Derawan e il Paradiso

Partendo per il primo vero viaggio "dall'altra parte del mondo" non avevo la minima idea di cosa potermi aspettare... Partenza il 25 febbraio con volo singapore airlines verso Balikpapan (con scalo a singapore), tutto perfetto, la compagnia aerea migliore al mondo, senza dubbio! Dopo 15 ore di volo arriviamo nel Kalimantan (borneo) e a Balikpapan...
Scritto da: donastella
derawan e il paradiso
Partenza il: 25/02/2007
Ritorno il: 06/03/2007
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 2000 €
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Partendo per il primo vero viaggio “dall’altra parte del mondo” non avevo la minima idea di cosa potermi aspettare…

Partenza il 25 febbraio con volo singapore airlines verso Balikpapan (con scalo a singapore), tutto perfetto, la compagnia aerea migliore al mondo, senza dubbio! Dopo 15 ore di volo arriviamo nel Kalimantan (borneo) e a Balikpapan prendiamo un Atr diretti a Berau, sulla costa nord est. Da lì altre 2 ore e mezza di barca…Ma alla fine arriviamo: DERAWAN! Un piccolo isolotto sperduto nel mare di Celebes, il cui unico resort è il Derawan Dive Resort, occupato solamente da 21 occidentali, noi! Il resort è fattod a costruzioni tipiche del luogo, il risporante è alla fine del pontile, una terrazza sul mare…Fantastico! Le stanze non sono proprio da catalogo, ma il resto è tutto così bello che non ci si fa neanche caso! Persino il cibo è ottimo, una volta che gli abbiamo chiesto di togliere l’aglio! Siamo 19 sub, il secondo giorno iniziamo con le immersioni lì intorno: ottimissime macro, tante tante tartarghe (che si possono ammirare a pochi metri dalla riva), pesci di barriera a go go. La notturna ci lascia a bocca aperta, con uno squalo nutrice che ci accoglie proprio sotto il pontile, e le decine di tartarighe dormienti…Tanto da rifarla praticamente ogni sera.

Il terzo giorno iniziamo a girare le isole circostanti: Kakaban, con il suo barracuda point (squali grigi, pinna bianca e pinna nera) e il Jellyfish lake è uno spettacolo della natura: spiaggia bianca e finissima, colori del mare indescrivibili, vegetazione ricca e selvaggia. Quarto giorno Sangalaki: arriviamo e siamo subito accolti da decine di mante, così rimandiamo l’immersione e ci buttiamo a fare snorkeling in mare aperto…Da soli in mezzo al mare con le mante che ti girano in torno per giocare…Non credo che si possa spiegare l’emozione…Dopo la prima immersione andiamo sull’isola, c’è un resort molto bello, ma è chiuso per mancanza di turisti…Roba da matti! Passeggiando sulla spiaggia da sogno ci imbattiamo nella struttura facente da “nido per i nidi di tartarughe” e veniamo ingaggiati per portare i piccoli appena nati fino alla riva per fargli prendere il mare…Anche qui…Come descrivere l’emozione di sentire le piccole pinnette fremere tra le proprie dira, cercando dirperatamente di raggiungere l’acqua? Che giornata!!! nella seconda immersione mi sono trovata a nuotare per qualche minuto contro corrente, sola, con 4-5 mante…Ho bevuto troppa aria, ma cavolo se ne valeva la pena!!! Quinti giorno: Maratua e il big fish country, con la corrente più forte che tutti avessero mai sentito, i barracuda, il grigio e le aquile di mare! Non contenti, l’ultimo giorni di immesioni ci facciamo riportare a Kakaban: due squali leopardo e tanta tanta tanta corrente…Tanta da rischiare di perdere tre dei nostri, fortunatamente ripescati a qualche miglio dalla costa grazie alla SUPERFANTASTICA lampada di Sandro…Tanta paura, ma per fortuna possiamo scherzarci sopra…E anche tanto! Tornati a Derawan ci accoglie una tartaruga che viene a depositare le uova proprio davanti alle nostre camere…Ogni sospiro della tarta è un brivido di emozione…Ha faticato tanto per depositare 93 uova e tornare al mare, non facilitata dalla bassa marea…

L’ultimo giorno, domenica, si passa sulla piccola Derawan: foto meravilgiose, qualche acquisto (pochi a dire il vero), la firma dei logbook, le foto e i bagni dal pontile…

Quando alle 4 di mattina dobbiamo ripartire sembra tutto così triste…Come può non esserlo, dire arrivederci al paradiso? per fortuna la sensazione di vacanza dura qualche ora di più, sfruttando lo scalo a Singapore per girare un pò la città…Anzi, i centri commerciali della città, ma senza trovare gran che.

Ora ci restano tante tante foto e una sicurezza: il paradiso esiste, si trova a 11000 km da qui e si chiama INDONESIA!



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