Comacchio, Chioggia passando per il Delta del Po

Non ci sembrava vero, ma dopo ben 2 anni di blocchi e ripensando al fatto che proprio il 18/04/2021 ero ricoverato in ospedale causa Covid, sabato siamo partiti per il nostro weekend Pasquale! Sinceramente l’idea di questo piccolo tour non ricordo da dove sia scaturita, ma su Comacchio avevo aspettative altissime avendo sempre visto foto meravigliose circolare sui social ed in rete… aspettative alla fine assolutamente confermate e forse anche di più!

Giorno 1 – Comacchio

Partiamo con ordine: dalla provincia di Pavia la partenza per Comacchio è avvenuta intorno alle h.6:30! Solo un piccolo rallentamento dovuto al traffico ci ha fatto perdere 15 minuti in autostrada ed intorno alle 9:30 abbiamo parcheggiato gratuitamente al parcheggio duomo di Comacchio (cosi denominato su google maps)! Avevo prenotato un appartamento in pieno centro, nella piazza della Basilica a € 85 (notte), proprio a due passi dal parcheggio. Ci siamo fiondati subito in centro per scattare qualche fotografia cercando di evitare quei turisti un po’ più ritardatari e dopo un bel giro alla scoperta di questa bella cittadina, verso le 11 siamo riusciti a fare il check-in anticipato grazie alla disponibilità dell’appartamento e dell’host.

Il tempo di sistemare le valigie e siamo usciti alla ricerca del pranzo! Ci siamo imbattuti in un piccolo bar chiamato “Il Pizzicante” dove abbiamo mangiato un abbondante tagliere di salumi e formaggi incredibilmente buono accompagnato da piadina classica e piadina di zucca (gialla)! Rapporto qualità prezzo altissimo, con € 25 abbiamo mangiato benissimo e in grande quantità!

Nel pomeriggio altro giro ed altre foto, per poi sostare in via della pescheria in un piccolo bar a bordo canale baciati dal sole; Comacchio è bellissima! Cittadina di nicchia, poco frequentata anche in un periodo come quello pasquale.

Per quanto riguarda la cena, l’anguilla è d’obbligo quando si è a Comacchio! Avevo prenotato già da qualche settimana presso la Trattoria La Barcaccia proprio in Piazza Duomo, dove la loro specialità appunto è l’anguilla alla brace (€ 25)! Spettacolare! Qui i prezzi non sono bassissimi, ma comunque si tratta di pesce e se il pesce è ottimo lo si paga anche molto volentieri.

Giorno 2 – Delta del Po

La mattina seguente sveglia alle 8, colazione nel nostro appartamento e partenza verso il Delta del Po, zona conosciuta più che altro da camperisti e ciclisti ma che consiglio vivamente di fare anche con l’auto! Il giro che io ho fatto in senso antiorario della Sacca degli Scardovari è lungo circa 60 km e merita veramente moltissimo! La Sacca degli Scardovari è una piccola frazione marittima del comune di Porto Tolle, in provincia di Rovigo, nel Veneto.

Provenendo da Comacchio sempre percorrendo la Statale SS309 Romea si prende il bivio per Scardovari al bivio con la SP38.

Sacca degli Scardovari

In questo vasto specchio d’acqua racchiuso dalle foci del Delta del Po, troviamo la più importante coltivazione di cozze, vongole e ostriche ed in alcuni tratti abbiamo avuto la fortuna di ammirare tantissimi fenicotteri in acqua per un colpo d’occhio veramente eccezionale.

Il paesaggio è surreale, in quanto ci sono tratti pieni di palafitte di pescatori a pochissimi metri una dall’altra!

Il giro in auto vi impegnerà circa 1 oretta abbondante: considerate le soste per le foto.

Sinceramente non avevamo aspettative altissime della zona ma è sicuramente stata una delle cose più belle e particolari che abbiamo visto… sarebbe eccezionale poterla visitare durante le attività di pesca!

Chioggia

Verso le 11, avendo finito il nostro tour del Delta del Po, abbiamo proseguito verso Chioggia che dista circa 1 oretta di auto; avevo prenotato un appartamento su Airbnb in pieno centro (€115), in calle san Domenico che metteva a disposizione un parcheggio privato gratuito con servizio “navetta” da parte del proprietario che non mi sono lasciato scappare! Il parcheggio dista a piedi circa 1 km ma avendo le valigie il proprietario di casa mette a disposizione questo servizio completamente gratuito per agevolare il trasporto bagagli.

Abbiamo posato le valigie appena arrivati nell’appartamento e ci siamo diretti subito alla ricerca di “cicchettini” tipici Chioggiotti! Ci siamo imbattuti in questo Bar Riva Vena con tavolini a bordo canale, che ci ha fatto assaporare 4 cicchetti tipici di pesce a testa eccezionali a pochi euro (€2,50 l’uno).

Nel pomeriggio siamo andati alla scoperta del centro e delle calle, una bellissima cittadina che ha per spina dorsale questo canale attraversato da svariati ponticelli sul quale si affacciano bellissime abitazioni tutte colorate. Parallelamente verso ovest si sviluppa la via principale (Corso del Popolo) che per metà è stata resa pedonale, dove si possono trovare altri bar e ristoranti. Attraversando verso est il Ponte Translagunare, invece, si incontrano rispettivamente 3 isole: la prima che ospita il mercato ittico all’ingrosso, la seconda denominata Isola dell’unione che unisce appunto Chioggia alla terza isola denominata Sottomarina, residenziale, con tutti gli stabilimenti balneari.

Per la cena avevo prenotato già da tempo presso l’Osteria Penzo che consiglio vivamente per la qualità del cibo e per la gentilezza del titolare e di tutto lo staff; pochi posti a sedere (necessita sicuramente di prenotazione per avere garantito il posto) con menu di carne e pesce con una scelta limitata che denota pietanze ricercate e di qualità. Nel nostro caso il menu era solo di pesce essendo la domenica di Pasqua, con menu dedicato. Rapporto qualità prezzo ottimo (€ 60) considerato il fatto che abbiamo ordinato una mezza porzione di fritto misto (con all’interno anche un assaggio di Moeche), un branzino, una grigliata di pesce mista e un’acqua.

Si è concluso cosi, con un’abbuffata di pesce, il nostro weekend Pasquale, in attesa di una dormita rigenerante prima della partenza “intelligente” che ci ha consentito di tornare verso la Provincia di Pavia senza trovare particolarmente traffico!