Diario di bordo di un viaggio non solo stupifamnet

Mercoledì 29 luglio 2009 . Partiamo da Parma - volo TAP Milano Linate-Lisbona-Salvador - sotto cattivi auspici. Un mese prima della partenza , il giorno 01/06/09, si verifica il terribile disastro aereo del volo Air France 447. Patrick e´ vieppiu´ terrorizzato dall´ idea del viaggio aereo imminente, quello di andata ed ancora di piu´...
Scritto da: frankvise
diario di bordo di un viaggio non solo stupifamnet
Partenza il: 29/07/2009
Ritorno il: 03/09/2009
Viaggiatori: fino a 6
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Mercoledì 29 luglio 2009 . Partiamo da Parma – volo TAP Milano Linate-Lisbona-Salvador – sotto cattivi auspici. Un mese prima della partenza , il giorno 01/06/09, si verifica il terribile disastro aereo del volo Air France 447. Patrick e´ vieppiu´ terrorizzato dall´ idea del viaggio aereo imminente, quello di andata ed ancora di piu´ quello di ritorno, che si svolgera´ quasi interamente di notte, come il fatidico volo 447. Dal sito internet “Vida do turista” : “Parece que a aviação brasileira não vai ter trégua com relação aos desastres aéreos : em menos de 3 anos já foram 3 catástrofes aéreas, começando dia 29/09/06 com o desastre aéreo da GOL no voo 1907 (um Boeing da Gol na Floresta Amazônica deixou 154 mortos), tendo o do dia 17/07/07 com o desastre aéreo da TAM no voo 3054 (um Airbus A320 da TAM matou os 187 ocupantes e mais 12 pessoas que estavam em terra, quando a aeronave saiu da pista do aeroporto de Congonhas e se chocou com um prédio) e agora o desse dia 01/06/09 com o desastre aéreo da Air France no voo 447., No dia 23 de maio 2009 inoltre um avião particular King Air B350 caiu no Estado da Bahia e as quatorze pessoas a bordo morreram “. Commento sull´ ultimo incidente aereo nel blog di un “pilota” : “Estas coisas não podem acontecer! Os aviões de certas companhias por critérios economicistas já nem se desviam de condições meteorológicas extremas e este foi-se lá meter, duma forma irresponsável e foi destruído. É preciso respeitar as pessoas!”. In pratica costui sostiene che, pur di non deviare dalla rotta prestabilita, il che comporterebbe ritardi ed altre conseguenze economiche, questi piloti vanno ad infilarsi dritto dritto nelle terribili tempeste tropicali , con relative conseguenze ! C´é davvero di che aver paura di viaggiare , se tutto questo fosse vero (e temo che lo sia) ! L´arrivo a Salvador, dopo un volo ”tranquillo” di crociera di 8 ore e quarantacinque minuti da Lisbona (la prima cosa che si nota solo le palme – pianta amatissima per la sua perfetta forma estetica – che contornano 1’aeroporto, la prima netta sensazione di Africa che ci da’ il Brasile), avviene in una confusione indescrivibile di parenti di varie generazioni, che la stanchezza del viaggio non ci permette di apprezzare come merita. Non ci sono ovviamente tutti, altrimenti occorrerebbe allargare l´aerostazione, trattandosi di una specie di corpo d´ármata.

In tutto, considerando anche i parenti in Europa o sparsi per il mondo, il clan Pereira De Jesus si compone di 12 generali ( i fratelli e le sorelle di donna Aurea ), un numero imprecisato di colonnelli – figli ( compresi i due gemelli Berghi e Aurimar di donna Aurea) e un battaglione di 22 nipoti “ufficiali” ( numerose le unioni illegali , da cui sono nati altri pargoli) .

Poco dopo la casa di famiglia, nel barrio Libertade , popoloso e popolare, dunque privo di qualsiasi ostentazione all´ esterno , i mattoni a vista senza traccia di intonaco – eccetto le abitazioni destinate alla vendita ~ i tetti di lamiera ( all´ínterno, viceversa, quase per contrasto, le case hanno tutte le normali caratteristiche borghesi) , in rua General Salvaget ( l´ennesimo generale fellone commemorato in un paese che a lungo ha sofferto sotto il tallone di un regime militare ~ 1964- 1985 ~ , e che presta comunque per tradizione e mentalità troppa attenzione a mostrine e divise, come fa rilevare e deride Jorge Amado nel suo “Uniformi, Frac e Camice Da Notte”, e come confermano gli innumerevoli busti di soldati pluridecorati in giro per i parchi della citta´ ) si riempie all´inverosimile di gente attorno ad un ricco desco tipo buffet a base di pesce.

La domanda e´: come fa tutta questa congerie di parenti e affini a rimanere cosi´apparentemente solidale ed unita, senza mai attriti, discussioni, liti ? L´unico cemento possibile e´ l´affetto reciproco, che qui pare assurgere ad un livello – direi – idelogico, ed un´idea forte della famiglia intesa in senso lato, come un tutt´uno organico, compatto ed armonioso, una specie di falange macedone, inattaccabile dall´ésterno e dall´intérno : ognuno mette da parte risentimenti , in nome di un bene superiore, l´unita´del clan. Diversamente, sarebbe un cataclisma generale, vista anche l´éntita´ della famiglia . Naturalmente aiuta molto il carattere tendenzialmente allegro di questa gente, il loro quasi permanente buonumore ( anche se il dubbio è che – più che allegri – siamo proprio “malucchi” , cioè fuori di testa, il clan Pereira e tutti i bahiani, visto il sole a picco 365 giorni all’anno, la quantità industriale di cerveza che ingollano, la musica assordante che connota le loro giornate, il caffè forte che non manca mai nei thermos di casa, e non ultimo il consumo di crack , la droga dei poveri, che pare abbia una parte anche nel rendere così petulanti ed aggressivi i ragazzi di strada che ti abbordano per ogni dove lamentando le più svariate disgrazie ed esigenze : una vera jattura, ma anche un pericolo perchè attirano ancora di più sul turista l’attenzione dei più malintenzionati .

Questa gente ha subito ultimamente dei gravi lutti : uno dei fratelli di donna Aurea, Gonzalo, ammazzato a sessantacinque anni nel suo negozio lontano da Salvador da un giovane rapinatore, poi a sua volta ammazzato in carcere. Lascia tre figli da due donne diverse, due ( Kaka e Gonzalinho) dalla prima – Zelia – ormai anziana, una dalla seconda moglie, giovanissima, abitante nel lontano sertao a Cansacao ( un’abitudine consolidata, in questo contesto dominato dal machismo, dare un calcio in culo alla moglie – anche se per nulla anziana – per prendersi quella piu’ giovane . So di un tizio trentacinquenne che ha abbandonato la moglie venticinquenne, commessa in un negozio di strada della Libertate, per prendersi una moglie diciottenne : e non e’ certo un caso isolato, anzi ). Poi in drammatica successione, due figlie ancora giovani di donna Aurea , Aneaurea, la primogenita ( 49 anni) , poi Tucci (41 anni) , la prima per ictus, la seconda per infarto. Non sara’ che la dieta di questa gente, troppo proteica, fagioli, carne di churrasco, etc. , nonostante la quantita’ e varieta’ di frutta e verdura di ogni tipo e forma abbia avuto un’incidenza su questa morti premature ? L’arrivo di Amalia ( sorella di Donna Aurea) col suo “fidanzato “ italiano ( che ci accompagnano nel viaggio) sollecita tutto il numeroso parentado al completo alla visita in casa o almeno al contatto telefonico. In quest’ultimo caso di solito l’approccio standard e’ il seguente : “Ciao, mio hirmao, la sua falta foi una grande tristeza no mio corazao !” La casa -emblema anch’essa per parte sua delle contraddizioni di questa terra – si erge in un quartiere popolare (barrio Libertade ) della città alta, su un pendio digradante verso il mare , affollato di casette coi mattoni a vista ( le uniche case intonacate sono quelle destinate alla vendita) .

Quindi, da un lato la vista magnifica sulla baia , dall’altro lato l’affaccio inguardabile su una specie di viottolo bucherellato da favela.

Questo dualismo irriducibile è il connotato più evidente di questa città : lo stridore tra miseria estrema e ricchezza, bellezza e degrado in primo luogo ( il Brasile è al settimo posto nella lista dei paesi in cui la ricchezza è peggio distribuita) , che si cerca di sublimare cullandosi nell’illusione di vivere nel paradiso in terra, nel “paese do sole” eterno ( in una delle città più piovose del Brasile), il paese della musica e dell’allegria , come se tutti i gravi problemi di tutto il Brasile qui per incanto svanissero.

giovedì 30 luglio 2009 .

Un fatto di sangue e di violenza inaudita leggo oggi sul giornale “Tarde” che esce a Salvador. Inaudito per me perché i protagonisti sono entrambi poliziotti, uno della polizia militare , l´altro della polizia civile, perché non c´é un movente apparente, perché mostra la facilità davvero impressionante con cui qui in Brasile si può togliere la vita a qualcuno mesmo tra coloro che dovrebbero essere ligi alla legge : un tenente della PM , in preda a chissà quali ubbie, che spara ben tre colpi dell´ arma d´ordinanza addosso ad un poliziotto civile durante un controllo apparentemente di routine in un locale di una piazza centralissima di Salvador; l´altro – la vittima – che cade come un Cristo crocifisso mormorando : “ Porque´ isso ? “ .

venerdì 31 luglio 2009 . Prima visita al Pelourinho.

La dorata chiesa di San Francesco nel Centro storico di Salvador ( nel Terreiro de Jesus) e´ per me irriconoscibile, come questa piazza e tutto il centro storico, rispetto alle cartoline che ne possiedo, che rimandavano un´immagine assimilabile a quella della vecchia Cuba. E´il frutto del rifacimento iniziato negli anni Novanta. Storia: nel 1991, insieme ad un massiccio investimento statale in sicurezza ed al finanziamento della installazione di alberghi, restaurantes, escolas de dança e outras artes, si avvia un grande restauro dei casamenti del Pelourinho . In realtà, alcune costruzioni non furono recuperate internamente, per privilegiare la facciate , anche perche´lo stato interno di certe case ne impediva una ricostruzione fedele. Col restauro aumentano i turisti nazionali e stranieri, l’ovvio obiettivo del restauro, ma nello stesso tempo gli abitanti ( poveri) di queste case vengono deportati senza rispetto alcuno delle loro esigenze in altri bairros di Salvador. Adailton ( il mio angelo custode ) mi rammenta indignato quanto accaduto allora, poi mi porta in Praca da Se’ per commentare la vicenda dell’africano Zumbo quivi rappresentato ( siamo nella metà del secolo XVII ) e della sua ribellione alla schiavitù ed ai suoi persecutori – portoghesi ed olandesi per una volta coalizzati fra loro – con efficaci tattiche di guerriglia, fino al solito tradimento di uno dei suoi che lo consegna nelle mani dei crudeli colonizzatori . Giu’ , negli inquietanti sotterranei del Mercato Modelo, visitiamo gli zatteroni di terra circondati dall’acqua dove gli schiavi venivano stipati appena sbarcati.

La loro cultura e’ comunque riuscita a sopravvivere a tutto ciò, compresa la repressione violenta ( protratta fino ai giorni nostri, in particolare all’epoca della dittatura militare) contro il camdomble’ e la capoiera ed altre espressioni di tale cultura.

La storia di tutti i colonizzatori assomiglia a quello che vedo tutti i giorni dal terrazzo di casa Pereira : sul tetto di lamiera prospiciente il terrazzo una donna getta di prima mattina del miglio, strani uccellini color rosso-bruno accorrono a frotte e cominciano tranquillamente a beccare il loro cibo : ma ecco che arriva un uccellino più grosso degli altri, potrebbe unirsi pacificamente al gruppo e beccare la sua parte ( ce n’e’ per tutti ). Ma no : quello, prepotente e aggressivo, comincia ad affrontare ad uno ad uno gli altri uccelli tentando di cacciarli via . Così i colonizzatori avrebbero potuto tranquillamente unirsi agli indigeni , fraternizzare con loro , apprendere e dare conoscenze utili ad entrambi i popoli, ma no, quella gente andava sterminata, per brama di possesso esclusivo ed anche per razzismo, giacché quegli indios che non conoscevano la vera religione , quella dei colonizzatori, la religione cristiana, non erano da considerare degli esseri umani e si potevano dunque eliminare senza alcuno scrupolo. Ogni “Terca de bencao” ( ossia ogni “martedì benedetto”) , si tiene nel Pelourinho uno spettacolo di musica . Il giorno 12 agosto assistiamo nel largo Jumbaga’ , (affacciato sulla rua do Carmo, che conduce al convento del Carmine ora hotel di lusso, sulla cui ripida scalinata che conduce ad una delle 365 chiese di Salvador ( una per ogni giorno dell’anno si sono effettuate – come ricorda una targa commemorativa – le riprese del film “ Il pagatore di promesse” vincitore della palma d’oro a Cannes nel 1962) , allo spettacolo di Geronimo, una specie di cantore-agitatore che alterna musica e messaggi politici di moderata contestazione . Todo o mundo balla ai suoi ritmi scatenati sui ristrettissimi spazi della scalinata . In serata : odissea nella ladeira de Montanha, la strada in fortissima pendenza che porta dal barrio Comercio ( dové il Mercato Modello e la stazione marittima dalla quale ci si imbarca per le varie gite organizzate nella Baia , compresa quella sulla escuna (goletta) Maria Mulata che compiro’ il 12 di agosto prossimo venturo ) al Pelourinho, in alternativa all´Elevador Lacerda : ad ogni passo sirene tentatrici levano il loro canto ammaliatore : “ Mi levi, mi levi, senhor” . Tiro dritto : mi tornano alla mente gli ammonimenti di Sandra , un’amica di famiglia , i suoi racconti di mulhieres che trascinano i passanti nelle mani dei ladrones pronti a derubarli e infine matarli. sabato 1 agosto 2009 . Parentesi poetica

Oh, Bahia de todos os Santos e de todos minha madrugadas, Orlada de ilhas com contornos ondulados como cabelos de garotas…

Franco Visentini La prima cosa che faccio ogni mattina non e’ legata ad altra, pur urgente incombenza , che quella di aprire la porta della terrazza ed ammirare la baia che si stende sotto i miei occhi , con la lunga isola di Itaparica distesa in tutta la sua superficie ondulata a segnare idealmente i confini terrestri di questo enorme lago virtuale, i cui limiti reali si stendono ben oltre la portata del mio sguardo. Rammento a Dico che si parla di “Bahia de dtodos os santos e de quase todos o peccados “, per dire della secolare fama di sensualita’ di questa gente. Replica celiando che tutti i peccati vengono emendati da un bagno purificatore nelle sue acque, che assurgono dunque ad acque sacre come quelle del Gange.

……

Oi, perche’ soy tam triste, oi, a belleza que esiste, a beleza que nem e’ so minha, e tambiem passa soizinha…

(Tom Jobim : A garota de Ipanema ) Niente da fare : non c’é’ Dante, Petrarca, Leopardi che tengano di fronte alla significanza di questi due versi in cui mi ritrovo in pieno : Oi, perche’ soy tam triste, oi, a belleza que esiste…

…….

La consapevolezza della bellezza del creato intorno a noi, e tuttavia l’incapacita’ per noi poveri mortali di apprezzarla fino in fondo, perche’ a differenza degli uccelli non siamo capci di volare cosi’ in alto, al livello di quella bellezza, soprattutto se siamo in preda ad oscuri mali dell’animo…

domenica 2 agosto 2009 . E’ una della giornate più piovose da quando siamo qui, di solito è pluvia ligera seguita da sole più caliente di prima : questo è l’inverno di Bahia , almeno in questo mese di agosto ( so che in altri mesi dell’anno piove quasi ininterrottamente per giorni e le conseguenze sono disastrose ma ampiamente prevedibili , visto che le case in questi quartieri periferici sono costruite senza alcuna visione preventiva dei tecnici comunali, sui cigli di dirupi dove finiscono i rifiuti domestici ingombranti, sopra terreni spesso di riporto in completa assenza delle normali opere di urbanizzazione: a giugno 12 morti e centinaia di famiglie dalle case distrutte dai tetti sfondati o dallo smottamento dei terreni sottostanti ; più a nord, nel Maranhão, nel Cearà, nel Parà, a causa delle piene inusitate di quest’anno, sono milioni le persone che ancora sguazzano nel fango, centinaia di migliaia le famiglie che dormono in alloggi di fortuna e con mille disgi per le strade inagibili, le scuole da raggiungere in barca, gli ospedali chiusi, mentre nell’estremo sud al confine con l’Argentina, nello stato di Rio Grande do Sul, non piove da mesi e la secca obbliga a razionare l’acqua e rovina le coltivazioni. ). Sotto la pioggerellina autunnale partiamo con due mezzi verso San Sebastiao do Passè, a circa 100 m da Salvador verso l’interno, per raggiungere – previo fangosissimo trekking – la casa colonica di Olinda e Eloisio, fratello di donna Aurea ,tra animali di ogni genere, compreso un uribù che volteggia minaccioso sulle nostre teste in attesa di addentare una gallina morta ( si nutre solo di carogne). Il tutto immerso in una vegetazione fitta di canne da zucchero, banani e avocados . lunedì 3 agosto 2009 . Visita a Barra, col suo forte, il più antico dell’intero continente, confine tra baia e oceano, nonché punto di sbarco del primo governatore di Bahia, Tomè de Souza, evento immortalato in un azuleios ad un capo della spiaggia sabbiosa delimitata dal forte di Barra .

Mentre stiamo per partire arriva trafelato un vicino a raccontare che nella vicina Strada della Libertade malviventi stanno rapinando gli occupanti della auto ferme ai semafori. Spiaggia affollata all’inverosimile di venditori ambulanti di ogni età e sesso, qualcuno dei quali si spaccia per “venditore professionale” e millanta conoscenze in tutto il globo, preferibilmente nel paese di provenienza del suo occasionale interlocutore nonchè potenziale cliente , cui cerca di spacciare le sue collanine propiziatorie. mercoledì 5 agosto 2009 . 5 – 9 agosto Cinque giorni intensi all’interno del condominio ( in realtà una regione di ben 6 milioni di metri quadri) Aquas de Sauipe ( 86 km circa a nord di Salvador) da giovedì 5 a domenica 8 agosto .

La villa dei nostri ospiti Marion Thieme e Domingos ( fratello di Aurea, dai trascorsi musicali importanti in Germania ed in mezzo mondo, Australia compresa, irraggiungibile suonatore di ogni strumento a percussione, compreso l’immancabile berimbao , una specie di strumento ad arco che però si batte con la bacchetta ) , cosmopolita coppia tedesco-brasiliana che qui dimora da 4 anni, si affaccia con magnifica prospettiva panoramica, con suo grande emiciclo ligneo esterno, sulla Laguna dei sucuri’, ovvero delle anaconde . La cosa mi mette un po’ di brividi addosso, ma non rompe certo l’incanto del posto : la sequenza avvolgente delle piccole baie della laguna, il pontile ove e’ ormeggiata la barca di Domingos ( viene in mente Giacomo Puccini che si aggira in barca sul lago di Massaciucoli a Torre del Lago presso Lucca a caccia di anatre), la stalla dei cavalli sulla collina di fronte alla torreggiante villa col suo magnifico panorama a 360 gradi , i numerosi animali più o meno domestici in circolazione ( cani in quantità industriale, dai nomi creativi di Priscila, Dottore etc. , gatti, lucertoloni, ed i piccoli, curiosissimi , caracollanti cichiti, che però si tengono al largo per paura dei cani ), il sorgere del sole coi suoi riflessi sull’acqua, le strade in terra battuta tra le varie ville isolate lungo le quali corre il bughi di Domingos alla solita andatura disinvolta che rischia ad ogni passo di spedire per le terre gli occupanti dei sedili posteriori , il suono dell’oceano vicino, di notte particolarmente incisivo, tutto contribuisce al fascino del luogo . E tuttavia la presenza intuita e minacciosa dei sicuri’ pronti a ghermire le loro prede inquieta ( l’ecologica Marion racconta però delle sue tranquille nuotate fianco a fianco dei sicuri’, innocui come pesci quanto scorazzano lontano dalle piante acquatiche : si lasciano perfino accarezzare ).

A sera attorno al fuoco scorrono racconti impressionanti di pescatori partiti per la pesca di laguna e non più tornati, forse stritolati tra le spire di anaconde, animali di mole impressionante che mirano a lungo le loro prede prima di assalirle dopo essersi avvolte con la lunga coda attorno alle radici sommerse delle piante acquatiche, o di assalti di sicuri’ ad animali di notevoli dimensioni come i buoi dalle lunghe corna del sertajo . La inquieta Marion si lamenta perché la tecnologia (Internet, in primis), tarda ad arrivare fin quassu’. Et pour cause ! Nei pressi c’e’ la Riserva ecologica “Aquas de Sauipe” , um dos últimos refúgios ecológicos da Mata Atlântica a Bahia, che visitiamo con Marion, scoprendo che contiene , oltre alla foresta (mata) atlantica, l’unico museo naturalistico dello stato di Bahia. Nel vicino porto di Sauipe si può finalmente nuotare in sicurezza nel Rio che qui sfocia nel periglioso Oceano ( miglia e miglia d’acqua in cui ci si puo’ praticamente solo bagnare i piedi o fare del surf sulle onde). Ma da queste parti pare che noi siamo gli unici turisti o quasi : i frequentatori della spiaggia sono i carpenteiros o i petreros che affollano le numerose piccole pousades della località, impegnati nei lavori di ultimazione dell’enorme, lussuoso complesso residenzial-alberghiero di Costa di Sauipe, a tre chilometri da qui, luogo per vip milionari ( case ad un milione di reais in media).

lunedì 10 agosto 2009 . Dopo la parentesi di Sauipe si torna a Salvador. La mattinata trascorre quasi interamente davanti al computer a scaricare le canzoni di Tom Jobim, nume della musica brasiliana, ma non di quella bahiana, dove la sua bossanova non sembra aver molto attecchito. D’altra parte, qui spesso riecheggiano vecchie canzoni italiane riadattate, da Modugno a Peppino di Capri. mercoledì 12 agosto 2009 . Tour alle isole della baia ( isola dei Frati ed Itaparica in particolare con la escuna ovvero il brigantino “Maria Mulata” , tra spruzzi d’acqua e venti contrari e soprattutto musica martellante dall’inizio alla fine del solito gruppo, mentre un bellissimo giovane di pelle scurissima filma il tutto da rivendere a 50 reais ai partecipanti ( come non bastassero i 70 già sganciati e le spese per le consumazioni a bordo e quelle a terra ). Sbarcati ad Itaparica, siamo confinati in un ristorante self- service all’aperto di fronte alla spiaggia dal quale in pratica ci si può allontanare solo in bus per visitare il centro della cittadina-capoluogo. Sono misure precauzionali – scopro più tardi – perché anche questa isola, che era il tranquillo buen retiro dei salvadoregni con seconda casa , è ormai infestata da una delinquenza crescente, tanto per cambiare. giovedì 13 agosto 2009 . Serata varia con la figlia di un fratello di Donna Aurea, Gonzalo, quello assassinato di recente, che ci conduce – dopo lungo peregrinare dalle parti dell’Oceano – alla “Bambara Choperia” in avenida Octavio Mangabeira,con musica dal vivo e singles attempate in cerca di partner con cui abbandonarsi alla voluttà della danza. Una volta di più si possono ammirare la capacità dinamiche di questo popolo ( “il brasiliano tende a riportare tutto alla danza, si tratti di gioco o di lavoro”,Gilberto Freyre). sabato 15 agosto 2009 . In taxi a Cachoeira, comune di 31.966 abitanti dello stato di Bahia ai margini del Rio Paraguaçu, distante circa 120 km da Salvador – dunque vicinissima se si giudica sul metro delle distanze abissali di questo continente ( luogo storico perché qui si scatena la prima rivolta antiportoghese del 1823) per la processione di Nostra Signora della Buona Morte , che pare più conosciuta all´ estero, specie tra gli afroamericani che vi accorrono a frotte, che tra i bahiani, molti dei quali nemmeno la conoscono ( e’ incredibile la scarsa conoscenza del territorio del loro stato medesimo da parte dei bahiani e viceversa degli abitanti dell’entroterra bahiano, grande quanto la Francia, rispetto alla loro capitale ( racconta Adailton che , quando con amici da Salvador e’ sbarcato, dopo quasi quattro ore di viaggio, a Cansaicao , nord ovest di Salvador, nel cuore del sertao, è stato accolto dai locali quasi come Cristoforo Colombo al primo sbarco in terra americana : un abitante della lontana capitale Salvador per quella gente è merce rara, da osservare incuriositi come un animale in via di estinzione).

IL RITO : Come tante altre devozioni mariane, il culto de Nossa Senhora da Boa Morte arriva in Brasile coi portoghesi. Lo si incontra, em primeiro lugar, na cidade de São Salvador da Bahia. A imagem de Nossa Senhora da Boa Morte pode ser venerada na igreja da Glória e Saúde. Ainda hoje, na véspera da festa da Assunção, a imagem é depositada num esquife e exposta à visita dos fiéis. Tudo indica que, de Salvador, a devoção tenha se deslocado para a cidade de Cachoeira, no Recôncavo baiano. Nesta cidade, anualmente, a Irmandade da Boa Morte presta homenagens a sua patrona. A Irmandade de Nossa Senhora da Boa Morte é a única no Brasil e talvez no mundo com as suas características. Solo mulheres com mais de 40 anos são admitidas na confraria que existe há mais de dois séculos. O culto a Nossa Senhora da Boa Morte é uma tradição da Igreja Católica e que na Bahia incorporou elementos da cultura afro-brasileira. A cada ano, os rituais promovidos pela irmandade atraem mais turistas e pesquisadores de vários países, principalmente dos Estados Unidos.

A Festa de Nossa Senhora da Boa Morte tem início com la processione dei membri da irmandade que tem o nome da santa. Nesta procissão, as irmãs, vestidas de bata redonda e saia branca comprida, iniciam os rituais que duram três dias, conduzindo a imagem de Nossa Senhora no esquife pelas principais ruas do centro histórico. Após o percurso, elas levam a imagem até a sede da irmandade, onde rezam pela memória das irmãs falecidas. Encerrando o culto religioso, participam da ceia branca, quando são servidos pratos à base de frutos do mar, acompanhados de pão e vinho. Nel secondo dia da programação, as integrantes da irmandade retornam às ruas de Cachoeira, para il rituale da procissão do sepultamento. Vestidas com suas becas pretas, elas carregam a imagem de Nossa Senhora, em silêncio, seguidas pelos músicos da filarmônica, que tocam marchas fúnebres. De volta à capela, com a imagem, participam da celebração que simboliza uma celebração de exéquias.

No domingo, quando os festejos atingem o auge da programação, as irmãs comemoram a Assunção de Nossa Senhora da Glória. Neste dia, saem em procissão, em clima de muita alegria. Nas mãos, carregam flores e enfeitam suas becas com colares de contas coloridas e dourados. Ao final da procissão, retornam para a sede da irmandade e trocam as becas por saias batas coloridas. Vestidas assim, recebem todos os convidados para o tradicional banquete da Irmandade de Nossa Senhora da Boa Morte, dando início a três dias de samba-de-roda. Il rito e’ interessante e molto partecipato, specie dagli afroamericani, ma c’é’ una presenza troppo massiccia e invadente , persino in chiesa, di fotografi coi loro flash incomodanti, che rovina il fascino della cerimônia. E’ proprio vero : non c’é’ più religione, non c’é’ rispetto nemmeno per quello che dovrebbe essere in primo luogo un rito sacro, e non quell’ evento mondano a cui e’ ridotto . Che tristezza !

domenica 16 agosto 2009 . Su Internet leggo questo annuncio : Ciao, il mio nome e’ …,sono una guida turistica,risiedo a Salvador de Bahia – Brasile.

Se sei interessato a passare una vacanza diversa,creata su misura,personalizzata al tuo stile di esigenze, contattami pure,sara’ per me’ un vero piacere aiutarti a trascorrere un periodo piacevole IN Salvador BAHIA Brasile..

1. Perchè con meno di € 90.000,00 euro, potrai comprare una villa di oltre 100 m2 a meno di un km. Dal centro di Salvador.

2. Perchè nel litorale Del Nordeste Del Brasile potrai godere di un clima ineguagliabile durante 12 mesi l’anno, con un sole raggiante e deliziose brezze marine. Tutta la costa del litorale Del Nordeste è un paradiso tropicale, bagnato dalla luce dorata del sole come pochi posti al mondo, la cui temperatura è mitigata da costanti brezze marine. Raramente si registrano temperature estremamente calde. Le piogge, per lo più acquazzoni passeggeri, si intervallano a periodi di sole.

Non c’è bisogno di eleggere la stagione migliore dell’anno per sfruttare la spiaggia e il sole, che è sempre presente. Quindi per cortesia smettete di chiederci qual’è il mese migliore, tutti i 365 giorni all’anno sono buoni per venirci a trovare.

3. Perchè il litorale è pieno di spiagge paradisiache di finissima e bianchissima sabbia, circondate da palme di cocco, con acque con temperature miti che frequentemente formano piscine naturali.

4. Perchè potrai gustare saporose carni, pesci e crostacei in ottimi ristoranti per meno di 30R$ ( si, solo qualcosa in + di 10 euro) 5. Perchè ad un solo tiro di pietra potrai incontrare non solo spiagge da sogno, ma anche fiumi impressionanti, dune di sabbia incredibili, preziosi laghi, colline con tanta vegetazione e , alla fine, una natura talmente varia come spettacolare, difficile da scrivere in poche parole.

6. Perchè potrai sfruttare tutti i vantaggi che offrono le sue cosmopolite città come anche la tranquillità di decine di pescatori in piccoli villaggi che incontrarai in tutto il litorale del Nordeste.

7. .Perchè, anche se il Brasile è considerato il paese della samba, del calcio e delle bellissime donne, come diversioni il litorale di nordest offre altre molte opzioni, tanto per gli amanti degli sport estremi e/o l’ecoturismo come per quelli a cui piace godere della notte fino alle prime luci dell’alba e oltre.

8. Perchè la regione del Nordeste, al contrario di città come Rio De Janeiro, San Paolo, è pacifica e gode di un alto livello di sicurezza (la violenza e il crimine organizzato si concentrano nelle « favelas »di queste grandi città) essendo terrorismo e conflitti armati totalmente sconosciuti in Brasile 9. Perchè la qualità dell’assistenza sanitaria (quella privata), con una ricca e ben dotata rete di ospedali e centri medici, è equiparabile, se non superiore, a quella dei paesi europei.

10. Perchè i dentisti forniscono prestazioni di alto livello. Molti di loro hanno diplomi stranieri. Gli Americani vengono frequentemente in Brasile per trattamenti dentari (Impianti) a prezzi molto più bassi che negli Stati Uniti. Gli Europei finora non hanno ancora approfittato di questa situazione. Dentisti e ottici usano principalmente materiale importato. Ci sono pochi fabbricanti di impianti e lenti al mondo. Quindi perché pagare tre volte più care le stesse lenti Zeiss o Essilor? Se volete acquistare un nuovo paio di occhiali con i più recenti modelli di montatura, comprateli qui e risparmiate la metà del prezzo del vostro biglietto aereo. L’altra metà potrebbe essere pagata con il risparmio su un trattamento dal dentista. Pensateci.

11. Perchè, a differenza di quello che è successo con altre zone vittime di un turismo massificato, il carattere della gente è aperto, allegro e amabile, e i sorrisi che dispensano ai turisti stranieri sono naturali e spontanei.

12. Perchè l´attuale tasso di cambio con la moneta brasiliana (1 euro= 3 reais aprox.) permette l’acquisto di tutti i beni e servizi a costi veramente convenienti.

13. Perchè l’investimento in immobili è giuridicamente sicuro e con grandi aspettative di rivalutazione, sia nel breve come nel lungo periodo, in un paese in enorme espansione, con risorse incontestabili, e che, sotto l’aspetto economico, sta superando ampiamente tutte le aspettative Ribadito che personalmente, nelle mie lunghe , probabilmente incoscienti peregrinazioni soprattutto a piedi ed in autobus in lungo ed in largo per tutta la citta’, dall’aeroporto Magalhaes fino al promontorio di Ribeira , non ho mai assistito ne’ tantomeno subito atti di violenza ( tranne quello che vado a raccontare, in cui il vero responsabile di quanto accaduto sono io e solo io, giacché ero in grado di percepire il pericolo o l’insidia incombenti, ma ho chiuso volutamente gli occhi per abbandonarmi alla voluttà di un incontro con l’altro sesso ) , nemmeno scazzottature ( tranne di sfuggita una volta ), a smentire l´affermazione per cui Salvador godrebbe di un alto livello di sicurezza, ecco un sunto delle notizie di cronaca recente che coinvolgono i turisti, per tacere del resto . Il giorno lunedì diciassette agosto tocca al sottoscritto sperimentare direttamente la pericolosità delle cosiddette “pirigueri” , donne fatali che girano per il centro storico a caccia di turisti da derubare. Il commento, amaro, e’ che si e’ trattato di una preda troppo facile, per la mission da roubo di questa mulher da rua.

Il Vice Console onorario Dr. Giovanni Pisanu, un anziano e posato signore , nella sede di Avenida Sete de Setembro,1238 ostenta molto scetticismo sulla possibilità che la donna sia individuata e punita. Mi consiglia di ripartire subito per l‘Italia, visto che non ho più dineiro. La polizia civile, nella DELTUR, delegazione di Cruzeiro Sao Francisco nel Pelourinho destinata espressamente “ alla protezione del turista” , mi fa vedere una serie di foto di donne schedate, tutte dall’aspetto evidente di donne di vita . Nessuna somiglia neanche lontanamente alla donna in questione. Al contrario del console, ostenta molta fiducia nella possibilita’ di individuarla. Mah! Dal CORREJO del Giorno 21.08.2009 – 07h27 : Assaltantes roubam hotel de luxo no Santo Antônio Além do Carmo : Quatro homens e uma mulher, armados com pistolas e metralhadoras, assaltaram na quarta-feira (19) a Pousada des Arts, aberta há seis meses nella piazza Santo Antônio Além do Carmo, nel Centro Histórico, vicino al Pelourinho.

Il giorno seguente sul Correjo il padrone della Pousada in questione accusa la Polícia Militar di omissione in relazione all´assalto subito .

Curiosi questi poliziotti militari, che stazionano immobili come statue , di solito in due, in vari punti del centro, a protezione soprattutto dei turisti : sembra siano temuti dagli indigeni più dei criminali , soprattutto quando organizzano i loro blocchi stradali , una specie di incubo per tutti gli automobilisti di Salvador : se qualcuno si distrae e salta il blocco, quelli sparano a raffica senza pensarci un secondo, di solito matando tutto ciò che si muove intorno : se poi succede qualcosa intorno a loro, o qualcuno va a denunciare loro qualche reato , ostentano di solito apatia . Intanto, dappertutto enormi cartelloni pubblicitari assicurano che il governo di Bahia sta facendo tutto il possibile per migliorare la vita dei bahiani, a cominciare dalla loro sicurezza : in particolare, aumentando il contingente della polizia militare ed i suoi mezzi. Più correttamente, si può leggere altrove ( sito “Globo.Com”) questa disamina di Salvador : “ É uma capital violenta, recheada de desigualdades sociais e favelas “. lunedì 17 agosto 2009 . Dunque, i fatti, come descritti nel mattinale di polizia : Alle ore 18 circa, in Terreiro De Jesus, nel centro storico, venivo abbordato da una ragazza alta, morena, capelli ondulati , corporatura robusta, età di circa trent’anni, che suggeriva di recarsi alla vicina Cantina Da Lua, dove ci accomodammo ad un tavolino esterno. Mi allontanavo un attimo per un bisogno, al ritorno consumavo la bevanda ordinata , si chiacchierava del più e del meno quando la ragazza proponeva di andare a casa sua, promettendo faville. Io ero a quel punto già più di qua che di là ( effetto probabile d’una sostanza dopante infilata dalla zoccola nella bevanda ) ed obbedivo intontito eseguendo come un automa gli ordini della garota , compreso quello di fare un prelievo al vicino Banco do Brasil . Dopodiché non ricordo più nulla . Ho saputo dopo di essere stato raccolto in condizioni pietose da un tassista di mia conoscenza , condotto a casa, poi al commissariato, e subito dopo in ospedale per una flebo . Riportato a casa all’alba, mi svegliavo in tarda mattinata senza rammentare nulla dell’accaduto. Oltre a rischiare la pelle, perdevo nell’occasione i contanti , la tessera Postamat e il cellulare di mia suocera. Dopo il fattaccio, le mie uscite solitarie per la città si diradavano drasticamente. sabato 29 agosto 2009 . Adailton rimorchia una carrettata di garote, per lo più giovanissime, e mi trascina di sera inoltrata in un tour infinito nei locali della Orla, tutti affollati all’inverosimile,trattandosi oltretutto di sabato. domenica 30 agosto 2009 . Al ritorno pomeridiano dalla Orla mi fermo in largo do Pelourinho per un concerto in cui si esibiscono tutti i gruppi più popolari della città, tra cui le” Bimbe di Dida” , un complesso di sole ragazze che riescono con incredibile coordinazione a ballare e contemporaneamente percuotere con decisione e ritmo i loro enormi tamburi africani , mentre Dida – un donnone più largo che alto – intona appropriatamente il pezzo forte del suo repertorio , “Mama Africa” .

Purtroppo anche stavolta ignoro gli appelli pressanti dei parenti a tenere gi occhi aperti , e mi lascio sfilare dalle tasche il portafogli da qualcuno che approfitta dei balli sfrenati sotto il palco per urtarmi e compiere il misfatto. E così partono, oltre a pochi contanti, tutti i miei documenti, eccetto il pasaporto, e la carta di credito, che anche stavolta devo correre a bloccare per evitare prelievi indebiti, come già fatto per la tessera postamat. giovedì 3 settembre 2009 . Avevo programmato di restare qui fino al 27 settembre, magari lasciando la casa dei miei gentili ospiti ( “l’ospite è come il pesce : dopo un po’ puzza”, dice il proverbio, anche se mi risulta che in questa casa qualche ospite italiano particolarmente approfittatore e senza scrupoli – ma per questa gente la cosa è quasi “normale” ! – c’è rimasto addirittura un anno intero ! – come l’ex marito separato della defunta Tucci ) per un albergo , ma angustiato e afflitto , più che dai casi personali, dai continui ammonimenti , esacerbati dai casi di cui sopra, sulla violenza endemica di quaggiù da parte dei miei ospiti, decido improvvisamente di partire. Il taxista che mi accompagna all’aeroporto aggiunge ulteriori tasselli al quadro già sufficientemente fosco , ma a suo dire il governatore Wagner sta facendo grossi sforzi per metterci una pezza, assumendo uomini a tutta forza ( seimila poliziotti in più ), probabilmente anche in vista dei campionati mondiali di calcio del 2014 di cui Salvador sarà una delle sedi . Sennò, chi mai ci verrebbe ? Dopo pochi giorni che sono a casa, con qualche rimpianto ( per esempio, non essere riuscito a vedere il museo di arte moderna o una cerimonia di candomblè ) , vengo a sapere da membri della famiglia Pereira residenti a Parma che in via della Libertade, la strada che percorrevo giornalmente , sono successi fatti davvero eclatanti, autobus bruciati, gente morta in tiroteios ( conflitti a fuoco) tra banditi e polizia e via dicendo… Pare che tutto questo sia dovuto ad una rappresaglia dei banditi per il trasferimento in una prigione sicura del Mato Grosso di un boss locale : davvero la tracotanza e pericolosità della delinquenza non ha limiti ( figuriamoci cosa accade a Rio o a San Paolo dove mi dicono che la violenza è decisamente superiore a quella che si registra a Salvador ! ).

Spero che un giorno tutto ciò possa cessare, come prometteva con qualche eccesso di ottimismo il mio tassista , ma per intanto la situazione laggiù è davvero brutta.



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