Dalle Alpi all’Alsazia passando per Lione

Un viaggio alla scoperta della Francia meno conosciuta
Scritto da: Davidoof
dalle alpi all'alsazia passando per lione
Partenza il: 08/08/2014
Ritorno il: 24/08/2014
Viaggiatori: 5
Spesa: 1000 €
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Come ogni agosto che si rispetti anche quello del 2014 è stato per noi occasione di andare alla scoperta di territori inesplorati. La scelta è caduta sulla Francia, ciò in quanto la mia ultima volta oltralpe risaliva a ben 9 anni fa, sia perché dopo diversi anni trascorsi tra Austria, Germania e Slovenia avevamo voglia di parlare una lingua a noi meno ostica (non ne potevamo davvero più di tentare di farci capire in tedesco…).

Dopo aver trascorso la prima notte a Grenoble (al Citadines City Centre Hotel, Rue de Strasbourg 9), ci siamo spostati a Talloires (sul Lago di Annecy) dove abbiamo soggiornato un piccolo appartamento di un delisioso residence a conduzione familiare, e, successivamente, dopo un paio di notte a Lione, ci siamo trasferiti in Alsazia dove avevamo prenotato un bilocale in uno dei più caratteristici villaggi della regione.

Grenoble non ci ha entusiasmato più di tanto, certo il centro storico merita una passeggiata interessata, ma le vie dello shopping (la Grand Rue su tutte) ci sono sembrate fin troppo anonime. Se devo consigliare un luogo da non perdere direi sicuramente Place Saint André che ospita la Collégiale ed il maestoso Palais du Parlement du Dauphiné.

Discorso a parte merita l’emozionante salita alla Bastiglia grazie alla comoda teleferica. Dall’alto il panorama è mozzafiato e comunque la sola salita vale già il prezzo del biglietto.

Una volta ridiscesi a valle vale la pena attraversare l’Isere per raggiungere il Musée Dauphinois (bella veduta sui tetti della città) e la romanica Chiesa di Saint Laurent, a mio parere la più bella della città.

Sono le 17 passate quando riprendiamo le nostre auto per raggiungere Talloires, un piccolo paesino situato sul Lago di Annecy, qui ci aspetta la prima delle 2 case prenotate mesi prima su Internet.

Già dai primi sguardi il lago ci appare molto bello e la zona attrezzata per chi desidera approfittare delle sue rive per prendersi un po’ di relax.

La casa (Residence Florimontane, Chemin de Sablons) sufficientemente spaziosa, mentre i gentilissimi proprietari, che ci hanno accolto come persone di famiglia, ci hanno fanno dimenticare in un solo istante le fatiche del viaggio per arrivare alla nostra meta.

I giorni successivi li abbiamo dedicati alla scoperta della regione. Tra i luoghi da non perdere vi è sicuramente Annecy, la principale località dell’omonimo lago.

Il suo bel centro storico si specchia nei canali ed offre occasione per bellissime foto-ricordo ad ogni angolo. Il monumento di maggior richiamo della cittadina è sicuramente il Palais de l’Isle ma tutta la zona centrale è degna di una passeggiata, bellissimi i contrasti provocati dal riflesso delle case nei canali.

Un po’ lontani dal centro (raggiungibili anche con la macchina) ma meritevoli di visita sono il Castello e la Basilica della Visitazione, senza dubbio la più bella chiesa di Annecy.

Non si può poi lasciare la città senza prima aver fatto una passeggiata all’interno dei Jardin de l’Europe, il grande spazio verde che collega il centro storico con il lungolago.

Per avere una visione globale della zona è assolutamente consigliabile fare un’escursione al Col de la Forclaz, da qui il panorama è davvero unico.

Se volete poi rilassarvi non c’è niente di meglio che fare una bella passeggiata lungo le belle rive del Lago di Annecy, in questo caso i punti di appoggio più indicati sono sicuramente Menthon e Talloires (carina la piccola ma caratteristca Place de la Lavande).

A Menthon si trova anche il più bel Castello della regione, data la grande affluenza è consigliabile arrivare prima dell’apertura (ore 12) o verso l’ora di chiusura della cassa (ore 18).

Trovandoci in Alta Savoia non abbiamo potuto fare a meno di recarci anche nelle 2 più famose località sciistiche della regione, Megeve e Chamonix.

La prima, più piccola meno mondana, ha maggiormente mantenuto lo stile tipico dei paesini di montagna, ciò rende la passeggiata lungo il suo viale pedonale alquanto gradevole.

Chamonix, invece, ci è apparsa più città anche se dobbiamo riconoscere che il suo centro, totalmente pedonalizzato, si fa apprezzare sia per le belle caratteristiche costruzioni sia per i tanti negozi dove è possibile acquistare ogni tipo di souvenir.

Una delle giornate l’abbiamo poi dedicata alla visita di Aix les Bains, il principale centro del vicino Lago di Bourget. Se volete fare un’escursione in battello vi consigliamo di arrivare al porto di mattina, arrivando infatti intorno all’ora di pranzo si rischia, come è successo a noi, di dover attendere anche più di un ora per salire a bordo e di non poter scegliere la tipologia di escursione più adatta alle proprie esigenze.

Il centro storico della cittadina, purtroppo solo in piccola parte pedonale, non ci ha lasciato grandi ricordi. Le terme, famose per i trattamenti che vi vengono eseguiti, dall’esterno appaiono come una vecchia fabbrica dismessa. Di buono c’è il verde, molto presente e sempre ben tenuto e la notevole Cathédrale de Notre-Dame.

A breve distanza da Annecy vale anche la pena inoltrarsi nei territori che hanno dato i natali a San Francesco di Sales, il più importante Santo della regione.

Thorens-Glieres è una piccola cittadina dominata dalla chiesa dedicata proprio a Francesco, ricordato anche da una statua nel piccolo giardino antistante l’edificio religioso.

A circa 3 km da qui si trova il Castello posseduto per diverso tempo dalla famiglia Sales. L’edificio, la cui origine risale al XI secolo, ha ospitato anche Camillo Benso, Conte di Cavour (cugino dei Sales) ed all’interno sono conservati anche diversi scritti di notevole valore storico.

Trovandoci a breve distanza dal confine elvetico ci è sembra una buona idea quella di visitare Ginevra, forse la meno “Svizzera” tra le città della confederazione.

Se arrivate dalla Francia e non volete pagare i 40 Franchi delle Autostrade Svizzere ricordatevi di percorrere la Strada Nazionale in quanto arrivando in territoio elvetivo dall’autostrada i doganieri fanno acquistare obbligatoriamente la Vignette.

Se vi aspettate di trovare la tipicità presente nella maggioranza delle città elvetiche rimarrete molto delusi, Ginevra non sembra neppure una città svizzera, ma non la definerei nemmeno francese o tedesca, una definizione appropriata per la città credo possa essere “Internazionale”. Ciò detto la parte alta del centro storico è abbastanza caratteristica, Place du Bourg de Four è l’angolo che più di altri ci ha fatto innamorare. L’imponente Cattedrale di Saint Pierre (da non perdere la bellissima Cappella dei Maccabei) e la strepitosa vista panoramica che si osserva dal Campanile di quest’ultima meritano una lunga sosta.

Una volta tornati sul lungo-lago vale la pena fare una passeggiata lungo Rue de la Confederation e Rue du Marché, le arterie commerciali della città. Qui troverete il meglio per il vostro shopping (occhio però ai prezzi!).

A breve distanza merita poi una visita la Cité du Temps, qui è esposta la collezione completa di tutti gli Swatch usciti dalla loro creazione. In una delle sale è anche esposta una ampia gamma di Longines (in occasione del 120° anno di attività). Da sottolineare che la visita è totalmente gratuita, trovandoci in Svizzera non è cosa di poco conto.

Se il tempo regge (nel nostro caso un diluvio ha sbarrato la strada a qualsiasi buon proposito) è da consigliare anche fare una passeggiata ai Jardin Anglais dove si trova il bellissimo Orologio Floreale e magari spingersi oltre per vedere da vicino il simbolo di Ginevra, le Jet d’Eau.

L’ultimo giorno di permanenza in Alta Savoia l’abbiamo dedicato alla visita di Chambery. La città, il cui centro storico è totalmente pedonale, ha il suo fulcro nella bella ed animata Place Saint Leger. Qui, camminando tra bar, negozi e saltinbanco vale la pena osservare il delizioso Hotel de Ville. Un po’ distante dal centro ma meritevole di visita è poi la Fontaine des Elephants che ha, come dice il nome, i grandi quadrupedi africani come unici protagonisti. Peccato solo che quest’ultima si trovi nel bel mezzo di un incrocio stradale molto trafficato: riuscire a fare foto e video decenti è davvero un impresa.

Dopo aver caricato i bagagli sulle nostre due automobili ci apprestiamo al primo trasferimento, Lione ci aspetta.

E’ da poco passata l’ora di pranzo quando entriamo nell’hotel (Kyriad, Rue Henon 48) che ci ospiterà per le prossime due notti. Una volta parcheggiate le macchine nel comodo garage sotterraneo e lasciati i bagagli nelle camere siamo pronti per andare alla scopertà della città.

Diciamo subito che Lione meriterebbe di più del giorno e mezzo che noi li abbiamo riservato. Solo il grandioso Parc de la Tete d’Or richiederebbe almeno 4-5 ore per poterlo visitare con calma. Qui, oltre ad un bel lago, si trovano un interessante Zoo ricco di specie provenienti da tutto il mondo ed un fornito Orto Botanico in cui perdersi tra centinaia di piante diverse. Vale la pena sottolineare che il tutto si può visitare gratuitamente, un attrazione del genere in Italia costerebbe, come minimo, 15-20 euro per persona.

Per visitare il centro storico della città è bene armarsi di tanta pazienza, le cose da vedere sono tante e la distanza tra loro a volte è abbastanza elevata. Se non siete camminatori accaniti è consigliabile comprare il giornaliero della Metro (costo sui 5 euro) che permette di viaggiare illimitatatamente sui tutti i mezzi pubblici della città (funicolari comprese).

I luoghi che più di tutti hanno richiamato la nostra attenzione sono Place de la Comedie (qui si trovano l’Opera e l’Hotel de Ville), Place de Terreaux dove, oltre alla facciata posteriore del Municipio, vi è una delle più belle fontane della città, la Chiesa di Saint Nazier, la vicina Rue Mercerie, piena di locali e negozietti e Place de Jacobins che ospita quella che, a nostro parere, è la più bella tra le fontane cittadine.

Attraversando la Saona ci si imbatte poi nella bella Cattedrale di Saint Jean, da qui parte anche quella che, probabilmente, è la più caratteristica via lionese, Rue Saint Jean.

Tra negozi di souvenir, antiche costruzione e ristoranti tipici non dimenticate di entrare all’interno del civico 54, qui si trova il più lungo Traboules della città.

Ma cos’è un Traboules? E’ un vero e proprio passaggio coperto che collega due vie parallele passando attraverso i cortili delle abitazione sovrastanti. Essendo una caratteristica tipica di Lione, ne potrete trovare altri nelle vicinanze (ad esempio in Rue de Bouef) ed in altri quartieri della città.

A proposito di cose tipiche, i muri dipinti sono un altra peculiarità della città, tra tutti quelli presenti in giro è da non perdere il Mur de Canuts (nel quartiere Croix-Rousse, a 200 m dalla fermata della Metro).

Per gli amanti dello Shopping le più importanti firme della moda si trovano lungo Rue Victor Hugo, che collega la stazione con Place Bellecoeur (grandissima quanto anonima) e Rue de la Republique che da quest’ultima giunge nelle vicinanze di Place de Terreaux. A noi che mancano i soldi per fare shopping ci sono sembrate due vie tranquillamente evitabili.

Prima di lasciare Lione non si può non salire (tramite una comoda e veloce funicolare) alla Basilica di Notre-Dame de Fourviere per ammirare il panorama e gli interni di quella che, senza dubbio, è la più bella chiesa cittadina.

Il giorno succesivo ci aspetta un lungo trasferimento (circa 400 km) per raggiungere l’ultima meta di questa nostra vacanza francese , l’Alsazia.

Per spezzare il lungo tragitto abbiamo programmato due soste, la prima a Perouges, un delizioso paesino giustamente catalogata tra i borghi più belli di Francia, e la seconda a Bourg En Bresse dove visiteremo l’antica Abbazia.

Passeggiando tra le strette vie di Perouges ci si dimentica per qualche attimo la frenesia del mondo moderno, sembra di essere stati catapultati indietro nel tempo, qui tutto sembra essere al posto giusto. Se passate da queste parti non dimenticatevi di provare la Focaccia di Perouges, ingredienti semplici per una pausa sfiziosa.

Lasciata Perouges raggiungiamo l’Abbazia di Brou (a circa 1 km dal centro di Bourg En Bresse), già percorrendo il viale per giungere al parcheggio notiamo la sua maestosità. Il biglietto d’ingresso è, a nostro parere, un po’ caro ma vale comunque la pena entrare per osservare opere scultoree davvero uniche.

Dopo aver raggiunto l’abitazione prenotata tramite internet (La Legends des 2 Pierrres, Rue du Rempart Sud 93, Eguisheim) ci dedichiamo al riposo, il viaggio di trasferimento ci ha letteralmente sfiancato.

La mattinata del giorno successivo l’abbiamo dedicata alla scoperta del paese che ci ha ospiterà per le prossime 6 notti. Eguisheim è un tipico villaggio alsaziano (uno dei più caratteristici tra quelli visitati), la sua forma elittica permette al visitatore, camminando lungo i suoi bastioni, di ritrovarsi, dopo aver percorso un paio di km, al punto di partenza. Bella e molto ben tenuta anche la Grand Rue dove si susseguono tipiche abitazioni a graticcio e cantine vitivinicole. Eh si, perché l’Alsazia è una delle regioni francesi con il più elevato numero di vitigni: Il Sylvaner, il Muscat, il Rislieng, il Pinot Nero ed il Gewurztraminer qui prodotto sono molto apprezzati sia in patria che all’estero.

Terminata la visita di Eguisheim saliamo in macchina in direzione Colmar, la città più grande della regione dopo Strasburgo.

Nonostante la sua vastità il suo centro storico ha mantenuto le caratteristiche tipiche dei villaggi alsaziani. Già entrando nella zona pedonale da Rue de Têtes si viene trasportati in un atmosfera che non ha niente a che fare con quella di una grande città. La pedonale Rue de Clefs, piena di locali e negozi, non ha niente da invidiare alle vie commerciali di città più importanti. La zona attorno alla Cattedrale (Rue Merciere in particolare) ha mantenuto un atmosfera che ricorda un lontano passato. Percorrendo la Grand Rue si arriva nella bella Place de l’Ancienne Douanne, nella vicinanze si trovano anche la caratteristica Rue des Tanneurs e la zona della cosidetta Petit Venise. Sarà che da italiani partiamo prevenuti ogni volta che si nomina l’inimitabile Venezia ma dobbiamo comcludere che della città delle Gondole, Colmar possiede solo… l’imitazione di queste ultime. Scherzi a parte la zona è comunque carina e sicuramente da vedere ma lasciamo perdere confronti impossibili. Allontanandosi dal centro merita una sosta il verde Parc de Champs de Mars, il luogo ideale per rinfrescarsi, fare uno spuntino o anche solo per godersi lo spettacolarità dei getti emessi dalla fontana che domina la scena.

Nei due giorni successivi abbiamo girovagato per alcuni dei tanti villaggi che rendono l’Alsazia una regione a misura d’uomo. Kaysersberg, Ribeauville e Riquewihr sono quelli che ricordiamo con maggior piacere. Tra questi l’ultimo è l più frequentato, il suo centro storico, totalmente pedonale, è letteralmente preso d’assalto ad ogni ora. Nonostante la grande affluenta vale la pena armarsi di un po’ di pazienza per godere delle sue bellezze ed assaggiare le sue prelibatezze enogastronomiche.

A circa 30 km da Eguisheim (in direzione Strasburgo) si trova poi il più famoseo Castello della regione, Haut-Koenigsburg. Il maniero, risalente al XII secolo, è davvero bello sia all’esterno che nei suoi interni ricchi di mobili e pittura d’epoca: non rimpiangerete i soldi spesi per acquistare il ticket d’ingresso.

D’obbligo anche.trascorrere almeno un giorno (meglio due) in quel di Strasburgo. La città, pur nella sua vastità, offre diverse spunti interessanti. La grande Cattedrale è il fulcro della città, il suo altissimo Campanile lo si può vedere da ogni angolo del centro. Bella ed elegante anche la vicina Place Kleber dove svetta l‘Aubette, un’imponente struttura in stile neoclassico.

Noi però preferiamo concentrarci sulla zona chiamata Petit France dove ci sembra di essere catupultati in un’altra dimensione. Passeggiando lungo le vie che costeggiano i canali ci si dimentica di essere in una delle città più popolose dell’intera Francia.

Se avete intenzione di visitare anche i musei e/o di fare un escursione in battello il consiglio è quello di acquistare la Strasbourg Card. Con quest’ultima potrete entrare gratuitamente in un museo (ed avere uno sconto del 50% sul secondo ingresso), salire sul Campanile della Cattedrale, vedere da vicino il bizzarro meccanismo del suo Orologio Astronomico, noleggiare una bici ed effettuare il tour dei canali con uno dei tanti battelli che li solcano dalla mattina alla sera.

Ma andiamo con ordine, tra i musei c’è solo l’imbarazzo della scelta, se devo scegliere quello che ci è sembrato il più interessante non ho dubbi: Palais Rohan, immense sale, mobili antichi ed una bellissima collezione di ceramiche.

Il giro in battello, invece, permette di avere una panoramica generale della città, a noi, ad esempio, è servito per selezionare le mete del nostro secondo giorno a Strasburgo.

La pioggia, a tratti davvero fastidiosa, ci ha impedito di vedere tutto quello che avevamo messo in programma, ci resterà però un bel ricordo della Chiesa di Saint Pierre le Vieux (ex cattolica, ora tempio protestante), dei Campanili della Chiesa di Saint Paul e dell’imponente facciata del moderno Parlamento Europeo.

Lasciata Strasburgo è arrivato il momento di preparare i bagagli per fare ritorno a casa. Un altra vacanza è terminata ma ci auguriamo di poterne organizzare altre a breve!

Dove abbiamo mangiato:

Tarteline Art&Decò

Grand Rue 6 (a 100 m da Place Saint André)

Grenoble

Posto sulla Grand Rue, in questo bel locale si posso gustare ottime Tarte, abbondanti insalate miste e dolci della tradizione. Buono il rapporto qualità-prezzo. Totale disponiblità nel creare piatti fuori menù.

Auberge du Rempart

Rue du Rempart Sud, 3

Eguisheim

Lungo i bastioni di un tipico villaggio alsaziano si trova questo bel locale dove poter gustare le tipiche pietanze della cucina regionale. Ottime le Tarte Flambée (che ricordano un pò le nostre pizze bianche). Tra i dolci da non perdere le tradizionali Creme Brulée e Ile Flottante. Buono il rapporto qualità-prezzo.

Dove abbiamo dormito:

Citadines City Centre Hotel

Rue de Strasbourg, 9

Grenoble

A meno di un km dal centro di Grenoble, l’hotel è da consigliare, oltre che per la comoda posizione, anche per il parcheggio (vicino alla struttura ed a prezzo ragionevole) e per la pulizia delle grandi camere.

Residence Florimontane

Chemin de Sablons

Talloires

In bella posizione a circa 2 km dal centro di Talloires, questo residence a gestione familiare offre diverse soluzioni abitative. Il nostro appartamento era dotato di una discreta sala con angolo cottura e divano letto, una grande camera con un letto matrimoniale ed un altra piccola camera con 2 letti singoli. Rapporto qualità-prezzo nella media della zona, il “plus” è sicuramente la gentilezza dei proprietari.

Kyriad Hotel

Rue Henon, 48

Lyon

Situato sulla collina della Croix-Rousse, questo hotel è da consigliare per la vicinanza con la stazione della metro (indispensabile per spostarsi in città), per la pulizia delle camere e per il garage (un pò stretto) a prezzo contenuto. Colazione abbastanza cara come un pò ovunque a Lione.

La Legends de 2 Pierres

Rue du Rempart Sud, 93

Eguisheim

In una bella casa alsaziana sono disponibili 4 piccoli appartamenti. Il nostro era un bilocale composto da un grande salone con divano-letto e da una camera mansardata con 3 posti letto al piano superiore. Proprietari gentilissimi.e sempre rintracciabili nel loro negozio al piano terra.



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