Da Liverpool a Stratford

Eccovi alcune informazioni sul mio viaggio di Agosto in Inghilterra. Partenza da Pisa arrivo a Liverpool, rigorosamente con Ryan Air. Bel volo, puntuale e tranquillo. 1 giorno: LIVERPOOL. Arrivo all'aereoporto John Lennon (above us only sky). Centro informazioni, incetta di piante e pieghevoli turistici e via col bus 500 (2,50) verso il centro...
Scritto da: simonful
Partenza il: 07/08/2007
Ritorno il: 11/08/2007
Viaggiatori: da solo
Spesa: 1000 €
Ascolta i podcast
 
Eccovi alcune informazioni sul mio viaggio di Agosto in Inghilterra. Partenza da Pisa arrivo a Liverpool, rigorosamente con Ryan Air. Bel volo, puntuale e tranquillo.

1 giorno: LIVERPOOL. Arrivo all’aereoporto John Lennon (above us only sky). Centro informazioni, incetta di piante e pieghevoli turistici e via col bus 500 (2,50) verso il centro città. MATTHEW STREET: la mitica via dei Beatles. Ci sono i mattoncini rossi, la statua di Lennon, il mitico Cavern Club, i negozietti marchiati Beatles, atmosfera doc. Tappa obbligata. Voto 7.

ALBERT DOCK: Baia artificiale sul fiume Mersey. Molto rigorosa, rossa, precisa, ordinatissima. Anche l’acqua sembra inquadrata. Ci sono vari musei (interessante quello marittimo), negozietti di souvenir (ricchi di cose) e ristornantini. Può apparire un pò fredda, ma c’è anche qui molto climax. E poi ci si trova di fronte il Liver Building. Da non perdere. Voto 8.

CENTRO CITTA’: Moderna la via dello shopping. Ci sono anche diverse bancarelle. Per i calciofili da non perdere il negozio ufficiale del Liverpool FC, con tutto il possibile tra gadgets e abbigliamento sportivo. Grandi magazzini belli. Voto 7.

ANFIELD ROAD: Un po’ fuori città, nei sobborghi. Anche qui il fascino ti colpisce al cuore. Non sono riuscito ad entrare (le visite tutte prenotate), ma in compenso mi sono fatto un giretto nel Museum tra coppe dei campioni, vecchie maglie dono di vecchi campioni, foto e video. Tanto red in giro. Voto 7.

LORD NELSON: Hotel dove dormo, 40 sterline con la prima colazione. Di fianco alla Stazione ferroviaria di Lime Street. Pulito e Tranquillo. Voto 7.

2 giorno: MANCHESTER.Col treno da Lime Street, dopo circa 35 km si arriva a Manchester e dal finestrino del treno si vede una città più moderna.

CENTRO CITTA’: Mi è piaciuto molto. Una città multietnica. Sono tante le persone di colore. Le costruzioni antiche sono vicine a quelle moderne, ma niente è stonato. Dalla stazione di Piccadilly in pochi minuti siamo in centro. Loyd street per le informazioni turistiche, bellissimo municipio in stile gotico, enorme ruota panoramica e poi albert square con la statua di Gladstone e ancora numerose cattedrali tutte da vivere e respirare. E tanti giovani. Voto 7,5.

OLD TRAFFORD: E’ il tempio europeo del calcio. Da rimanere senza fiato. Leggermente fuori “le mura”, ci troviamo di fronte questo colosso marchiato NIKE, che è un vero gioiello. Per fortuna sono riuscito a visitarlo per 10 sterline. Una guida molto preparata, ci introduce in tutte le varie zone dello stadio: sotterranei, spogliatoi, tribune, panchine, bordo campo, sala stampa, zona relax e ristorantini privati. Mi accorgo che i calciatori sono davvero dei privilegiati. Straordinario l’impatto con l’interno dello stadio. Colori fantastici: cielo azzurro, tribune rosse, campo verde. Un colosso. Con interessante museo annesso e negozio griffato nike adiacente. Voto 9.

continua……

3 GIORNO: in treno da Manchester Piccadilly a Straford Upon Avon. Partenza al mattino presto di una bellissima giornata di sole.

TRAGITTO: il viaggio in treno (circa 2 ore) è trascorso serenamente. Le ferrovie in Inghilterra (come tutto del resto) sono un’po’ care ma organizzatissime e sopratutto con treni comodi, moderni e puliti. Sguardo incollato al finestrino. Ho cambiato a Leamington (giusto il tempo di dare uno sguardo alla cittadina) e poi via verso lo Shakespeare County. Favoloso.

STRATFORD: Scendo alla stazioncina e mi dirigo a piedi verso il centro. Sembra di andare a ritroso nel tempo. Taglio in due la cittadina per andare al mio albergo. Arrivo al ponte sul fiume avon e li c’è il centro per i turisti. Al solito faccio incetta di materiale e mi dirigo verso l’hotel. Guest House Croft, conduzione familiare, sull’avon, letto a baldacchino e cameretta in stile. Ottima colazione. 58 sterline, ma spese benissimo. Voto 8.

SHAKESPEARE BIRTHPLACE: Un’emozione unica sopratutto per me che sono attore. Strutturata in maniera eccellente, ti da la possibilità di entrare davvero nel climax del bardo. Ci sono anche i figuranti che illustrano i vari mestieri dell’epoca (c’è il padre John che ti mostra i guanti di sua produzione). Poi c’è la culla di William e la finestra con le famose incisioni. Meraviglioso il giardino con colori indescrivibili. Prima di uscire un centro di souvenir dove poter comprare di tutto.VOTO 9.

SHAKESPEARE HOUSES: Facendo un biglietto unico con circa dieci sterline puoi visitare anche le altre case legate alla figura del commediografo e dei suoi familiari: la Halls croft (casa della figlia Judith) e La Nash House dove una volta c’era New Place, dove mori Shakespeare. Molto interessante, sopratutto la cura maniacale con la quale le cose sono conservate.

E bellissimi i gardens. Voto 8.

HOLY TRINITY CHURCH: Un altro pezzon da novanta. Si trova in fondo al paese. Di entra in una sorta di vecchio cimitero, con tombe risalenti al 600. In fondo c’è la tipica struttura delle cattedrali di quel periodo. E anche in questo caso l’atmosfera è magica.

All’interno si trova la tomba di Shakesperare. Si deve passare una piccola “dogana” con una sterlina e si entra nella zona della tomba. Si trova a terra e sulla sinistra in alto il famoso busto eretto in suo onore. Davvero da non perdere. Voto 9.

continua…

TEATRO: Essendo a Stratford Upon Avon, non posso non andare a vedere i Teatri dove si esibisce la “Royal Shakespeare Company”. Il Royal purtroppo è chiuso per ristrutturazioni. Allora prima un blitz allo Swan Theatre, dove prendo alcuni souvenir e scatto delle foto, e poi corro al CourtYard, dove sta per iniziare lo spettacolo. In Inghilterra a quanto vedo sono molto rigorosi sull’orario di inizio: gli spettatori devono essere seduti e le porte chiuse. Anche biglietto alla mano non si entra più dopo che il sipario si alza. Mi sembra un’ottima abitudine. Siccome lo spettacolo è pomeridiano me la cavo con una quindicina di sterline. In scena l’Enrico IV prima parte. Da attore italiano rimango estasiato: la magia che gli attori inglesi creano sul palco non si può descrivere. Non ho un inglese cosi’ importante che mi permetta di capire tutto, ma nonostente ciò seguo con la bocca aperta le oltre due ore di rappresentazione. La scenografia è essenziale, i costumi e gli ingombri perfetti, il pubblico educato, gli attori dei mostri, il testo magnifico.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche