Dalla giordania alla siria

Questo viaggio ci era stato proposto tanti anni fa dalla nostra Agenzia di viaggi, ma non lo abbbiamo fatto ai tempi perché nasceva da un ripiego per un viaggio che avevamo programmato in Iran e che al momento dei visti , l’Agenzia non si e’ presa la responsabilità di mandarci in un posto così a rischio. Non tutti i mali vengono per...
Scritto da: cl
dalla giordania alla siria
Partenza il: 14/06/2008
Ritorno il: 18/06/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
Ascolta i podcast
 
Questo viaggio ci era stato proposto tanti anni fa dalla nostra Agenzia di viaggi, ma non lo abbbiamo fatto ai tempi perché nasceva da un ripiego per un viaggio che avevamo programmato in Iran e che al momento dei visti , l’Agenzia non si e’ presa la responsabilità di mandarci in un posto così a rischio. Non tutti i mali vengono per nuocere, se lo avessimo fatto allora lo avremmo fatto con un tour organizzato e ci saremmo persi il meglio di questi paesi che invece abbiamo potuto apprezzare a pieno gestendolo in piena autonomia.

Dopo aver letto i racconti di viaggio sul sito turisti per caso, che ci hanno permesso di capire attraverso l’esperienza di altri in quali paesi stavamo andando, abbiamo cercato di contattare delle agenzie locali che ci mettessero a disposizione macchina e driver e ci prenotassero gli alberghi in base all’itenerario da noi stabilito, (questo sistema di viaggio l’avevamo già sperimento sia in India che in Cambogia e l’abbiamo trovato ottimo). In Giordania siamo stati dal 14 sera fino a giorno 18 pomeriggio, dopo siamo andati in Siria, il nostro itinerario di 5 giorni e 4 notti con auto, driver, alberghi con sola prima colazione ed ingressi ai siti ci è venuto a costare 1.190,00 dollari per due persone.

Un consiglio che voglio darvi è quello di pensare in tempo ad ottenere i visti soprattutto se non state a Roma, perché è lì che sono le ambasciate, tuttavia se andate solo in Giordania potete tranquillamente partire senza visto perché ad Amman in aeroporto ve lo rilasciano tranquillamente, io però ho preferito non rischiare, non si sa mai… Dpo queste informazioni pratiche, vi racconto il viaggio per la parte Giordana, mentre la parte Siriana a chi interessa la trovera’ nelle pagine dedicate alla Siria.

Partiamo da Palermo il 14 giugno 2008 per Roma e alle 14,55 prendiamo il volo diretto per Amman (voli Alitalia PA/RM andata e ritorno per 2 persone Euro 347,00 – volo Royal Jordanian andata su Amman e ritorno da Damasco con Malev Hungarian Euro 807,00 sempre per 2 persone), arriviamo ad Amman alle 19,50 con circa 20m. Di ritardo, appena usciti dall’aereo troviamo ad attenderci un incaricato dell’agenzia, che ci assiste di tutto punto dal ritiro bagagli alle formalità doganali e ci accompagna fino fuori dall’aereoporto dove troviamo ad attenderci il marito della signora che ci ha organizzato il soggiorno in Giordania, parliamo del tour che ci aspetta, finchè non raggiungiamo l’albergo “Commodore”, qui ci consegna del materiale turistico sulla Giordania, la fattura e noi diamo il 50/100 del saldo in quanto l’acconto l’avevamo fatto avere a mezzo bonifico bancario al momento della prenotazione, prendiamo accordi con Valid il driver che ci accompagnerà, per le 8 dell’indomani.

Domenica 15/6 Dopo una ricca colazione in hotel alle 8 puntuali troviamo Valid nella hall che ci attende per portarci in giro per Amman, visitiamo la cittadella (del resto Amman è una grande città che non offre molto al visitatore) e poi partiamo percorrendo la strada dei Re, dopo circa mezzora di tragitto da Amman arriviamo a Monte Nebo (9,30) il luogo in cui fu seppellito Mosè e dove egli contemplò per la prima volta la terra promessa, da qui si gode di un panorama stupendo, la visita è durata circa mezzora, quindi ripartiamo alla volta di Madaba effettuando un’altra mezzora di tragitto. A Madaba visitiamo la Chiesa di San Giorgio al cui interno si trova lo splendido mosaico bizantino del VI sec. Raffigurante una mappa della Palestina e altri siti sacri..

Riprendiamo verso le 11,30 la strada dei Re per arrivare a Karak alle 13. Pranziamo al Al – Fid’a Restaurant” a base di mezze pagando 6 dinari (6 Euro circa). Le mezze sono un ampio assortimento di antipasti o meglio il significato letterale arabo è : piccoli morsi.

Quindi iniziamo la visita di questo castello crociato che si trova su una roccaforte a 900 metri sopra il livello del mare, è uno oscuro dedalo di sale con le volte in pietra e tanti passaggi nascosti, davvero molto imponente.

Riprendiamo la strada alla volta di Petra dove giungiamo alle 18.

Ci riposiamo un paio d’ore nella piscina dell’albergo “Petra Palace Hotel” e poi andiamo in cerca di un internet percorrendo il lungo viale che porta alle rovine, tutto pieno di ristoranti , alberghi e negozi, decidiamo di cenare al Red Cave Beduin , dove mangiamo abbastanza bene (come del resto in tutta la Giordania) e spendiamo 22 Dinari.

Lunedì 16/6 Dopo colazione, alle 8 ci incamminiamo verso la biglietteria per il tichet (Dinari 21 a persona) per entrare finalmente a “PETRA” (la città perduta). Percorriamo circa 300 metri prima di addentrarci nel siq che è lungo circa 1,2Km il siq non è un canyon, ma una spaccatura prodotta da forze tettoniche infatti si può notare come alcune venature della roccia siano speculari a quelle della parete opposta. Descrivere la sensazione che abbiamo provato percorrendo il siq, che addirittura in alcuni punti si restringe fino a 2 metri, è impossibile bisogna per forza andarci!!!!!, non ci siamo neanche accorti della lunghezza del percorso perché ad ogni passo l’emozione cresceva sempre di più fino che pensi che ti debba sopraffare da un momento all’altro e a quel punto sei giunto alla fine e ti trovi dinanzi la meraviglia “IL TESORO”. A quel punto ci è venuto un nodo alla gola, io mi sono dovuta sedere per terra e sarò stata almeno 20 minuti in contemplazione, mio marito dall’emozione scattava foto a più non posso.

Dopo questa fortissima emozione, con un po’ di apprensione per quello che ancora ci attendeva, abbiamo ripreso il percorso e devo dire che ogni sito, tomba o edificio incontrati lungo il percorso mi ha talmente emozionato che non riesco a trovare le parole per descriverlo, vi dirò brevemente che abbiamo visitato tutte le tombe reali che si trovano subito dopo il teatro, tomba dell’Urna, tomba Corinzia, Tomba del Palazzo, proprio dinanzi a questa tomba una ragazzina che vende collanine su una bancarella mi chiede di cambiarle una ventina di monetine in euro in dinari, per cui mi ritrovo ad avere anche questo peso, sono tuttavia rammaricata di non aver portato con me uno dei tanti regalini che ho in valigia, per fortuna mi ricordo che ho nel borsellino uno spillino, glielo metto sulla maglietta e lei molto contenta non sa come ringraziarmi, sto per andare via quando la vedo rincorrermi per regalarmi una delle sue collanine, questa gente mi rendo sempre più conto che è di una dignità e generosità unica.

Prendiamo quindi la strada colonnata (strada centrale di Petra), dove si trova il Ninfeo, i Mercati fino alla porta del Temenos, da qui iniziava la zona riservata al culto.

Nel frattempo si sono fatte le 11,30 e dopo una breve sosta in un ampio spazio destinato all’unico bar – ristorante, cominciamo la salita verso Il Monastero (dove la stragrande maggioranza di turisti che viaggia in grupponi non va).

Dopo circa 50 minuti di cammino su un ripido sentiero scavato nella roccia e costituito da oltre 800 gradini si arriva in un grande spiazzo e si vede soltanto una bancarella che vende bibite, non vi dico la delusione!!!, ma la fatica della salita sotto il sole è stata tale che mi dirigo verso i sedili del chiosco per riposarmi, e qui avviene la meraviglia di fronte a me scopro il MONASTERO con una facciata identica al Tesoro, ma molto più grande, di una bellezza inaudita risplendente sotto il sole. Dopo circa 1 ora di riposo in questo bar scavato nella roccia dal quale ho potuto contemplare comodamente seduta, il Monastero, iniziamo la discesa per fermarci al ristorante “Basin” dove si pranza a Buffet, pertanto ho potuto assaggiare diverse mezze e anche diversi tipi di dolci (Euro 28 in due).

Verso le 15,30 riprendiamo la strada del ritorno riammirando ciò che avevamo visitato la mattina, tuttavia devo dire che percorrere il siq nel pomeriggio non è la stessa cosa che farlo col sole che illumina le rocce e crea degli effetti davvero particolari. Usciamo da Petra parecchio distrutti alle 17 circa, per fortuna l’albergo è a pochi metri dall’ingresso del sito.

Ci riposiamo in hotel e verso le 18 Valid ci viene a prendere per accompagnarci in un Hamman (bagno Turco) anche questo è vicinissimo all’hotel, qui tutto è pulitissimo e siccome abbiamo prenotato io e mio marito lo possiamo fare insieme (di solito gli hamman sono divisi per uomini e donne). E’ stato veramente meraviglioso, in pratica ci hanno fatto entrare in una stanza a fare la sauna, dopo abbiamo fatto un massaggio di circa mezzora veramente fantastico, in tutto abbiamo pagato 40 dinari.

Martedi 17/6 Ore 8,00 Valid puntuale come sempre è pronto per portarci nel deserto Wadi Rum.

Attraversiamo paesaggi meravigliosi dapprima la strada è tutta in salita quindi teniamo i finestrini aperti per godere dell’aria fresca, ci fermiamo lungo la strada per fare delle foto a questa grande vallata circondata da stupende montagne, proprio accanto ad una collinetta che nasconde tra l’alta vegetazione la residenza reale, dove i sovrani di solito trascorrono i fine settimana.

Dopo di che la strada comincia a scendere verso il deserto e l’aria comincia a riscaldare, infatti chiudiamo i finestrini e accendiamo l’aria condizionata. Arriviamo a Wadi Rum alle 9,30 ci fermiamo in un bar che è anche punto di sosta e dove si fanno i biglietti per le escursioni, qui troviamo ad attenderci il beduino contattato in precedenza da Valid che ci prende a bordo del suo fuoristrada e via nel deserto.

Il deserto del Wadi Rum è diverso da tutti gli altri deserti che ho visto finora, qui non c’è solo una immensa distesa di sabbia, ma ci sono montagne di sabbia rossa!!!, il deserto, sotto i raggi del sole dà vita ad un paesaggio favoloso fatto di sabbie rosse e imponenti vette di arenaria, disseminato di enormi jebel che il processo di erosione ha trasformato in cumuli di soffice arenaria.

Nel Wadi Rum si può camminare in spazi sconfinati, esplorare canyon, pozzi d’acqua e scoprire disegni sulle rocce risalenti a più di 4.000 anni fa, come pure ci si può cimentare a fare delle scalate.

Noi abbiamo fatto, come dicevo prima, il giro in fuoristrada di 2 h.- 2,30 h, durante il quale abbiamo ammirato la sorgente di Laurence (citata nei sette pilastri della saggezza), le dune di sabbia rossa, dove è stato veramente eccitante sprofondarvi dentro, e il Jebel Khazali uno stretto siq di circa 150 metri sulle cui pareti abbiamo visto delle antichissime iscrizioni ( nabatee), mentre stavamo ritornando un’altra jeep con a bordo due turisti spagnoli ha forato una gomma, il ns.Autista si è prontamente fermato per dare una mano al collega e noi abbiamo approfittato per godere di altri momenti davvero indimenticabili in quell’immensità di sabbia tanto cara a Laurence d’Arabia, che ha definito questo deserto “Vasto, Echeggiante e Divino”. Purtroppo siamo rimasti troppo poco nel deserto e non abbiamo potuto sperimentare la rinomata ospitalità dei beduini, questa gente che riesce a vivere da secoli in posti senza dubbio meravigliosi ed incontaminati ma anche tanto impervi.

Verso le 11,45 riprendiamo insieme a Valid la strada che ci condurrà nel Mar Morto.

Il percorso è tutto desertico e dopo circa 1ora e 30 ci fermiamo in un ristorante per il pranzo (a Buffet 12 Dinari), non abbiamo molta fame per cui io dirotto sulla frutta che è squisita, mentre mio marito prende della carne grigliata con contorno di verdure anch’esse grigliate.

Ripreso il cammino e avvicinandoci al Mar Morto il paesaggio va diventando verdeggiante , infatti qui la terra così rossa e fertile permette di coltivare frutta di ogni genere Alle 16 arriviamo al Movenpick Resort E Spa , scegliamo la stanza nel villaggio anziché nel corpo centrale dell’albergo, quindi ci accompagnano con una sorta di macchinina attraverso i vialetti di questo villaggio tipo casba, la camera è molto grande ben arredata ed ha anche un terrazzo.

Lasciamo i bagagli e ci dirigiamo subito verso il mare, passando davanti al teatro, ai campi da tennis, alle varie piscine, e dopo aver preso gli asciugamani finalmente vediamo il Mar Morto.

Ci buttiamo in acqua desiderosi di provare le sensazioni di cui abbiamo tanto sentito parlare e devo dire che è stata davvero sorprendente e non si può capire finchè non la si vive di persona.

Il Mar Morto è lungo circa 65 km., in pratica è un lago circondato da colline desertiche dai colori rosso – marrone, ha come immissario principale il fiume Giordano e non ha emissari, ogni anno la massima depressione terrestre diminuisce sempre di più di volume. Le sue acque hanno un contenuto di sale sei volte in più rispetto al mare, infatti già il pontile della spiaggia privata del Movenpick è tutto cosparso di sale come pure tutti gli scogli attorno.

Dopo le lunghe immersioni in quest’acqua meravigliosa, sempre calda in qualunque stagione, attenzione se una goccia vi va a finire negli occhi sono dolori, anzi bruciori!!!!, abbiamo approfittato degli enormi bidoni pieni di fango messi a disposizione lungo la riva e ci siamo spalmati ben bene , dopo esserci risciacquati la pelle era di una morbidezza incredibile, del resto i poteri curativi di questi fanghi erano già noti ai tempi di Cleopatra.

Dopo aver atteso il tramonto comodamente distesi sui lettini verso le 19,30 ci siamo ritirati in camera per sistemarci e quindi andare a cena nel ristorante del corpo principale dell’Hotel, la cena qui è a Buffet (43 Dinari sempre x 2) abbiamo gustato un po’ di tutto, tutto ottimo peccato che io dopo due assaggini sono strapiena. Dopo una breve passeggiata io vado a scrivere gli appunti della giornata sul terrazzo, mentre mio marito va a vedere la partita nel teatro dove c’è lo schermo gigante.

Mercoledì 18/6 Dopo una super colazione, dove per la maggior parte dei casi è mio marito a mangiare , io purtroppo mi riempio solo gli occhi, è un vero peccato vorrei tanto poter assaggiare tutto ma non so cosa mi succede in viaggio sarà il caldo ma mi riempio subito, dicevo quindi che dopo colazione e precisamente alle 9 Walid ci viene a prendere e ci porta via da questo paradiso.

Il Mar Morto dista poco da Amman circa 40 minuti, ci fermiamo in negozio enorme consigliato da Walid per acquistare i prodotti del Mar Morto, qui una ragazza molto graziosa ci descrive le varie creme, fanghi e saponi in perfetto italiano, l’ha studiato a scuola, dopo gli acquisti e la doverosa tazza di thè alla menta, riprendiamo la strada verso Jerash dove arriviamo verso le 11.

La città di Jerash che fu abitata per oltre 6.500 anni conobbe il suo periodo migliore sotto i Romani ed è una delle città di epoca romana meglio conservata al mondo. E’ stata sepolta sotto la sabbia per secoli prima di essere stata scoperta e restaurata negli ultimi 70 anni.

L’antica Gerasa è favolosa, iniziamo la visita partendo dall’arco di Adriano, sulla sinistra troviamo l’ippodromo, proseguiamo lungo la strada che mi dà letteralmente i brividi, perché ho l’impressione di fare un viaggio nel tempo e di tornare indietro di 2000 anni, e poi come descrivere la sensazione di poggiare i piedi sulle stesse pietre in cui hanno camminato i Romani.

Che dire della meravigliosa piazza ovale sia per la forma che per la sua smisurata grandezza (90 metri per 80) , il tempio di Zeus, il mercato e la strada colonnata… Ogni cosa qui mi lascia senza fiato e poi ancora, proseguendo arriviamo alla porta nord, sulla sinistra entriamo nel piccolo teatro tutto interamente restaurato, saliamo poi la collinetta a sinistra del teatro e arriviamo alla chiesa bizantina ancora tutta da scoprire, e che dire del tempio di Artemide alla cui base sulla strada colonnata ci sono 4 colonne corinzie, e accanto ancora ci sono i resti di quello che per i Romani era il Ninfeo. Ridiscendiamo verso il Teatro grande dove si sta esibendo una banda musicale beduina, attraversiamo la piazza ovale e andiamo al museo dove troviamo esposti parecchi manufatti ritrovati nel sito.

Alle 13 ripartiamo verso il confine siriano, da Jerash ci vuole circa 1 ora di strada per arrivare a Al Ramtha, qui salutiamo Walid e trasbordiamo sull’altra macchina che ci accompagnerà in Siria, paghiamo la tassa di uscita dalla Giordania (5 dinari a testa) e via verso la Siria… Spero tanto che chi legge questo resoconto si decida a partire e lo invidio sin d’ora.

Claudia



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche