Da Madrid a Barcellona
Acquisto di guide (che però indicano prezzi non corretti soprattutto per gli alloggi e per le entrate per i vari musei) e di una carta stradale.
La mappa del tragitto intrapreso la trovate su www.Ale.Virtuale.Org/spagna.Html e prima o poi metterò anche le foto.
Giovedì 22 luglio: Casa – Madrid Partiamo dalla stazione di Lugano alle 6.30 in direzione di Milano Malpensa. Alle 12 ca. Arriviamo a Madrid. Ci trasferiamo in centro con il metrò e dopo aver sbagliato strada un paio di volte arriviamo alla pensione Lido. 38 euro per notte. Ci sembra un po’ caro rispetto agli altri hostal (pensioni) elencati sulla guida ma dato che è una camera provvista di aria condizionata, frigorifero,ventilatore, tv e il bagno non ci si può lamentare.
Dopo un’oretta di riposo cominciamo il giro della parte ovest della città in trotinette (=monopattino, chiamato anche troz) e in poche ore vediamo le piazze e le zone più comuni: Plaza Mayor, Plaza del Sol, Plaza d’ España, Palacio Real,… Dopo essere tornati all’ hostal per fare un po’ di siesta, in ritardo rispetto agli spagnoli, usciamo per mangiare una bella insalata per 4,5 euro e una birra per 1,5 euro ed per fare un giretto della Madrid notturna, prima di andare a dormire ormai sfiniti. Di notte la temperatura era abbastanza alta, infatti mentre dormivamo l’ aria condizionata si era bloccata.
Venerdì 23 luglio: Madrid Sveglia verso le 10, colazione a letto a base di panini del giorno prima e poi partenza (naturalmente in trotinette) in direzione del museo d’ arte moderna Thyssen-Boremitza (6 euro), che così moderno non era, infatti ci stufiamo presto e usciamo per dirigerci verso la stazione di Atocha. Al suo interno è riprodotto un clima tropicale con tanto di umidità, palme, ninfee, tartarughe e tartarughine.
Usciti della stazione andiamo alla ricerca del parco del Retiro. Un mega caldo, prima di continuare il giro per poi tornare all’ hostal verso le 4,30 abbiamo bisogno di una pausa in mezzo al verde del parco… E per oggi siamo sfiniti…La parte est della città è alle nostre spalle.
Dopo un sonnellino verso le 22 usciamo per andare a cenare in un bel locale nel quale ci beviamo come aperitivo una bella sangria (solamente 2 euro al bicchiere) seguita da tapas al jamon iberico e 2 piattoni di pomodori, birra (1,50) e caña (1,10).
Sabato 24 luglio: Madrid – Toledo – Puerto Lapice – Cordova Dopo aver pianificato il percorso e il ritiro dell’ auto (prenotata in agenzia prima di partire) la sera prima siamo pronti alla partenza. Sveglia alle 8 circa. Prendiamo il metro che ormai conosciamo come le nostre tasche e verso le 10 prendiamo possesso del nostro super mezzo di trasporto: una fiat punto, con aria condizionata per fortuna.
Controlliamo i km: sono 7795.
Dopo aver chiesto un paio di indicazioni per uscire dalla città in direzione di Toledo partiamo…E…Dopo l’ ennesimo sbaglio e dopo un’ora riusciamo finalmente a trovare la strada.
Arrivati a destinazione seguiamo 2 auto di turisti che sicuramente avevano studiato meglio di noi la cartina e infatti in poco tempo ci conducono in un posteggio nel centro storico della città. Un mega caldo, facciamo un giretto e poi ripartiamo per Cordova .
Strada facendo ci fermiamo a Puerto Lapice, luogo che ispirò la storia di Don Chisciotte di Cervantes. Infatti sempre con l’enorme fortuna che abbiamo ci siamo fermati con l’ auto a fare pausa proprio davanti alla locanda di Don Chisciotte!!! Dopo qualche fermate intermedie arriviamo a Cordova, dove la temperatura è veramente insopportabile 47°C!!! Per oggi abbiamo percorso 626 km.
In poco tempo troviamo una camera da un tizio un po’ pazzo e un po’ bevuto nell’ hostal Trinidad, sfiniti dalla giornata restiamo per una notte per 13 euro a testa e 10 euro per il parcheggio (e qui ci sa che ci ha fregato ma è meglio non rischiare la rimozione). Dopo una pausa facciamo un giretto in città…Alle 22 sono ancora 40 gradi.
Domenica 25 luglio: Cordova – Sevilla Dopo una notte passata quasi insonne (almeno per Elisa) dal caldo insopportabile, approfittiamo della temperatura di meno di 40 gradi per fare un giretto per le vie di Cordova e verso le 12 partiamo per Siviglia.
Strada facendo ci fermiamo a Carmona, paesino su un piccolo colle caratteristico per le sue casette bianche, e dove visitiamo il Parador.
Arrivati a Siviglia dopo 199 km , la città è quasi deserta, abbiamo parecchie difficoltà ad orientarci. Dopo aver girovagato per le vie del centro in auto decidiamo di paracheggiare e cercare un hostal a piedi. Infatti in poco tempo né troviamo uno molto particolare situato in fondo a una viuzza e molto fresco rispetto alla temperatura esterna di 50° C. Camera doppia con bagno e doccia dietro una tenda per 35 euro. Ci affittano anche un posteggio per 12 euro; molto conveniente perché l’ autosilo era molto caro.
Giriamo un po’ per le vie del centro e visitiamo la maestosa cattedrale, la più grande della Spagna a quanto pare (e la più bella che abbiamo visto). Verso le 21, per 9 euro, assistiamo ad uno spettacolo di flamenco in un posto molto caratteristico che si chiama “Casa de la Memoria” (El centro cultural en el centro de Se villa). Il cantante, Sevier Rivera, fa delle facciacce che ci fanno un po’ ridere mentre canta con l’ accompagnamento del chitarrista Manolo de la Cruz. Peccato che la ballerina, Sonia Riveda, non abbia utilizzato le nacchere( per la gioia di Elisa che le aveva comprate a Cordova e si era allenata in auto). Questa versione di flamenco è una delle più tradizionali.
Lunedì 26 luglio: Sevilla Sveglia verso le 9.30, decidiamo di rimanere a Sevilla ancora una notte visto le molte cose da vedere. Dobbiamo però spostare l’ auto in quanto il parcheggio ci era stato affittato abusivamente. Troviamo un posteggio, sorvegliato da persone andicappate, per l’irrisoria cifra di 60 centesimi per tutto il giorno.
Ci dirigiamo verso plaza de toros, l’ arena dove si svolgono le corride. Per 4 euro a testa visitiamo il piccolo museo e l’ arena accompagnati da una guida.
Corrida: gli uomini dell’ esercito si allenavano a cavallo a colpire una testa di legno con una lancia. Per render più difficile l’ esercizio si esercitavano poi con i tori. Questo metodo si sviluppò per gli uomini a piedi e da li nacque la corrida.
Visto le lunghe distanze da percorrere e visto le difficoltà a trovare alcuni posti da visitare decidiamo di salire su un bus turistico a due piani che per 11 euro a testa ci porta in giro per la città.
I sedili scottano, sono quasi 50°! Dopo esserci procurati un bella scottatura a forma di canottiera torniamo all’ hostal per una siesta.
Verso le 19 andiamo a spostare l’ auto che era posteggiata poco distante…L’ Ale credendo di fare il furbo portandola più vicino all’ hostal Benito e non trovando un posteggio libero non sapeva più come ritornare al posteggio di prima. Risultato: un’ ora e mezza di girovagare ed è riuscito a prendere anche l’ autostrada! Complimenti! Martedì 27 luglio: Se villa – Ubrique – Ronda – Marbella È giunto il momento di lasciare Sevilla. Il gran girovagare di eri sera non è stato del tutto vano. Infatti troviamo al primo colpo la strada per uscire dalla città. Sulla strada per Ronda subito fuori dalla città siamo immersi nel verde della campagna e degli uliveti.
Facciamo una piccola deviazione per Ubrique, una cittadina posta a ca 700 m/sm in mezzo alle colline davanti ad uno sperone di roccia. Il posto è abbastanza caotico e dopo una breve visita ripartiamo per Ronda, situata su un promontorio roccioso dotato di una grande vista.
Arrivati visitiamo la plaza des toros trasformata in museo (5 euro) dove si può girare liberamente all’ interno dell’ arena, in un piccolo museo e dietro le quinte, ossia i box dei tori e le miniarene dove si allenavano i toreri.
Oltre alla plaza fotografiamo il ponte che congiunge la città separate da una profonda gola dove scorre un fiume.
Ripartiamo verso sud e dopo molte curve finalmente vediamo il mare, l’ Ely si esalta subito e dopo aver trovato un hostal (de Pilar) a Marbella ci tuffiamo in mare per un bel bagno.
Qui vicino al mare la temperatura è molto più gradevole, poco più di 30 °, paragonato ai 50° di Cordova e Sevilla. Torniamo all’ hostal per una siesta prima di cena…Peccato che quando ci svegliamo sono le 2 di notte…Facciamo un giretto e mangiamo un tost in un bar.
Mercoledì 28 luglio: Marbella – Malaga – Torre del Mar Partenza da Marbella in direzione di Malaga non prima però di un giretto in riva al mare perché l’ Ale voleva fare le foto e dove incontriamo un esaltato ginnico. Arrivati a Malaga posteggiamo sotto l’ Alcazaba, facciamo un giretto in centro con varie foto, una sosta in un bar e poi partenza in direzione di Torre del Mar.
Arrivati senza problemi né deviazioni (e ciò non è cosa da poco visto che per cambiare posteggio l’ Ale nella stessa piazza riesce a prendere anche l’ autostrada)!!! Posteggiamo in uno di quei posteggi che costano molto poco gestiti da persone andicappate e cerchiamo un hostal, dopo varie ricerche eccolo: hostal Loimar 30 euro con lavabo. Passiamo il pomeriggio in spiaggia ad ammirare i bambini spagnoli panzoni e per un pisolino sotto il sole.
Cena a base di pescado, e vinciamo anche un gelato e l’ aperitivo offerti dai camerieri. Un piccolo giretto al mare e poi a letto , domani si riparte per Granada.
Giovedì 29 luglio: Torre del Mar – Nerja – Granada Sveglia alle 8 e preparazione alla partenza. Strada facendo ci fermiamo a Nerja e scattiamo qualche foto di belle scogliere e spiagge. Alle 11 siamo già a Granada e troviamo una camera all’ hostal Valencia 30 euro con bagno e doccia. Depositiamo i sacchi e subito usciamo per un giro esplorativo. Prendiamo il mini bus (0.90 euro) che ci porta sull’altura dove sorge l’Alhambra, evitiamo così una lunga e ripida scarpinata.
Costa 10 euro a persona e per entrare dobbiamo attendere un oretta perché l’entrata è limitata a 450 persone all’ ora.
Al suo interno stupendi giardini e incisioni, da qui si gode anche di una bella vista sulla città.
Dopo un ghiacciolo e sfiniti torniamo all’ hostal e dormiamo fino alle 20 (perché stavolta abbiamo messo la sveglia).
Andiamo a mangiare e per 7.5 euro ci pappiamo un bel menu, una frittata tipica spagnola (tortilla: uova arrostite con pezzetti di patate) e una zuppa di pomodoro freddo con pezzetti di uovo sodo e come secondo carne.
Poi si va a letto domani ci aspetta Valencia.
Venerdì 30 luglio Granata – Alicante – Valencia Partiamo da Granada dopo aver pagato solo 10 euro di parcheggio per più di 20 ore. Colazione a base di croissant caldi con cioccolata e croissant con prosciutto e formaggio, i più buoni mangiati fino ad ora.
Dedicata quasi tutta la giornata completamente al viaggio da Granada a Valencia (600km), con una pausa di un oretta nella spiaggia di San Juan ad Alicante. Arriviamo a destinazione verso le 17 e troviamo una camera all’Hostal El Ricòn, 9 euro a testa solo con il lavabo, e il posteggio gratis nel garage dell’hostal. Ci sembrava molto poco visto che la reception sembrava quella di un albergo a 3 stelle, ma subito dopo aver oltrepassato la porta per andare alle camere abbiamo capito perché costava così poco… Sabato 31 luglio: Valencia Sveglia verso alle 9.30 e colazione a base di biscotti( solo per l’ Ale)…Partenza con il troz (e qui scatta la violenza turistica…Siamo come i giapponesi con la macchina fotografica)… Visitiamo il mercato centrale ,scorrazziamo su e giù per le vie della città. Saliamo sul campanile della cattedrale (2 euro a testa) con il troz in spalla, che duri!! Dopo mille scalini arriviamo quasi in cima dove troviamo il custode delle campane, un vecchietto simpatico, che ci fa provare a suonare le campane più piccole. Ancora un paio di scalini e arriviamo in cima da dove possiamo ammirare tutta la città.
Discendiamo il letto del fiume (trasformato in un parco in tutta la sua lunghezza) dove ci fermiamo in un baretto a mangiarci 2 boccadillos con jamon serrano, becon y queso. Continuiamo fino alla fine del parco dove troviamo il parco oceanografico…Troppo caro, più di 20 euro e perciò rinunciamo.
Dopo tutta questa fatica per arrivare fino a qui ci beviamo una delle bevande più dissetanti che esistono: l’ horchata, a base di succo di chufa (una varietà di mandorle dolci). Non è male, sembra latte ma è molto più farinosa.
Sfiniti prendiamo il bus che ci riporta in città e poi siesta fino alle 20 con sottofondo di musica jazz (del vicino) e continuo suono delle campane (scopriremo poi che nella cattedrale, e per tutto il pomeriggio, erano stati celebrati diversi matrimoni).
Prima di cena proviamo la famosa agua de Valencia, una bella jarra (cointreau, vodka, succo d’arancia, spumante locale) un litro 14 euro e la paella.
Domenica 1 agosto: Valencia – Barcellona Partenza da Valencia in direzione di Barcellona, per strada ci fermiamo sul delta dell’Ebro nella speranza di vedere i fenicotteri e i tori. I primi forse li abbiamo visti… Attorno al delta, una lunga spiaggia piena di gente. Dopo ore passate a girovagare alle ricerca dei fenicotteri ne troviamo un paio ma non erano come ci aspettavamo.
Riprendiamo la strada verso Barcellona. Ci fermiamo in un paesino alla ricerca alla ricerca di una camera ma i prezzi sono molto elevati rispetto a quello che abbiamo pagato fin’ora…60 euro per un albergo a una stella. Quindi procediamo per Barcellona cerchiamo l’ agenzia dell’ Europcar e parcheggiamo nei dintorni e proseguiamo verso il centro con il sacco attaccato al troz sulle strade di Barcellona. Dopo aver attraversato il quartiere malfamato (e qualcuno se la faceva sotto) arriviamo sulla Rambla affollatissima e cerchiamo un hostal, ma per la prima volta li troviamo tutti pieni e molto cari, forse perché siamo in una città marittima e siamo in alta stagione. Alla fine troviamo una camera all’ hostal Nilo vicino alla Rambla e a 2 minuti dal porto per 40 euro senza doccia.
Ceniamo in un fast food per 5 euro, un giretto sulla Rambla e poi a letto sfiniti.
Lunedì 2 agosto: Barcellona Dopo aver ignorato la sveglia ci alziamo verso le 9 e tramite metro e troz recuperiamo l’ auto e la riconsegniamo all’agenzia. Torniamo in centro e cerchiamo l’ ufficio turistico alla stazione ferroviaria dopo esserci fatti sgridare dal poliziotto perché giravamo col troz sul pavimento liscio (il troz andava quasi da solo). Purtroppo non lo troviamo e così torniamo all’ hostal, strada facendo chiediamo in alcuni hostal il prezzo per 6 notti e ne troviamo uno con camera doppia con la doccia e il lavabo per 36 euro alla Pension Retorno Nel pomeriggio visitiamo l’ acquario per 13 euro, bello ma abbiamo visto di meglio.
Facciamo un giro nel mercato dove beviamo degli ottimi succhi di frutta, ancora un giretto sulla Rambla e poi torniamo all’ hostal. Martedì 3 agosto: Barcellona Colazione a base di croissant e croissant con jamon y queso…Slurp e un mazzo di girasoli per l’Ely che compie 20 anni!!! Giornata pausa, oggi andiamo al mare!! Passiamo la mattinata e il primo pomeriggio in spiaggia (l’ Ale si è bruciato le gambe ed è tutto rosso). Facciamo un giretto a Barcellona nella città vecchia e visitiamo l’ interno della cattedrale.
Verso sera andiamo verso plaza d’ Espagna dove speravamo di assistere allo spettacolo di luci e musiche delle fontane ma purtroppo sono spente… Un giretto sulla Rambla dove ceniamo e un giro al porto.
Mercoledì 4 agosto: Barcellona Sveglia verso le 10.30 andiamo in plaza d’ Espagna ma le fontane sono sempre spente così ci dirigiamo verso il Montijuic dove ammiriamo la città dall’alto e dove l’ Ely che parla gattesco inizia a comunicare con un gatto tutto disastrato che stava quasi per partorire.
Scendiamo in bus e andiamo in città per recarci all’ufficio del turismo. Visitiamo poi la casa Batlló progettata anch’essa da Anton Gaudí (16 euro per l’entrata al posto di 25 grazie allo sconto del 20% sul biglietto 10 corse del metrò). Andiamo poi alla Pedrera che però è chiusa (in via eccezionale). Facciamo un po’ di shopping e torniamo all’hostal sotto una leggera e breve pioggerella. Andiamo a mangiare crepes (che tra l’altro erano pessime) e andiamo a nanna, domani si deve girare come forsennati.
Giovedì 5 agosto: Barcellona Sveglia e partenza verso le 10 in direzione di casa Mila ( La Pedrera). Nell’ attesa in coda l’ Ale va prendersi un mega caffè e si ustiona la lingua assaggiandolo. 7 euro per la visita del tetto, la soffitta (piena di spiegazioni,descrizioni e modellini) e uno dei vecchi appartamenti.
Dopo la visita ci dirigiamo a piedi verso la Sagrada Familia non prima di aver comprato un bel bocadillo.
Entrata 9 euro compresa la visita alla casa museo nel parco Güell. Visitiamo l’ interno della S.F., è immensa e non è ancora terminata. In seguito saliamo sulle torri, 2 euro per l’ ascensore che ci porta fino a 65 m poi saliamo ancora a piedi fino a 90 m. L’ Ely ha le vertigini e paura non riesce a muoversi né guardare di sotto. Verso le 16.30 torniamo all’ hostal per fare una pausa. Verso le 19 compriamo il necessario per una cena al sacco e andiamo in plaza d’ España per prendere i posti per assistere allo spettacolo di fontane. Verso le 21.30 inizia lo spettacolo le fontane ballano a ritmo di musica e si illuminano di diversi colori: 3 spettacoli di un quarto d’ ora circa.
Venerdì 6 agosto: Barcellona Sveglia tardi, l’ Ely aveva male a un piede così abbiamo dovuto fare un po’ di pausa. In seguito ci incamminiamo per andare a vedere il parco Güell con le creazioni architettoniche di Gaudí. Qua visitiamo anche la casa-museo di Gaudí (non era un granché). Prendiamo il metro e andiamo al mare ad abbronzarci un po’ e poi torniamo sulla Rambla prima di sera per comprare qualcosa al mercatino.
Sabato 7 agosto: Barcellona Sveglia tardi bis, ente turistico come sempre chiuso, una capatina in libreria per comprare dei libri su Gaudí e poi mare.
Di sera solito giretto sulla Rambla, beviamo l’ ultima sangria (12 euro/l) in un baretto con il jamon serrano attaccato al soffitto e poi all’ hostal a fare la valigia, domani si parte.
Domenica 8 agosto: Barcellona – Casa Hasta Luego España Costi indicativi in CHF: Aereo (Milano Malpensa – Madrid; Barcellona – Milano Malpensa): 370 Noleggio auto (per 9 giorni): 545 Vitto, alloggio, benzina e vari: 1050 Costo totale: 1700
Buon viaggio in questa fantastica terra Alessio e Elisa