DANIMARCA: terra di isole

“Scortati” in macchina fino a Venezia Mestre da Gabriele e Fiorenza si parte per le sospirate vacanze estive. E’ stato talmente tanto il tempo trascorso per la programmazione di questo tour che sembra quasi impossibile sia arrivato il tempo della partenza. Le formalità di imbarco procedono regolarmente e così pure il volo (durata 2 ore...
Scritto da: maxmassi
danimarca: terra di isole
Partenza il: 12/08/2005
Ritorno il: 24/08/2005
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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“Scortati” in macchina fino a Venezia Mestre da Gabriele e Fiorenza si parte per le sospirate vacanze estive. E’ stato talmente tanto il tempo trascorso per la programmazione di questo tour che sembra quasi impossibile sia arrivato il tempo della partenza.

Le formalità di imbarco procedono regolarmente e così pure il volo (durata 2 ore scarse). Ci troviamo così a Copenaghen, dove l’impatto climatico non è dei migliori: 15 gradi di temperatura in pieno pomeriggio. Ma sarà il male dei primi due giorni, visto che dal terzo giorno torna il bel tempo (comunque non è mai piovuto in 13 giorni).

Prendiamo la S-train per il quartiere Vanlose (fermata Jllingevey) e raggiungiamo il bed & breakfast dove trascorreremo 4 notti (Laila Pedersen): la camera è un po’ piccola ed il bagno ci costringe ad uscire e passare per l’ingresso, ma tutto sommato la sistemazione è discreta.

La prima giornata interamente trascorsa in città ci consente già di vedere le attrattive migliori: Radhus Plazen, Nyhavn (il porto), lo Stroget (via pedonale lunga 1.100 metri) e la sirenetta.

Il 3° ed il 4° giorno decidiamo di espatriare, così, dopo la visita del castello di Kronborg (quello di Amleto) ad Helsingor, si traghetta (15-20 minuti) per la dirimpettaia Helsingborg e siamo in Svezia.

Molto carina anche Malmo, visitata il giorno seguente, che abbiamo raggiunto in treno attraverso il lungo ponte sull’Oresund.

La sera, di ritorno nella capitale danese, andiamo al Tivoli (parco divertimenti nel cuore di Copenaghen) e ci imbattiamo in una rappresentazione teatrale mimica di Pollicina, molto gradita a Giada.

Il 5° giorno, come previsto, noleggiamo l’auto (una Peugeot 206 nera) e ci dirigiamo a Roskilde, dove ammiriamo (solo esternamente) la cattedrale che custodisce le tombe dei re. Ripartiamo subito per l’isola di Mon e raggiungiamo il B&B Klintholm di Magleby (carina la camera ma il bagno scopriamo essere di uso comune). Nell’isola visitiamo le scogliere bianche (belle ma non meritano il sacrificio di tante scale e soprattutto non vale la pena doversi confrontare con tutte quelle api che la circondano), il Liselund Slot (castello con tetto di paglia), la cittadina di Stege (carino il ristorante italiano dove decidiamo di pranzare e cenare) e Klintholm Havn (non merita una visita: è un porto come se ne vedono tanti).

Il paesaggio dell’isola è comunque affascinante. Il giorno dopo siamo diretti all’isola di Fyn (attraverso un bellissimo ponte che la collega alla Selandia), per visitare il castello sull’acqua di Egeskov (incantevole tutta la cornice ed interessante il museo di auto, moto e bambole d’epoca). Visitiamo molto velocemente Odense (nota per aver dato i natali ad Andersen, ma un po’ deludente, forse perché i negozi alle 18 sono già tutti chiusi) e torniamo al ns. B&B Britta & Carl O.Persson di Davinde, immerso nel verde di una fattoria: giudizio più che positivo, vista l’ampiezza della camera, l’indipendenza dai padroni e la buona colazione.

L’indomani di nuovo in viaggio alla volta di Ribe, cittadina piccola ed accogliente, dove si respirano ancora le vecchie tradizioni: visitiamo il Museo Vikinger ed assistiamo in serata alla ronda attraverso il centro. Un po’ fredda l’accoglienza nel B&B di Ida e Peter Hansen, ma l’ambiente è carino: cucinino e bagno al piano terra, camera da letto spaziosa nel soppalco della mansarda ed il vantaggio di essere in pieno centro storico.

La mattina seguente ci dirigiamo a Billund per essere di buon ora davanti all’ingresso di Legoland: un incrocio tra Mirabilandia ed Italia in miniatura, in cui le ricostruzioni dei monumenti europei sono rigorosamente fatte con Lego. Divertente anche per gli adulti. Il B&B ci aspetta a Silkeborg (prende il nome dalla città) e forse risulta essere quello più carino, come cortesia del padrone e come sistemazione della camera, con tanto di cucinino ed utilissimo microonde. Anche Silkeborg stessa ci stupisce in positivo: da segnalare la piazza, le vie pedonali del centro ed il lago.

Siamo così a sabato 20/8 ed il programma prevede di giungere ad Arhus, dove meritano una visita tanto il Den Gamle By (ricostruzione di villaggi antichi, con interni accuratamente arredati ed abitanti in costume) quanto il suo centro, molto grande e caratterizzato da un suo Stroget, all’altezza di quello più famoso di Copenaghen. E’ ad Arhus che acquistiamo la splendida bambola di Pippi Calzelunghe! Trascorriamo la notte presso il B&B Hanna & Poul Thomsen di Sjolund, vicino Kolding. Ci troviamo immersi in una fattoria, dove regna il profumo di animali… La camera è in un sottotetto di legno ed è molto calda. La sera visitiamo Kolding, di cui godiamo il centro pedonale e lo splendido lago al tramonto. La mattina si fa colazione insieme a due vecchietti, ospiti del ns. B&B, e mi sembra di vedere noi due fra tanti anni, ancora in giro per il mondo.

La scelta dell’alloggio è stata tattica, in funzione della visita della mostra temporanea sul Giappone, allestita nel castello di Kolding, appunto. Vedo Giada entusiasta e la cosa mi rallegra: in un certo senso, tutta la programmazione delle date del tour è stata in funzione di questa mostra, in quanto si inaugurava solo il giorno prima.

In tarda mattinata si riparte spediti per Copenaghen (circa 230 km di viaggio), in modo da riconsegnare l’auto all’Avis entro l’orario di chiusura. Fatta la consegna, riprendiamo confidenza con Copenaghen e prendiamo possesso dell’ultimo B&B, situato a Valby, presso Stine & Jakob, definiti da Giada “Valeria Mazza e Brad Pitt”.

La camera è dotata di cucinotto, per la gioia dei nostri palati, che riassaporano dopo giorni un piatto di spaghetti al pomodoro, fatto dalla mia cuoca personale. Uno spettacolo! Gli ultimi due giorni trascorsi a Copenaghen, dopo tanto girare, sono dedicati al passeggio ed allo shopping: così facciamo compere nel negozio di abbigliamento “Vero Moda”, situato nello Stroget, e giriamo in lungo e in largo un centro commerciale non tanto distante dalla stazione centrale (venendo da Valby si scende alla fermata S-train subito prima di quella della stazione), da dove ne usciamo con un bellissimo bollitore elettrico, simile a quelli che abbiamo potuto utilizzare in tutti i B&B danesi per preparare il thè.

Il giorno della partenza abbiamo qualche ora da spendere nella mattinata all’interno dell’aeroporto Kastrup, dove ne approfittiamo per “consumare” gli ultimi spiccioli di corone danesi.

Peccato, è già ora di tornare a casa, ma la tristezza viene mitigata dalla soddisfazione di aver vissuto per qualche giorno in una terra che non dimenticheremo.



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