Di nuovo a New York

Ancora una volta nella grande mela con tappe a Cape Cod e Boston
Scritto da: GIOSA
di nuovo a new york
Partenza il: 27/08/2015
Ritorno il: 06/09/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
Si parte per la terza volta per gli states, eravamo già stati in luna di miele e per il nostro decimo anniversario, ed ora per i 20 anni eccoci di nuovo a New York.

Partenza il 27 agosto da Pisa con volo Delta, in orario, sedili abbastanza comodi e personale molto gentile. Impieghiamo circa un’ora per passare i controlli doganali, la fila è lunghissima. Circa un’ora di taxi e siamo in hotel (Hampton Inn at times square north), posizione centrale e pulito, colazione non è un granchè. Lasciamo i bagagli e via per le strade di NY, arriviamo fino al Guggenheim, che però il giovedi è chiuso, quindi torniamo indietro e puntiamo verso il Rockefeller center (abbiamo acquistato dall’italia la City Go con solo le attrazioni che ci interessavano, risparmiando il 20%) e ci siamo prenotati per salire sul Top of the Rock. Dobbiamo aspettare circa un’ora e mezza, che impieghiamo prendendo un aperitivo al bar della piazzetta e passeggiano lì intorno. Saliamo al tramonto e rimaniamo fino a buio, bellissimo il panorama, la vista spazia da Central park, l’Empire e tutta la città. Cena da Empanada Mama che si trova dietro il nostro albergo, cucina colombiana buona. Mezza giornata e il contapassi segna 12 km.

28/8

Usciamo e ci dirigiamo verso la Grand Central Station, passando per la 42° e Bryant Park. La stazione è molto bella, tutta in marmo, lampadari in ottone e cristallo con vari bar e ristoranti e il soffitto affrescato con i segni zodiacali. Passeggiamo per park avenue fino alla 59° per prendere la funivia per Roosevelt Island. Si ha un ottima prospettiva sullo skyline di NY, l’isola è tranquilla, con palazzi residenziali ed uffici, poche auto e una bella passeggiata panoramica. Torniamo indietro e ci dirigiamo verso Il Guggenheim, che non ci è piaciuto, ma d’altra parte non siamo esperti di arte moderna. Attraversiamo Central Park, pranzo veloce e poi Empire. La coda è stata piuttosto veloce e il panorama dall’86° piano è mozzafiato! Alle 18,00 appuntamento con Gianfranco (ragazzo di Frosinone trasferitosi da anni ormai, che fa la guida, vari i tour a piedi che offre) per il tour tramonto e notturno. Ci troviamo sulla decima e la 23° sulla Higl line. Si tratta di una vecchia linea ferroviaria abbandonata e riconvertita a parco cittadino, si può fare una bella passeggiata e vedere diversi scorci panoramici o rilassarsi sulle varie panchine e poltrone di legno tra aiuole e cespugli che sembrano spontanei ma sono molto curati. Attraversiamo i quartieri di Chelsea, il chelsea market, Meatpacking, e poi in metro fino a Brooklyn dove arriviamo che il sole inizia a tramontare. Uno spettacolo meraviglioso, abbiamo aspettato il buio e lentamente si sono accese le luci sui grattacieli di Manhattan. Uno spettacolo da non perdere. Gianfranco è molto preparato e per tutto il tempo non smette mai di descrivere luoghi, strade, palazzi e raccontare aneddoti.Cena greca da Uncle Nick’s, buona. Ed oggi sono stati 26km a piede. Se state 4/5 giorni fate l’abbonamento settimanale alle metro, risparmierete sicuramente un bel pò rispetto ai singoli ticket da 3$.

29/8

Ci troviamo con Kiara, (NewYorkcity4all.com) anconetana che fa la guida a NY, per un tour in bici di Central Park. Un po’ faticoso per chi come me non è abituata alla bici, anche perché è tutto collinare, ma fattibile. Ci mostra un sacco di angoli carini e le cose principali del parco, Jacqueline k. Reservoir, Castello, Bethesda Terrace, Strawberry field, i vari laghi, passiamo dallo zoo. Anche la guida è molto brava, gentile e disponibile a dare consigli.

Dopo pranzo ci precipitiamo verso Lower Manhattan per il nostro giro in elicottero, appuntamento per le 14,30 volo alle 15, ma abbiamo problemi con la metro (dove nei week end eseguono lavori di manutenzione) usciamo e prendiamo un taxi e siamo imbottigliati nel traffico. Tensione alle stelle e ormai convinti di aver perso la nostra occasione (e un sacco di soldi.. 160euro a testa) arriviamo alle 14,55 e ci fanno salire lo stesso. Wow, è stupefacente, il giro è durato 25 min piuttosto dei 15 previsti. Costeggia tutto il lato verso il New Jersey. Tornati coi piedi per terra attraversiamo la Fulton street, zona di vecchi magazzini portuali convertiti in bar e ristoranti con vari chioschi all’aperto. Lungo tutto il tratto di strada, delimitato sia all’inizio che alla fine, si possono bere alcolici, cosa proibitissima altrove all’aperto.

Ci fermiamo al memoriale del 9/11, e il nodo alla gola ti prende inevitabilmente quando vedi i nomi delle vittime e la mente torna a quel giorno, le immagini viste in tv sono impresse in maniera indelebile nelle nostre menti.

Vediamo la City Hall, One police Plaza, passeggiamo per oltre metà del ponte di Brooklyn ed arriviamo all’EastVillage dove ci fermiamo per cena in uno dei tanti locali. Scegliamo messicano (La Palapa) e rimaniamo molto soddisfatti, poi nanna. 21Km

30/08

Per stamani abbiamo prenotato un Tour Gospel sul sito Il mio viaggio a NY, e ci ritroviamo al pullman con altre 40 persone. Attraversiamo Harlem, vediamo la cattedrale di St John the Divine, la Columbia University (è giorno di arrivo delle matricole e tutto il campus è in festa, musica, grida e palloncini colorati di bianco e azzurro) Messa Gospel in una chiesa non ancora troppo turistica. Per il pranzo ci lasciamo consigliare dalla guida e andiamo da Etcetera. Titolare italiano e cibo ottimo. Nel pomeriggio visitiamo il Village, con le sue strade alberate, tranquille e le palazzine a schiera, compresa quella di Sex &the city. Washington square park, e Soho con le sue palazzine con le facciate in ghisa e tutte quelle scale antincendio. Per cena prendiamo un hamburger da Burger Joint al Parker Meridien, tanto decantato ma niente di speciale, a parte la lunga coda da fare.

31/8

Oggi ce la prendiamo un po’ più con calma visto che è il nostro ultimo giorno. Dedichiamo la mattina al WTC museum, dove ogni oggetto ti riporta a quel giorno. Credo sia una visita dovuta.

Pranzo da Urbo con un hamburger sicuramente dei migliori mai mangiati in città ed una buonissima maccheroni cheese. Passeggiata luna la 5° strada, ammiriamo le meravigliose vetrine e mi faccio regalare qualcosa da Tiffany. Cena da Spark Steak, con una buona bistecca.

1/9

E’ giunta l’ora di lasciare NY e ci trasferiamo a Boston con un volo di circa un’ora. Dopo un po’ di difficoltà riusciamo a ritirare l’auto alla Dollar e si parte, destinazione Maine. Andiamo a vedere subito il nostro primo faro, Nubble Light a Cape Neddick, (quello più bello e scenografico che abbiamo visto) poi seguiamo la panoramica verso Cape Elisabeth, ma non ci sono molte indicazioni (questo per tutti i fari) e ci perdiamo un sacco di volte andando completamente fuori strada. Rassegnati e scoraggiati impostiamo la destinazione per il nostro hotel il Ramada Saco Old Orchard beach e dopo poco troviamo verso Cape Elisabeth, dove una signora molto gentile ci disegna la mappa per arrivare al faro. Ormai è il tramonto e le foto non sono un granchè. Il nostro hotel è fuori dal centro turistico e ci indicano il Sea Salt Lobster per la cena. Sembra un fast food più che un ristorante, ma si mangia bene e proviamo il nostro primo lobster roll, e la clam chowder (la zuppa di vongole). Abbiamo percorso circa 120 miglia.

2/9

Partiamo verso le nove, la nostra destinazione è Piffsfield costeggiando le montagne e passando quindi da nord, arriviamo sul lato nord del Lago Winnipesaukee e ci fermiamo per un panino ( da Anthony’s Pier), il peggiore mai mangiato in vita mia. Gli scorci panoramici sui vari laghi che si incontrano sono molto belli, ma sono luoghi scelti prettamente per la quiete e il relax. Gli insediamenti sono pochi, e con pochissime attrattive. Il paesaggio è collinare più che montuoso e con senno di poi, non merita tutte queste ore di viaggio, anche se rappresenta un altro scorcio di america visto. Con cosi pochi giorni meglio concentrarsi solo da una parte.Circa 300 miglia.

Passiamo per Pittsfield, e la cittadina non merita una visita, quindi domattina si riparte subito.

3/9

Direzione Cape Cod. Prima tappa Sandwich, la più antica cittadina del capo, piccola con belle case, le chiese tipiche e un antico mulino con la pala ad acqua ancora funzionante. Arriviamo a Barnstable dove lasciamo le valige al B&B Bursley Manor e ci dirigiamo verso Chatman per vedere il faro, e poi quelli di Eastam e Hyannis. Quello che ci è piaciuto di più è quello di Eastam. Le cittadine che si incontrano sono piccole e tranquille con belle case di legno dai giardini curati. Ceniamo al Mattakeese Wharf, con terrazza sulla baia, a base di aragosta. Buono.

4/9

Partenza per Boston, non senza prima fare tappa a Pocasset per l’ultimo faro, ma è in una strada privata e possiamo fotografarlo solo da lontano. Arriviamo a Boston verso mezzogiorno e lasciate le valige ci dirigiamo subito al porto dove prenotiamo per un uscita di Whale watch alle nove della mattina dopo. Mangiamo al Quincy market, zona molto bella e amimata, con tre costruzioni lunghe un centinaio di metri con negozi nelle due laterali, e in quella centrale chioschi di cibo su ambo i lati. Si può magiare di tutto, dal messicano all’indiano, giapponese, thai , cinese, pizza, hamburger, specialità di pesce locali, dolci e tutto quello che vi viene in mente. All’esterno banchi di souvenir vari. Dopo i nostri lobster roll, visitiamo la città seguendo il Freedom trail, un striscia di mattoni rossi che dal parco cittadino attraversa tutta la città. In questo modo si possono vedere tutti i luoghi più importanti a piedi, si attraversa il fiume Mystic e si arriva fino a Charlestown dove si puo’ vedere la USS Constitution, un’altra nave da guerra e il monumento di Bunker Hill. Attraversiamo il quartiere di Beacon Hill. Ceniamo nella zona del mercato da McCormick e Schmick’s, ottima carne e aragosta alla griglia. Buonissima anche la cheese cake.

5/9

Alle 9 uscita in barca. L’andata devo dire è stata veramente pesante, con gente che stava male ovunque, ma quando la barca si è fermata è bastato aspettare poco per vedere la prima balena. Ne abbiamo viste 3, una molto da vicino. Che emozione! Il rientro è stato molto più tranquillo. Tornati a terra pranziamo al Quincy Market e passeggiamo nei dintorni, visitiamo il Boston Common (parco cittadino)ripercorriamo un tratto di Freedom Trail e la zona di Black bay. Rientriamo in hotel per una doccia (il late check out ci è costato 125 euro) e alle 20 si va in aeroporto.

Boston è una città dall’aspetto più europeo, con zone come Beacon Hill e Back Bay con strade tranquille, belle palazzine a schiera molto curate, e trasmette una buona qualità di vita.

Si torna a casa! Pur non sapendo l’inglese ce la siamo cavati per 10 gg da soli, noleggiando auto e percorrendo circa 1000 km, senza problemi per mangiare od altro. Sì, ci vuole un po’ di fantasia e si va un po’ ad intuito quando ti spiegano qualcosa, ma si può fare. Inoltre gli americani sono sempre pronti a darvi una mano quando siete in difficoltà. Non fermatevi per strada con la mappa e l’aria smarrita che subito qualcuno si ferma, “Can I help you?”, lo sentirete spesso.

Alla prossima!



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