Da Saint-Tropez a Marsiglia: diario di una vacanza
1°TAPPA: IL MERCATO DI RAMATUELLE E IL CASTELLO DI GRIMAUD
La mattina dopo facciamo colazione con una baguette croccante e ancora calda con marmellata e burro, pronti per iniziare la giornata. La nostra meta è Ramatuelle, la città più vicina al nostro campeggio. E’ un grazioso paese costruito fra le colline della campagna provenzale, circondata da foreste di pini marittimi. Siamo fortunati, oggi in paese è giorno di mercato. Nella piazza principale si trovano una chiesetta, alcuni bar e sopratutto una ventina di bancarelle. Al mercato sono in vendita molti prodotti provenzali: tovaglie e ceramiche dipinte con motivi di olive e cicale, sapone di marsiglia, spezie e profumi. Ci incuriosisce una bancarella allestita da un vecchio di Ramatuelle, in cui sono esposti alcuni graziosi animaletti di legno. La cosa curiosa è che se soffi in un’apposita fessura o se gratti in uno specifico punto, la statuetta emette il verso dell’animale. Acquistiamo due statuine e proseguiamo il nostro giro. Ogni angolo del paese è tipicamente provenzale: molti infissi delle finestre sono dipinti di azzurro e alcuni muri delle case sono completamente coperti dalla bougenville o dall’edera. Una volta tornati in piazza ci accorgiamo che dietro la chiesetta si trova una promettente boulangerie. Una volta entrati ci troviamo davanti una stupenda vetrina di dolci e pane. Decidiamo di acquistare una torta composta da due strati di pan di spagna e un ripieno di crema pasticcera: la Tarte Tropeziènne. La scelta si rivela ottima. Nel pomeriggio ci dirigiamo verso Grimaud, più a nord rispetto a Ramatuelle. Vista dalla pianura circostante è molto suggestiva: una collina attraversata dal borgo medievale e con in cima le rovine del vecchio castello dell’undicesimo secolo. Rimangono da visitare l’arena adibita ai concerti, il parco attorno alle mura e le torri. Prima di scendere per vedere il borgo bisogna volgere un’occhiata al panorama: le mura del castello con in sfondo il golfo di Port Grimaud. Nel paese è particolarmente suggestiva la chiesa templare.
2°TAPPA: LE SALINS E SAINT-TROPEZ
Oggi decidiamo di cambiare spiaggia. Quella da noi scelta si trova sopra Saint-Tropez e si chiama Les Salins. La lingua di sabbia da cui è formata è molto stretta, ma è molto lunga. La particolarità sta nella sabbia: è bianchissima e fine come cipria. Passiamo tutta la mattina in spiaggia e nel pomeriggio ci rechiamo a Saint-Tropez. E’ una città che mescola bene la zona moderna (negozi di moda e ristoranti eleganti) e la zona antica (porticciolo e borgo). Arrivati in Place de Lices, decidiamo di dividerci: mia madre e mia sorella decidono di visitare la mostra di Brigitte Bardot, io e mio padre invece facciamo un giro per il porto. Sulla banchina sono ancorati molti yaght e si ha molta scelta per mangiare. Una volta ritrovatici decidiamo di cenare nella creperia Breton con delle ottime crepe con formaggio e prosciutto. Il resto della serata lo passiamo a passeggiare per le vie della città, dove sorgono molti ristoranti, con incluso un violinista che allieta la serata dei clienti.
3°TAPPA: NELLA CITTA’ DI NOTRE DAME DE LA GARDE
Oggi il tempo non è molto buono e siamo costretti a cambiare programma. Decidiamo di recarci a Marsiglia, la meta più lontana del nostro viaggio. Arriviamo abbastanza tardi, quindi ci fermiamo a mangiare in un ristorante davanti alla Borsa. Dopodichè andiamo a visitare la città. Arriviamo al porto antico e proseguiamo verso la città vecchia. La prima cattedrale incontrata ha un caratteristico campanile gotico; dopo molte altre viette in pendenza arriviamo ad un antico negozietto specializzato in sapone e decidiamo di prendere dei souvenirs per la famiglia. Una volta terminati gli acquisti notiamo un’alta collina sulla banchina opposta del porto, in cima alla quale sorge Una maestosa cattedrale: è Notre Dame de la Garde. Rapiti dalla sua bellezza, decidiamo di visitarla prima di andarcene. Tornando al porto passiamo davanti alla Vielle Charitè, luogo dove erano detenuti i mendicanti, e ad un altra cattedrale, che a mio parere risente molto dello stile orientale. Tornati al porto ci rendiamo conto che la salita è molto più faticosa di quello che sembra, così decidiamo di usufruire di un comodo trenino. Prima di giungere alla chiesa il trenino percorre la costa di marsiglia, da cui si possono vedere alcune isolette (Su una di queste è ambientato “Il Conte di Montecristo”). Finalmente arriviamo a Nostra Signora della Guardia: stupenda. Il campanile termina con una statua della Madonna d’oro. Meravigliosa anche la vista che si ha dalla collina, il punto più alto di Marsiglia. Al ritorno occupiamo dei posti volti verso il retro del trenino e, mentre tremiamo vedendo la via filare velocemente, sentiamo l’audioguida dire:”Ricordate, Nostra Signora della Guardia ha sempre benedetto coloro che salivano alla cattedrale, ma mai quelli che scendevano!”
4°TAPPA: LA NATURA DI PORQUEROLLES
La tappa di oggi è l’isola di Porquerolles, sotto la costa di Hyères. Una volta raggiunta la città basta prendere un comodo battello, che compie la traversata in venti minuti. L’isola dispone di cinque o sei spiagge sparse lungo il perimetro dell’isola, quindi decidiamo di noleggiare quattro biciclette per giungere più comodamente alle spiagge. L’isola è completamente immersa dalla vegetazione, eccetto la zona in cui sorge il porto con il paesello. Scegliamo la spiaggia di Notre Dame; il mare è per un lungo tratto poco profondo e cristallino. Gli abitanti tengono molto all’isola: un uomo in spiaggia stava fumando una sigaretta, quando un controllore l’ha visto e gliel’ha requisita. Dopo aver trascorso la giornata in spiaggia viistiamo il paese e torniamo a Hyères, soddisfatti della gita.
5°TAPPA: L’ESCALET E GASSIN
Siamo giunti all’ultimo giorno della nostra vacanza; la nostra ultima meta marina sarà la spiaggia della Bastige Blanc, che fa parte del complesso dell’Escalet. La spiaggia da noi scelta si trova in fondo al complesso, per arrivarci bisogna percorrere un sentiero costruito sugli scogli, che in alcuni tratti non sembra molto sicuro. Ma noi non demordiamo e dopo tre quarti d’ora di marcia giungiamo finalmente alla spiaggia. Mia madre e mia sorella sono stanche e si fermano a fare il bagno, mentre io con mio papà mi reco ad esplorare un misterioso promontorio collegato alla spiaggia da un ponticello naturale. Il tempo è un po’ bizzarro, infatti attorno al monte è scesa una fitta nebbia, che crea un atmosfera molto suggestiva. Percorrendo un bosco di pini marittimi e arbusti tocchiamo finalmente la cima del monte, da cui ai vedono molte delle spiagge dell’Escalet. Una volta scesi dal monte consumiamo il nostro pranzo al sacco e torniamo al campeggio. Dato che è l’ultima sera che passiamo nel Var, decidiamo di concederci una cena da vip. La nostra meta è Gassin, l’ultimo paese che vedremo in questa vacanza. Il ristorante prescelto, Le Pescadou, è molto raffinato, sia in arredamento (terrazza panoramica) che in cibo (gamberoni con riso speziato e tortino al cioccolato caldo con crema alla vaniglia). L’indomani partiremo di mattina presto.
Ora avete capito perchè della provenza non ci si stanca mai. Se no, non vi resta che visitarla!