Destination Paris
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Primo giorno
Volo Easy-Jet Pisa-Orly delle ore 9.15 e arrivo a Parigi dopo meno di due ore. Fuori dall’aeroporto scegliamo il taxi per evitare troppi scambi tra bus-metro al mio bimbo. Scelta azzeccata perchè con meno di 40 euro totali il taxi ci porta direttamente davanti l’hotel senza perder tempo (cifra che avremmo comunque speso utilizzando i mezzi pubblici). L’hotel, fantastico e in posizione strategica (davanti la fermata della metro Javel – André Citroën) si chiama Hotel Mercure Paris Plaza Pont Mirabeau, per la spesa di 310,00 euro totale di 2 notti a camera sfruttando un offerta di booking. So che non è proprio economico, ma la mia esperienza pregressa mi insegna che risparmiare a Parigi può essere pericoloso… ovvero hotel sporchi e poco confortevoli, e con un bimbo di 2 anni non ho voluto rischiare.
Insomma, lasciate le valige in hotel ci siamo diretti subito al Trocadero per godere della splendida vista della torre dalla piazza sopra i giardini e poi pranzo in uno dei bar che circondano la Pl. du Trocadero, non molto economico, ma la fame è tanta e il tempo poco! Quindi entriamo da Carette dove per un piatto a testa di Tramezzini e insalata spendiamo 30 euro a testa :(, il pasto è molto abbondante anche se costoso e optiamo per una passeggiata a piedi passando per Av. Kleber fino ad arrivare all’Arco di Trionfo. Grandioso, imponente e spettacolare…e in ristrutturazione… uff. Da lì percorriamo le Champs-Elysees TUTTA A PIEDI, purtroppo la linea 1 della metro che collega l’Arco con piazza della Concordia è chiusa per lavori! E vabbè camminare fa bene… Da piazza della Concordia prendiamo la metro che sbuca accanto ai giardini de le Tuileries e rientriamo in hotel per rinfrescarci e uscire di nuovo per cena. Questa si svolgerà da Leon de Bruxelles sulle Champs-Elysees. Una catena di ristoranti fantastica che propone piatti a base di molluschi di cui mio marito è stra-goloso. Cena fantastica per la cifra di 30 euro a testa. Ci alziamo sazi e soddisfatti e camminando lungo viale parigino, godendo delle sue luci arriviamo lentamente allo scoccare dell’ora di fronte alla Torre Eiffel che si illuminerà come per magia lasciando tutti senza fiato.
Secondo giorno
La mattina non facciamo colazione in hotel (troppo costosa, non ne vale la pena) e ci dirigiamo subito a Montmartre dove entriamo a Coquelicot, una sorta di panificio, pasticceria-bar dove facciamo colazione con cappuccino, croissant, succhi di frutta per la spesa di 20 euro (5 a testa contro i 12 che ci chiedeva l’hotel). Dopo la colazione ci dirigiamo verso il Sacro Cuore utilizzando la Funicolare che porta fino davanti alla basilica che, per chi come noi ha la Paris Visit, è gratuita. Lì ci attende un panorama mozzafiato su Parigi e poi Pl. du Teatre coi suoi ritrattisti e pittori e un caos di turisti senza eguali ma tappa dovuta, la magia è unica, sembra di tornare indietro nel tempo. Dopo una bella passeggiata ci dirigiamo a piedi verso Pigalle che rimane praticamente sotto Montmartre e lentamente arriviamo di fronte al Moulin Rouge. Di fronte al locale c’è la fermata della metro Blanche che con alcuni cambi ci porterà al locale dove pranzeremmo “Le Bouillon Chartier” Rue du Faubourg Montmartre, 7; locale molto affollato ma molto particolare. Camerieri gentili, scrivono il tuo ordine sulla tua tovaglia, cappelliere sopra le teste per i tuoi effetti personali, ambiente retrò, cucina parigina ma più che accessibile, noi per 4 porzioni di carne acqua in caraffa (importante) due dolci 4 caffè ed un piatto di pasta bianca per il bambino spendiamo 17 euro a testa.
Prossima destinazione è L’Operà, per poi passare da Place Vendome e dalle Tuileries arrivare fino al Louvre. Entrati all’interno dalla Piramide di vetro ci perdiamo nella sua immensa hall. Non vedremo il museo, ma preferiremo andare a vedere Notre-Dame de Paris per poi tornare in hotel cambiarci ed uscire per cena. Questa volta la cena sarà a Montmartre, il locale candidato era Le Relais Gascon subito accanto alla metro Abbesses, ma è stracolmo con persone che attendono all’esterno, rinunciamo e ne scegliamo un altro nelle vicinanza, il nome conta poco tanto era insignificante. Il nostro intento era vedere il Sacro cuore e il Moulin Rouge illuminati con le luci notturne.
Terzo giorno
Il tempo è poco, vorremmo salire sulla torre Eiffel che apre alle 9,30, noi siamo lì all’apertura, ma di fronte a noi si presenta una coda di turisti che si snoda per dei metri. Sconfortati rinunciamo e scegliamo di andare a fare un giro alla Galleries La Fayette, il giorno precedente era chiusa perchè era Pasqua, ma merita entrare solo per la particolarità della sua struttura. Sembra di essere all’interno di un’arena dorata, con una cupola di vetro colorata e dove le balconate sono sostituite da negozi di lusso e nell’aria si espandono le fragranze di Chanel, Dior e Yves Saint Lauren. Il tempo per un breve acquisto da Tiffany per le due figlie rimaste a casa e poi via all’hotel, dove con un taxi verremo condotti in aeroporto e poi a Pisa.
So che non siamo entrati nei monumenti, ma i giorni erano pochi, le code dei turisti esagerate e le giornate troppo belle e soleggiate. Abbiamo preferito sfruttare le “esterne”, le “interne” saranno una buona scusa per ritornare. Un unico appunto: il bambino con il passeggino. E’ molto sconfortante vedere una città come questa poco predisposta per questi mezzi. La metrò è poco, per non dire quasi per niente, fornita di ascensori o scale mobili per la scesa ai vagoni (vorrei capire un disabile come fa….???). E, inoltre, le strutture ristoratrici sprovviste di bagni adibiti per il cambio dei neonati. Quindi organizzativi! Per il resto… wow! Lascia sempre senza parole e con la voglia di tornare!