Da Porto a Lisbona: un tour tra città, spiagge, luoghi di culto e palazzi

Oltre alle due città, abbiamo visitato Coimbra, Tomar, Fatima, Batalha, Alcobaca, Nazarè, Obidos, Sintra e Cabo da Roca. Posti meravigliosi, paesaggi immensi, palazzi originali e mistici
Scritto da: ff76
da porto a lisbona: un tour tra città, spiagge, luoghi di culto e palazzi
Partenza il: 18/07/2015
Ritorno il: 27/07/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €

Primo giorno: viaggio e Porto

Il nostro viaggio inizia sabato 18 luglio con un volo Ryanair da Bergamo a Porto, dove atterriamo poco dopo mezzogiorno. Realizziamo subito che il clima in Portogallo è tutt’altro che rovente, infatti ci sono nuvole e 20°C di massima, ben lungi dal nostro caldo afoso. Dopo un breve break in aeroporto, prendiamo il treno che comodamente dall’aerostazione in mezz’ora raggiunge il centro città. L’alloggio da noi scelto, e che vivamente consigliamo per la comodità e la pulizia, è un appartamento appartenente al residence Casas do Teatro, sito in Rua das Portas do Sol n°20. La posizione è centrale e strategica per visitare la città; è possibile raggiungerlo dalla stazione della metro Bolhao in 10 minuti, senza troppi dislivelli. Raggiunta la meta, ci accoglie la padrona di casa con una bottiglia di Porto e due calici per darci il benvenuto: non male per iniziare allegramente la visita della città. Espletate le formalità e depositati i bagagli ci incamminiamo lungo le strade di Porto, caratterizzate da larghi e stretti vicoli in un continuo sali e scendi, a volte anche particolarmente pendenti. La città infatti è adagiata su una collina che domina il fiume Douro ed è un intricato dedalo di vicoli stretti e in salita, un groviglio di tetti rossi e di case antiche, alcune meravigliosamente restaurate, altre in stato di abbandono, che contribuiscono a creare quel clima decadente e retrò che caratterizza la città. La prima cosa che visitiamo è la stazione di São Bento, caratterizzata da un atrio foderato di azulejos che illustrano la vita popolare e i momenti più importanti della storia del Portogallo. Continuando la nostra camminata e salendo per un largo viale, raggiungiamo la libreria Lello e Irmão: un vero gioiello con una scala stravagante in legno pregiato a forma di 8 e con doppia circonvoluzione: ricorda il vascello di un navigatore oppure un violoncello. All’ingresso ci sorprende un po’ di coda ma in pochi minuti riusciamo ad entrare in questa piccola meraviglia, che pare abbia ispirato l’autrice di Harry Potter. Dopo aver percorso i corridoi perimetrati da scaffali pieni di libri storici e ammirata la scala, continuiamo il passeggio per la città fino a raggiungere la cattedrale , un misto di romanico, gotico e barocco che domina, su uno sperone, la città. Completata la visita, scendiamo tra le strette viuzze, fino alla riva del Douro per ammirare il ponte metallico Dom Luis, realizzato da un collaboratore di Eiffel e costituito da due livelli: la parte bassa pedonale/veicolare mentre la parte alta pedonale e per la metro. Finita la passeggiata torniamo in appartamento con la funicolare e ceniamo in uno dei locali della piazza della Libertà.

Secondo giorno: Porto

La giornata è interamente dedicata alla visita della città. Dopo un’abbondante colazione in uno dei bar-panetterie nelle vicinanze dell’appartamento, scendiamo verso la stazione dei treni per percorrere la Rua da Flores: dovrebbe essere un vivace viale commerciale, ma rimaniamo un po’ delusi per lo stato di abbandono che versano gli edifici prospicenti. Scendiamo quindi al Palacio da Bolsa e successivamente visitiamo la Chiesa di San Francesco: chiesa non molto grande del 1425 che è un vero delirio decorativo barocco. Usciti dalla chiesa, nelle sue vicinanze, vediamo un campanello di persone in attesa alla stazione del tram; ci informiamo sulla sua destinazione e scopriamo che si tratta di un tram storico che lungo la riva del fiume conduce alla foce: decidiamo di fare questa esperienza. Le vetture partono ogni mezz’ora e percorrono i marciapiedi paralleli alla strada veicolare. Raggiunto il capolinea, con una breve passeggiata lungo gli argini artificiali, arriviamo al punto in cui il Douro sfocia nell’oceano alla presenza di un piccolo faro. La giornata è sempre tra il nuvoloso e il mezzo sole con temperature gradevoli. Ritorniamo in città con il tram e camminiamo fino alle rive del fiume per pranzare in uno dei ristoranti lungo la riva: un po’ turistici ma soddisfacenti come qualità del cibo e non eccessivamente cari. Rifocillati, attraversiamo il ponte e percorriamo la riva lato Vila Nova de Gaia. Lungo questo percorso si possono trovare una serie di locali dove poter gustare il Porto. Noi entriamo nella tenuta di Ramos Pinto e piacevolmente ci gustiamo un calice in una grande sala voltata, seduti su comodi divani. Ristorati dalla pausa, decidiamo di ritornare nella parte alta e per far questo prendiamo la cabinovia (con il biglietto è compreso un altro assaggio di Porto) che dalla riva conduce ad una estremità del ponte. Attraversiamo quindi il fiume attraverso la parte superiore del ponte e raggiungiamo l’appartamento per cambiarci. Sistemati ritorniamo al ponte per ammirare il tramonto sulla città: purtroppo il buio tarda ad arrivare e quindi ci limitiamo ad osservare il sole che scende dietro la collina, per poi scendere a piedi e cenare al ristorante Terreiro dove servono un buon pesce. Si consiglia la zuppa tipica servita in un tegame caldo composta da riso e crostacei. Infine a piedi ritorniamo all’appartamento, non dopo esserci fermati a scattare qualche foto al ponte in notturna.

Terzo giorno: da Porto a Coimbra

La mattina dopo colazione lasciamo l’appartamento per dirigerci verso la stazione di ritiro dell’auto. Possiamo scegliere di prendere la metro con circa 2 km da percorrere a piedi con le valige, oppure di scendere alla stazione dei treni e prendere un taxi. Optiamo per la seconda e con meno di 10 euro raggiungiamo il punto di ritiro dell’auto noleggiata con Europcar. Abbandoniamo Porto e con le comode autostrade, in meno di due ore raggiungiamo Coimbra. Consigliamo con l’auto di noleggiare il dispositivo per il pagamento dei pedaggi autostradali in quanto, senza tale dispositivo, risulterebbe alquanto difficoltoso pagare quanto dovuto. A Coimbra arriviamo subito all’hotel Oslo per depositare i bagagli. Alla reception si offrono di parcheggiare l’auto nel silos dall’altra parte della strada ma preferisco far da solo per evitare danni al veicolo. Il parcheggio è gratuito per gli ospiti dell’albergo. Lasciati i bagagli e parcheggiato l’auto, iniziamo la visita della cittadina. Qui il clima è più caldo perché meno influenzato dai venti dell’oceano. Coimbra è famosa per la sua prestigiosa università, una delle più antiche d’Europa, ed è costruita su una collina; il centro storico è caratterizzato da stradine pendenti ma molto pittoresche. Attraversiamo l’Arco di Almedina e raggiungiamo la Sé Velha: la cattedrale che assomiglia molto a una fortezza dopo una ripida scalinata. Arriviamo quindi all’università e acquistiamo i biglietti per la visita della Biblioteca Joanina: questa struttura è un qualcosa di unico per la sua immensità e ricchezza. Ogni sera i custodi devono stendere dei teli sui tavoli per proteggerli dagli escrementi dei pipistrelli che abitano la biblioteca, indispensabili per uccidere gli insetti che altrimenti rovinerebbero i preziosi libri. Sempre nell’area università visitiamo i cortili e la Capela de Sao Miguel, con meravigliosi azulejos e l’organo barocco. Completata la visita, passeggiamo per i vicoli della città e la sera ceniamo nella parte bassa.

Quarto giorno: da Coimbra a Nazarè

La giornata è caratterizzata dalla visita di una serie di edifici di culto in quattro paesi diversi. Iniziamo con Tomar e in particolare con il Convento do Cristo: l’attrazione più famosa della città che si trova sulla collina alle spalle della città. Dichiarato Patrimonio Unesco, fu costruito per volere del Gran Maestro dell’Ordine dei Templari: riflette il fasto e lo splendore del periodo di Enrico il Navigatore e delle Grandi Scoperte. Infatti il convento è dotato di 7 magnifici chiostri riccamente decorati e dall’architettura superba. Rimaniamo affascinati per la ricchezza simbolica del convento, per le sue decorazioni, per la vastità dell’insieme e soprattutto per il magnifico battistero.

Affascinati dal convento, dopo un breve break, riprendiamo l’auto e ci rechiamo a Fatima dove i lavori di restauro non ci consentono la visita del santuario. Il luogo ci lascia un po’ perplessi per lo smisurato commercio che ne sorge attorno. Di conseguenza decidiamo di non spendere troppo tempo e continuiamo il viaggio in auto per raggiungere Batalha con il suo famoso monastero Patrimonio Unesco: un mirabile e spettacolare esempio di architettura gotica, un mix di merletti di pietra, pinnacoli, archi e balaustre di una incantevole tonalità ambrata che si accende al tramonto.

Ultima tappa Alcobaça dove visitiamo il monastero cistercense dichiarato anche questo Patrimonio Unesco.

Un po’ saturi di visite di conventi, raggiungiamo la destinazione finale della giornata ovvero Nazarè dove alloggiamo nell’appartamento appartenente alla Casas do Quico, Av. de Olivença 19. L’alloggio si trova in una posizione leggermente alta rispetto alla costa ma facilmente raggiungibile a piedi. Nella strada prospicente ci sono vari posti auto ma d’estate sono sempre pieni perché il paese è meta molto ambita. Di conseguenza, con molta pazienza, cerchiamo un posto auto e ne troviamo uno di fortuna proprio sotto l’appartamento. Decidiamo di non sfidare la sorte e di non spostare l’auto fino al giorno della partenza da Nazarè.

Quinto e sesto giorno: Nazarè

In questi due giorni ci rilassiamo prendendo un po’ di sole sulla spiaggia di Nazarè e ci facciamo cullare dal rumore impetuoso dell’oceano. La spiaggia è caratterizzata da sabbia grossolana ed è attrezzata con “baracche” (come le definiscono loro): visto il clima ventoso sarebbe impossibile piantare ombrelloni di conseguenza sopperiscono a questa difficoltà installando una serie di cubi di tela supportate da un telaio ligneo dove è possibile cambiarsi e proteggersi dal sole. Il clima è fresco in quanto il vento dell’oceano mitiga la temperatura e così stare sotto il sole risulta gradevole. Il mare è caratterizzato da forti onde che non permettono una completa balneabilità ma soprattutto la temperatura dell’acqua (17°C) rende quasi impossibile immergersi.

Nazarè non è solo mare: la cittadina, adagiata su una collina, è divisa tra una parte bassa e una alta. Attraverso la funicolare visitiamo la parte alta costituita da terrazze e viste mozzafiato sulla città e sul mare. Da qui a piedi raggiungiamo il faro, che offre una vista spettacolare di tutta la scogliera e le spiagge sottostanti.

Per mangiare c’è l’imbarazzo della scelta: numerosi locali propongono menù a base di pesce pescato in giornata. Consigliamo il Restaurante Rosa Dos Ventos.

Settimo giorno: Obidos – Monserrate – Cabo da Roca – Lisbona

Dopo due meravigliosi giorni di relax, riprendiamo l’auto e come prima tappa raggiungiamo la cittadina medievale di Obidos. Per la prima volta il cielo è plumbeo. Racchiuso in un’alta cinta muraria il villaggio è un dedalo intricato di vicoli e case caratteristiche bianche con i tetti blu e ocra, che il re Dinis regalò alla sua futura sposa Isabella d’Aragona. Una volta entrati è come fare un salto indietro nel tempo: tutto è rimasto come un tempo in un tale perfetto stato di conservazione da essere dichiarata Patrimonio Unesco. Nei giorni del nostro viaggio c’è la festa medievale ma purtroppo gli stand aprono alle 17 e il programma non ci consente di fermarci. Una volta completata la passeggiata per il centro (è possibile anche fare il giro delle mura), ripartiamo alla volta di Monserrate vicino a Sintra. Le strade di accesso sono un po’ tortuose ma lo spettacolare palazzo ne vale sicuramente lo sforzo. Adagiato sul fianco di una collina il parco è stato modellato dalla fantasia stravagante dei suoi proprietari che fecero costruire al suo interno un palazzo in stile moghul. Il parco racchiude un museo botanico, giardini esotici con specchi d’acqua, stagni, cascate, cappelle e sentieri pittoreschi. E’ sicuramente una tappa da non mancare, e avendo tempo, passeggiare e stendersi nei verdi prati è un piacere da assaporare. Ripartiamo quindi alla volta del Cabo da Roca dove finalmente il cielo si apre e ci regala una magnifica vista sulle scogliere. E’ il punto del continente europeo più a occidente ed è caratterizzato da vertiginose scogliere dominate da un faro e da un monolite indicante la posizione. Il vento è molto sostenuto quasi da impedire di camminare ma la sensazione di immensità che si gode da questo punto ripaga lo sforzo.

Concludiamo quindi la giornata arrivando a Lisbona: il traffico lungo l’autostrada aumenta in vicinanza della città, ma tutto sommato sempre scorrevole. Il punto di restituzione dell’auto è posto vicino al parco di Eduardo VII e da qui raggiungiamo a piedi il nostro Hotel VIP Executive Saldanha con una breve passeggiata di 800 m. La sera esausti mangiamo in una Road House nel centro commerciale di fronte al nostro hotel.

Ottavo giorno: Sintra

La mattina con la metro raggiungiamo la stazione del Rossio da dove partono comodi treni per Sintra. Il costo del biglietto è esiguo (2.4 € a tratta) e in mezz’ora si raggiunge questa meravigliosa cittadina punto di visita fondamentale per chi si reca in Portogallo. Punteggiata di palazzi originali, di residenze principesche e di castelli colorati che la nobiltà portoghese ha costruito nei secoli, la valle di Sintra è Patrimonio Unesco e nel tempo ha incantato poeti e viaggiatori romantici al punto che Byron l’ha definita “il glorioso Eden”. La presenza di turisti è massiccia e quindi ci si deve un po’ abituare alla folla. Dalla stazione prendiamo il bus giallo e raggiungiamo l’ingresso del parco del Palacio de Pena di cui abbiamo acquistiamo i biglietti il giorno prima via internet per evitare la coda. E’ uno dei castelli più eclettici del Portogallo. Nato dalla delirante fantasia di Ferdinando di Sassonia salito al trono del Portogallo grazie al matrimonio con Dona Maria II, riassume in un unico castello tutti gli stili del passato architettonico lusitano: dal gotico al rococò, dal manuelino al barocco fino al mudejar di ispirazione araba e ricorda per molti aspetti i castelli di Ludwig II di Baviera. Caratterizzato da diverse colorazioni sembra ideato da Walt Disney. Visitato il palazzo scendiamo lungo il parco di cui non conviene perdere troppo tempo in quanto altri, tipo Monserrate, sono molto più belli. Usciti l’intento è quello di ripredere il bus giallo in una fermata intermedia tra la città e l’ingresso principale ma essendoci troppa gente, l’autobus ferma solo in corrispondenza dell’ingresso principale. Risaliamo quindi a piedi per raggiungere la fermata principale.

Torniamo a Sintra e, dopo un breve break, a piedi in 5 minuti raggiungiamo Quinta da Regaleira: questa residenza misteriosa mescola insieme gli stili più bizzarri: mistico, romantico, gotico, medievale e rinascimentale. Nacque dalla fantasia visionaria di un ricco collezionista di libri e farfalle, dedito all’alchimia e alle arti magiche, e al commercio di caffè e pietre preziose con il Brasile. La facciata è interamente ricoperta da sculture simboliche e sembra uscita da un nero romanzo gotico mentre il giardino, spirituale e romantico, è un invito a perdersi alla scoperta di tutti i richiami filosofici, esoterici e massonici. Nel parco è presente un pozzo iniziatico, da cui si diramano una serie di tunnel e grotte che rappresentano il percorso spirituale dell’uomo, chiamato anche “percorso degli iniziati”. Visita sicuramente da non perdere.

Ritorniamo in città e da fuori ammiriamo il Pàlacio Nacional. Quindi con il bus torniamo in stazione e riprendiamo il treno per Lisbona. Cena veloce e rientro in hotel.

Nono giorno: Lisbona

Lisbona è una città meravigliosa adagiata su diversi colli e caratterizzata da vicoli in salita pittoreschi. A Lisbona siamo già stati in passato e quindi con molta libertà dapprima ci rechiamo in tram a Belem per passeggiare dal Monastero dos Jeronimos fino alla famosa torre, per poi rientrare in centro dove facciamo un giretto nello spettacolare tram 28 che come un ottovolante corre lungo le colline lungo stretti e ripidi percorsi. Quindi passeggiamo per il Bairro Alto e ceniamo al Carmo Restaurant. Qui il clima è più caldo rispetto ai giorni passati.

Decimo giorno: ritorno

Dall’hotel raggiungiamo con il taxi (10 euro) l’aeroporto dove alle 13 parte l’aereo della Ryanair per Bergamo e dove si conclude il nostro spettacolare tour.

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Nazarè



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