Dalla Cina, con amore
Normalmente organizziamo personalmente i nostri viaggi, ma questa volta, visto le dimensione del Paese (33 volte l’Italia), la lingua ostica, i lunghi trasferimenti, scegliamo un tour operator specializzato in Paesi Orientali.
Questo il nostro diario di viaggio durato 16 giorni.
1° giorno – sabato 19 maggio 2007 Partenza da Roma. Dopo un primo momento di panico che ci assale all’aeroporto di Palermo, dove troviamo cancellato il volo che ci consentirà di raggiungere Roma, riusciamo ad imbarcarci con due ore di ritardo. Roma, check-in dell’Air China. Purtroppo anche qui il volo per Pechino porta 3 ore di ritardo. Pazienza! Conosciamo il nostro gruppo, è formato da 11 coppie provenienti da diverse regioni italiane, incontriamo Adriana la nostra accompagnatrice italiana molto simpatica e gioviale che ci seguirà per tutto il viaggio e che farà da tramite con le guide locali.
Finalmente il decollo alle ore 23:30.
2° giorno domenica 20 maggio 2007 Dopo 10 ore di volo, alle ore 15:00 ore locali di domenica 20 maggio, atterriamo all’aeroporto di Pechino, qui ad attenderci c’è Hoping, la nostra prima guida cinese, simpatica ragazza, molto dolce e paziente.
Espletate le lunghe procedure di controllo, ci rechiamo, in pullman, in albergo e durante il tragitto ci accorgiamo di quanto Pechino sia grande e caotica; Hoping ci racconta la storia della capitale della Repubblica Popolare Cinese, che, nonostante sia una megalopoli (15 milioni di abitanti), conserva un suo fascino fatto di storia e di vita quotidiana che soltanto visitandola si può apprezzare. Sistemazione in albergo confortevole. 3° giorno lunedì 21 maggio 2007 Dopo una buonissima prima colazione partiamo in pullman per la Wang Li Chang Cheng, la Grande Muraglia. O il “Muro dei 10.000 li”o la Lunga Muraglia, (6.350 chilometri), questa è l’unica opera fatta dall’uomo visibile a occhio nudo dalla Luna, è una costruzione stupefacente e spettacolare e non a caso è annoverata tra le sette meraviglie del mondo, ne percorriamo un tratto,ma si avanza con fatica, è molto ripida, in discesa la forza di gravità ci catapulta giù velocemente. Altra tappa della giornata, ad una cinquantina di chilometri da Pechino, visitiamo le Tombe Imperiali della dinastia Ming, sono 13, dalla necropoli si passa alla via Sacra, il Viale degli Spiriti lungo 7 chilometri dove, su entrambi i lati, si allineano 24 paia di animali e 12 statue di mandarini e militari, un percorso mistico che dà senso di pace.
Nel pomeriggio visitiamo la città vecchia a bordo dei risciò percorrendo i vicoli chiamati hutong. C’è un detto che recita, se non si entra negli Hutong, no si conosce Pechino. Gli hutong, stretti e larghi, brevi e lunghi, si distribuiscono nella città come vasi sanguigni, dando colore alla città. Gli Hutong di Pechino sono innumerevoli, e si dice che ce ne siano 360 con un proprio nome e quelli senza nome sono innumerevoli. Pare che ce ne siano stati fino a 6mila. Completiamo la visita della città vecchia ospiti in una tipica casa cinese che si articola attorno ad un giardino dentro il quale possiamo ammirare bonsai e voliere con uccelli di vario tipo.
Ceniamo in un ristorante tipico cinese dove possiamo gustare la famosa anatra laccata.
In Cina la cena è un momento conviviale, infatti si cena attorno ad un tavolo rotondo, la particolarità è che al centro del tavolo c’è una piattaforma di vetro girevole su cui vengono servite le pietanze in unici vassoi, ci si serve quindi facendo roteare la base, i piatti tipici cinesi sono spaghetti di riso o di soia, involtini primavera, ravioli, naturalmente riso, pollo con arachidi, carne caramellata, verdure, frutta fritta, tutto condito con salse molto piccanti che riscontrano subito il nostro gusto.
4° giorno martedì 22 maggio 2007 Giornata fredda e piovosa. Prima tappa fabbrica delle perle di fiume dove ci illustrano sia la coltivazione che la lavorazione delle perle.
Quindi shopping in un grande magazzino dove si vendono esclusivamente prodotti taroccati. Esperienza unica, centinaia di stand dove si trovano riprodotte tutte le grandi firme mondiali, ma l’aspetto più folcloristico è che prima di acquistare bisogna contrattare, è un puro divertimento anche perché ritengo che i Cinesi, in Cina, non sappiano cosa noi italiani compriamo con gli euro e dopo una serie infinita di ribassi e rilanci si acquista.
Visita del Tempio del Cielo, immerso in un vasto e bellissimo parco. Era qui che il Figlio del Cielo, dopo una notte di raccoglimento e tre giorni di digiuno, entrava in comunicazione con il Padre addossandosi tutte le colpe del suo popolo. Il numero 9 e i suoi multipli ricorre nella costruzione del Tempio.
Visita al Tempio dei Lama (Yonghgong) o Tempio Tibetano, uno dei più belli e suggestivi della città di Pechino, l’ultimo edificio è il Padiglione dei 10.000 Buddha dove è custodita una statua del Buddha Maitrya alta 23 metri, più 8 metri di base sotterrata, scolpita in un solo tronco di sandalo. Un pezzo d’arte veramente unico.
A sera attraverso un traffico caotico raggiungiamo un teatro per assistere ad uno spettacolo di Kung Fu che rievoca, con l’ausilio di canti e danze, la storia e la filosofia di questa arte marziale.
5° giorno mercoledì 23 maggio 2007 Partenza ore 8:00 per il Parco del Palazzo d’Estate: l’imperatore Qianlong dopo aver saputo delle bellezze di Versailles e volendo rivaleggiare con i reali di Francia, fece erigere la sua reggia estiva, che si affaccia su un lago al quale si arriva attraverso un porticato in legno lungo 728 meri interamente affrescato con paesaggi che ricordano il lago.
Da qui passiamo al Palazzo Imperiale o Città Proibita. Una superficie di 720.000 mq dentro cui si contano 9.999 stanze, dove si sono succeduti 24 imperatori delle dinastie Ming e Qing, non a caso è elencato sulla lista dei Patrimoni colturali mondiali dell’UNESCO. C’è da crederci! Ampia la Corte del Palazzo Imperiale, un cortile tanto vasto da contenere 100.000 persone durante l’udienza imperiale, qui infatti sono state girate le scene del film “L’Ultimo Imperatore”. Uscendo dalla porta orientale si arriva a Piazza Tiananmen o Porta della Pace Celeste, la piazza più ampia del mondo, 800 metri di lunghezza per 500 metri di larghezza, dove nel 1949 Mao proclamò, davanti a più di un milione di persone la nascita della Repubblica Popolare Cinese. Lungo la piazza si affacciano palazzi governativi ed al centro il mausoleo di Mao.
Nel pomeriggio con un volo di due ore raggiungiamo la città di Xi’an . Qui troviamo Ciang la guida della città, un ragazzo simpatico e alla mano. Ci dice che la sua città è piccolina, conta solo 6 milioni di abitanti. In Cina tutto è fatto di grandi numeri! Prima della sistemazione in albergo passiamo dalla piazza centrale della città dove assistiamo ad uno spettacolo di luci ed acqua che ci ricorda molto quello di Barcellona in Spagna.
6° giorno giovedì 24 maggio 2007 Mattinata dedicata alla visita del sito archeologico dell’Esercito di Terracotta. 7000 soldati in terracotta ritrovati nel 1974 da un contadino che, scavando un pozzo nei campi, urtò contro una testa di terracotta e qui venne alla luce la più importante scoperta archeologica del XX secolo. La fossa n. 1 contiene 6000 guerrieri e 35 carri da guerra, le statue dei soldati sono alte fino a 1,97 metri e rappresentano la guardia imperiale. La fossa n. 2 contiene 90 soldati e la fossa n. 3 altri 31.
Visita della Grande Pagoda dell’Oca Selvaggia e le Mura Ming, queste mura hanno un perimetro di 12 chilometri che percorriamo per un tratto con un trenino elettrico.
Purtroppo la visibilità non è buona in quanto la città è sempre avvolta dalla nebbia (come dice la guida), ma per noi è smog.
Di sera ceniamo in un elegante ristorante dove gustiamo i famosi ravioli cinesi, 28 tipi diversi, che vengono cotti in contenitori di giunco e serviti un tipo per volta. Dopo cena ci trasferiamo al centro città dove centinaia di persone si radunano per ballare e cantare ed anche noi ci lasciamo coinvolgere cantando la famosa canzone di Modugno “Volare”.
7° giorno venerdì 25 maggio 2007 Visita della piccola pagoda dell’Oca Selvaggia, la Vecchia Moschea una delle più grandi della Cina. Attorno alla moschea si apre un dedalo di vicoli in cui è ubicato un mercato dove si fanno buoni affari contrattando sul prezzo.
Infatti sciolto il gruppo ci inoltriamo per i vicoli per fare acquisti.
Pranzo ristorante cinese e partenza alle ore 17:00 alla vota di Guilin la cui traduzione è La Foresta di Cassie. La guida cinese si chiama Long, una donna molto istruita, laureata in lingue in Italia e che conosce molto bene la storia della sua nazione.
Guilin è una bellissima città, qui non si viene per visitare maestosi monumenti o opere d’arte, ma per ammirare lo spettacolo naturale unico nel suo genere. Questa sera la cena è libera, ci inoltriamo per le vie della città che si affaccia su di un lago. Bellissima, sembra di stare in Svizzera, la città è pulita, organizzata e ben curata, sul lago si gettano 19 ponti ognuno dei quali richiama i ponti delle maggiori città europee. Troviamo il ristorante che fa per noi si chiama Nigth Cat e dopo una buonissima cena arriva la sorpresa: il conto. Solamente 6 euro ed il cameriere rifiuta decisamente la mancia, ma dove siamo? 8° giorno sabato 26 maggio 2007 Crociera sul fiume Li lungo 437 km, ne percorriamo per 4 ore un tratto di 88 km navigabile. Migliaia di anni fa l’intera zona era sommersa dal mare il quale, ritirandosi, produsse una forte erosione, lasciando sul territorio un’infinità di picchi (sono state censite 33.333 colline) e vento ed acqua hanno contribuito a creare un’immensa scultura carsica.
Panorama da mozzafiato, ammiriamo i paesaggi, a volte di stampo quasi lunare. Lungo il fiume c’è vita, anatre, bufali di fiume, cormorani, questi ultimi sono utilizzati dai pescatori: con un fine filo di paglia di riso viene legato loro il collo affinché possano solo respirare, cosicché i pesci pescati dai cormorani vengono prelevati dai pescatori, soltanto una sola volta al giorno viene tolto il filo affinché i cormorani possano nutrirsi.
Pranziamo sul battello dove ci viene offerta grappa di serpente, servita in grande bottiglia con dentro il serpente, decisamente rifiutiamo, apprezziamo invece i gamberi di fiume fritti, buonissimi.
Sbarchiamo al villaggio di pescatori di Yangshuo, grazioso paese che si percorre solo con trenini elettrici e dove trascorriamo del tempo libero tra centinaia di bancarelle, sfido chiunque a rinunciare a comprare! Tornati nella città di Guilin visitiamo la fabbrica delle perle di mare.
Per la strada che ci porta in albergo assistiamo all’inaugurazione di un negozio, così preghiamo l’autista di fermare poiché per noi è un evento insolito, davanti il negozio suona una banda, le maggiorette danzano e petali di rosa ricoprono il pavimento stradale antistante il negozio. Emozionante! 9° giorno domenica 27 maggio 2007 Oggi visita alla collina di Fubo dalla cui cima si gode la più bella vista della città, ma oggi piove e c’è la solita nebbia, la Grotta Ludi Yan o delle Canne di Flauto, quest’ultima è una suggestiva grotta contenente stupende formazioni di stalattiti e stalagmiti, rese ancora più suggestive da effetti luce.
Di seguito visitiamo un ospedale statale dove si pratica la medicina tradizionale cinese che cura le malattie con medicine omeopatiche, pratica l’agopuntura ed i massaggi. Qui per lenire il mio mal di schiena lascio che mi sottopongano ad una tecnica di medicina tradizionale, che lontani ricordi di bambina mi fanno riaffiorare alla mente, ed una serie di massaggi che mi fanno rinascere.
Pranzo a Guilin e trasferimento in aereo per Nanchino.
Arrivati in città, conosciamo la nostra guida cinese, si chiama Ping.
10° giorno lunedì 28 maggio 2007 Nanchino si adagia su un ansa del Fiume Azzurro, è tagliata da ampi viali alberati di filari di pioppi, salici, bambù e pini tibetani.
Visitiamo il museo provinciale, dove si trova un’interessante descrizione dell’evoluzione della scrittura cinese, quindi arriviamo al grande Ponte sul Fiume Yangtze, il ponte è costituito da due piani, quello superiore lungo 4589 metri adibito al trasporto stradale, in quello sottostante transitano i treni per una lunghezza di 6772 metri , il primo vero collegamento moderno tra il nord ed il sud del Paese.
Ore 16:30 partenza in treno per Suzhou, la Venezia d’Oriente, una delle più antiche e belle città della Cina. Affascinante e tranquilla cittadina che si articola tra ponti, canali e giardini, dove tutte le abitazioni hanno una porta sulla via e il retro sul canale e tanti giardini, ce ne sono a centinaia.
11° giorno martedì 29 maggio 2007 Oggi visita del Giardino dell’Amministratore Umile, formato da ruscelli e stagni, decisamente il più bello che abbiamo visitato, visita della fabbrica della seta, dove assistiamo a tutti i passaggi per la fabbricazione della seta, dal baco fino ai filati. Molto interessante.
In pullman raggiungiamo il Villaggio Tongli a 30 km dalla città, che si affaccia lungo i canali. 12° giorno mercoledì 30 maggio 2007 Bagagli pronti, si cambia città. Ma prima la visita del Giardino del maestro delle reti, Pagoda della Tigre e giro in barca lungo i canali.
Partenza in pullman per Hangzhou (sette milioni di abitanti). 13° giorno giovedì 31 maggio 2007 “ In cielo c’è il Paradiso, in terra c’è Suzhou e Hangzhou” questo antico proverbio cinese sintetizza la storia e la bellezza delle due città. In quest’ultima visitiamo per primo il Parco Huanang, la Pagoda delle Sei armonie, la Collina “giunta in volo da lontano”, il Tempio di Ling Ying, dove ammiriamo i templi buddisti barbicati sulla collina. Visitiamo anche una fabbrica del te dove ci vengono illustrate le varie lavorazioni del te.
Pranzo. Breve navigazione sul lago Xi hu , peccato che piova, quindi trasferimento alla città vecchia con visita all’antica farmacia, spettacolare costruzione con pareti in legno intarsiate e con centinaia di barattoli di vetro contenenti radici rare tra cui alcune molto costose. 14° giorno venerdì 1 giugno 2007 Ore 9 partenza per Shanghai in treno. La Città dei numeri: 23 milioni di abitanti più 4 milioni di pendolari giornalieri, 6000 grattacieli che superano i 18 piani, ogni anno vengono costruiti 70 nuovi grattacieli (un piano ogni 20 minuti), 499 i metri della Torre della Televisione da cui si ammira tutta la città, 1 milione di autovetture che circolano ogni giorno, sette milioni le biciclette, tutti i palazzi hanno le luminarie e dalle 19 alle 23,30 di ogni giorno sfavillano come se volessero richiamare tutto il mondo, bello si, ma fuori dalla dimensione umana.
Direttamente visita del Tempio YUFO SI o Buddha di giada , il museo Lu Xun, pranzo cinese ed a sera spettacolo acrobatico cinese. Esilarante ed altamente professionale.
15° giorno sabato 2 giugno 2007 Visita della città vecchia, casette basse, vicoli stretti caratterizzano questa parte di Shanghai che ricorda più in generale la Cina a differenza del resto della città, visita del bel Giardino Yu Yan, visitiamo la fabbrica di cachemire dentro la quale risiede un ristorante mongolo. Pranzo spartano ma buono, gli ospiti scelgono le pietanze crude (carni di vario tipo, verdure, condimenti) che vengono consegnate a cuochi che arrostiscono su enormi piastre roventi.
Pomeriggio via Nanjing Lu elegante arteria commerciale, lunga 10 chilometri meta obbligata dei turisti e non solo. Qui si trova un salone di coiffeur che riesce a fare 4000 messe in piega al giorno.
A sera Shanghai by night lungo il Bund grande viale che fiancheggia la riva sinistra del fiume Huangpo e cena di commiato in ristorante nella città antica.
16° giorno domenica 3 giugno 2007 Oggi si ritorna in Italia. Raggiungiamo l’aeroporto con un treno magnetico che raggiunge la velocità di 431 km orari. Un’esperienza che ti spezza il fiato! Partenza per Milano ore 11:30. Viaggio estenuante poiché viaggiamo con la luce del sole e quindi non si dorme mai. 12 ore di volo. Volo Milano-Palermo ore 21:30. Siamo a casa.
Curiosità ed osservazioni In Cina il piano terra viene indicato con il numero 1 anziché con la lettera T come avviene in occidente.
Le ragazze si proteggono dal sole con dei bellissimi ombrellini di seta, per l’uomo cinese le donne più belle sono quelle di Nanchino perché hanno la pelle più bianca, gli occhi più a mandorla, i capelli più lunghi e lisci ed un corpo sottile.
Davanti i negozi ogni mattina i direttori impartiscono istruzioni ai dipendenti spiegando loro come si debbono muovere, vestire, parlare con il cliente, quindi tutti insieme fanno ginnastica. I cinesi la sera si radunano nelle piazze e con la massima disinvoltura condividono varie attività, come il ballo, il canto o, al mattino, nei giardini pubblici, praticano il Tai Ji, un’antica e meravigliosa pratica cinese, una forma di meditazione in movimento svolta ogni giorno da milioni di persone, i cui movimenti lenti, circolari e fluidi donano rilassamento, equilibrio e pace interiore. Hanno alto il senso civico e del dovere, sono grandi lavoratori, l’attività dei cantieri edili, per esempio, dura 24 ore su 24, con 3 turni da 8 ore ciascuno, si perché in Cina quando si stabilisce la data di “fine lavori” viene rispettata, previo licenziamento dei dirigenti dell’impresa. Vige ancora il limite di un figlio per famiglia, supportato da un’ampia campagna di prevenzione, se il limite si viola viene applicata una multa ed imposto l’aborto, un uomo invece può avere più figli da donne diverse.
Amano molto la famiglia ed in particolare amano e rispettano gli anziani, depositari di saggezza, che abitano insieme ai figli ed ai nipoti.
Questi 16 giorni di viaggio sono volati, all’inizio ci sembravano sufficienti, ma adesso che il viaggio è terminato, ci affiorano in mente tutti i luoghi che avremmo voluto vedere o nuove esperienze che avremmo voluto affrontare. Ma tutto questo lo rimandiamo al prossimo viaggio in Cina, si perché la Cina è un Paese entusiasmante, affascinante, unico, che vorrai sempre rivedere nonostante sia un carro armato che si muove verso il capitalismo, con tutti i pro e contro di questo percorso, dove con tutta evidenza si nota lo sfarzo del mondo industriale contrapposto alla semplicità della vita contadina.