Da Salisburgo a Vienna in bicicletta

Da Salisburgo a Passau lungo le ciclabili del Salzach e dell'Inn, e poi fino a Vienna lungo il Danubio, con ritorno in treno
Scritto da: Lorella71
da salisburgo a vienna in bicicletta
Partenza il: 12/08/2014
Ritorno il: 20/08/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Siamo arrivati nel tardo pomeriggio del 12 agosto a Salisburgo, ma abbiamo deciso di lasciare la macchina in una delle prime tappe della nostra ciclabile, il paesino di Oberndorf bei Salzburg, a circa 20 km. Lì abbiamo passato la prima notte, presso il confortevolissimo hotel Bauernbräu (70 la doppia con colazione). Il paesino (che ha una parte tedesca chiamata Laufen) è davvero bello e merita una passeggiata. La mattina del 13 siamo partiti un po’ tardi per qualche problema tecnico a una bici. Tempo un po’ piovoso, temperatura sui 18 gradi, ma con l’antipioggia e le sacche impermeabili si pedala bene. Sosta per pranzo (e per ripararci dalla pioggia diventata più intensa) a Ostermiething. Poi il problema tecnico della mattina si è aggravato (copertone rotto) e ci siamo fatti a piedi 6 km fino alla città tedesca di Tittmoning, dove abbiamo trovato un gentilissimo ed efficientissimo meccanico che ha cambiato il copertone. Abbiamo proseguito poi fino a Ach, dove, causa pioggia crescente e orario, abbiamo deciso di pernottare (circa 60 km percorsi).

La “sorella” tedesca (per buona parte del percorso il fiume fa da confine fra Austria e Germania) di Ach, Burghausen, è davvero splendida e alla sera abbiamo fatto una bella passeggiata nell’antico borgo in cima alla collina. Una meraviglia! Anche al cena è stata ottima, presso la birreria Augustiner nella centrale Stadtplatz. Per il pernottamento ci siamo dovuti “adattare” a un hotel 4 stelle (Burgblick), a 100 euro la doppia, ma dopo una giornata di pioggia e imprevisti ci siamo goduti un po’ di comodità, e la colazione da favola della mattina dopo ci ha messi subito di buonumore.

Il 14 siamo ripartiti con un po’ di pioggia, ma poi il tempo è stato variabile, con dei begli squarci di sole e un cielo molto suggestivo. Abbiamo fatto 85 km arrivando a Passau, dove abbiamo dormito all’hotel Rotel Inn, una costruzione a forma di nave con stanze a cabina, minuscole e con bagni in comune. Vista la poca differenza di prezzo abbiamo preso due singole (36 euro x 2 con colazione) e ci siamo trovati bene. Bagni puliti e colazione a buffet buona e abbondante. A Passau l’Inn confluisce nel Danubio (che riceve anche l’Ilz) e la vista dalla punta della città è davvero suggestiva.

La mattina di ferragosto abbiamo quindi iniziato l’avventura lungo il Danubio. Niente pioggia, e percorso molto bello, con il famoso tratto di Schlögen. Abbiamo preso due volte il traghetto per cambiare sponda (seguendo i suggerimenti del libro che ci è servito da guida, Ciclovia del Danubio di Alberto Fiorin) e abbiamo mangiato in uno dei molti chioschi lungo il percorso. Percorsi circa 90 km siamo arrivati a Ottesheim. Per non spendere molto e provare un alloggio diverso, abbiamo optato per una Privatzimmer (cioè una stanza in casa privata), a 50 euro la doppia con colazione. Esperienza buona, ma la colazione è stata un po’ deludente rispetto agli standard a cui ci eravamo abituati.

Il 16 partiamo di nuovo con la Minaccia della pioggia, che presto si trasforma in realtà e ci accompagna quasi tutta la giornata, con uno scroscio molto forte (durante il quale ci siamo riparati sotto una tettoia) nei pressi di Mathausen. Rinunciamo a visitare il campo di concentramento, anche perché il mio compagno inizia ad avere un forte mal di schiena (problema a cui è spesso soggetto) e decidiamo di macinare più Km possibili. Più tardi però spunta un raggio di sole e ne approfittiamo per fare la sosta pranzo presso un campo sportivo dove si svolge una festa di pescatori: la carpa allo spiedo è la specialità, e noi ci adeguiamo. Arriviamo a Greim avendo percorso circa 80 km e troviamo alloggio in una pensione sulle colline fuori dal paese. Dobbiamo affrontare una salita di un paio di km, ma ne vale la pena perché il posto è bello, immerso nel verde, con vista sul paese e con alcune fattorie nei dintorni. Anche qui spendiamo 50 euro con colazione, e ceniamo con spätzle al formaggio e un piatto di verdure.

Il mattino dopo facciamo tappa da un medico del paese perché il mal di schiena del mio compagno è peggiorato, e l’antidolorifico che gli prescrive gli permetterà di arrivare in fondo alla nostra avventura. Prendiamo il traghetto per passare dall’altra parte (Wiesen) e poi pedaliamo di buona lena, finalmente accompagnati dal sole, fino a Weissenkirchen, nel cuore della regione vinicola Wachau. Il paesaggio è davvero stupendo, fatto di vigneti e alberi da frutto, con tanto verde e tanti paesini molto caratteristici, in cui il vino e le albicocche (Marillen, le chiamano qui) sono i protagonisti assoluti. Dopo molte telefonate (poi scopriamo che, oltre a essere domenica, è anche l’ultimo giorno di una festa del vino) troviamo alloggio in una piccola Gasthaus (66 euro la doppia con colazione): la signora è gentilissima e ci troviamo davvero bene. Alla sera ceniamo in una Heurigen nella parte alta del paese: molto bello il posto e buono il piatto di affettati e formaggi con il delizioso pane nero.

Lunedì 18 ci svegliamo con il cielo azzurro e il sole: è la prima volta! Lasciamo a malincuore questo delizioso paesino e la regione della Wachau, che ci rimane nel cuore, e verso metà giornata decidiamo di “spingere” un po’ per arrivare fino a Vienna, possibilmente entro il tardo pomeriggio. La fatica si fa sentire, anche per il caldo a cui non eravamo abituati, e, come avevo letto anche in altri resoconti di questo viaggio, il cartello “Wien”, piccolo e un po’ nascosto dalle macchine, ci coglie di sorpresa e quasi ci delude un po’. Mi sento malinconica pensando che il viaggio sta finendo, e vorrei poterlo ricominciare subito da capo. La parte più impegnativa della giornata è forse raggiungere il centro di Vienna, anche perché non siamo abituati a muoverci nel traffico della grande città. Ma alle cinque del pomeriggio, dopo 99 km esatti, arriviamo all’ufficio Turistico dell’Albertina Platz, nel cuore di Vienna. Troviamo una stanza presso l’hotel All you need, che si rivela un’ottima scelta. A neanche 2 km dal centro, ha stanze grandi e essenziali, ma molto funzionali, garage per le bici (tutto ciò che serve, per l’appunto!) e anche la colazione a buffet, che acquistiamo a parte (67 in tutto la doppia), si rivelerà varia e abbondante. All’ufficio turistico abbiamo anche già acquistato il biglietto Vienna-Salisburgo per il giorno dopo (31 euro a testa, bici comprese) e dedichiamo la serata a passeggiare per il centro di Vienna dopo avere cenato presso gli stand di vari paesi presenti nella Rathausplatz in occasione del Film Festival.

Il mattino dopo andiamo un po’ a zonzo per la città in bicicletta (ma il tempo è un po’ grigio), mangiamo un panino al Nordsee vicino allo Stephansdom e poi saliamo sul treno, che in meno di tre ore ci porta a Salisburgo. Lì risaliamo in sella e facciamo i 20 km di ciclabile che ci separano da Oberndorf, dove passiamo la notte nell’hotel della prima sera.



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