Dalla Calabria alla Manica

Racconti sull’itinerario Parigi, Normandia Bretagna e Loira ce ne sono abbastanza su questo sito. Quello che io e Domenico vorremmo comunicare sono alcune considerazioni particolari, per agevolare, se possibile, un soggiorno in questi luoghi E’ il nostro secondo “viaggio fai da te” con la preziosa collaborazione di questo sito e dei...
Scritto da: loretta
dalla calabria alla manica
Partenza il: 12/08/2005
Ritorno il: 26/08/2005
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Racconti sull’itinerario Parigi, Normandia Bretagna e Loira ce ne sono abbastanza su questo sito.

Quello che io e Domenico vorremmo comunicare sono alcune considerazioni particolari, per agevolare, se possibile, un soggiorno in questi luoghi E’ il nostro secondo “viaggio fai da te” con la preziosa collaborazione di questo sito e dei racconti di altri viaggiatori. Li vogliamo ringraziare per le informazioni dettagliate che molti forniscono, facendo evitare perdite di tempo e di soldi.

Anche noi a nostra volta abbiamo scritto, speriamo bene, su un viaggio fatto a Vulcano lo scorso (2005).

Per noi che partiamo dalla Calabria, raggiungere il resto del mondo è un po’ più difficile. I collegamenti sono un disastro: i voli low cost partono almeno da Roma, qualcuno da Napoli, o da Palermo, con ben tre aeroporti che ci sono in questa regione. Ovviamente con biglietti a prezzi pieni, eccessivi, possiamo andare ovunque. L’attività turistica, in Francia, è molto curata. Appena a Parigi, ci siamo recati ad un “office du turisme”; questi uffici sono sparsi in ogni centro, anche piccolo, sono individuabili senza difficoltà. Abbiamo, così, verificato quanto è valido il loro supporto.

Durata del viaggio dal 12 al 26 agosto.

Costo totale, a persona, meno di 1100 € circa (per alloggi, carburante, autostrade, vitto e visite nei vari posti) Per effettuare, con maggior sicurezza, i pagamenti, soprattutto su internet, abbiamo anche usato la carta di credito ricaricabile delle Poste, “Postepay”. Ogni operazione di ricarica costa 1 € e si può fare, in Italia, presso gli sportelli della posta, o su internet tramite un’altra postepay. Può anche servire per effettuare prelievi ai bancomat come anticipo contanti.

Visto che l’auto di Domenico è alimentata a GPL, stavolta l’abbiamo scelta. Costi carburante (GPL) € 390,29 per 6650 Km. Totale autostrade € 250,64.

I distributori di carburante sono tutti fai-da-te, anche per il GPL. Far rifornimento costa meno presso i centri commerciali (Leclerc, Auchan, Lidl) posti attorno ai centri urbani. Difficilmente si trovano distributori sulle strade urbane.

AUTOSTRADE Andata Partenza il 12 agosto Costi autostrada: da Napoli ad Aosta € 58,80 da Aosta a Parigi €41,10 (compreso il passaggio dal Monte Bianco di € 30,50) Soste in Italia: ad Orvieto (Hotel “La pergoletta” € 55/camera, e ad Aosta (da amici) Arrivo a Parigi il 14 sera Ponte di Normandia € 5,00 (a tratta). Ponte di Tancarville € 2,40 (a tratta) Altre autostrade in Francia: da Nantes ad Angers € 7,40 Ritorno Da Amboise a Tours € 5,30 Da Bourges a Clermont Ferrand € 14,14 Da Clermont Ferrand a st. Etienne € 14,00 Da st. Etienne ad Orange € 16,60 Da Orange all’uscita “Frejus” in Costa Azzurra € 11,80.

Sosta ad Aix en provence, Hotel “La caravelle” € 60 (arrivati di notte è stata una soluzione di ripiego, da evitare: il prezzo non è adeguato all’ospitalità della struttura; l “Etap Hotel” era completo. Pensando di arrivare direttamente a Cannes, abbiamo commesso l’errore di non telefonare per tempo, cioè nel pomeriggio.) Italia da Ventimiglia fino in Calabria € 46,60.

Sosta a Pisa alla locanda “S. Giorgio”, e l’abbiamo vista perché sabbiamo vi parcheggiato vicino, appena arrivati. Si trova di fronte il battistero di Piazza dei Miracoli. € 50 solo la camera con bagno: il peggior alloggio di tutto il nostro viaggio, gestito da una signora in età, chiacchierona, ma simpatica. Eravamo troppo esausti per fare una ricerca e la nostra stanchezza ci ha fatto decidere che, tutto sommato,…Poteva andare… Il giorno dopo siamo passati da S. Gimignano, sempre più bella, e da Siena. Poi verso casa, dove siamo arrivati in piena notte.

In Francia si possono percorrere tranquillamente le strade nazionali e le altre strade (strade “N” e strade “D”) perché sono comode e scorrevoli, spesso parallele all’autostrada, evitando così il pedaggio.

Le informazioni sugli itinerari di viaggio di questo tipo sono varie e diffuse in molti racconti su questo sito.

Noi ad esempio abbiamo preso in considerazione il racconto di Laura del 23/9/2004 e anche di altri.

Parigi – Su www.Parisinfo.Com abbiamo scelto l’Hotel De Blois, in rue des Plantes, 5, 14° arrondissement, qualche km a sud di Montparnasse. Prezzo camera/notte € 46, la colazione era €6 a persona; sulla strada parallela, rue Boulard, abbiamo trovato il cafè “La comedia” gestito, in quel periodo, dal Sig. Giuseppe, gentilissimo signore italiano, in Francia da molti anni, che ha capito bene la necessità di svegliarsi con un espresso “serré” (ristretto). Questo è stato l’unico aspetto di “italianità” che abbiamo volutamente manifestato.

L’hotel è dignitoso, ma non ha ascensore, e se vi capita il quarto piano è davvero dura! Le camere, almeno la nostra, non sono molto grandi, hanno il bagno, la tv, il telefono, per noi andava bene…Per il poco tempo che ci stavamo…! Ci ha accolti la simpatica e cortese Ramona che parlava benissimo l’italiano (ma anche l’inglese, il francese, il tedesco, lo spagnolo, il rumeno, il giapponese e stava studiando il cinese…).

TRASPORTI A PARIGI – Per tutto il mese di agosto il parcheggio sulle strade urbane era gratuito, quindi di giorno l’auto stava in strada, nello spazio “payement”, facendo attenzione a non parcheggiare dove, a terra, c’è scritto “livraison”, altrimenti carro attrezzi e multa. La sera, con molto meno traffico andavamo in giro con l’auto e dopo due giorni, anche con una certa spigliatezza.

Abbiamo fatto un giro anche alla Defense, il modernissimo e discusso quartiere ad ovest di Parigi, caratterizzato da grattacieli altissimi con architetture originali. E’ suddiviso in settori numerati; al 7 ci sta la “Grande Arche”, da raggiungere a piedi, parcheggiando nei pressi. Si tratta di un un arco quadrato gigantesco, fatto erigere da Francois Mitterrand nel 1989, per l’esposizione universale.

Per spostarci abbiamo fatto l’abbonamento settimanale integrato Orange, zone 1-3, € 15,70 a persona, valevole da Lunedì a domenica; siamo arrivati domenica sera, quindi andava benissimo. Con l’”Orange” si possono usare, per un numero illimitato di viaggi, bus, metro, Rer (ferrovie leggere di profondità). Portate con voi una foto tessera, necessaria per fare questa carta ed eviterete di incappare, come è accaduto a noi, in macchinette per le foto fuori servizio; costo foto (€ 4,00); sono poste presso alcune stazioni della metro.

Appena arrivate recatevi presso un ufficio del turismo (points d’accueil), per ritirare la guida “Paris est a vous” (c’è anche in italiano), la cartina della città, la mappa della metro ed alto che riterrete utile (tutto gratis) Alcuni di questi uffici sono dei chioschi e si trovano, ad esempio, al Carrousel del Louvre, alla Tour Eiffel, alle Gare de Lyon e quella du Nord, a Montmartre, all’Opéra.

Non abbiamo fatto la carta “Museum passe”, che consente l’accesso, con salto di fila, ad oltre 70 musei e monumenti, perché bisogna concentrare le visite in un giorno €19,00 o tre consecutivi € 37,00. Per chi ha voglia di fare una “maratona” è conveniente.

I Bateaux Mouches, sono un’esperienza bellissima. Ce ne sono di diversi a vari prezzi. Noi abbiamo fatto un giro di sera (ultima partenza alle 22,00) partendo dal ponte dell’Alma, costo 7 € a persona. Un altro, più conveniente, costa 11 € e fà tutto il giro della città passando per la tour Eiffeil, St. Germain, Ilè de Citè Louvre. Si può scendere dove si vuole e poi risalire sempre con lo stesso biglietto (tipo acqua-bus). Se avete la “Paris visite” si ha uno sconto.

NORMANDIA E BRETAGNA (ANCHE PARIGI) – Altri Hotel: il circuito Accor hotels di cui fa parte l’ “Etap Hotel”. Non è il Ritz, ma per noi che, dopo Parigi, abbiamo cambiato un alloggio a sera, è risultato molto comodo. I prezzi variano da 36 a 51 € la camera, a seconda delle località; si può ritirare presso un hotel il “catalogo” con tutti gli “Etap Hotel” presenti in Europa, oppure sul sito www.Etaphotel.Com. Si può prenotare per telefono (parlando un po’ in francese o inglese). A Caen, dove siamo rimasti tre giorni presso l’Etap vicino la stazione, abbiamo pagato 42 € la camera, + 4 € a persona per la colazione. (tot 25 € a notte a persona).

La struttura di questi alloggi è la seguente: in camera standard per 1,2 o 3 persone, ci sono tre letti, uno matrimoniale e un singolo messo di traverso sopra, a castello, in un angolo è ricavato il lavello, ampio con grande doppio specchio ad angolo, in un altro angolo un tavolo e sedia, in altra parte della camera una porta e si entra nel locale doccia e wc. I bidet, in Francia, forse, non esistono…In media confortevole. Simile all’”Etape” c’è il “Formula 1”, ma, abbiamo letto, ha i servizi igienici e doccia all’esterno della camera e l’abbiamo escluso.

Abbiamo notato che questi hotel vanno a ruba. Quando siamo arrivati ad Aix en Provence era completo, come, in precedenza a Caen dove ci siamo rientrati per un pelo! Se si arriva oltre le 20,30 non c’è il portiere, ma si può prenotare e comprare la camera sul posto con una specie di sportello bancomat messo all’esterno, dove si interroga sulla disponibilità e si paga con carta di credito: comodissimo! A Caen abbiamo iniziato a mangiare ostriche, poi a Cancale, dove ci sta un locale dietro l’altro. Lungo il porto, a Treguer…E i prezzi passavano da 87 € del “Maitre a Kanter” di Caen, (non solo ostriche, ma gamberi, aragostine, scampi, granchi, altri molluschi e gasteropodi e altre prelibatezze) a 35€ a Treguer presso la “Poissonerie” di Monsieur Moulinet, situata di fianco alla cattedrale di Treguier (una pescheria che la sera si trasforma magicamente in ristorante). Altri alloggi. Le “CHAMBRES d’HOTES” sono gli alloggi ideali in giro per la Francia. Si trovano dappertutto; potete notare lungo le strade i segnali rotondi, verdi e gialli con su scritto “Gites de France”. Per trovarne è sufficiente contattare gli “Office du tourisme”; chiedendo “chambres d’hotes” vi daranno una lista con nomi ed indirizzi. Possono, se volete, telefonare per voi e prenotare la vostra camera. Tutto gratis. Unica accortezza è fare queste operazioni in mattinata, magari mettendo in contatto un ufficio del turismo con quello della prossima destinazione.

Oppure chiedendo alla casa che trovate sulla strada, come è successo a noi: ci siamo fermati presso una casa che era annunciata da un segnale, ma la Madame non aveva disponibilità di camere, quindi ci ha messi in contatto con un’altra Madame dalla quale poi siamo stati ospitati C’è anche un numero di telefono 0891 16 22 22…Pronto-soccorso “Allo chambre d’hotes!” che, al costo di 0,22 € al minuto vi fa sapere la disponibilità del posto in cui siete interessati, per tutto il territorio francese.

Vi segnaliamo i due che ci hanno ospitati. A Precey, a 15 km da Mont Saint Michel, dai signori Christine et Daniel Baron “Bas Glatigny” 50220 Précey tel (+39) 02 33 70 93 21. Tipica casa bretone e colazione con confetture fatte in casa e il famoso burro salato! € 40 la camera compresa la colazione per due.

E a Kebors (nei pressi di Treguier) dai signori Roselyne Mercier e J.Claude Mignon 11, crec’h Arhaut 22610 tel (+33) 29 65 55 4 60 / (+33) 06 83 41 21 15. Casa in stile moderno, nuovissima, molto carina e accogliente, i padroni di casa gentilissimi. La nostra stanza aveva un lato con un’ampia vetrata dalla quale si vedeva il mare della Manica e i canali. Per non dire della colazione che metteva allegria al solo guardare la tavola! € 43 la camera compresa la colazione per due.

Versaille ci ha deluso, nel senso che si vede che è un “eccesso da re”. La visita ai castelli della Loira è stata più simpatica; abbiamo visto il castello di Amboise, dove c’è la tomba di Leonardo da Vinci, e quello di Chenonceaux, che fu di Diana di Poitiers e poi di Caterina de’ Medici: quando un oggetto ci colpiva poi scoprivamo che era di manifattura italiana, come i giardini.

Altro.

Volevamo segnalare posti come Étretat, in Alta Normandia, posto turistico sulla Manica. Per raggiungerlo abbiamo passato il Ponte di Normandia all’andata e al ritorno (per allungare la nostra passeggiata) quello più piccolo di Tancarville Incantano le alte falesie sulle quali si può salire e ammirare il bellissimo panorama. Altro posto è Honefleur, nel Calvados, Bassa Normandia. Un porto turistico, pieno di gente, colorato ed allegro. Noi abbiamo cenato in uno dei tanti locali che ci sono lungo la banchina (da queste parti troverete le cozze con la patate fritte: “moules frites”, abbinamento insolito, ma mangiabile… Lungo una delle vie che si snodano per questa simpatica cittadina, in una rivendita di vini e liquori, “Griffoul 14”, abbiamo assaggiato e poi comprato il sidro, succo di mele fermentato, e il suo distillato, il famoso brandy Calvados. Il sidro qui è bevuto pasteggiando oppure come aperitivo; il pommeau, un po’ più alcolico, è indicato come aperitivo. Una cassa con sei bottiglie di sidro costava 13 €; il Calvados 18 € la bottiglia. Da quanto avevamo visto altrove questi prezzi erano accettabili. Anche il Pommeau, miscela di sidro e calvados, è ottimo.

Dall’altra parte della costa sono suggestivi i posti dello “sbarco” degli alleati il 6 giugno del 1944. Poi ancora Juno Beach, Utah Beach.

Arromanche, Longues-sur-Mer (resti del mega porto inglese) Colleville (cimitero americano, chiude alle 17,00) sopra Omaha beach. Il silenzio che regna in questi posti, soprattutto nei cimiteri, ovviamente, anche se ci sono visitatori è veramente toccante, come lo sono tutte quelle le croci bianche alle quali abbiamo rivolto un omaggio. Anche Bayeux per visitare la “Tapisserie de la Reine Matilde”, arazzo unico al mondo, 50 cm x 70 metri, che, sulla storia, ricamata, dell’ascesa al trono di Guglielmo il conquistatore, è considerato una testimonianza unica sugli usi e costumi nell’anno Mille.

Curiosità. Io e Domenico, come abbiamo detto sopra siamo calabresi, io di Reggio, lui di Catanzaro.

Questo viaggio ci ha posti davanti a nessi e ipotesi, che legano la Calabria e la Normandia, la Bretagna, la Britannia.

La Calabria fu detta pure Britannia o Bretta, da Bretto figlio di Ercole, capostipite anche dei britanni e di Re Artù (da cui le leggende del così detto “ciclo bretone”). La Bretagna è il luogo, quindi, di queste leggende.

Qualche studioso ipotizza il passaggio dalla Calabria dei Cavalieri Templari. In un bassorilievo di epoca sveva (custodito nel Palazzo comunale di Gerace, RC) è raffigurata una coppa, la coppa del Graal, oggetto della ricerca dei Cavalieri di Re Artù, custodita da sirene-uccello; in un altro bassorilievo, con scritte in arabo, nell’arco dell’abside normanna della chiesa di S. Francesco di Nocera Terinese (vicino Lamezia Terme, CZ), la Coppa del Graal è custodita da una Sirena, cioè Scilla celeste o Fata Morgana, personaggio che compare nei racconti della Tavola Rotonda di Re Artù.

Scilla è una bella località sul versante reggino dello Stretto di Messina. Dalla costa reggina molto raramente, per breve tempo e di solito in giornate calde e con aria e mare calmi, si produce il noto fenomeno di miraggio detto “Fata Morgana”, che dà l’impressione che gli edifici della antistante Messina si prospettino in mare o nell’aria con immagini stranamente allungate, sempre nuove, simulando città fantastiche e anche schiere di uomini in movimento.

Questo è anche un invito a visitare la Calabria, ma questi sono altri racconti che potremo narravi un’altra volta o se avrete necesità…

Buoni Viaggi Loretta e Domenico



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