.Ed hanno ragione,Provare per credere.Così dopo vari bagni,decido di regalarmi un bel massaggio thai,mi dirigo verso la ragazza che per 150 bath mi regala un massaggio veramente rilassante.Per un’ora intera sono sotto le sue mani e alcune volte sono così rilassato che mi addormento,svegliato dalle sonore schiaffeggiate della mia gentile massaggiatrice.Al termine mi sento una persona nuova e visto che puzzo di olio di canfora mi ributto in acqua alla faccia del relax.Le ore trascorrono oziose fino a quando non ci compriamo 2 ananas e una fetta di anguria.Qui la frutta ha un sapore eccezzionale.E mentre vediamo il sole iniziare la discesa verso il mare,chiedo al mio amico di darmi una sigaretta.Lui mi guarda stupito ricordandomi che son 6 anni che non fumo,ma io insisto.Mi sento talmente bene con me stesso che mi voglio regalare un piccolo vizio…Una sigaretta.La aspiro dolcemente e penso,penso che dopo un anno e mezzo di lavoro adesso sono qui,dove ho sempre sognato di essere,a 11000 km da casa al caldo e nel paese più bello del mondo.

Le 18.00.Ci dirigiamo verso il tuk tuk che puntuale ci riporta a Patong,mentre godiamo dello spettacolo di un tramonto andamano.

Alla sera usciamo a fare shopping,dopo aver cenato in un ristorantino a base di pesce.

Poi ci buttiamo nella vita caotica di Patong dove sorseggiamo qualche singha di troppo e conosciamo un sacco di italiani che per un motivo o per l’altro si sono spinti fin quaggiù a cercare se stessi o provare nuove sensazioni.Come è piccolo il mondo!!!Tra chiacchere,birre e passeggiate ci sentiamo un pò alticci,così decidiamo di buttarci in discoteca.Andiamo allo Shark,non vi è molta gente dentro,quindi dopo una consumazione veloce abbandoniamo il locale per dirigerci verso la nostra dimora.

26 12 2003 Ci svegliamo di soprassalto.Sono le 11.00.L’aria condizionata della nostra camera ci ha reso il sonno più pesante.Dopo aver stuzzicato qualcosina,ci dirigiamo alla ricerca di un tuk-tuk.Destinazione Ao Bang Tao Beach.Poche centinaia di metri prima di arrivarci una mandria di bufali attraversa la strada ed il nostro tassista è costretto a fermarsi…Buon per noi,ne approffittiamo per scattare qualche foto!!Quando giungiamo ad Ao Bang Tao mi sembra di sognare…Una lingua di sabbia bianca a forma di mezzaluna lunga 8 km circa si apre davanti ai nostri occhi..Alcuni resort esclusivi dominano la parte centrale della baia a cui è stato dato il nome di Laguna Phuket.Tutto da cartolina… Il mare è di un turchese-smeraldo talmente limpido che non resisto alla tentazione di tuffarmi,il mio amico ride io invece grido di gioia.Ci incamminiamo lungo questa splendida baia fino al punto in cui troviamo solo 2 ombrelloni e 2 sdraio,decidiamo di accamparci qui.Il padrone del barettino in legno ci invita ad accomodarci.Veste una maglietta del Manchester United regalato da qualche turista di passaggio,ci propone di bere qualcosa invece di pagare l’affitto delle sdraio.Siamo d’accordo.Mentre sorseggio la mia “Singha”,mi guardo intorno…Solo sabbia,vegetazione e palme dietro di noi,mentre il canto degli uccelli tropicali accompagna lo scandire del tempo delle onde che si infrangono sulla spiaggia.In uno scenario del genere è impossibile non rilassarsi così ci addormentiamo entrambi.Non ricordo quanto tempo sia passato dall’ultima volta che mi sono sentito così in armonia con un posto…Forse non lo ero stato mai.Fatto stà che il nostro sonno è interrotto solo dal rumore di un cavallo che galoppa portando sulla sua schiena una turista.Mi giro e noto che siamo fatti oggetto di “particolari attenzioni” da parte di alcune ragazze thailandesi di un chioschetto vicino a noi.I loro sorrisi ci colpiscono,sono di una bellezza straordinaria e rispondiamo ai loro saluti con un cenno del capo.Ci siamo già innamorati!!! Le osservo mentre si accingono a fare il bagno,sono le 5 e mezza del pomeriggio,il sole ha iniziato la sua discesa lenta e loro ne approfittano per tuffarsi in acqua…Completamente vestite.Incredibile,noi percorriamo migliaia di km per farci “bruciare” dal sole dei tropici penso,loro invece sono coscienti della nocività che il sole di queste latitudini può provocare.Decidiamo di tornare verso il tuk tuk che ci aspetta e mentre salutiamo il propietario del barettino,costui ci invita a ritornare.”Puoi contarci amico” gli rispondo.Mentre camminiamo verso il “taxi” assistiamo come spettatori all’ennesimo spettacolo della natura con la sua varietà di colori.Sento una miriade di sensazioni percorrermi la schiena,tutte una più bella dell’altra.

Ma la cosa più bella avviene durante il ritorno in tuk tuk,una volta tramontato il sole,tutto il cielo circostante si colora di un rosso fuoco…Mai visto un cielo così!!! Neanche in televisione.Siamo talmente entusiasti che costringiamo il povero tassista a fermarsi per godere dello scenario sopra le nostre teste e scattare qualche foto naturalmente.

Alla sera ci dirigiamo verso un ristorante thai tutto in legno,ci deliziamo il palato con dell’ottima cucina del posto (dai sapori a volte strani,ma cmq da provare!!) e mentre diamo una pausa alle nostre bocche ormai “bruciate” dal peperoncino il mio amico mi guarda e serio mi dice”Stasera quando ritorno in camera dò fuoco al biglietto del ritorno !! “.

Una risata in contemporanea rompe la quiete del ristorante.Altro giro per Soi Eric,altre conversazioni in inglese con fanciulle dagli occhi a mandorla.Altre Singha che scorrono a fiumi nel mio stomaco.

27 12 2003 Oggi decidiamo di noleggiare un motorino.Per 200 bath io ed il mio amico Fabio abbiamo uno scooter per 2 giorni.Mi cimento io alla guida all’inglese.Non sono molto pratico e l’insicurezza della guida al contrario non favorisce certo la cosa,ma tutto fila liscio o quasi.Dopo un giro panoramico fino a dopo AoBang Tao Beach decidiamo di tornare indietro,durante il ritorno assistiamo ad una scena inquietante.Un poliziotto ci fa cenno di rallentare mentre sull’asfalto notiamo il disegno di una sagoma umana.Molto probabilmente il malcapitato che ha avuto un’incidente è passato a miglior vita.La cosa mi turba un pochino.Giungiamo a Laem Sing Beach.Una piccola baia nascosta nella vegetazione.Per raggiungerla (dopo aver depositato in custodia lo scooter) bisogna percorrere alcuni tratti in discesa ripida nella vegetazione,ma una volta terminato il percorso lo scenario che si presenta ai nostri occhi è una delizia.Una piccola baia a mezzaluna con un mare turchese,molti ombrelloni questo si è vero,ma tanti barettini che cucinano dell’ottimo pollo alla griglia.Riusciamo a stento a trovare 2 sdraio per 100 bath.Ci addormentiamo subito(visto i postumi della sera prima) e quando mi sveglio ho un piede in fiamme dal sole che girando mi ha fregato.Tanti bagni e dopo aver mangiato dell’ottimo Tuna Sandwich decidiamo di aspettare il tramonto.A poco a poco il sole da giallo diventa rosso fuoco e con le nuvole di passaggio regala degli spettacoli di estrema bellezza,giochi di luci e colori che mai mi sarei immaginato di vedere.Anche il mio amico è entusiasta.Foto e ancora foto.

Al rientro sono ormai calate le tenebre e tutto assume un’aria ancora più festosa.

Doccia veloce,sbarbata e pronti per cimentarsi nella caotica vita notturna di Patong.Questa volta troviamo un Guinnes Pub dove un gruppo di Inglesi suona dal vivo successi di ogni genere,rock,reggae,country.Veramente molto bravi,il pubblico è entusiasta.Ci aggiungiamo ai cori delle persone(per lo piu inglesi ed irlandesi) che sono seduti…E tra una pinta di Guinnes e l’altra mi sento felice,anzi felicissimo.Si canta,si beve,si scherza…La felicità da queste parti è di casa.La noia ci ha ormai completamente abbandonato,è solo un brutto ricordo.

Quando sentiamo la botta della birra in testa usciamo.Ci infiliamo nel mezzo della bolgia di andirivieni di gente,ci è venuta fame.Così ci fermiamo presso uno dei chioschetti dove cucinano dell’ottimo pollo speziato.Ottimo da degustare in camera davanti alla tv prima di addormentarsi.

28 12 2003 Ci svegliamo prima del solito,così decidiamo di concederci una piccola colazione.Caffè nella hall del nostro albergo e sigarettino classico.Ormai ho ripreso.E’ ufficiale…

In sella allo scooter di nuovo,destinazione Kata Beach.Guida Fabio.Il mio amico.Durante il tragitto ho modo di ammirare lo scenario che mi circonda,verde ovunque,palme,gente alle prese con la normale vita quotidiana,abitazioni di lusso affiancate ad abitazioni di gente povera,molto povera…Questo contrasto che può sembrare assurdo,è predominante in Thai…E se le prime volte mi dava fastidio adesso ho imparato a non farci più caso e ad accettarlo.Come una caratteristica principale di questo paese.

Adoro sempre di più questo posto!! Il nostro viaggio è interrotto da un elefante che “ci chiede precedenza”..Quindi gli lasciamo attraversare la strada e nel frattempo lo fotografiamo.Ho sentito mille storie tristi su questi enormi mammiferi,ma voglio pensare che non siano vere e che siano ancora animali rispettati e protetti,non sfruttati o maltrattati al servizio del turismo occidentale.Riprendiamo il viaggio fino a destinazione.La baia di Kata è particolarmente bella.Un lembo di sabbia bianca a forma di mezzaluna ed un mare turchese.Il vicino isolotto di Ko Pu rende questa baia ancora più suggestiva.

La sabbia emana un calore insopportabile.Trascorriamo tutto il pomeriggio,tra bagni e sonni sotto l’ombrellone.Al calar del sole le long tails dei pescatori vengono ormeggiate alla riva,mentre l’alta marea incalza velocemente.Un pescatore sulla riva getta le reti in acqua dove raccoglie cozze e vongole.Vederlo lavorare in tutta la sua “eleganza” mi affascina.Un’altra cosa da raccontare una volta in Italia.Il ritorno ci regala l’ennesimo contrasto di colori.Una emozione dietro l’altra.

Alla sera cena a base di pesce e poi foot massagge.Per un’oretta buona mi vengono massaggiati i piedi.Sensazionale…Ci sono momenti in cui dormo.La mia massaggiatrice sorride;io invece penso che questo popolo è sublime.Gente sempre allegra,contenta di vivere…Il mio amico mi ha detto una sera…”Ho collezionato pìù sorrisi qui in 15 giorni che da noi in 38 anni”.Parole sante amico.Niente di più vero.

29 12 2003 Se ripenso a questa data negli anni passati mi viene la nausea…L’angoscia di dover fare per forza qualcosa all’ultimo dell’anno,correre a prenotare qualche ristorante o discoteca.Adesso invece l’idea non ci sfiora neanche.Qui è capodanno tutti i giorni.Oggi puntiamo verso Surin Beach.Spiaggia incantevole e molto tranquilla ,oggi il mare è mosso ma questo non cambia i riflessi turchesi dell’acqua.Ci intratteniamo con un venditore ambulante,con il quale contrattiamo per un paio di pantaloncini e un kimono da regalare.Prezzo iniziale 1500 bath.Li ho portati via per 750 bath.La metà.Assurdo !! Ma quì funziona così.Per il farang tutto costa di più,ma se sei abile a contrattare riesci a portare via la merce a meno della metà del prezzo iniziale.

E’ una prassi quotidiana quella di contrattare,come quella di lasciare la mancia nei ristoranti…(sinonimo di buona educazione).Nel pomeriggio mi concedo l’ennesimo massaggio Thai,al termine del quale mi butto in acqua.Dopo vari tuffi in mare a sfidare le onde,decidiamo di fermarci a godere del tramonto.Pochi minuti prima del calar del sole qualche nuvola di passaggio si addensa sopra di noi,e lo spettacolo che si spalanca ai nostri occhi è unico.Un mix di colori e luci da non credere.Per un’oretta buona il cielo dà il meglio di sè.Improvvisamente mi sento piccolo,davanti ad una simile manifestazione di potenza della natura.Mentre osservo il tutto,aspiro la mia Marlboro e penso.Il mio amico si intrattiene con un piccolo ospite,io invece sono immerso in una sorta di “Nirvana” con l’ambiente circostante.Scatto foto in continuazione.Voglio rendere partecipe anche i più increduli dei miei amici a questa bellezza.Osservo il sole che ormai è una palla di color fuoco immergersi nel mare. 5-10 secondi e sparisce.Semplicemente perfetto!! Estasiati lasciamo la spiaggia ed il nostro piccolo amico che si era aggiunto a noi per osservare il tramonto.

La sera tuffo nei barettini a Soi Eric,ragazze che ballano…Bellissime.Mai volgari,al contrario molto sensuali.Credo che la ragazza asiatica incarni il mio tipo ideale di donna.Adoro come portano i loro lunghi capelli neri,raccolti con la coda di cavallo. Evidenziano i tratti somatici unici delle donne di queste latitudini.Il taglio dei loro occhi e il loro sorriso perfetto poi sono un ulteriore strumento di seduzione.Giri di Singha e Tequila.Ho la nausea.Ma non mi voglio porre limiti..Dopotutto sono in ferie.

30 12 2003 Risveglio traumatico.Ho un cerchio alla testa.Troppa Singha.Il mio amico mi chiede cosa vogliamo fare,ma sono troppo stordito per ragionare,così gli propongo di tornare ad Ao Bang Tao Beach.Ci facciamo portare con un tuk tuk,dove alla guida siede una intera famiglia Thai,il marito al volante,la moglie con un neonato tra le braccia e il fratellino maggiore.Mentre procediamo lungo le sinuose strade di Phuket,osservo i due bambini…..Sono bellissimi veramente.Ispirano tenerezza con quella carnagione olivastra,vorrei fotografarli entrambi ma non oso chiederlo al padre…Non voglio sembrare troppo scortese.Giungiamo alla spiaggia.Orario di ritorno le 18.00.Ci muoviamo verso l’altra estremità della baia.Ad un tratto un ragazzo Thai ci chiede se vogliamo andare a fare snorkeling al largo,verso Rock Island.Suo padre che ha la barca proprio davanti a noi è disposto ad accompagnarci per 800 bath per 2 ore.Indecisi sul da farsi,accettiamo.Cominciamo la traversata del mare.Per 30 minuti circa navighiamo ad una buona velocità.Osservo le onde infrangersi sui bordi della long tails.Si balla un pochino,ma è un’emozione nuova.Giungiamo all’isolotto…Una enorme roccia sporgente nell’oceano.Attracchiamo,lego la corda della boa all’imbarcazione per ancorarci.Ci viene distribuito tutto il materiale,pinne,giubbotto salvagente,maschere e boccaglio.Premetto:sono alla primissima esperienza di questo genere.Sono un pò nervoso.Mi butto in acqua.Sotto di me si apre un mondo di estrema bellezza.Una miriade di pesci colorati,dalle forme e dai colori piu disparati,stelle marine,conchiglie,coralli.Sono estasiato.Giriamo intorno a quest’isolotto per un ora e mezza buona.Scattiamo qualche foto con la macchina subacquea.Al ritorno verso la spiaggia sono incredulo,mai visto una cosa del genere.Il mio amico mi prende in giro.Una nuovissima esperienza che spero di rifare al più presto.Mi accendo una sigaretta e mi godo lo scenario intorno a me.Sono in pace con me stesso per la prima volta dopo tanto tempo.Sorrido.Quando ci facciamo lasciare alla spiaggia,salutiamo il nostro gentile pescatore e ci incamminiamo senza meta.Per 2 ore percorriamo tutta la baia a piedi.Incontriamo elefanti e cavalli durante il nostro tragitto,fino a quando non vediamo un “Reagge Bar” dedicato a Bob Marley.Decidiamo di fermarci qui.La lunga camminata ci ha stancato così ci addormentiamo mentre dal barettino giungono le note di “No Woman No Cry”.Quasi quasi mi commuovo.Questo,tutto questo era quello che avevo sempre sognato di fare un giorno…E adesso quel giorno era arrivato.Che emozione.Spiaggia,silenzio,palme,onde del mare,canto di uccelli tropicali,sole e in sottofondo canzoni di Bob Marley!!!A raccontarlo non ci si crede.Uno sballo!!Verso le 5 e mezza ci concediamo un cocktail al fresco da sorseggiare aspettando il tramonto.Quando facciamo ritorno verso il tuk tuk,qualche nuvola di passaggio rende l’ambiente ancor più suggestivo con i contrasti di colori e luci.Altre foto.Ci tocca correre per non fare aspettare il nostro amico tassista.Siamo in ritardo di 15 minuti.

Alla sera prenotiamo presso un’agenzia il viaggio verso Koh Phi Phi per 3 gg e 2 notti in un bungalow a sole 1250 bath a persona.Evvai che si festeggia(e quando mai !!)…

31 12 2003 Ultimo dell’anno!!Oggi decidiamo di andare a fare visita ai templi,e precisamente a Wat Chalong.Guarda caso,quando scendiamo nella hall dell’albergo notiamo la presenza di giovani monaci che pregano inginocchiati per terra.Chiedo delucidazioni in proposito e mi viene spiegato che sono giunti per augurare un buon anno alle persone che lavorano qui.La nostra presenza non li scompone più di tanto,c’è un forte odore di incenso che aleggia nell’aria.Anche le ragazze che lavorano alla reception si uniscono alla preghiera.Cerco di rimanere in silenzio il più possibile.Non voglio essere di impiccio.Mentre cerchiamo 2 “mototassisti” noto come tutte le abitazioni, i piccoli laboratori di tessitura e i vari negozietti di Nanai Road sono adornati di palloncini e luci particolari.Si comincia a respirare l’atmosfera da “ultimo dell’anno”.

Quando siamo a Wat Chalong il mio amico è incredulo.Scatta foto in continuazione,io invece cerco cose più particolari.I templi è inutile dirlo sono stupendi,tutti colorati,alcuni ricoperti d’oro e al suo interno vi sono moltissime persone che pregano senza prestare troppa attenzione ai turisti di passaggio.Noto l’estrema devozione religiosa e non posso fare a meno di farmi un piccolo esame di coscienza.Visti dall’interno poi sono ancora più belli.Incredibile l’estrema cura nella disposizione delle statue di cera del Buddha e lo splendore dei dipindi sulle pareti che rappresentano la storia di Siddharta Gotama .Anche i giardini che circondano i vari templi sono ben curati.Giriamo e fotografiamo fino alle 12 e 30.

Poi i nostri tassisti ci accompagnano verso Rawai Beach.A prima vista non ci sembra un granchè la spiaggia,così uno dei due tassisti(forse dopo aver notato la disapprovazione sui nostri volti) ci consiglia di andare a fare snorkeling a Coral Island (Koh Hae in thailandese).Accettiamo per 1200 bath tutto il giorno.Il nostro scafista è un poco spericolato e si diverte a sobbalzare con la long tail sulle onde del mare mosso,sorride divertito mentre osserva le nostre strane espressioni dovute ai salti dell’imbarcazione.Un’esperienza unica,da provare!! Procediamo così veloci che non mi è possibile fumare una sigaretta.Dopo mezz’ora buona giungiamo all’isola.Il mare è da favola!!Trasparentissimo…La spiaggia al contrario è molto piccola e stracolma di turisti intenti a fare immersioni(per lo più giapponesi e cinesi).Non riusciamo a trovare nè sdraio libere ne attrezzature per praticare snorkeling.Ma per fortuna il mio amico si era portato dietro pinne e maschera così a turno ci immergiamo.La barriera corallina è stupenda,Un paradiso!!L’acqua è talmente limpida che si vedono i pesci anche ad occhio nudo.Spettacolare.C’è anche una piccola medusa tutta colorata!! Il pomeriggio passa veloce e mentre siamo seduti sugli scogli a godere del panorama,una famiglia di Thailandesi(madre,padre e 3 figli) che si è seduta vicino a noi ci offre da mangiare.Accettiamo volentieri 2 canne di bambù con dentro del riso e della frutta tipo canditi,ma dal sapore gradevolissimo.Lo avevo già mangiato la prima volta che ero stato in Thai l’estate scorsa,ma non me lo ricordavo così saporito.Gentilmente la donna thai ci invita a mangiare del pane e bere della Coca Cola.Non possiamo rifiutare.Incredibile la disponibilità,la gentilezza e la semplicità di queste persone.Il mio amico non fa altro che ripetermi “quante volte sarebbe capitato da noi in Italia una cosa del genere con un turista straniero e per di più di un’altra razza??” “voglio dire in una spiaggia italiana dividere il pranzo con due turisti d’oltreoceano perfetti sconosciuti!!” La risposta è caro mio amico…MAI !!! Intrattengo una conversazione in Inglese con il marito che mi chiede informazioni sulla provenienza nostra e su dove alloggiamo.Quando sono le 17 circa l’allegra famigliola se ne va,senza prima averci salutato con un sorriso ed un Good Holiday !! Altra lezione di umiltà da questo popolo stupendo.Avremmo molto da imparare da loro…

Prima di imbarcarci per il rientro ci concediamo un cocktail fruttato,mentre il nostro amico (scafista spericolato) ci viene incontro con un Tucano(tipico uccello tropicale) sul braccio e ci invita a turno a tenerlo in mano per una foto ricordo.Wow!! Ci imbarchiamo per il ritorno a Rawai Beach dove ci attendono i due tassisti per le 18.00 Questa volta sull’imbarcazione salgono anche una coppia.Lui americano lei Thai.Lei,inutile dirlo,è di una bellezza indescrivibile.Acqua e sapone.Tipica donna Thai.Parla anche molto bene l’inglese.Ad un certo punto noto che il nostro scafista ride,non capisco il motivo fino a quando la ragazza Thai ci fa notare che…IMBARCHIAMO ACQUA !! Il ragazzo alla guida dell’imbarcazione aspetta quando siamo distratti per buttare fuori l’acqua dalla barca per non spaventarci.Assurdo.Ci ridiamo sopra anche noi…(io un po meno visto che non sò nuotare…).Giunti alla spiaggia “sani e salvi”,saliamo in sella alle moto e torniamo a casa.Prima però ci fermiamo al Phuket Shooting Range,una sorta di grosso capanno dove puoi sparare a sagome di cartone con le varie armi.Optiamo per una beretta e con 12 colpi ci giochiamo una Singha io ed il mio amico.Vince lui 74 % di colpi a segno contro il mio 24 %.Neanche a Naja sparavo così male.Birra da pagare.

VEGLIONE DI CAPODANNO Usciamo che sono le 21.00 Troviamo un ristorante dove fanno un buffet in cui tutto quello che mangi paghi sempre e solo 400 bath!!!Capito 400 bath!! Da non credere,ed è l’ultimo dell’anno.Ci buttiamo in una mangiata da “schifosi”.A turno 2 giri di pasta di ogni genere,2 giri di secondi tra carne e pesce insieme,2 giri di torte-gelato e frutta.Siamo pieni da fare schifo.Le cameriere ci comprano due ghirlande di orchidee visto che è la sera dell’ultimo.Sono quasi commosso (scherzo).Ci alziamo da tavola esausti e ci dirigiamo verso Bang-La Road.

La via chiusa al traffico è stracolma di gente e piena di rimasugli di botti scoppiati.Caos generale.Petardi da tutte le parti,scoppi…Gente che corre e gente che balla sopra i botti..Incredibile!!Fuochi d’artificio dalla spiaggia.Musica a tutto volume..Da non credere.Ci infiliamo in un pub…È impossibile percorrere in tutta la sua lunghezza la via,troppo assembramento di gente.Così stiamo seduti a bere e cantare fino a quando (pochi minuti prima di mezzanotte,vale a dire le 18 00 in Italia)usciamo per la via.Non si sente dire in coro meno 5 meno 4 meno 3…Tutti ballano,scoppiano petardi,si grida e si corre.Tutti allegramente senza farsi male.Un capodanno stranissimo ma bello.

Dopo vari giri di bar decidiamo di andare a ballare.Si va al Banana Disco (uno dei più rinomati del posto).Con 1000 bath abbiamo due ingressi e qualcosa come 7 consumazioni.Beh tralascio i dettagli,abbiamo ballato fino alle 4.00 (ottima la musica) e bevuto.Troppo direi.Il locale per quel che mi ricordo era molto particolare…

Quando rientriamo in albergo siamo devastati e a fatica raggiungiamo la nostra camera.

1 01 2004 Buon anno!! Già ma non per me che ho passato tutta la notte a stare male dal dolore di pancia.Molto probabilmente una colica in forma leggera.Così niente da dire.Tutto il pomeriggio in camera a riposare mentre gentilmente le signore che pulivano le stanze ogni mezz’ora mi rinfocillavano con acqua,qualche pastiglia comperata in farmacia e mi asciugavano la fronte.Che gentilezza !! Alla sera stò meglio e decido di uscire a mangiare qualcosa.Andiamo al Papaya a mangiare Thai.Poi dopo una rapida carellata per negozi a casa.Niente alcool stasera.Domattina ci dobbiamo svegliare presto per andare a Phi Phi Island…L’isola,per intenderci,di “The Beach”.

2 01 2004 ore 7.30 Ci svegliamo di gran lena.Mettiamo gli zaini in spalla e usciamo dall’albergo.Fuori ci attende il nostro pulmino che ci porterà fino al porto di Phuket dove ci imbarcheremo per Phi Phi.

Durante il tragitto “raccogliamo” un’altra decina di turisti molti dei quali sono coppie con zaini tenda super capienti.Giungiamo al molo dopo una mezz’ora circa di pulmino.Quando scendiamo ci controllano i biglietti e poi ci indicano quale imbarcazione prendere.Ve ne sono una ventina pronte per partire alle varie destinazioni (PP e Krabi su tutte).

Il viaggio in traghetto è alquanto tranquillo,molti turisti ma anche altrettanti Thai.Il mare è calmo e ci lasciamo l’isola di Phuket alle spalle alle ore 9.30 Dopo un’ora di traversata si intravedono le due isole,e l’emozione sale.Mi sento anche io un piccolo “Leonardo di Caprio” in questo momento.L’avevo sognata,immaginata,cercata sul Web ed ora stavo per raggiungerla.Sono eccitato.Man mano che ci avviciniamo noto gli enormi faraglioni che strutturano l’isola e il colore del mare che è fantastico,verde smeraldo!!.Tutti i turisti si affacciano su un lato dell’imbarcazione per scattare foto su foto.Il cielo è limpidissimo ed i colori sono molto accesi.Il mio amico è incredulo.”Che ti avevo detto Fabio??””Non è fantastico?”gli chiedo.La sua risposta: “Un fottutissimo paradiso Simo!!” “Un paradiso” Quando la barca attracca al molo mi sporgo un attimo e noto una miriade di pesci colorati giungere quasi a darci il benvenuto,roba da non credere,ma vero!!Rimango stupito dall’enorme quantità di verde,dalle palme e dalla sabbia bianchissima.Ma sopratutto dalla conformazione spettacolare di questa baia.Unica veramente.Scendiamo e un ragazzo con un cartello recante la scritta “PP Palm Resort” ci controlla i biglietti per il pernotto.Dopodiché carica i nostri zaini su una specie di carriola e cominciamo la camminata alla ricerca del nostro bungalow attraverso le strettissime vie di Ton Sai villagge.Mi colpisce subito l’elevata concentrazione di turisti da ogni parte del mondo.Inoltre le viuzze(simili al budello di Alassio) sono di una bellezza particolare.Barettini,centri di massaggi,ristoranti di ogni genere,mini appartamenti,agenzie di viaggio,negozietti,internet cafè,ecc… Ecc..Tutti adossati l’uno all’altro senza sosta.Si respira un fascino particolare quaggiù.

Giungiamo al nostro resort e dopo aver sbrigato le pratiche di registrazione ci consegnano le chiavi.

Beh…Il nostro bungalow non è proprio come speravamo.Piuttosto spartano ma con un suo fascino.Molto piccolo,con un ventilatore a pale(5 velocità ma ne vanno solo due),la doccia è quella che si usa da noi per lavare i capelli con la differenza che esce solo un rigagnolo di acqua fredda .Poi il water.Beh…Non c’e lo sciacquone,al suo posto bisogna usare un secchiello pieno d’acqua.Mio Dio.Risata amara.

Ci facciamo una “doccia” ed usciamo per mangiare qualcosa.Andiamo dall’altra parte della baia verso Ao Lo Dalam.Adesso c’è la bassa marea .Così percorriamo una lunga distesa di sabbia fino a quando non raggiungiamo l’acqua che è caldissima!!Una laguna calda.Ci tuffiamo,facciamo foto verso l’ingresso della baia dove il colore del mare è turchese.Ci rilassiamo completamente sdraiati nell’acqua calda di Ao Lo Dalam Bay.Da qui,saranno un centinaio di metri dalla spiaggia si gode di una vista sensazionale dell’isola.In silenzio ci godiamo il panorama.

Quando la fame comincia a farsi sentire ci dirigiamo verso la spiaggia e troviamo un ristorante (guarda caso) Italiano.Spaghetti e birra per tutti e due.Il minimo!! Una volta pranzato ritorniamo verso l’altra baia: Ao Ton Sai Bay.Osserviamo gli splendidi bungalows in legno e tetti di paglia che si affacciano sul mare,circondati da un prato immenso all’inglese con palme e alcune noci di cocco cadute.Un paesaggio da favola!!Turisti dappartutto,un andirivieni di gente incredibile,tutte le razze del mondo mescolate tra loro.Fà uno strano effetto essere quì…

Giungiamo a Monkey Beach dove le scimmie ladre sono di casa…Scattiamo foto mentre cercano di avvicinarsi a noi,ma siamo avvvertiti da uno dei custodi che possono morsicare…Così ci teniamo a debita distanza.Anche perchè sono famose per “rubare” qualsiasi cosa entri in loro possesso,quindi…Sono molto belle e giocherellano tra di loro,saltando e rotolandosi nella sabbia bianca di questa baia.Mi sembra di sognare…Che posto fuori dal mondo!!! Dietro di noi si ergono maestose due pareti verticali di roccia calcarea dove scorgiamo ad occhio nudo dei ragazzi che si cimentano in una arrampicata da brivido!! Ritorniamo verso l’interno del villaggio e percorriamo il suo dedalo di viuzze,soffermandoci di tanto in tanto a curiosare nei negozietti.Vi si trova di tutto.Ritorniamo ad Ao Lo Dalam Bay e questa volta l’alta marea ha preso il sopravvento,così buttiamo gli asciugamani per terra e ci cimentiamo in una partita a racchettoni in acqua…Quanto ridere!! Siamo tutti e due all’apice della gioia.Una volta esausti tuffo in acqua, e poi chiaccherata sotto le palme mentre osserviamo una partita di Beach Volley tra Thailandesi e un gruppo di ragazzi Inglesi-Canadesi e Italiani.Tutti amici quaggiù,il sorriso e la spensieratezza sono la regola numero uno!! Ci addormentiamo sotto l’ombra delle palme.Quando mi riprendo,mi fumo una marlboro osservando l’ingresso della baia con i suoi colori e mi chiedo se ho mai desiderato di meglio.Non credo.Verso le 18.30 ritorniamo in camera.Doccia e poi fuori a godere della vita di Ton Say Villagge by night!! 3 01 2004 Ci svegliamo alle 10.00 Non era proprio l’orario prestabilito,si era detto alle 9.00 ma la voglia di dormire era troppa.Così ci riprendiamo un attimo.Oggi la prima meta è il viewpoint di Phi Phi island,da dove si vede tutta l’isola.Ci facciamo spiegare il percorso da un paio di Thai del posto,sembra una lunga camminata,ma non ci facciamo scoraggiare.Partiamo.Per un’oretta ci addentriamo nella foresta seguendo un percorso di terra battuta.Fa molto caldo e lo sforzo non è indifferente.Alla fine scopriamo che…C’era il sentiero e di cemento per giunta!!Sbollita la rabbia,giungiamo in cima.Lo spettacolo è unico…Si vede tutta l’isola e la splendida giornata rende tutto più affascinante.Ci rendiamo conto della bellezza di questo posto,scatto alcune foto panoramiche in sequenza,perchè poi a casa voglio unirle con qualche programmino di fotoritocco e ri-creare lo scenario che si presenta adesso davanti ai nostri occhi.Il lembo di sabbia che unisce le due parti dell’isola rende unica la conformazione di questo posto.Le due baie gemelle mostrano colori differenti,blu intenso con tratti verde smeraldo per Ao Ton Sai Bay,mentre nell’altra estremita un colore azzurrino alternato da tratti turchese per Ao Lo Dalam Bay.

Ci godiamo la tranquillità del posto per una buona oretta,poi decidiamo di scendere per rinfoccillarci un pochino.Visto che alla una e mezza il nostro scafista ci attende per portarci a Koh Phi Phi Leh,nella famosa “spiaggia”.Scendiamo e dal sentiero stavolta.In meno di 30 minuti siamo al villaggio.Ci rinfocilliamo presso uno dei tanti barettini sulla spiaggia,banana cotta con zucchero.Una prelibatezza che non avevo mai assaggiato prima.Squisita.Alle 13.30 saliamo sul motoscafo e cominciamo il trip verso PP Leh.Una bella sensazione quella di salire su un motoscafo,procediamo molto veloci sobbalzando sopra le onde,in meno di 10 minuti ci troviamo di fronte alle Viking Caves dove ci viene spiegato che al loro interno vi si trovano pitture preistoriche.Ci fermiamo alcuni minuti giusto per fotografare l’ingresso delle grotte e per notare ancora una volta l’incredibile colore del mare: verde smeraldo!! Nel frattempo lo scafista butta in acqua alcuni pezzi di pane,ed una miriade di pesci colorati appaiono nei dintorni del motoscafo. Ripartiamo alla volta di Loh Samah Bay,una splendida baia ideale per gli amanti dello snorkeling.Così ci viene distribuita l’attrezzatura e ci immergiamo per un’ora buona.Inutile descrivere la bellezza di questi fondali,resa ancora più affascinante dalla splendida giornata.Coralli,pesci di ogni forma e colore,conchiglie…Tutto veramente fantastico.Scaduto il nostro tempo,risaliamo sul motoscafo e ci dirigiamo verso “THE BEACH” ossia Maya Bay.L’ingresso nella baia è da togliere il fiato..Si passa attraverso una fenditura tra due enormi scogliere le quali permettono al mare di entrare in una sorta di bacino.Quello che salta subito all’occhio (oltre al colore del mare ovvio) è la splendida spiaggia di sabbia bianca immersa in una ricca vegetazione tropicale.Lentamente ci dirigiamo verso di essa.Purtroppo la quantità di turisti e di imbarcazioni è ovviamente l’unica pecca,ma provo solo ad immaginare la bellezza di questa baia quando non vi è nessuno…Da sogno!! Scendiamo.Si è come dentro una specie di “catino”,circondato da enormi pareti rocciose verticali tutt’intorno.L’acqua è limpidissima come uno specchio,la sabbia emana un calore incredibile.Abbiamo meno di un’ora di tempo (che palle!!) così un rapido tuffo in acqua e poi ci addentriamo nella vegetazione fino a giungere dall’altra parte dell’isola.Passiamo attraverso una piccola fenditura nella roccia e ci troviamo di fronte ad un isolotto di forma circolare dove scatto alcune foto.Al ritorno il mio amico mi fa notare come all’interno della foresta(non molto distante da noi) vi siano delle foglie di palma e dei fiori disposti in maniera circolare quasi a creare una sorta di “luogo sacro”:Incuriositi ci dirigiamo verso di essa ed effettivamente è proprio così.Molto probabilmente qualcuno ha disposto i fiori e le foglie di palma in maniera tale per celebrare qualche rito oppure semplicemente per attirare l’attenzione dei turisti più attenti.Comunque scattiamo qualche foto,perchè il tutto rende l’atmosfera carica di “magia”.

Ritorniamo verso la baia,mi accingo a fare l’ultimo bagno nelle sue acque cristalline poi veniamo riportati all’ingresso di Maya Bay dove chiediamo di poter fare snorkeling.Accontentati,ci rituffiamo per l’ultima volta.

Alle 16.00 siamo di nuovo a PP Don.Salutiamo e ringraziamo il nostro scafista e ci dirigiamo verso l’altra baia dove vogliamo sdraiarci un pochino.Ci addormentiamo sotto le palme,esausti da questa giornata intensa trascorsa tra immersioni e camminate.Al mio risveglio un gattino si è impossessato di un pezzetto del mio asciugamano sdraiandosi accanto.La mia presenza non lo distruba affatto,anzi…Persino gli animali sono cordiali.Altro tuffo nella baia di acqua calda,voglio arrostirmi sotto il sole.Ripenso velocemente alle esperienze fatte fino ad oggi,il rientro verso casa ormai è imminente,vorrei tanto fermarmi quì…Anche per sempre.Mille e mille pensieri mi attraversano la mente,frutto della disillusione e dell’incanto di questo posto.”Ah se un giorno potessi trasferirmi qua definitivamente…”,ormai del mio paese non sento la nostalgia,nemmeno dei miei amici.Non mi manca nulla dell’Italia,penso.Non so se essere contento o meno di questo.

Giunge la sera.Una volta pronti,usciamo per mangiare pesce cucinato alla Thai.Poi ci infiliamo al Reggea Pub,locale dedicato ovviamente al mito jamaicano,pinte di birra,balli e risate.Arrivano le 2.00 quando decidiamo che per stasera può bastare.Ma prima di tornare al bungalow vogliamo andare sulla spiaggia di Ton Say e sdraiarci per osservare il cielo stellato.Nonostante i fumi dell’alcool sono ancora in grado di godere della tranquillita della baia di notte.Mi tuffo nella sabbia e osservo il cielo sopra di me…Non ricordo quanto tempo è passato prima che uno di noi due dicesse una parola.Solo le zanzare ci costringono ad interrompere la nostra “meditazione”.

4 01 2004 Ci svegliamo presto,alle 8 e mezza.Dopo una doccia,raccogliamo le nostre cose e lasciamo il bungalow.Consegnamo le chiavi alla reception e ci incamminiamo per andare a fare colazione.

Una super colazione tra: fette tostate con burro e marmellata,caffè-latte,brioches,succo d’arancio,uova strapazzate e sigarettino finale.Da paura!! Godiamo del risveglio di Ton Say Village,la gente esce dai bungalow verso le 9 / 9.30 ancora assonnata e si dirige a fare colazione prima di riversarsi nella quotidiana e sonnolenta vita da spiaggia.Anche oggi è una splendida giornata,una leggera brezza rende l’atmosfera gradevole e così (finito di abbuffarci)e dopo quattro passi a curiosare nei negozietti (tutti carini e molto particolari) ,affittiamo sdraio e ombrelloni.Godiamo del panorama e della gente che,a poco a poco,anima la baia.Verso le 11.30 ci infiliamo in acqua e mentre chiaccheriamo in tutta tranquillità,un branco di pesci tutti colorati si avvicina a noi.Corro a prendere del pane e naturalmente la macchina digitale,per fotografare il mio amico che offre da mangiare ai pesci.Incredibile,gli porge in acqua il pane sbriciolato ed i pesci abboccano dalle sue mani.Che spettacolo!!Rimaniamo in acqua fino a quando non esauriamo un’ intera confezione di pane(che avremmo dovuto mangiare noi),ma va bene così.E’ stata una esperienza unica.

Alla una e mezza ci imbarchiamo per raggiungere Phuket.Lasciamo l’isola con una grande speranza:QUELLA DI RITORNARCI IL PIU PRESTO POSSIBILE.Un luogo unico,peccato che avevamo a disposizione solamente 3 giorni,pochissimo per gustarsi a pieno il suo fascino.Passiamo tutto il viaggio a chiaccherare delle cose fatte o viste durante il periodo trascorso a PP Don.Il bello è che ogniuno di noi ha qualcosa di suo,di particolare che racconterà una volta in Italia con particolare enfasi.Io sono stato benissimo,mi sento come se avessi realizzato uno dei miei obbiettivi…Appagato,forse è questo il termine che più si avvicina a descriverlo.Chiudo gli occhi e cerco di regalare un riposo ai miei occhi,che sono stati protagonisti indiscussi delle mie ferie.Sento che l’angoscia di tornare a casa si fà sempre più presente,ma non ci voglio pensare,per lo meno non adesso!!E la ricaccio giù come un boccone amaro…

Quando giungiamo in albergo ormai sono le 5 e mezza.Ci riposiamo un poco e poi ci trasciniamo fuori.Siamo un poco stanchi,ma l’atmosfera di Patong ci ricarica.Andiamo a mangiare il pesce,optiamo per un piatto Thai very spicy.Beh…Non l’avessimo mai fatto.A metà il mio amico abbandona(immangiabile il suo commento) io non mollo e riesco a finirlo quasi tutto.Ma ho le lacrime agli occhi,ho finito 3 shinga e due porzioni di riso per spegnere il mio palato ormai insensibile a qualsiasi sollecitazione.Ci vuole una oretta buona prima che la sensazione svanisca del tutto,ma ne è valsa la pena…Anche perchè il pesce era ottimo!! Facciamo dei giri nei bar,poi ritorniamo nel Guinnes Pub per ascoltare ancora una volta il bravissimo gruppo che suona dal vivo.Ci divertiamo un sacco,come al solito.Infine andiamo ad assistere ad un incontro di Thai Boxe..Il minimo visto che siamo nella terra d’origine di questo sport.Non ci capisco molto di tecnica,il mio amico al contrario sì, visto che lo pratica e mira a diventare un insegnante di questa disciplina.Così mi presto ai suoi commenti mentre scatta le foto dell’incontro tra i due thai-boxer thailandesi.Una cosa nuova per me…Come il rituale che praticano pochi istanti prima dell’inizio della sfida.

Al termine dell’incontro ci dirigiamo al Tiger dove balliamo per un paio d’ore buone,ottima la musica.Quando siamo stanchi usciamo e torniamo verso l’albergo a Nanai Road.Quando imbocchiamo (a piedi) la strada che ci porta alla nostra Mansion in una traversa di Nanai Road,mi rendo conto che nelle piccole officine, nei laboratori dove si lavoravano le magliette e nei cantieri edili..SI LAVORA ANCORA!!Ed erano le 2.00 della mattina.Addirittura in un ” laboratorio tessile ” (chiamiamolo così) c’era chi dormiva in mezzo a quelli che lavoravano o facevano una pausa per rinfocillarsi.Una immagine che ci ha scioccato…Letteralmente.Gente disposta ad orari massacranti che non si curava affatto della nostra presenza.Chissà quanti turisti avranno visto camminare per quella stradina,turisti che come noi rientravano all’albergo dopo aver trascorso la nottata in giro nei locali a divertirsi,noncuranti che dietro tutto questo aspetto c’è la gente umile che si ammazza con orari massacranti per pochi Bath al mese.Una delle prime sere ho conversato con una ragazza di un Beer Bars circa questo argomento,perchè mentre giocavo con lei a forza 4 non ho potuto fare a meno di notare che sulle sue mani vi erano una serie di cicatrici.Chiedendole il motivo,mi ha risposto molto timidamente che erano i segni degli anni passati a lavorare nelle risaie,segni di falcetti e corde che rovinavano le mani dopo ore ed ore passate ricurve con le mani in acqua…Il tutto per pochi Bath al mese,ma proprio pochi.Così alla prima occasione di abbandonare quell’inferno di vita non si era tirata indietro ed era venuta fino a Patong,nella speranza (o illusione) di trovare qualche ricco Farang che le facesse dimenticare quegli anni bui della sua adolescenza,magari portandola anche all’estero per sempre…Ma questa è un’altra storia e ,come tante altre,le rimando a quei siti che trattano di questo aspetto dei paesi del Sud Est Asiatico.

Io volevo solo sottolineare che nonostante tutto ,quando si affronta un viaggio del genere bisogna rendersi conto che dietro ogni cosa c’è il rovescio della medaglia,il quale a volte è difficile da accettare ma non bisogna MAI FARE FINTA DI NIENTE.Sarebbe un atteggiamento da ipocriti!! 5 01 2004 Passiamo la mattinata a fare shopping per i negozietti della Beach Road,curiosando quà e là.Poi dopo aver pranzato con pollo e riso,ci dedichiamo al completo relax a Patong Beach.Non vogliamo fare nulla oggi,solo sdraiarsi e godere del caldo sole.Qualche bagno,dell’ottimo ananas come spuntino e Shinga come aperitivo.

Già aperitivo pre-serale su una sdraio in riva al mare,mentre la maggior parte dei turisti fà rientro in albergo ed i Thai,al contrario,si tuffano in acqua. Il sole nel frattempo incomincia l’ennesima discesa…

Partono discorsi del tipo “Perchè non ci trasferiamo quì??-Ci troviamo un lavoro – apriamo un’attività del tipo : bar sulla spiaggia o un ristorante…” tutti discorsi detti e sentiti milioni di volte,che una volta arrivati in Italia spariscono come neve al sole,ma il segno che ci lascia una vacanza come questa è indelebile.Il desiderio di tornarci,prima o poi,cresce con te.Su questo siamo d’accordo entrambi.

Alla sera il solito giro nelle vie di Patong,non siamo molto in forma…La sensazione sgradevole di dover tornare in Italia e lasciare tutto questo,piano piano comincia a prendere spazio nei nostri pensieri…

6-7 01 2004 Oggi ci spingiamo verso Kata Noi Beach.La spiaggia è situata,anche questa, all’interno di una baia.Affittiamo 2 sdraio per 100 bath,ci copriamo il capo con dei cappellini e cominciamo a giocare a racchettoni sulla sabbia bianca.Ogni scusa è buona per finire in acqua,così abbandoniamo l’idea di continuare ad “ucciderci” sotto il sole e decidiamo di andare a fare snorkeling.Anche qui la fauna marina è notevole e trascorriamo buona parte del tempo a “giocare” con i pesci.Il pomeriggio trascorre ozioso,tra tuffi e passeggiate lungo la baia..Fino a quando non decidiamo di fare il fatidico ULTIMO BAGNO…

Ci guardiamo perplessi io e Fabio,tutti con la stessa identica frase stampata in fronte…IO NON CI VOGLIO TORNARE A CASA !! Ma anche questa giornata è ormai volta al termine,così ci concediamo una Shinga mentre il cielo si colora ed il sole diventa una palla rossa.Nessuna parola,entrambi cavalchiamo lo stesso pensiero:chissà quanto tempo dovrà passare per riassaporare ancora una volta tutto questo.

Compagni di viaggio in una terra deliziosa,dai forti contrasti e dalle atmosfere mistiche..Ora il negativo di questi quindici giorni ci ripassa davanti,come in un flash-back,…Le sensazioni,gli odori ed i profumi,i colori,le esperienze fatte,le persone conosciute,i posti visitati… Lentamente ora scivolano via.Assorti nei nostri pensieri ancora una volta,non parliamo.Solo un sorriso amaro,a mascherare la sottile malinconia che ci prende a lasciare questo paese.

Ma siamo coscenti che ci torneremo.E questa è una promessa che ci siamo fatti.

Ora sono su questo aereo che mi riporta nel mio paese,a riprendere la mia opprimente quotidianità.Vorrei concludere con un pensiero che ho trovato su un forum.Rispecchia fedelmente il mio stesso punto di vista (frutto delle medesime esperienze credo) ed è per questo motivo che ho deciso di metterla come conclusione del mio racconto: “…Un benvenuto in questo forum di nostalgici e sognatori.

Io non ho mai vissuto in un paesino di provincia, ma sempre nella grande Milano.

In questa città c’è tutto, o almeno si pensa, quello a cui la nostra cultura aspira.

Di locali notturni a bizzeffe di discoteche idem e tutto ma proprio tutto.

Peccato una cosa…Probabilmente si è più soli in mezzo a questa città che in un paesino sperduto in qualche landa.

Le persone che vedi sono tutte uguali, le puoi catalogare e archiviare come libri già letti e ormai triti.

Il nostro sogno invece è sempre in continuo movimento. Ogni volta è sempre più bello e ogni volta ci arricchisce dentro.

Quando torno ed esco nei locali dove sono sempre andato, mi domando come abbia mai fatto a sopportare tutto questo e soprattutto farne parte integrante.

Quando cavalchi il sogno non vuoi più scendere e tutto il resta diventa privo di significato e valore.

Ieri sera sono uscito con una mia amica, ma ero lontano mille miglia!! Ero già la col mio spirito…Solo il mio corpo andava in una delle tante discoteche della città a vedere sempre la stessa gente. Dopo sarei tornato a casa ed avrei archiviato la serata come una delle tante sempre uguali.

Ho avuto diverse ragazze in italia, come tutti penso, ma ero sempre parte passiva di questo gioco che da qualche anno mi sta molto stretto.

Mi sta stretto proprio da quando ho scoperto il nostro sogno, quando mi sono recato là quasi per gioco, quasi per scommessa.

Per assurdo forse i film Matrix e Peter Pan hanno molte cose in comune e forse sono uno il proseguimento dell’altro.

Il mio…Il vostro sogno si chiama Thailandia.”



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