Diario di 6 giorni a Parigi
L’albergo l’abbiamo preso col CTS, un due stelle in zona Opera, abbiamo badato soprattutto alla posizione, infatti, purtroppo, da vicino ci siamo resi conto della sua… come dire, trascuratezza, ma comunque dopo il colpo iniziale abbiamo pensato che in fondo dovevamo solo dormirci, d’altra parte abbiamo speso 360.00 in due, compresa la colazione, che a Parigi costa in media 7.50, quindi tanto male poi, non siamo andati.
Partiamo da Napoli alle 15:20 e arriviamo in orario a Parigi per le 17:40.
Siccome il nostro soggiorno va dal martedì alla domenica decidiamo di fare la Carte Orange, che ci permetterà di prendere tutti i mezzi di trasporto, ma attenzione vale solo una settimana dal lunedì alla domenica, è necessaria una fototessera e bisogna decidere per quale zone farla Orly è nella zona 4, quindi minimo 1-4 zona per un costo di 25,20 euro. Con la Carte Orange, appena fuori dall’aeroporto, prendiamo l’Orlybus che ci porta appena fuori dal centro di Parigi, da qui cominceremo a muoverci sempre con la metro, che è efficientissima, è quindi importantissimo avere la cartina della metro da poter consultare ogni momento per qualsiasi spostamento, in pochi minuti infatti potrete ritrovarvi da una parte all’altra di Parigi.
Raggiungiamo l’albergo ci sistemiamo un po’ e decidiamo di andare a fare un giro sui Bateaux Mouches. Scendiamo alla fermata Alma Morceau della metro numero 9, appena sbuchiamo fuori lo spettacolo che ci ritroviamo davanti agli occhi ci lascia senza parole, la Tour Eiffel è proprio li davanti a noi, luminosa, enorme, imponente, fantastica!!! I Bateaux Mouches contrariamente a quanto si può pensare costano di meno dei Bateaux Parisiens, 7.00 euro i primi, 9.50 i secondi, inoltre i Bateaux Mouches consentono di vedere anche la copia della statua della libertà. Vi consiglio di fare il giro di sera è molto romantico se si è in coppia. I Bateaux Parisiens sono sul ponte dell’Alma, sotto alla Tour Eiffel, mentre i Bateaux Mouches sono sull’altra sponda della Senna e un po’ più lontani dalla Tour Eiffel.
Secondo giorno. Siccome vogliamo vedere parecchi monumenti facciamo la carta musei per tre giorni, per un costo di 36.00 euro, credetemi conviene!!! Alle 9.00 usciamo dall’albergo e decidiamo di andare a visitare l’Ile de la Citè: Notre Dame, siamo fortunati di mattina presto non c’è fila per salire sulle torri e grazie alla carta musei non paghiamo, si gode una stupenda vista di tutta Parigi; sempre grazie alla carta entriamo: alla Conciergerie(non è un granchè), dove tra gli altri fu imprigionata Maria Antonietta prima dell’esecuzione, al Palazzo di Giustizia e alla Sainte Chapelle, bellissima, sempre in stile gotico. Per pranzo un panino, Parigi è davvero carissima! Mangiando sotto la pioggia ci rechiamo a Les Invalides, dove sempre grazie alla carta possiamo vedere la meravigliosa tomba di Napoleone, custodita nel Dome. Andiamo, poi, all’Opera, per la quale, però, la carta musei non vale, si deve pagare 7.00 euro, ci accontentiamo, allora, di vederla solo dal di fuori! Vicino all’Opera c’è la Maddalena, corriamo quindi a darle un’occhiata, per poi andare al Palais Royal, dentro non si può entrare, ma ci sono dei bellissimi giardini da vedere e una piazza interna davvero bizzarra! Il Palais Royal è proprio di fronte al Louvre, dove entriamo sempre grazie alla carta musei, con le ultime forze che ci sono rimaste riusciamo a vedere il reparto egizio e quello delle pitture, compresa la nostra, e sottolineo nostra, Gioconda. Siamo rimasti tre ore nel Louvre, dalle 16.00 alle 19.00, se non siete dei grandi esperti d’arte vi consiglio di prendere l’audioguida in italiano, costa 5.00 euro, che vi spiegherà un po’ di cose, altrimenti correte il rischio di annoiarvi. Completamente distrutti mangiamo qualcosa vicino all’albergo e andiamo dritti a nanna.
Terzo giorno. Decidiamo di vedere un po’ di piazze, con la metro arriviamo dritti a piazza della Repubblica, dove c’è appunto il monumento alla Repubblica, poi piazza della Bastiglia, dove non c’è più la terribile prigione, completamente distrutta durante la rivoluzione, ma c’è la Colonne de Julliet, e infine piazza Des Vosges, la piazza perfettamente simmetrica, considerata una delle più belle al mondo. Da qui, poi, decidiamo di andare al Pantheon, imponente, massiccio, anche qui vale la carta, purtroppo non riusciamo a salire su per godere della vista del quartiere latino e di Saint German. Vicino al Pantheon ci sono la Sorbonne e il palazzo di Luxembourg, con i suoi bellissimi giardini. Continuando, poi, a passeggiare per il quartiere latino decidiamo di mangiare una quicke Lorraine (pasticcio al formaggio e prosciutto) e una croque monsieur (un toast) nella piazzetta della chiesa della Sorbonne, dove, sarà per la presenza degli studenti, si spende poco. Alle 13:00 siamo di nuovo al Louvre per vedere il reparto greco, romano ed etrusco, sempre grazie alla carta, in effetti sarebbe impossibile vedere anche solo queste sezioni in una giornata, meglio in due. Nel pomeriggio vediamo Place Vendome, dove si erge il monumento a Napoleone, ma dove ci sono anche il mitico Rits e tante gioiellerie di alta classe. Di seguito attraversiamo i giardini Des Tuileries, dai quali si gode una stupenda vista dell’obelisco di piazza della Concordia e dell’Arco di Trionfo. Attraversata anche piazza della Concordia ci incamminiamo sugli Champs Elysees, facendo una piccola deviazione per vedere l’Eliseo, circondato da una marea di guardie. Dopo esserci fatti gli occhi con i vari negozi e ristoranti attraversiamo il sottopassaggio per raggiungere l’Arco di Trionfo, sul quale riusciamo a salire sempre grazie alla carta, la vista è meravigliosa sugli Champs Elysees. Infine per cenare decidiamo di tornare al quartiere latino che al contrario degli Champs Elysees, ci era sembrato avesse prezzi accessibili, inoltre di sera è stupendo, ci sono delle stradine piene di ristornati di ogni nazionalità, ma noi essendo in Francia, decidiamo di mangiare francese con un menu turistico di dieci euro, ribadisco quanto già detto prima di me, non chiedete acqua in bottiglia, che pagherete 5.00 euro, ma “une caraffe d’eau” che non pagherete affatto, come pure il coperto.
Quarto giorno. Siccome è l’ultimo giorno in cui possiamo sfruttare la carta musei decidiamo di andare a Versailles, dove si arriva attraverso la RER C, attenzione però perché la linea si biforca, bisogna, perciò scegliere il treno giusto, chiedete quando siete sui binari. Devo dire che da lontano Versailles non mi ha dato il colpo d’occhio che mi aspettavo, ma appena entrata dentro devo ricredermi alla grande! C’è oro dappertutto, tutto è estremamente pomposo, ricco e sfarzoso, con la carta musei, però possiamo vedere solo le sale generali (per le quali vi consiglio sempre la solita audioguida di 4.50 euro) e avere un prezzo scontato per la camera del re (che secondo me va vista) anziché 8.00 euro 4.50 audioguida inclusa. Anche i giardini sono a parte, costano 3.00 euro e se volete prendere il trenino altri 5.00 euro, ma se è bel tempo vi consiglio di andare a piedi sono solo 15 minuti di cammino per arrivare alla vasca centrale e un altro po’ per vedere il Grand Trianon e il Petit Trianon (che potrete vedere grazie alla carta). Se vi incamminate dietro al Petit Trianon potrete vedere il meraviglioso villaggio che fece costruire Maria Antonietta, è davvero bellissimo, sembrano le casette del Mulino Bianco! Dimenticavo portatevi un panino da Parigi perché al bar di Versailles hanno poca roba che costa una cifra naturalmente! Noi abbiamo mangiato solo salatini e siamo stati dalle 10:00 della mattina alle 18:00 per vedere tutto, ma ne è valsa la pena, chissà quando e se ci torneremo! Tornati a Parigi decidiamo di andare a mangiare anche se sono solo le 19:00, assaggiamo la Bourguignonne, che può essere tranquillamente paragonata al nostro spezzatino! Se volete mangiare francese, portatevi un buon vocabolario se non volete rischiare di mangiare interiora d’anatra! Anche se la serata è peggiore delle altre: piove di più (ha piovuto tutti i giorni), fa freddissimo e c’è un fortissimo vento decidiamo di andare sulla Tour Eiffel. Nemmeno iniziamo a camminare per il Campo di Marte che si rompe l’ombrello (quelli piccoli fanno sempre questa fine!!!) e così saliamo sulla Tour Eiffel tutti belli inzuppati (l’unico vantaggio, se si può dire così, era che con quel tempo non abbiamo trovato nemmeno un po’ di fila). Per il costo di 10.40 saliamo al terzo piano, io personalmente ho avuto molto paura, e non vi dico una volta arrivata sopra, si, il panorama è davvero incredibile, qualcosa di mai visto prima, ma a causa di quel vento fortissimo, vi sembrerà assurdo, ma la sentivo muoversi sotto i miei piedi, il mio ragazzo è salito anche fuori ma il vento e la pioggia gli hanno impedito di fare le foto, davvero un peccato!!! Comunque anche se si ha paura bisogna salirci, non si può andare a Parigi e non farlo! Quinto giorno. Per me l’ultimo giorno è stato il più bello, abbiamo solo passeggiato, basta monumenti e musei che si, sono stupendi, eccezionali, ma noi siamo stati troppo ingordi, e così alla fine eravamo davvero distrutti! In quest’ultimo giorno siamo andati al cimitero di Pere Lachaise, per vedere la tomba di Jim Morrison e di altri tra cui Oscar Wilde, se avete del tempo in più andateci, meglio e con una cartina, il cimitero è immenso e fuori c’è uno (ormai milionario!) che le vede per 2.00 euro, credetemi vi servirà! Verso mezzogiorno siamo andati a Montmartre e naturalmente al Sacro Cuore di cui si può godere una vista meravigliosa camminando per i violetti del quartiere. Montmartre è proprio come me l’aspettavo (peccato non averlo visto di sera), colorato, vivo, molto caratteristico, inoltre rispetto al resto sembra abbastanza economico, così decidiamo di mangiare in un ristorantino molto carino e caratteristico. Da Montmartre ci spostiamo a Pigalle e dopo aver osservato tutta la sfilza di simpatici sexy shop, arriviamo davanti al leggendario Moulin Rouge, purtroppo sempre di giorno, avremmo voluto prenotare per lo spettacolo, ma 97.00 euro a testa avrebbero inciso troppo sul budget. Nel pomeriggio cambiamo completamente zona ci rechiamo a Beaubourg e Les Halles, facciamo un giro per Rue de Rivoli, vediamo il centro commerciale e il centro George Pompidou (dal di fuori), la chiesa di Sant’ Eustacchio, è davvero piacevole camminare per questo quartiere, anche qui le strade sono ricche di ristoranti e negozi di ogni tipo anche a portata delle nostre tasca. Inoltre ci sono i musei di Picasso (una fila enorme e inoltre non abbiamo più la carta) e il museo Carnavalet dove viene illustrata la storia di Francia e dove si entra gratis. Prima di andare a cena, ancora una volta nel quartiere latino, facciamo un giro per L’Ile de St Louis, purtroppo è tardi per vedere la relativa chiesa. Siccome è l’ultima sera decidiamo di provare la mitica Fondue (formaggio fuso) nel quartiere latino ci è costata 14.00 euro, è incluso un piatto di salumi e patate lesse, era buona si, ma devo essere sincera dopo un po’ disgusta. Forse per mangiare la vera cucina francese saremmo dovuti andare nei ristoranti d’alta classe, perché vi dico la verità, a parte la Fondue, io non ho assaggiato niente di caratteristico o particolare, mah!!! Sesto giorno. Purtroppo alle 12:30 abbiamo già il chek-in, quindi dobbiamo avviarci subito all’aeroporto, mentre lo raggiungiamo non possiamo fare a meno di pensare in modo molto banale che è durato troppo poco e che il tempo è volato, ora ripensandoci mi sembra un sogno, menomale che abbiamo le nostre 350 foto digitali (da pazzi, lo so!!!) che ci aiutano a ricordare!!! Per voi che andrete a Parigi, studiate un po’ della sua storia millenaria sarà bello e interessante trovarne riscontro camminando per la città. Ricordatevi sempre una giacca anche se andiamo incontro all’estate e soprattutto un ombrellino! Dimenticavo in totale abbiamo speso 1.000 euro(in due), buono no?