Da Pechino a Shanghai fai da te

Francesca ed io abbiamo deciso di provare ad andare in Cina per conto nostro, senza alcun supporto di guide o tour operator, ecco come è andata e cosa siamo riusciti a vedere in due settimane. 5 agosto Partenza da Milano per Mosca, giro sulla Piazza Rossa e pronti alla partenza per Pechino. Aeroflot si è confermata una compagnia affidabile ed...
Scritto da: il bes
da pechino a shanghai fai da te
Partenza il: 05/08/2005
Ritorno il: 19/08/2005
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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Francesca ed io abbiamo deciso di provare ad andare in Cina per conto nostro, senza alcun supporto di guide o tour operator, ecco come è andata e cosa siamo riusciti a vedere in due settimane.

5 agosto Partenza da Milano per Mosca, giro sulla Piazza Rossa e pronti alla partenza per Pechino.

Aeroflot si è confermata una compagnia affidabile ed efficiente.

6-7-8 agosto: PECHINO Il primo giorno a Pechino inizia con la visita della Città Proibita, della Tien-an-Men e della parte commerciale in centro.

La bellezza dei monumenti è davvero notevole, girare sia in taxi che a piedi è accessibilissimo e anche se si evidenziano subito le difficoltà di comunicazione con i cinesi, Pechino è davvero una città bella per l’arte e la storia che in essa risiedono e molto gradevole per i locali e i servizi che in essa si trovano.

Il secondo giorno organizziamo dal nostro hotel un’escursione alla Grande Muraglia e alle Tombe Ming. Entrambi i monumenti sono davvero molto belli. La Grande Muraglia è qualcosa che non si può perdere trovandosi in Cina. Nonostante le grandi ristrutturazioni, l’opera è davvero imponente e anche lo scenario naturale in cui si trova è di grande bellezza. Le Tombe Ming sono anch’esse da non perdere. Arriviamo a Pechino nel primo pomeriggio e visitiamo un altro monumento eccellente per la storia cinese: Il Tempio del Cielo che raffigurava per i cinesi niente meno che il centro dell’Universo! Il terzo giorno visitiamo il Palazzo d’estate e i giardini adiacenti la zona della Città Proibita. Nonostante la pioggia battente, sono luoghi davvero magnifici, fatti di palazzi storici e laghi in cui si nota l’armonia e l’estetica che contraddistinguono lo tradizione cinese. Da non perdere il muro dei 9 draghi, uno dei tesori scultorei della Cina. Pechino termina con una passeggiata presso la Torre del Tamburo, un salto ai grandi magazzini in cui riusciamo ad acquistare tecnologia cinese a buon mercato (una memory card e una chiavetta USB con lettore MP3 a meno della metà del prezzo occidentale) e un giro in una bellissima e fornitissima cartoleria. Dopo un giro in metropolitana, è ora di recarsi alla stazione per inoltrarci nella Cina profonda.

La seconda stazione di Pechino è di gran lunga più grande dell’Aeroporto di Torino (tanto per fare un esempio) ed è affollatissima. Per prendere il treno bisogna arrivare almeno un’ora prima e abituarsi a fare una coda da noi impensabile.

Saliamo su un treno lercio e pienissimo e mestamente ci avviamo verso Ping Yao, in cui arriviamo dopo quasi 12 ore, completamente distrutti.

9 agosto: PING YAO Cittadina molto carina, patrimonio Unisco. Nonostante il sole a picco e un caldo davvero torrido, Ping Yao è un luogo difficile da non apprezzare. Si tratta infatti di un’antica città cinese ricostruita all’interno di antiche mura che permette al turista di godere di un’atmosfera ormai scomparsa dalla Cina. Inoltre Ping Yao è la città in cui è stato girato il film “Lanterne Rosse”, ed in effetti nessun luogo sarebbe stato più appropriato.

Partire da Ping Yao (vorremmo andare a Xian) si rivela complicatissimo, alla fine riusciamo a salire su un treno pieno in modo inverosimile (ho passeggiato ripetutamente su cinesi stesi sul suolo del treno!) e raggiungere Yunchen, una cittadina al crocevia tra Xian e Luoyang che fa proprio al caso nostro, visto che vogliamo visitare sia l’una che l’altra. A YunChen il turismo non è mai arrivato, troviamo un unico hotel (comunque dignitoso), nessuno capisce cosa diciamo e cosa vogliamo e mangiare si rivela un’impresa: non ci sono ristoranti. Ci arrangiamo presso bancarelle per strada.

10 agosto: ARMATA DI TERRACOTTA e XIAN In modo rocambolesco riusciamo a prendere un minibus e convincere l’autista a lasciarci nei pressi del sito dove è custodita la famosa Armata di Terracotta (a circa 40 km da Xian). Dopo aver proceduto alla visita (davvero magnifica) procediamo per Xian, dove dovremo cercare un minibus che ci riporti in serata a Yunchen. Purtroppo tutto ciò ci fa ridurre al limite la nostra visita di Xian, che non sono in grado di giudicare, ma siamo sollevati di sapere che stanotte saremo di nuovo nell’hotel di Yunchen, con i nostri bagagli! 10-11-12 agosto: LUOYANG Nello stesso modo rocambolesco del giorno prima, riusciamo a prendere un bus per Luoyang. Il primo giorno ci dedichiamo alla visita del Tempio del Cavallo Bianco, il primo tempio buddista in Cina, davvero bellissimo Il secondo giorno abbiamo organizzato un’escursione (purtroppo con guida e turisti cinesi) al famoso tempio di ShaoLin. Al di là dell’attrazione turistica legata al mito dei monaci guerrieri e al Kung Fu, Shaolin ha dei templi molto belli e una stupenda Foresta di Pagode, che rappresenta uno dei luoghi più sacri per il buddismo cinese, oltre che un luogo incantevole.

Il terzo giorno, oltre a cercare un modo per andarcene da Luoyang in direzione Nanchino, visitiamo il monumento che più ci ha impressionato: le grotte di Longmen. Si tratta di migliaia di grotte all’interno delle quali sono scolpite innumerevoli statue di Buddha. L’apice è la grotta centrale, con un Buddha di 17 metri di altezza. La sensazione non è diversa dal trovarsi ad Abu Simbel o ad Ellora. Davvero magnifico e soprattutto impedibile! E’ incredibile che molti tour organizzati non conducano da queste parti. Questo ci ripaga delle sofferenze e dei disagi legati ai trasporti e alla davvero difficile comunicazione con i locali.

13 agosto Luoyang – Nanchino Giornata persa in pullman. Non avendo trovato un bus notturno abbiamo dovuto rimediare prendendo un pullman diurno in cui si viaggia coricati! 11 ore di viaggio a guardare un soffitto non sono affatto male. In alternativa una magnifica raccolta di film cinesi o il mal di mare.

Quando arriviamo a Nanchino saliamo su un taxi e vediamo attorno a noi la Cina moderna, i grattacieli e capiamo che è finita la nostra sofferenza! Ci facciamo portare ad un hotel sontuoso trovato sulla nostra guida Routard. Per fortuna c’è posto e ci laviamo di dosso la stanchezza e il sudiciume della Cina profonda.

14 agosto: NANCHINO Città molto gradevole con un bellissimo parco la cui visita è caldamente consigliata per capire qualcosa di più sulla cultura cinese e sui loro canoni estetici. Bello anche un tempio che visitiamo e gradevoli i vialoni alberati che percorriamo. Nanchino è davvero una città che ci riconcilia con il mondo in attesa di salire sul treno che ci porterà a Shanghai Come sempre, si deve arrivare un’ora prima in stazione, ma stavolta il treno è bellissimo, pulitissimo, con posti assegnati. Ed è anche molto veloce. Siamo proprio in un’altra Cina! L’arrivo a Shanghai è sconvolgente. La stazione è enorme, il traffico caotico come non mai e arriviamo direttamente alla nostra stanza di albergo prenotata su internet, al 21° piano sopra una città che non dorme mai.

15-16-17 agosto: SHANGHAI Eravamo in dubbio se dedicare un solo giorno a Shanghai e aggiungere al nostro itinerario le mete di Suzhou e Hanzhou. Abbiamo deciso di rimanere a Shanghai perché questa è davvero una città speciale e abbiamo voluto visitarne le sue molteplici anime, che sono poi le anime della Cina.

Il primo giorno abbiamo visitato il Bund e percorso Nanjing Road fino alla Piazza del Popolo. Per poi proseguire verso l’antica concessione Francese, il luogo dove è nato il Partito Comunista Cinese, la casa di Zhou Enlai e il quartiere residenziale. Abbiamo poi visitato i vecchi Udong (che fra poco scompariranno), per tornare poi di sera sul Bund e vedere lo spettacolo delle luci dell’Isola di Pudong.

Il secondo giorno mattinata destinata ai musei (quello di storia e arte è davvero impedibile, sono custoditi reperti delle varie epoche imperiali cinesi di altissimo valore). Al pomeriggio escursione alle foci dello Yangtze con il battello. E’ l’unico mode per vedere da vicino i grattacieli dell’isola di Pudong, il modo migliore per scattare delle foto ottimali dello Skyline di Shanghai. Si arriva fino al Mare Giallo, ma l’atmosfera fosca e il cielo grigio (praticamente perenni) non fanno godere troppo della scampagnata! Serata con cena occidentale da “M on the bund”. Locale caro e rinomato, ma situato in cima a un palazzo sul Bund. Un investimento che vale la pena fare! Il terzo giorno lo dedichiamo alla vecchia Shanghai, alla terribile ricostruzione di alcuni edifici storici, ma anche al giardino botanico, ai templi confuciani e buddisti e a quella parte di Shanghai che sta scomparendo ma che ancora può regalare al turista degli angoli molto suggestivi.

Gran finale con passeggiata fino alla Piazza del Popolo, Nanjing Road e ancora Bund. Acquisti vari, tra cui uno splendido pezzo di giada da inserire in una collana. Tra mille centri commerciali pieni di roba di qualità medio-bassa e marche contraffatte, la Cina per fortuna possiede ancora qualcosa di valore in cui il Made in China può essere esibito con orgoglio! Torniamo con Aeroflot, contenti di aver visitato questo paese di cui si parla tanto. Fare un giro in Cina è un modo di capire meglio il mondo e di rendersi conto che il futuro passa sicuramente attraverso questo sconfinato paese. La Cina stupisce, spaventa, irrita, sicuramente affascina ma allo stesso tempo ci porta a capire un po’ meglio dove il mondo sta andando e si torna indietro con una consapevolezza maggiore di quanto si è partiti: esattamente come capitò a Marco Polo alcuni secoli or sono! Alberto Boffa Bes



  • ciccilla ciccilla
    oddio quindi in Cina non capiscono na mazza? La mia paura è questa, andare lì e avere a che fare con persone che non ti comprendono...stessa paura vale per il Giappone,dove a quanto pare nessuno conosce la lingua inglese,come idem la Russia...mi piacerebbe sentire anche una terza campana a riguardo,intanto grazie Mariano Marhiolinovsky Casti..."
  • ciccilla ciccilla
    oddio quindi in Cina non capiscono na mazza? La mia paura è questa, andare lì e avere a che fare con persone che non ti comprendono...stessa paura vale per il Giappone,dove a quanto pare nessuno conosce la lingua inglese,come idem la Russia...mi piacerebbe sentire anche una terza campana a riguardo,intanto grazie Mariano Marhiolinovsky Casti..."
  • ciccilla ciccilla
    oddio quindi in Cina non capiscono na mazza? La mia paura è questa, andare lì e avere a che fare con persone che non ti comprendono...stessa paura vale per il Giappone,dove a quanto pare nessuno conosce la lingua inglese,come idem la Russia...mi piacerebbe sentire anche una terza campana a riguardo,intanto grazie Mariano Marhiolinovsky Casti..."
  • Mariano Marhiolinovsky Casti Mariano Marhiolinovsky Casti
    Mah io son tornato proprio ieri e tt questo fascino non l'ho trovato, tantomeno a pechino. questo commento, che lessi proprio prima di fare i biglietti, mi portò a pensare di aspettarmi davvero qualcosa di bello.arrivato li invece mi son trovato una città sporca, con una popolazione totalmente incivile e impreparata al turismo. giusto per capirci, tra loro nn riuscivano a decidersi su qualche pulman farmi prendere per andare all'indirizzo in cui avevo l'hotel,.. che attenzione, era proprio di fronte alla porta Nord della citta proibita!!! un ora mi mandavano dal pulmino n°1 al n°2 poi al 5 poi al 4 e di nuovo all'1. dopo 1 ora , quando ho perso le staffe si son decisi. voi vi chiederete e xche nn hai preso uin taxy? semplice.. xchè i tassisti non mi prendevano xche avevo TROPPI bagagli.. eravamo in 2 e avevamo 2 trolley e 2 borsette come bagaglio a mano.ho avuto grosse difficolta a spostarmi in taxy a pechino al di fuori della zona della città proibita e tienman, xchè i tassisti non conoscono tutta la città, senza contare che , sopratutto la notte, i tassisti se sei occidentale evitano di prenderti , e questo è un dato di fatto sperimentato. che l'hotel ha confermato dicendo che spesso succede e giustificandolo col fatto che i tassisti han paura di non capirsi con il turista. balle. un altra cosa falsa è che la muraglia cinese è stupenda. è stata ristrutturata , male, dai cinesi, con tutto il cemento e i blocchetti a vista, sembra più una muraglia fatta da dei manovali inesperti che la vera muraglia cinese. QUesta recensione oltre che faziosa, devia solamente il turista, xchè dà un idea della cina totalmente sbagliata. la cina non è visitabile se non con un tour operator. e su questo non ci piove. l'unica cosa vera è che ci son problemi di comunicazione anche se hai le cose scritte in cinese.VOrrei sottolineare oltretutto che ho visitato i seguenti paesi prima della cina : ( mauritius, tunisia, caraibi, praga, inghilterra, francia , giappone ) quasi tutti ( eccetto il primo alle mauritius) fai da te, quindi non è il primo viaggio che faccio e non sono proprio un inesperto viaggiatore."
  • Mariano Marhiolinovsky Casti Mariano Marhiolinovsky Casti
    Mah io son tornato proprio ieri e tt questo fascino non l'ho trovato, tantomeno a pechino. questo commento, che lessi proprio prima di fare i biglietti, mi portò a pensare di aspettarmi davvero qualcosa di bello.arrivato li invece mi son trovato una città sporca, con una popolazione totalmente incivile e impreparata al turismo. giusto per capirci, tra loro nn riuscivano a decidersi su qualche pulman farmi prendere per andare all'indirizzo in cui avevo l'hotel,.. che attenzione, era proprio di fronte alla porta Nord della citta proibita!!! un ora mi mandavano dal pulmino n°1 al n°2 poi al 5 poi al 4 e di nuovo all'1. dopo 1 ora , quando ho perso le staffe si son decisi. voi vi chiederete e xche nn hai preso uin taxy? semplice.. xchè i tassisti non mi prendevano xche avevo TROPPI bagagli.. eravamo in 2 e avevamo 2 trolley e 2 borsette come bagaglio a mano.ho avuto grosse difficolta a spostarmi in taxy a pechino al di fuori della zona della città proibita e tienman, xchè i tassisti non conoscono tutta la città, senza contare che , sopratutto la notte, i tassisti se sei occidentale evitano di prenderti , e questo è un dato di fatto sperimentato. che l'hotel ha confermato dicendo che spesso succede e giustificandolo col fatto che i tassisti han paura di non capirsi con il turista. balle. un altra cosa falsa è che la muraglia cinese è stupenda. è stata ristrutturata , male, dai cinesi, con tutto il cemento e i blocchetti a vista, sembra più una muraglia fatta da dei manovali inesperti che la vera muraglia cinese. QUesta recensione oltre che faziosa, devia solamente il turista, xchè dà un idea della cina totalmente sbagliata. la cina non è visitabile se non con un tour operator. e su questo non ci piove. l'unica cosa vera è che ci son problemi di comunicazione anche se hai le cose scritte in cinese.VOrrei sottolineare oltretutto che ho visitato i seguenti paesi prima della cina : ( mauritius, tunisia, caraibi, praga, inghilterra, francia , giappone ) quasi tutti ( eccetto il primo alle mauritius) fai da te, quindi non è il primo viaggio che faccio e non sono proprio un inesperto viaggiatore."
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