Da lisbona all’estremo ovest

Sarò breve (si dice sempre così...) Volo TAP, troppo last minute per le offerte, 250E a cranio da MPX, volo puntualissmo, ottima assistenza a bordo. Lo stesso volo viene operato anche da Portugalia airlines con ottime offerte se si prenota per tempo (www.flypga.com). Il taxi porta in centro per il prezzo max di 10 E. All'arrivo un caldo boia con...
Scritto da: Katia Spanu
da lisbona all'estremo ovest
Partenza il: 17/06/2005
Ritorno il: 22/06/2005
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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Sarò breve (si dice sempre così…) Volo TAP, troppo last minute per le offerte, 250E a cranio da MPX, volo puntualissmo, ottima assistenza a bordo. Lo stesso volo viene operato anche da Portugalia airlines con ottime offerte se si prenota per tempo (www.Flypga.Com). Il taxi porta in centro per il prezzo max di 10 E.

All’arrivo un caldo boia con alto tasso di umidità, meglio andarci in primavera o autunno. Residence prenotato su internet per un giorno: quartiere di lucciole e sexi shop, con appostamenti giusto sotto il portone,che fortuna! La via, giusto per evitarla, è gomes freire parte alta. In compenso il residence (Joao XXI) ha l’aria condizionata, la via è relativamente silenziosa la notte e la stanza presenta pulizia approssimativa…La colazione pure.

E’ in compenso vicino al parco edoardo VII con le serre tropicali e non, interessante sistema di riscaldamento della serra tropicale detta “estufa calda”. Da lì si raggiunge in cinque minuti a piedi il Museu Gubelkian che possiede sculture di rodin e quadri di molti impressionisti estorti durante la rivoluzione russa al museo Hermitage. Da non perdere la collezione di gioielli disegnati e realizzati da Lalique, veramente notevole. Nel parco-giardino del museo il padiglione dedicato all’arte moderna, da visitare.

La metropolitana è oltre che un efficace e comodo mezzo di trasporto per tutti i quartieri della città anche una galleria di “mosaici” su azulejos.

Suggestiva la passeggiata a piedi nello storico quartiere di alfama, in alternativa si prende il tram giallo su rotaie ( i locali ci si attaccano in corsa all’esterno); sono viuzze strette sempre in ripida salita ma fiancheggiate dalle tipiche case rivestite interamente di azulejos,si può ammirare la cattedrale e la citta vecchia dai “miradores” che ogni tanto si aprono sulle piazzette tanto carine e con dei chioschi in legno dove si cucinano sardine e verdure alla brace a tutte le ore (qui mangiano sempre…). Sempre a piedi si visita l’adiacente quartiere della Baixa dove si può “ammirare” la casa dos bicos con la facciata interamente rivestita di sporgenze “a becco”. Il centro, posto tra Rossio e Baixa-Chiado, ha ampie vie bianche con negozi e ristorantini con veranda all’aperto dove si cucinano crostacei e molluschi e l’immancabile bacalhau; altra tipicità sono caragoles e caracoletas (lumache e lumaconi), molto buoni alla griglia indi in salsa di burro limone e pepe, indigeribili ma irrinunciabili .

Dalla stazione metro di Rossio si raggiunge la stazione dei treni per la vicina cittadina storico-medioevale di Sintra, che vale una visita di un giorno intero: il clima è fresco, si passeggia lungo le strette stradine caratteristiche ammirando il palazzo municipale, i parchi magnifici in stile arabeggiante così come le ville principali, e principesche, con facciate barocche e minareti e torri e campanili. Da lì l’autobus raggiunge Cascais, sull’atlantico, passando da Cabo da Roca che è l’estremo occidentale dell’europa, molto ventoso e freddo, indispensabile il maglione: in loco ne vendono di orribili per cifre esorbitanti. Ambientazione: uno spuntone roccioso, un faro, l’oceano inc…Ato, il vento a raffiche e l’immancabile lapide per foto; al punto di accoglienza rilasciano i certificati “io ci sono stato” con tanto di ceralacca e siccome il prossimo autobus passa tra un’ora e fuori non si può stare ritiriamo anche l’attestato. Finalmente raggiungiamo Cascais e la sua futuristica stazione: da lì lungo il mare c’e una bella e fresca passeggiata per le vie della storica cittadina. Treno per Lisbona : ci si siede dalla parte dell’oceano e si raggiunge il Tago, si ammira la famosa torre di Belem e il vicino monumento ai “descubridores” e, dal lato opposto il monastero dos geronimos con antistante curato giardino e roseto. Stazione ferroviaria e coincidenza con la metro.

Altra visita d’obbligo è quella all’oceanario, il più grande d’europa e secondo al mondo: nella vasca centrale nuotano mante e squali, razze e torpedini, branchi di tonni, cernie e pesci luna. Nelle vasche più piccole pesci esotici, ippocampi di fogge spettacolari e il pesce pagliaccio che incanta per ore tutti i bambini presenti, c’e anche una piccola “pinguinera” e la vasca delle lontre che si prodigano in acrobazie aquatiche e sono molto socievoli. L’oceanario è ospitato nel moderno quartiere dell’expo che ospita anche la teleferica e le torre panoramica “a forma di vela”,, lungo i docs o “docas” gremiti di ristorantini e baretti; per lo shopping c’e il centro commerciale Vasco da Gama, che guarda su un viale con fontane a geiser artificiali che periodicamente eruttano getti di acqua. Avveniristico.

La sera: molto frequentato è il Barrio Alto, da giovani e non, ci sono locali per tutti i gusti: dal “Portas Largas” con bicchiere alla mano e musica a palla a localini artistoidi dove si ascolta del buon jazz e si beve del porto; passiamo una bella serata in uno di questi ultimi. Nel quartiere Chiado (pron. Sciadu) si gode una bella passeggiata, molto animata e si serve un’ottimo caffè da “A Brasileira”, lo storico locale tutto in legno e con interno veramente splendido. Ci dicono che il cuore della vita notturna lisbonese si svolge lungo i docs verso Belem ma domani si riparte per l’Italia, sarà per la prossima volta. Menzione particolare a “la merendinha do arco”, una locanda nei pressi della stazione del Rossio: è frequentato a pranzo solo da lavoratori locali e serve i veri piatti della cucina portoghese preparati alla maniera casalinga e accompagnati dall’ottimo pane di miglio e da un buon vino “della casa” e da una squsita cortesia e disponibilità sia degli operatori che dei clienti che si sono soffermati a deliziarci con le spiegazioni di tutti i piatti con cenni storici e geografici; il pranzo un ora prima della partenza è stato proprio la ciliegina sulla torta. Buon viaggio.



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