Da Ushuaia a Iguazù
Prima tappa Ushuaia, terra del fuoco, una sensazione incredibile.Sentirsi alla fine del mondo, albergo sul canale di Beagle, fuori neve e di fronte il Cile. E poi a dieci passi una città con tutte le espressioni e le contraddizioni di una realtà che si sta velocemente estendendo e popolando, graziose casettine in legno accanto a baracche in lamiera, una raffineria in riva a quel mare dove vivono, fino ad ora indisturbati, i leoni marini; le montagne innevate che passando dietro la città, si” buttano” in acqua. E, soprattutto, tanto spazio libero intorno.
La seconda tappa Puerto Madryn, la città è molto carina, accogliente, la zona residenziale piena di piccoli alberghi a conduzione familiare. Bellissimo il lungo molo dal quale abbiamo avuto la fortuna di vedere un arcobaleno immerso nell’acqua della bassa marea. Peninsula Valdes: tutta dune di sabbia e steppa, un vento incredibile, emozionanti le balene, la sensazione che scelgano quasi di avvicinarsi all’uomo in un desiderio di contatto e simpatia…Purtroppo per il troppo vento niente gita in barca per avvicinarle ulteriormente.
Terza tappa il Nord-Ovest. Da Tucuman a Salta in autobus, passando da Tafì del Valle, paesino sul lago, albergo con vista mozzafiato sulla valle e, percorrendo poi la “quebrada de las conchas”, bellezze naturali indescrivibili, una sorpresa ad ogni curva, formazioni frutto delle erosioni, le stratificazioni dei minerali e i loro mille colori lungo i fianchi delle montagne.
Salta è bellissima , un clima perfetto, sui 26 gradi con un lieve venticello, buona la capacità ricettiva, tanti gli alberghi, piacevolissimo passeggiare al centro.
Da Salta si possono organizzare molte gite. Bella la “quebrada di Humachaca” con tappe ai pueblos di Puramamarca,Tilcara (con le rovine) e Humachaca con i mercatini colorati.
Altra gita imperdibile al viadotto della Polvorilla (4200m), passando per S.Antonio des los Cobres dove vale la pena fermarsi un pò, sia per adattarsi all’altitudine,sia per scambiare affettuose chiacchere con i bambini del paese, che aspettano i turisti per “aprire la loro finestra sul resto del mondo” (se ci passate portatevi quaderni, colori, penne da regalare).
Quarta tappa Iguazù. La prima sera visita alle cascate con la luna piena, un’esperienza indescrivibile, un’emozone unica in cui senti veramente la forza e l’energia dell’acqua.Per il resto ,però, non ci è piaciuto molto l’enorme baraccone turistico, una specie di Disneyland dell’acqua.
Infine B.Aires, albergo nel pieno del microcentro, pulito, elegante, ma purtroppo una dissenteria tostissima ha messo KO il mio maritino e abbiamo girato poco e male (però sappiamo dirvi molto sui servizi igienici della città!).
E’ molto difficile raccontare di un viaggio, perchè ognuno fa il proprio percorso con un diverso bagaglio di idee, valori, aspettative, per me questo è stato un viaggio bellissimo che mi ha consentito di vivere immersa in uno spazio di natura che qui neanche riusciamo ad immaginare, e di entrare in contatto con un popolo semplice e generoso , ma molto complesso.
Mi piacerebbe se potesse arrivare il nostro ringraziamento ad Andrea e Manuela di argentinaconnoi che, oltre ad essere stati puntuali e professionali, sono stati simpatici e carini quando non siamo stati bene.E grazie a tutte le persone che abbiamo incontrato. Se qualcuno decidesse di fare questo viaggio e passasse da S.Antonio de los Cobres portasse un saluto ai bambini.