Da Roma all’Islam..

Il viaggio intrapreso nel ottobre scorso da me e mio marito, freschi pensionati ,ci ha portato in MAROCCO ma non nei luoghi decantati dai tour operator bensì negli scavi archeologici della Civiltà romana.Cercavamo informazioni su come pianificare il nostro viaggio… In libertà senza fare come dice mio marito “la pecora da gruppo”… Navigando su internet tra gli innumerevoli siti e le infinità di consigli per chi viaggia in Marocco abbiamo trovato un contatto molto valido AMIRATOURISME. I responsabili hanno saputo( e mi permetto sopportare…) esaudire i desideri di mio marito appassionato di storia romana che con la loro collaborazione ha organizzato un tour archeologico di tutto rispetto: visitare le antiche rovine romane di Volubilis ma anche della meno nota Thamusida e partendo da Casablanca con sosta a Rabat ricca di reperti romani conservati al museo.

Prenotiamo un volo diretto, io consiglio sempre di prenotare da soli tramite internet dove si trovano le offerte migliori (www.Skyscanner.Com), da Malpensa… spendendo pochissimo e dopo tre ore ci ritroviamo in Marocco … La nostra guida ci aspetta all’uscita dell’aeroporto con un Suv tutto per noi per guidarci alla riscoperta della civiltà romana !!!! Ogni tanto mio marito riesce ancora a sorprendermi… Abbiamo a disposizione ancora metà giornata e dopo esserci sistemati in un piccolo ma delizioso Riad in stile arabo ci rechiamo in visita a Dar-el-Beida nome della città in arabo che vuol dire Casa bianca. La moschea è la terza più grande del mondo islamico ed è davvero imponente riccamente decorata che noi possiamo solo vedere dall’esterno . Attraversiamo la ville nouvelle,un po’ anonima e molto europea ,per raggiungere il ristorante Zagorà dove gustiamo un’ottima cena con cocus-cous e pastilla ,tortino di pollo in sfoglia. Anche la pasticceria marocchina è una piacevole sorpresa e il thè verde un’ottima bevanda . La mattina del secondo giorno partiamo alla volta di Rabat dove inizia il vero viaggio alla ricerca dei reperti romani che troviamo nel museo archeologico,in particolare i bronzi di Volubilis e fuori le mura i resti della colonia romana Sala Colonia. L’apprendista archeologo(mio marito… Dopo ore ed ore di discovery channel… ) non trattiene più l’entusiasmo e dopo un veloce spuntino nella medina di Rabat convice Mhoammed,la nostra guida poliglotta, ad accompagnarci subito a Volubilis . Arriviamo in questa zona di quaranta ettari,solo in parte scavati che ormai fa buio e decidiamo di raggiungere Meknes a venti chilometri per pernottare e rifocillarsi. Non è vero che i non islamici non possono dormire in città anche qui si sono adeguati al turismo. L’indomani mattina ci ritorniamo per dedicare tutta la giornata a questo sito patrimonio dell’umanità.Grazie alla nostra colta guida apprendo che queste zone appartenevano alla Mauritania provincia romana dal 40 d.C. Il suo nome deriva probabilmente da una pianta rampicante ancora diffusa nella zona con i fiori azzurri a campana( in francese volubilis). A mio parere la parte più interessante delle rovine è costituita dai bellissimi mosaici policromi che rivestono i pavimenti di molte ville patrizie,come nella casa di Dionisio,di Ercole,del cavaliere,del corteo di venere,delle colonne e di Orfeo che potete ammirare dalle foto scattate dal marito(apprendista fotografo oltre che archeologo… 40 minuti di spiegazione su come devo posizionarmi per fare la foto… Non aggiungo altro…) .

Queste case si trovano lungo il viale principale Decumanus Maximus che termina con l’Arco di trionfo in onore di Caracalla. Oltre ad altri edifici tipicamente romani le terme,la basilica,il campidoglio,il foro si vedono resti di frantoi per l’olio d’oliva importante attività commerciale anche a quell’epoca. La giornata e quasi finita ma non vediamo da un po’ mio marito, speriamo non sia sparito anche lui in uno scavo come Indiana Johns alla ricerca del tesoro romano. Mentre lo aspettiamo all’ingresso degli scavi la guida racconta come questa città sia stata abbandonata prima dai romani intorno al 700 d. C. E poi definitivamente distrutta per un terremoto nel 1755. Passiamo la notte nella vicina città di Moulay Idriss’ ,costruita con materiale proveniente da Volubilis ,in un accogliente riad dove ci servono anche una cena in stile marocchino… La quarta giornata la passeremo a Thamusida ,questo sito si estende su una superficie di 15 ettari accanto al fiume Sebou(il secondo dopo il Nilo) a 10km dal suo estuario delimitato da colline con querce da sughero.Gli scavi hanno evidenziato presenza di insediamenti fin dalla preistoria.Sotto la dominazione romana venne costruito il porto infatti sono visibili le pareti delle panchine del porto e i luoghi dediti al commercio e ai bagni di epoca romani. Nella città altri scavi hanno individuato la caserma dei centurioni e il tempio dedicato a Venere confermando che era un porto commerciale ben difeso .La giornata trascorre velocemente e noi ci perdiamo in fantasie su come potevano essere quei luoghi in epoca romana e ammiriamo un tramonto fantastico sulle rive del fiume.La guida ci riport a alla realtà e intuendo che ormai siamo saturi di siti archeologici ci riporta a Casablanca dove trascorriamo gli ultimi tre giorni in un super albergo di lusso con piscina e mare in un clima veramente eccezionale senza umidità.

Il mio dotto consorte continua a ripetere che i luoghi visitati hanno dato origine ad una civiltà mediterranea miscuglio della civiltà romana e islamica. Ringrazia AMIRATOURISME per aver organizzato questo tour personalizzato che potremmo intitolare “da Roma all’ Islam”.

Un ringraziamento particolare alla nostra guida marocchina Mohamed… Un vero e proprio angelo custode…

Buon viaggio !!!