Dalle Marche alla Slovenia passando per la Croazia
Ci dirigiamo quindi a Marcelli di Numana dove abbiamo prenotato 2 bungalows (siamo con altri amici) al Camping Conero Azzurro. Il Camping è pulito e ordinato, l’animazione discreta (abbiamo delle figlie che vengono abbastanza coinvolte), la spiaggia con accesso diretto bellina anche se mi aspettavo la sabbia fine che qui non c’è. Il Bungalow è piccolo (anche se abbiamo preso come sempre un posto in più) e un po’ vecchio.
Comunque la settimana di riposo trascorre molto piacevolmente ed approfittiamo di una giornata di tempo instabile per fare una camminata nel Parco del Conero partendo da Sirolo dove l’ufficio turistico del Parco ci dà istruzioni precisissime. Prima raggiungiamo un punto panoramico attraverso sentieri ben segnalati (due ore e mezzo circa) poi da un parco in Sirolo, che si trova in alto rispetto al mare, sempre a piedi raggiungiamo la spiaggia dei sassi neri (che neri non sono). Per fortuna abbiamo mangiato i nostri panini comodamente seduti sulle panchine del parco di Sirolo perché qui la folla era tanta e mi sarei quasi sentita in dovere di condividere il pranzo con i vicini! Ne vale comunque la pena perché qui l’acqua è molto bella, ci sono sempre sassolini ma la parete a strapiombo crea un bello scenario. Qui potete trovare un chioschetto per prendere un gelato o acqua fresca.
Il venerdì mattina partiamo presto per raggiungere il porto di Numana dove il nostro amico nei giorni scorsi con la bici aveva già provveduto a prenotare una barca a motore per la mattinata (90 €) con la quale abbiamo potuto costeggiare il Conero e vedere da lontano alcune spiagge e fermarci alla famosa Spiaggia delle due sorelle: anche questa molto affollata perché vi arrivano dei battelli che scaricano centinaia di persone a giro ma pochi vogliono andarsene!
E’ ormai venerdì e la nostra settimana di riposo è finita: sabato mattina alle 8 (2 ore prima della partenza) dobbiamo trovarci a Pescara per prendere il Traghetto SNAV per Spalato (biglietto acquistato dal sito www.traghettilines.it). Ci imbarchiamo con l’auto e alle 17 circa arriviamo. A bordo è tutto un po’ caro infatti vediamo che molti passeggeri si sono organizzati “al sacco” per il pranzo.
A Spalato c’è molto traffico ma la nostra camera è vicinissima al centro quindi ci muoveremo a piedi. Ci sistemiamo mentre scoppia un temporale tipico di questa pazza estate quindi usciamo per la cena: Spalato mi sorprende! Entriamo nel centro storico/Palazzo di Diocleziano e ci rendiamo conto che la pioggia ci ha regalato i marmi lucidi e bagnati che rendono molto affascinanti colonne e sfingi! Cerchiamo un ristorantino dove mangiare ma ci ritiriamo presto perché è stata una giornata lunga.
La Domenica, dopo una lauta colazione che ci permette di prepararci anche alcuni panini per il pranzo, dopo aver attaccato una panetteria piena di ottime brioches, ci avviamo a piedi verso il porto per prendere il traghetto per Supetar e in un’ora raggiungiamo l’isola di Brac. Scendendo dribbliamo taxisti e riusciamo a raggiungere l’autobus che in circa mezz’ora ci porta a Bol. Quindi a piedi attraverso una splendida pineta costellata di banchetti di souvenir raggiungiamo la famosa lingua di sabbia che non è sabbia ma sassolini rotondi e bianchi che si protende verso il mare più pulito che io abbia visto quest’anno! Molto ventosa e come di consueto affollata ma da vedere assolutamente!
Dopo la giornata di mare ripercorriamo la strada al contrario e dall’autobus ci rendiamo conto che Brac è una cava di marmo bianco (perfino parte della Casa Bianca è stata fatta in parte col marmo di Brac).
Dopo una buona doccia torniamo a fare una bella passeggiata a Spalato, la sua Riva e il corso principale con bellissimi negozi. Ci sono moltissimi giovani e locali alla moda, noi ceniamo al KONOBA KOD JOZE, in Sredemanuska 4, locale che consiglio. Rientriamo perché domani si riparte!
Sulla strada per Plitvice ci fermiamo al Parco di Krka, precisamente entriamo da Skradin che è un delizioso paesino sulle rive del fiume da cui parte il battello che ci porta nel parco: è possibile fare il bagno sotto le cascate infatti noi sotto i vestiti abbiamo i costumi solo che c’è troppa gente e quindi decidiamo di visitare il parco passeggiando. E’ molto ben organizzato, più recente di Plitvice e l’ho trovato più racolto, oserei dire “avvolgente”. Luogo abitato fin dalla preistoria, oltre alle cascate di travertino ed ai fenomeni tipicamente carsici, offre tracce importanti dell’ingegno umano (mulini, acquedotti, monastero) e meriterebbe una sosta più lunga di mezza giornata. Passeggiando incontriamo le donne che ci offrono collane di fichi, bicchieri di more, uva, miele….tutti prodotti da questa natura prorompente. Mangiamo sdraiati su un prato i nostri panini preparati alla colazione, le fantastiche brioches acquistate a Spalato, poi a metà pomeriggio ripartiamo.
La nostra prossima destinazione è il parco di Plitvice. Arriviamo al nostro alloggio: Apartments Poljanak. Vivamente consigliato per la posizione, la gentilezza della padrona che ci ha fatto una colazione splendida e ci ha dato tutte le indicazioni unitili per visitare il Parco. Una giornata per il parco, 2 notti qui e siamo quasi a fine vacanza perché siamo già a mercoledì.
Prossima destinazione Catez ob Savi in Slovenia: un immenso parco acquatico con acqua termale! Non immaginavo una struttura così grande: alloggiamo in una piccola villetta a 2 piani: piano terra bagno e soggiorno con angolo cottura, primo piano 2 camere da letto. Arriviamo alle 13 circa, ci sistemiamo mangiamo qualcosa, un riposino e poi nel parco termale all’aperto ( il tempo ci ha graziato, nei viaggi pioveva quando ci fermavamo usciva il sole!). Verso le 18 ci spostiamo nel parco al coperto perché comincia a fare freschino. Anche al chiuso è gigantesco e con molti scivoli e idromassaggi e piscina con le onde! Ci ritiriamo verso le nove di sera e ceniamo in casa litigando un po’ con i fornelli elettrici che non siamo abituati ad usare.
Il giorno dopo di nuovo parco al chiuso al mattino, pranzo in casa dopo aver acquistato qualcosa nel piccolo supermercato vicino al parco, poi massaggio rilassante per tutti (prenotato il giorno prima 25 € a testa) poi scivoli fuori fino all’ora di cena!
La mattina dopo ripartiamo verso il confine italiano: raccomando di NON fermarsi al primo Autogrill dopo il confine perché è indecente! Ci fermiamo a Udine e sembra di vedere Venezia senza acqua: stupefacente! Una bella passeggiata, un gelatone per pranzo e ripartiamo per Moggio Udinese passando da Gemona: la patria del Prosciutto San Daniele dove troviamo uno spaccio e ne acquistiamo un bel pezzo.
A Moggio Udinese abbiamo prenotato un discreto “ Bed and Bike” senza colazione per la quale in paese ci sono Pasticcerie/ Bar che possono egregiamente soddisfare questa esigenza. Non è eccezionale la trattoria degli stessi proprietari del B.B. per la cena: provate qualcos’altro.
Il sabato mattina ci dirigiamo alla sede dell’Alpin Action FVG per la nostra discesa in rafting già prenotata: consigliata per tutti, non pericolosa e molto divertente. Abbiamo fatto i tuffi nel fiume, abbiamo pagaiato, ci hanno fatto tantissime foto! Ci facciamo consigliare un posto per farci preparare qualche panino poi partiamo: le vacanze sono finite!