Da Pordenone a Caorle, volando…

Sono le 16.50 di mercoledì 6 aprile 2011 e sto partendo per il mio primo volo sul piccolo aereo di mio marito ed è emozionante.
Scritto da: 2perplesso
da pordenone a caorle, volando...
Partenza il: 06/04/2011
Ritorno il: 06/04/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Silvano ha ottenuto l’abilitazione per il biposto (trasporto passeggeri) sabato scorso e quindi io sono il primo passeggero che lui porta in aereo: un piccolo velivolo a due posti ad ala bassa.

Sono emozionata perché questo ‘bicettino’ vola, ma sembra uno di quegli aerei di carta che lanciano i bambini dal piano alto di casa.

Sono serena, nonostante le mie colleghe mi avessero già fatto sottoscrivere un testamento con le mie ultime volontà. Al piccolo aeroporto della Comina sono presenti molti piloti che solitamente stazionano ogni pomeriggio: sembrano veterani che se la raccontano della guerra.

Ma è presente, per la clak mio fratello Fabrizio con Emanuela: che solidarietà!

Sembra semplice partire, ma Silvano è molto scrupoloso e segue nel dettaglio tutte le regole che gli sono state insegnate in questi mesi. A parte portare fuori il velivolo dall’hangar e fare il pieno di benzina, sono salita con leggerezza sull’ala, sono entrata nell’abitacolo e mi sono seduta alla sua destra: cintura di sicurezza, cuffia interfonica e comincia il ceck su tutta la funzionalità delle apparecchiature a bordo: freno inserito, flaps retratti, manetta al minimo, breaker off, starter inserito, area libera, via dall’elica!, magneti on, accensione…portando il motore a 2.500 giri motore. Segue il ceck temperature.

Viene attivato il GPS in funzione traccia che permette sulla mappa virtuale di segnare il percorso dell’aereo: sarà eventualmente utile per il ritorno.

Oggi, purtroppo, non è una giornata limpida. La foschia nasconde le montagne: peccato! Decidiamo di andare al mare: Silvano programma il percorso.

Viene informato quindi il responsabile di linea volo l’intenzione di rullare “Comina Radio I-8519 attraversa pista e rulla in punto d’attesa 18”. Si posiziona quindi al punto di attesa e fa le verifiche motore e tutte le varie ultime funzionalità delle apparecchiature a bordo. Porta i giri del motore a 4000, distaccando uno alla volta i magneti di alimentazione del motore. Con questo verifica che il motore non scenda a piu’ di 200 giri al minuto. Tutte le parti di funzionamento del motore (candele, carburatore, magneti) sono doppi. Anche il non funzionamento di una parte, permette all’altra di mantenere un volo in sicurezza. Esauriti i controlli viene dichiarata alla linea volo di essere pronti al decollo. Mi sto informando su tutti questi adempimenti, perché voglio capire.

Si parte su una pista d’erba di 1.200 metri, ma la corsa di decollo è breve e a 80 km. all’ora siamo già in volo: saluto naturalmente quelli là sotto.

Non si può passare per i centri città, per cui anche Pordenone la vediamo di lato. Tutto é diverso, ma i riferimenti, conoscendo la città, ci sono: i campanili, gli alti palazzi, i parchi, i laghetti, ma così dall’alto si ha la vista dell’insieme, sensibilità che da terra non hai. Ho la macchina fotografica e scatto un po’ a caso, in panoramica e in zoom.

In pochi minuti siamo alla rotonda Moro, vediamo il traffico in autostrada e poi la campagna sino ad Azzano Decimo. Silvano mi dice che è Azzano, gli credo ma non capisco. Poi mi segna Villotta di Chions, Cintocaomaggiore e in pochi minuti siamo già a Portogruaro. Vedo tanta campagna e terreni arati: quadrati, rettangoli grandi e piccoli, con ombre di colore (terra, grano, colza), molta più terra di quello che normalmente si vede percorrendo le strade in auto.

Il sole è offuscato, ma a Portogruaro si vede bene già il mare. Penso a quando si va a Caorle e si percorre la strada lungo i canali che portano al mare. Ma da qui è tutto diverso: acqua, acqua, acqua: è laguna! Non mi sono mai resa conto di quanta acqua ci sia da Pordenone al mare! Arriviamo a Caorle dal canale dei casoni, si vedono le colonie, la spiaggia di levante e poi la chiesetta sulla punta: è proprio Caorle, la riconosco!

Virata sul mare e proseguiamo lungo la litoranea verso Bibione, passando per la Brussa. Scatto continuamente foto e giro la macchina fotografica verso noi due: voglio fermare questa immagine in volo, è il nostro primo volo e ne sono entusiasta. Non se la cava con questo giretto, voglio vedere di più, voglio andare in montagna. Silvano sei fregato! Troppo bello. Impara tutti i particolari, che non sono da sottovalutare, per girare in Italia e all’estero studiando le rotte, quote di volo e facendo attenzione alle separazioni tra velivoli. Silvano sta facendo attualmente il corso di fonia aeronautica in inglese.

Ecco la spiaggia di Bibione, ecco il Faro in punta e al di là del Tagliamento Lignano.

Facciamo una piccola incursione, ma è zona interdetta al volo. Virata lungo il Tagliamento, riprendiamo la rotta di rientro, tra la laguna e la campagna.

Il primo punto di riferimento è Portogruaro.

Ora si balla un po’, ma poco. Silvano mi dice che tale turbolenza dipende da ‘bolle termiche’. Agganciamo l’autostrada A4 e ci dirigiamo a nord-est verso rotonda Moro, grave Cordenons, Caserma Giacon.

Chiamata radio per indicare l’avvicinamento al campo “Comina Radio I-8519 in avvicinamento a est di Pordenone, sopra caserma Giacon. Si richiede informazioni per atterraggio”. Risponde la linea volo della Comina “Nessun traffico, riporta in sottovento 18.

Atterrati come il burro…..dopo 52 minuti. Entusiasmante!

Alla prossima….

Paola

P.S.. Silvano non è più giovanissimo, ma ha raggiunto un traguardo impensabile. Il volo gli era entrato dentro sin da piccolo: è sempre stata la sua passione. Già 40 anni fa costruiva aeromodelli a motore e…quanti ne ha distrutti!

Ora: ‘allerta sto’!

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In volo verso Caorle

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Ecco Caorle

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Ecco il 'bicetto' Pionier 200

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Il faro di Bibione

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Sulla punta la Chiesetta di Caorle

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Il Tagliamento alla foce di Lignano

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Che bella la campagna!



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