Da Valencia all’andalucia in 7 giorni
Con in mano l’itinerario elaborato da Valu (dopo mesi di scartabbellamento su Internet, siti nazionali e guida Lonely Planet) e revisionato con la multicultarista Gaiu, siamo partiti alle ore 9:10 da Roma Fiumicino con la Volareweb.
Abbiamo deciso di partire da una città non Andalusa perché abbiamo trovato questi voli in offerta che coincidevano con i nostri giorni di ferie: 2 persone andata e ritorno per soli 225,00 Euro!! Unica nota dolente è che ci hanno spostato l’orario del volo 2 giorni prima senza comunicarcelo e lo siamo venuti a sapere casualmente solo perché io sono estremamente pignola e avevo fatto una telefonata di routine!! A proposito…Chi scrive è VALU! 1° Giorno: Sabato 5 Giugno Dopo una tranquilla ora e mezza di viaggio (a parte le paure di Rikkiu, ma soprattutto di Crisu) arrivo a VALENCIA alle 11:30, aspettiamo i nostri gonfissimi trolley (già, perché la Volare non transige sul bagaglio a mano sopra i 7 Kg) e andiamo a prendere la macchina all’ufficio AVIS. La prenotazione l’avevamo già fatta dall’Italia tramite numero verde, senza bisogno di pagare anticipatamente con carta di credito e con possibilità di disdire anche il giorno stesso la prenotazione.
Visto che il nostro viaggio era caratterizzato anche da lunghi spostamenti, avevamo deciso di prendere una macchina spaziosa e comoda, modello C (tipo Focus), ma appena arriviamo la senorita ci comunica che purtroppo non hanno più modelli C, quindi sono costretti a darci un modello D ma allo stesso prezzo del C concordato telefonicamente (prezzo 193,50 E + circa 50 Euro per l’opzione secondo passeggero alla guida con validità dell’assicurazione)!!! Quindi la nostra macchina sarà una gigante Touraine, spaziosa, nuova, e soprattutto DIESEL, opzione alla quale io, stranamente, non avevo pensato ma che si è rivelata provvidenziale!! Arriviamo a VALENCIA in pochi minuti, ci dirigiamo verso il centro, Crisu parcheggia con non poche difficoltà visto la macchina a cui è abituato di solito e cominciamo a cercare un hostal (alberghetti di categoria economica), visto che avevamo deciso di non prenotare niente dall’Italia perché non volevamo essere vincolati. Purtroppo ne vediamo parecchi ma tutti pieni, parecchio carino era l’Hostal Antigua Morellana, in calle Antigua Morellana,proprio dietro la piazzetta del mercado central! Proprio quando stavamo tornando alla macchina perché avevamo camminato un sacco e non ce la facevamo più, dopo la nostra ennesima richiesta di info in spagnolo troviamo un hostal dove passare la notte: Hostal Rincon, molto semplice, ma pulito, con bagno privato e con aria condizionata (necessaria anche in tutta l’Andalusia) e soprattutto a prezzi molto economici: 24 Euro per la doppia con parcheggio incluso. Anche questo comunque era quasi tutto pieno, infatti io e Crisu abbiamo dormito su un letto ad una piazza e mezza perché era una stanza destinata ad una persona ma era l’unica disponibile con il bagno. Parcheggiati i bagagli iniziamo a girare la città e mangiamo in uno dei pub vicino la piazzetta centrale… Qui assaggiamo per la prima volta i famosi bocadillos, le mega insalate e soprattutto la mitica e rinfrescante cerveza, che ci accompagnerà per tutto il nostro viaggio..A parte a Gaiu, che nonostante i numerosi tentativi di Crisu, rimane sempre la solita astemia convinta!! Da oggi in poi i nostri orari cominceranno ad essere completamente spagnoli: pranzo verso le 15, siesta nel tardo pomeriggio, cena verso le 23.
Dopo pranzo andiamo un po’ a riposarci e usciamo verso le 19:00, passeggiamo verso il centro e ammiriamo i bellissimi palazzi valenciani, vagamente arabeggianti e un po’ barocchi, poi andiamo verso la stazione per prendere il pullman n°35 in via dell’Ayuntamiento che ci porterà al centro oceanografico. Questo è un vero e proprio cento acquatico: c’è il museo delle scienze e il museo acquatico con gli animali, e decidiamo visitare solo quest’ultimo, siamo entrati verso le 20 e usciti alle 22 (anche perché era l’orario di chiusura), girando ogni vasca e vedendo anche lo spettacolo dei delfini, emozionantissimo! Prezzo del biglietto 20,50 Euro a persona ma, credetemi, li vale tutti.
Riprendiamo il pullman verso il centro di Valencia, ammiriamo dall’esterno la bellissima Arena e giriamo come matti per cercare un ristorante carino e tipico, ma non turistico!! Alla fine lo troviamo e mangiamo una paella memorabile, con una buonissima insalata/antipasto e del fresco vino bianco, per circa 20 Euro a testa. Niente male!! Giretto per tornare all’Hostal e a ninna…Domani ci aspetta un lungo viaggio! 2° Giorno: Domenica 6 Giugno Dopo una notte insonne, a causa del letto per me e Crisu, per Gaia e Rikkiu non lo so… Partenza ore 8:30 per CORDOBA, secondo l’itinerario stampato da Michelin ci aspettano 516 Km in 5 ore e 30 minuti di viaggio, prevediamo di arrivare per il pranzo! In realtà non riusciamo a seguire l’itinerario Michelin e ci facciamo guidare dagli spagnoli, quindi faremo la strada che ci porterà ad attraversare Albacete da lì arriveremo a Bailes e poi Cordoba. La scelta si conferma comunque azzeccata, le strade sono libere perché è domenica e gli spagnoli si svegliano tardi e noi andiamo come un treno…Faremo anche 150 km bellissimi di strada larga e comoda attraverso le montagne! Arriviamo a Cordoba intorno alle 14.30, parcheggiamo lungo i giardini della Victoria e da lì ci dirigiamo a piedi verso la città vecchia, lungo il paseo della Victoria. Entrare nella città vecchia è stato bellissimo: dietro di te ci sono palazzoni, strade, macchine..Passi attraverso una porta e ti si apre un villaggio fatte di casette bianche rettangolari tutti attaccate tra loro, viuzze strette con a volte qualche angolo rinfrescante con alberi e panchine. Camminiamo quasi indisturbati per un po’, poi arriviamo a quella che sembra la via principale, Calle Deneas, fatta di varie bodegas, ristorantini, hostal e negozi di souvenir. Siamo talmente affamati che ci fermiamo alla prima bodegas con televisione “Bodega Rafaè” (per vedere l’esito del Gran premio del Mugello) e mangiamo un boccone: insalate e frittate di patate per tutti per 10Euro a testa, che però non ci soddisfano molto! Finito di mangiare proseguiamo a piedi lungo questa viuzza e vediamo una bodegas tutta stile araba troppo carina, si chiama Taverna Los Deneas e vi consiglio di andare lì! Passeggiamo ancora un po’, ammiriamo da fuori la Moschea, che decidiamo di visitare domani, e poi ci dirigiamo alla ricerca di un Hostal che però sia un po’ fuori dalle caotiche viette turistiche.
Ne visitiamo tanti, infatti dopo l’inconveniente del letto decidiamo di vedere le stanze prima di prenderle, e alla fine decidiamo per uno troppo carino, con un graziosissimo patio come ingresso e con un proprietario che ci fa anche 5 Euro di sconto, 30Euro a camera invece che 35 (tv, aria condizionata, bagno in camera e parkeggio incluso!!!!) Si chiama Hostal Maestre,è accanto all’Hotel, ed è in C/ Romero Barros, andiamo a prendere macchina e bagagli e via, a riposo per partire con la serata! Devo dire che di tutte le stanze dove ho dormito questa è stata in assoluto la più carina e caratteristica! Dopo la siesta continuiamo girovagare e a perderci nelle bellezze di questa città storica, a passare sotto balconi carichi di fiori che penzolano sulle strade, ad ammirare particolari di cultura araba inseriti in contesti più moderni. Decidiamo anche di arrivare al centro della città vera, e anche qui le vie sono molto belle, passiamo per piazza delle tiendas con la bellissima fontana, e arriviamo fino a piazza della corredera. Come sempre in questa vacanza, arriviamo all’ora di cena esausti per aver camminato tanto e affamitissimi perché non sappiamo mai quale posto scegliere.
Alla fine optiamo per una sorta di enoteca vicino alla Mezquita e nascosta dal caos, si chiama “Bodega Mezquita” in calle del bajo, dove facciamo una ricca scorpacciata di tapas buonissime, jamon serrano iberico e un delizioso vino rosso, scelto ad intuito da Rikkiu, e non dal nostro ufficiale sommelier Crisu! Ci alziamo appanzatissimi e paghiamo questa ricca cena in tutto 47 Euro! Continuiamo a passeggiare esausti, una cerveza e un dolcetto da Jaular (ottimo tiramisù) e a nanna! 3° Giorno: Lunedì 7 Giugno Sveglia tranquilla intorno alle 9:00, colazione nel nostro Hostal per 5 Euro a coppia e diritti a visitare la Mezquita. Paghiamo 7 euro l’entrata e anche questa visita li vale proprio: ci si perde tra gli ottocento archi musulmani, e le tante cappelline cristiane…E poi c’è questa atmosfera di luce soffusa che filtra dalle pareti..È bellissima. E inoltre ci sono tantissimi gruppi,quindi tra una guida e l’altra ci siamo fatti una bella cultura. Finita la visita ci rilassiamo un po’ nel giardino rettangolare all’ombra degli aranceti, soliti due passi per la città, ci compriamo i panini con il casareccissimo jamon serrano, passiamo per la plaza de toros e diritti a Siviglia!!Purtroppo non abbiamo potuto vedere altro perché era Lunedì e l’Alcazar era chiuso. Con il nostro itinerario Michelin arriviamo a SIVIGLIA in 1 ora e 30 circa,138 Km di autovia tranquilla, larga, piena di verde ai lati e nel mezzo e soprattutto gratis!!.
A Siviglia ci risparmiamo la girovagata in cerca dell’hostal, perché il proprietario dell’hostal di Cordoba ne ha anche uno a Siviglia, che costerebbe 48 Euro, ma gli battiamo lo sconto (grande interpretazione di squattrinamento mia e di Gaiu) e ce lo abbassa a 43, che per Siviglia è un prezzo ottimo!! L’albergo è su una delle vie principali di Siviglia che si diramano dalla stazione dei treni dietro c’è il quartiere Santa Cruz, le camere sono molto belle, sembra un’albergo più che un Hostal! Il nome Hostal Puerta Carmona ed è su Plaza de San Augustin 5.
Arriviamo, scarichiamo i bagagli e gli hombres riescono addirittura a trovare un parcheggio gratuito così per entrambi i giorni risparmiamo i 13 Euro giornalieri di garage! Andiamo subito a fare uno spuntino refrigerante a base di birre e olive e cominciamo a gustarci la vita Sivigliana, che comincia ancora più tardi di quella di Cordoba. Qui fa molto più caldo e quindi, cartina alla mano, andiamo a refrigerarci ai giardini “jardines de murillo”, sempre aperti e stranamente non a pagamento! Decidiamo di ritardare la nostra siesta e continuiamo a girare per Siviglia, verso il Guadalquivir, visto che vorremmo girare Santa Cruz la sera, e quindi ci dirigiamo verso l’Arena, dove per 4 Euro a persona ci godiamo una visita guidata dell’arena e del museo taurino all’interno. Tutto molto bello e suggestivo, ma niente corrida che c’è solo alcuni giorni a settimana (e che comunque gli animalisti Gaiu e Rikkiu non gradivano). Poi dritti all’hostal per una dormitina e un po’ di riposo.
Usciamo sul tardi e diritti verso il Santa Cruz che è il vecchio quartiere ebraico e fa un po’ pensare alla città di vecchia di Cordoba, ma è molto meno turistica ed è piena di bodegas ai lati della strana dove le persone bevono cerveza e mangiucchiano tapas anche in piedi, o appoggiati ai vari tavolini sui marciapiedi, chiacchierando!! Decidiamo di mangiucchiare qualcosa ma non troppo perché vorremmo girare più bodegas e così ci sediamo alla Sagrestia, dove abbiamo mangiato benissimo, io e Gaiu degli ottimi Flamenquì e Crisu e Rikkiu della carne e pagato poco! La nostra ricerca ora è per la Carboneria, locale di cui ci hanno parlato in tanti, caratteristico andaluso dove si balla Flamenco e si beve ottima birra. Lo troviamo dopo tantissima strada, grazie ad una studentessa italiana che ci darà anche delle dritte per il giorno dopo. Il locale è molto grande e spartano, ci sono due sale, una dove c’è un ragazzo che suona il piano e l’altra dove un uomo suona una chitarrina e una ragazza canta flamenco. Ci piace l’idea anche se non ballano e ci fermiamo a bere birra alla spina, l’ottima Cruz Campo, che costa solo 1 euro e 50. Poi un’altra passeggiata e un’altra mangiatina al Bar Carmela e a nanna.
4° Giorno: Martedì 8 Giugno Giornata dedicata alla visita di Siviglia e dei monumenti.
La mattina ci diamo appuntamento alle 10, facciamo una ricchissima colazione ad un bar poche traverse più avanti dell’albergo “La cava del Europa” dove per 20 Euro in 4 ci riempiamo la pancia, e poi dritti a visitare la Cattedrale e la torre della Giralda. Anche qui c’è un misto di architettura cristiana e musulmana ma la cultura cattolica è più presente, ci sono bellissime cappelle, lucernari e soprattutto statue di santi (S. Antonio e S. Francesco in particolare). Decisamente emozionante è la tomba di Cristoforo Colombo, peccato che l’ambiente scuro non ha permesso una bella fotografia, ma comunque qualcosa si intravede!!Dopo un pausa al solito cortile decidiamo di salire i 33 piani della Giralda, una gran fatica ma anche un bellissimo spettacolo da vedere, non solo per il panorama che si ammira da lassù, ma anche per la bellezza delle campane e del meccanismo che le alimenta.
Stanchi e assetati, ci dirigiamo ad una bodegas lì intorno e facciamo un bel aperitivo con sangria, appena fatta e quindi ci mangiamo tutta la frutta, e olive saporite. Poi andiamo dritti ai Real Alcazares, dove abbiamo pagato 5 euro l’ingresso, ma devo dire che siamo rimasti un po’ delusi…Abbiamo apprezzato di più i giardini gratuiti del murillo.
Dopo un po’ di riposo, in serata siamo usciti per vedere Plaza de Espana, molto carina, peccato i lavori in corso! Visto che comunque avevamo già visto Santa Cruz, per la nostra ultima serata a Sevilla, abbiamo deciso di andare in un altro quartiere caratteristico giovani, Alfa y Alfa. Da plaza de espana abbiamo preso un taxi perché di fare altri km non ce la sentivamo proprio,siamo arrivati in questa piazzetta molto carina, anch’essa piena di bodegas e di gente che mangiucchia ovunque. Abbiamo preso un aperitivo in un bar all’angolo della piazza e poi siamo andati a cena in un ristorantino che era dopo la piazza “La Gitana”, verso Santa Cruz, ma non c’è piaciuto molto, non aveva un granchè e abbiamo mangiato solo tanto pane!! Poi abbiamo preso di nuovo un taxi e ci siamo fatti portare alla carboneria, dove finalmente abbiamo assistito ad uno spettacolo di Flamenco…!!! È stato molto bello, è assolutamente da vedere! Poi, io e Crisu ci siamo anche goduti un po’ di musica nell’altra sala, cantata e accompagna al piano da un ragazzo giovane bravissimo, veramente molto espressivo. Devo dire che questa serata alla Carboneria è stata molto suggestiva, ci ha fatto proprio entrare nello spirito Andaluso.
Poi, a ninna. 5° Giorno: Mercoledì 9 Giugno Sveglia, ricca colazione al solito bar “La cava del Europa” e partenza intorno alle 9:30, direzione COSTA DE LA LUZ e dritti a TARIFA! Per goderci la nostra unica giornata di mare ci aspettano 210 km in 2h e 21. Il viaggio è abbastanza tranquillo, una parte in autostrada (molto cara!!, meglio l’autovia!!) e una parte attraverso i vari paesini della costa della Luz, tutti pais blancos caratteristici dove non abbiamo fatta altro che salutare le persone per strada che contraccambiavano calorosamente! Ci siamo accorti del progressivo avvicinamento a Tarifa dall’aumento graduale del vento…Poi all’improvviso vediamo le bellissime dune di Punta Paloma, che sembrano le dune del deserto ma sono bagnate dall’oceano!! Inizialmente ci dirigiamo verso la cittadina, perché vorremmo farci un po’ di mare tranquillo senza vento, avevamo letto di una spiaggia riparata chiamata playa chica, ma chiediamo informazione a un italiano e ci dice che quella è spiaggia non è un granchè e se stiamo lì dobbiamo andare assolutamente a punta paloma e ci indica il nome di alcuni stabilimenti che comunque hanno delle siepi che ti riparano dalla tormenta. Quindi, dietro front e approdiamo ad uno stabilimento molto carino, dove ci assale subito il gran vento, ma il panorama merita. Questo stabilimento ha una sorta di spiaggetta, con giardino, recintata da siepi che ti riparano parzialmente dal vento, e inoltre ha una bar con ristorantino “Tangana beach bar” proprio lì sulla spiaggia, dove approfitteremo per mangiare delle buonissime mega-insalate e calamari fritti. Passiamo lì tutto il pomeriggio, io e Gaiu a tenerci i capelli in lotta con il vento, ma decise a prendere un po’ di tintarella, Crisu a Rikkiu a dormicchiare tra l’ombra e il sole. Verso le 17:00 il vento si placa e addirittura io e Gaiu ci andiamo a fare un salutare bagno nell’acqua gelida dell’oceano, tra i surfisti infastiditi dalla nostra presenza. In serata ci dirigiamo verso Tarifa a cercare un’hostal, ce ne sono vari, tutti sulla via principale appena arrivi, alla fine scegliamo il più economico l’Hostal Facundo, proprio sulla strada d’ingresso a Tarifa, 25 Euro a camera, che ha le stanze all’interno di un cortile sull’altro lato della strada, con televisione e bagno e senza aria condizionata che non serve visto il vento. Questa sistemazione non mi è piaciuta tanto perché le stanza erano troppo vicine e c’era troppo confusione. Molto carino era invece l’Hostal Alborada, più caro (circa 40 Euro) ma con stanze bellissime!! Anche Tarifa ha la sua vecchia città araba, ci facciamo un giro ma per mangiare del pesce ci consigliano dei posti che sono al di fuori: siamo andati a cena alla Meson Picoteo in calle Mariano Vinueja, posto troppo carino e caratteristico dove abbiamo mangiato del pesce buonissimo per un totale di 78 Euro!! Oltretutto è stato quasi l’unico posto dove abbiamo avuto una bella accoglienza! Poi qualche birra e chupitos ad un locale di surfisti nella città vecchia e poi mezzi ubriachi a nanna…
6° Giorno: Giovedì 10 Giugno Sveglia tranquilla, colazione stranamente a base di dolci, e ci prepariamo a partire per GRANADA, dobbiamo percorrere 281 Km in circa 3 ore e prevediamo di arrivare per il pranzo. Prima di partire ci rechiamo alla banca BBVA dove vogliamo prenotare i biglietti per l’Alahambra, così ci hanno suggerito tutti visto la fila e il numero limitato di visitatori che possono accedere ogni giorno, ma ci il cassiere ci dice che la prenotazione non può avvenire il giorno prima, ma almeno 4 giorni prima!!! Sconsolati e soprattutto preoccupati partiamo!! A GRANADA troviamo ad accoglierci un caldo torrido che ci spossa e tante attività chiuse a causa della Feria del Corpus che si svolge fuori la città e che vede però la partecipazione di tanta gente (hostal tutti pieni). Cominciamo a girare vari hostal, quelli liberi sono veramente brutti e un pò zozzetti, alla fine Crisu ne trova una a 39 Euro decente anche se ha il ventilatore invece dell’aria condizionata e non ha il bidet!! Ci sistemiamo e scendiamo affamatissimi e poiché è tutto chiuso ci decidiamo mangiarci una pizza dal Romano, nonostante tutti i nostri propositi di mangiare sempre e solo cibi caratteristici, questa volta cediamo ai morsi della fame e ci strafoghiamo quattro insipide pizze per 38,4 Euro in 4!! Dopo un sonnellino ci aspetta il solito giretto per la città, che però non ci colpisce più di tanto. Poi andiamo alla ricerca di un ristorante che faccia del pulpo alla allega, visto che Gaiu ce ne ha parlato per tutta la vacanza e ormai siamo troppo curiosi. Troviamo finalmente un bel ristorante dove lo fanno e veramente è un piatto che merita e, a dire di Gaiu, è anche cucinato bene. Il posto si chiama Los Andaluces in via Solarillo de Gracia, ma abbiamo avuto un battibecco con il cameriere che ci voleva per forza portare quello che diceva lui, e ci ha trattato come turisti a cui doveva per forza vendere il piatto più costoso…Non vi consiglio di andare perché il trattamento è irritante e per così poco abbiamo speso 77,89 Euro! Ci dirigiamo verso il nostro Hostal e ci fermiamo a bere e a spuntinare ad una bodegas che ha i tavolini fuori dove si sta molto bene. Chiacchieriamo fino a tardi e poi a nanna. 7° Giorno: Venerdì 11 Giugno Sveglia molto presto, partiamo per andare a visitare l’Alhambra, ma siamo solo in 3: Rikkiu non ha retto alla sveglia ed ha preferito rimanere a letto! Andiamo a prendere il pullman per l’Alhambra (0,90 Euro a testa), per arrivarci c’è una salita talmente ripida che è escluso farsela a piedi, che ci lascia proprio di fronte alla biglietteria, che con nostra bella sorpresa non ha fila e quindi facciamo subito i nostri biglietti (10 Euro) e iniziamo il giro.
L’Alhambra è stupenda… Non posso descriverla perché non ci sono parole, è assolutamente da vedere. L’unica cosa che posso consigliare è di passarci tutto il giorno e non solo la mattina come abbiamo fatto noi, ha un bosco enorme e penso sia bello stare qualche ora solo a godersi la natura, ma andate la mattina presto perché alcuni luoghi sono accessibili sono fino ad alcune ore!! Torniamo all’Hostal verso le 12:00, prendiamo Rikkiu, facciamo un aperitivo a base di pane e pomodoro (sfizioso) e poi via, partenza per Valencia, ci attendono 496 km in 05h15 secondo la guida Michelin e secondo Gaiu, ormai promossa ufficiale navigatore.
Qui andiamo all’hostal Rincon, ma purtroppo lo troviamo pieno!!Non avevamo pensato a prenotare!!Dopo numerosissimi giri e tutti Hostal pieni, troviamo 2 stanze all’Hostal Tartessos in un palazzo di vari piani in Bernard Sanchez Vazquez, molto carino e pulito e molto più centrale dell’altro (35 Euro a stanza). Ci riposiamo e poi andiamo a mangiare la paella dove allo stesso posto del Sabato precedente perché c’era troppo piaciuta. Poi a nanna…
8° Giorno: Sabato 12 Giugno Sveglia e pronti per il ritorno a casa…
Siamo tristi ma contenti perché è stata una bella vacanza, tutta fai da te,anzi FAI DA VALU, ma curata nei minimi dettagli! Arrivati a casa ho fatto tutti conti e è venuto fuori che tutto compreso da quando siamo usciti di casa a quando ci siamo rientrati (affitto macchina, voli, hostal, souvenir, biglietti etc. Etc.) io e Crisu abbiamo speso in 2 solo 1.300 Euro, e non ci siamo limitati affatto! Mica male no?