Da Oslo a NordKapp. Info utili

Sin da quando ero un ragazzino diciottenne ho desiderato arrivare a Capo Nord. Quelli erano i tempi dell'università: pochi soldi in tasca e tanti sogni nel cassetto. Per fortuna alcuni si sono realizzati, e ciò mi ha permesso di viaggiare tanto. Non sò spiegare il perchè, ma anche avendone la possibilità rimandavo sempre, ad altra...
Scritto da: Ivano Raiola
da oslo a nordkapp. info utili
Partenza il: 15/07/2004
Ritorno il: 23/07/2004
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Sin da quando ero un ragazzino diciottenne ho desiderato arrivare a Capo Nord. Quelli erano i tempi dell’università: pochi soldi in tasca e tanti sogni nel cassetto. Per fortuna alcuni si sono realizzati, e ciò mi ha permesso di viaggiare tanto. Non sò spiegare il perchè, ma anche avendone la possibilità rimandavo sempre, ad altra occasione, il mio viaggio in Norvegia. Il 15 luglio, finalmente, siamo partiti da Roma alla volta di Oslo con volo Bratheens. Dall’aeroporto raggiungiamo Oslo con un Treno Intercity(9 euro), che loro chiamano local train, per distinguerlo da un altro treno che fa da navetta tra la città e l’aerostazione.Quest’ultimo è molto costoso(sui 18 euro),così come lo è anche il bus navetta chiamato Flybus. Scendiamo alla Oslo central station che è il cuore di tutti i mezzi di trasporti di Oslo. In stazione c’è il Tourist information: Efficientissimo ed organizzatissimo, fornisce, in inglese, qualsiasi tipo di info. Prenotiamo,attraverso loro, una camera in un hotel situato sulla strada principale, la Karl Joans Gate. Qui ci sono tanti negozi,bar-pub tanta gente e artisti di strada. Questa strada,molto lunga e pedonalizzata, termina al palazzo reale(poca cosa). Visitiamo, gratis, il Parlamento. Ci dirigiamo verso il porto, dove c’è una zona commerciale con tanto di passeggio serale chiamata Aker Brygge. Visitiamo la fortezza Akershus, che domina la baia del porto e il municipio in mattoni rossi con le due grandi torri e l’orologio che batte le ore con una melodia piacevole. Dal porto prendiamo un piccolo traghetto, quasi un bus del mare, per giungere (in 15 minuti)alla penisola di Bygdoy, dove si trovano diversi musei, ma che raccontano la memoria di una storia piuttosto recente. Ci sono le zattere di alcuni pionieri che si sono lasciati trasportare dalle correnti marine, c’è una nave utilizzata per le prime esplorazioni in antartico, che si visita anche all’interno, altri musei di navi vichinghe e un museo all’aperto(come lo skansen a Stoccolma)costituito da secolari abitazioni norvegesi che si possono visitare anche internamente, abitate da figuranti in vestiti d’epoca. Occorre del tempo per vedere tutto, e quindi alla fine della giornata ci sentiamo stanchi nelle gambe e con la mente. Giunti in albergo, dopo una cena a base di panini, ci accorgiamo che l’orologio segna l’una di notte, ma fuori dalla finestra regna sovrana la LUCE. Questa sarà una costante che ci accompagnerà per tutto il viaggio in Norvegia. Ovvero godremo della luce del giorno durante tutto l’arco delle 24 ore. Al sud un pò di meno di 24 ore. E’ comunque una sensazione strana, che ci renderà a tratti insonni, anche perchè, ovunque abbiamo alloggiato, non abbiamo mai trovato delle tende che celassero completamente la luce. La visita di Oslo prosegue l’indomani di buon mattino.Con il tram raggiungiamo il Vigerland Park.Un parco immerso nel verde dei prati, con tanto di laghetto e caratterizzato dalla presenza di numerose statue che raffigurano esseri umani in pose diverse.Notiamo che ovunque ci sono giovani distesi sull’erba che si godono il sole e fanno merenda con una specie di piccola brace del tipo usa-e-getta, che si compra al supermercato. Il pomeriggio si gira per il centro e si visita la DomKirke, chiesa principale della capitale. La città è piena di locali, frequentati dai giovani norvegesi, ma anche dai turisti stranieri,Ho avuto il vago sospetto che fossero lì proprio ad uso e consumo dei turisti. Vorrei aggiungere che sono rimasto molto sorpreso nel vedere in giro per le strade molti mendicanti, e tossicodipendenti che chiedevano soldi.Sconsiglio soprattutto la zona intorno alla stazione principale dei treni.

Il terzo giorno partiamo per Bergen.La si può raggiungere in treno attraversando un paesaggio stupendo. La stazioncina di Bergen(seconda città della norvegia) ha 4 binari soltanto. In 10 minuti, a piedi, giungiamo in centro, e quindi troviamo il solito Tourist inf. Decidiamo, visto i costi proibitivi, di alloggiare presso una casa di privati(40 euro a notte soltanto). La casa si trova a 15 minuti a piedi dal centro.E’ un cottage in legno a picco sul mare, a tre piani.Due soltanto per noi. Bellissimo.Ci restiamo tre giorni. Visitiamo Bergen in poche ore.Caratteristica la zona di Bryggen, quartiere di case in legno l’una sovrapposta all’altra(e dichiarata patrimonio dell’Unesco) che in passato costituiva i magazzini delle merci che giungevano al porto con le navi da tutta l’Europa. A due passi c’è il mercato del pesce, freschissimo. Sugli stand dei pescatori si vendono panini con gamberetti, salmone, balena, aringhe.Oppure si può degustare il tutto con un piatto misto(12 euro circa).Delizioso. Decisi a goderci la vista della città dall’alto della montagna che la sovrasta, prendiamo la funicolare che in pochi minuti ci porta in alto. La vista della baia di Bergen e del fiordo è sensazionale. Da Bergen partono tutte le escursioni per i fiordi.Al tourist inf. Potrete trovare di tutto.Mappe, itinerari, cartine, video, immagini, in modo da poter organizzare e programmare nei minimi dettagli e secondo le vostre preferenze ed esigenze le vostre gite attraverso i fiordi. Noi abbiamo scelto questo percorso: treno da Bergen fino a Myrdal – Cambio treno per Flam(vi consiglio di vedere questo tratto di ferrovia di soli 20 km, che scende da una altezza di 1000metri, attraverso delle valli a strapiombo e paesaggi mozzafiato). Sosta a Flam, con possibilità di diverse escursioni, e partenza con la nave per navigazione attraverso i fiordi. Lo spettacolo che offre la natura è unico nel suo genere. Con un’autobus,poi, raggiungiamo Voss, in alta montagna(stazione sciistica). Da Voss in treno fino a Bergen. Queste piccole città di poche migliaia di abitanti , sono molto caratteristiche ma simili tra loro. Lasciamo a malincuore il nostro cottage di Bergen e con l’aereo raggiungiamo Tromso. Ci accoglie una pioggia insistente e continua per due giorni consecutivi. Definita la Parigi del Nord, Tromso non rispecchia per niente ciò che i norvegesi dicono di Lei. Da vedere la cattedrale del Nord e poc’altro se non il paesaggio intorno. Si riparte per Hammerfest con un aereo della Wideroe da 30 posti.Questa è l’ultima città(per modo di dire,infatti conta solo 3000 anime)più a nord dell’Europa.Il resto degli insediamenti che troveremo non superano i 300 abitanti. Finalmente con un autobus partiamo alla volta di Capo Nord. La giornata è piovosa e c’è un vento fortissimo che fa oscillare il bus. Siamo in tensione soprattutto quando si percorrono strade a strapiombo senza guardrail, perchè i norvegesi ci tengono a lasciare inalterato il paesaggio. Dopo circa tre ore giungiamo a Honningsvag. Dovete sapere che CapoNord si trova su un’isola chiamata Mageroya, alla quale si accede attraverso un tunnel sottomarino di circa sei km. Su quest’isola ci sono 4-5 villaggi di pescatori e alcuni campeggi e ostelli. A Honningsvag potrete invece alloggiare in casa di privati o in 2 hotel costosissimi. Da questo “ridente”insediamento parte tutti i giorni, due volte al giorno, un bus per Capo nord che dista 35 km di curve e paesaggi lunari. L’ingresso alla rupe di NordKapp è costoso,siamo sui 75 euro in due, per entrare poi in un centro “commerciale” fatto di bar, ristorante,cinema e negozio di souvenir. Un furto vero e proprio. Il mio desiderio di giovane diciottenne è stato esaudito. Ma siamo stati sfortunati. Oggi c’è nebbia fitta, piove e fa un freddo incredibile(mentre ieri era una giornata splendida). Tutti noi turisti, giunti lì da ogniddove, siamo affranti. Quasi in lacrime, e se pure in lingue diverse, riusciamo a far comprendere il nostro sconforto. Restiamo lì fino a tarda notte, nella speranza, come ci hanno detto, che il tempo migliori e ci permetta di ammirare lo spettacolo del sole di mezzanotte. Niente da fare. Scendiamo nel cinema annesso al centro, che trasmette le immagini riprese in una bella giornata della rupe e dei dintorni di tutta l’isola. Questo non fa che aumentare la consapevolezza di non aver potuto godere di uno spettacolo unico a causa delle avverse condizioni climatiche. Occorre però tornare a Oslo.Ripercorriamo a ritroso la Norvegia. Restiamo un giorno ad Oslo per riposarci, e poi ritorniamo a Roma. Mi sono ripromesso, però,di ritornare presto.

INFORMAZIONI UTILI. La Norvegia è molto cara dal punto di vista economico. Per una vacanza fai-da-te con budget limitato occorre: -acquistare da mangiare e bere nei supermercati; -alloggiare nelle case di privati o pensioni,che sono di ottima qualità, e i proprietari si vedono poco; – dotarsi di biglietti giornalieri per i mezzi di trasporto, o se si vogliono visitare molti musei si può acquistare una card (tipo Oslo-card)che permette l’ingresso ai musei e l’utilizzo di tutti i mezzi di trasporto; -le distanze tra le città sono notevoli e i tempi di percorrenza si allungano a causa dei ferrei limiti di velocità imposti e a causa della morfologia del territorio; – noleggiare un’auto se si è in 3 o più(si risparmia); -avere sempre impermeabili o ombrelli con sè; -scroccare panini ripieni durante la breakfast; -amare e rispettare la natura. -una buona guida vi permetterà di vedere posti meravigliosi, spesso raggiungibili solo a piedi. -Capo Nord non è il punto più a nord del continente, bensì lo è knivskjelodden,raggiungibile solo a piedi dopo una camminata di 9 km, tra andata e ritorno, attraverso terreno fangoso e continue salite e discese. Occorre lasciare l’auto in un parcheggio segnato a circa 9 km a sud di caponord.Il percorso richiede almeno 5 ore di camminata; -dotatevi di maglione di lana, che all’occorrenza indosserete; -i souvenir da acquistare sono i Troll in tutte le “salse”che ormai vendono anche in Italia, ma quelli sono gli originali, i maglioni di lana, e il salmone. Buona vacanza a tutti



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