Da Lione alla Provenza tutto d’un fiato

Ciao! Eccovi alcuni consigli utili per un'indimenticabile vacanza in Provenza e Costa Azzurra, con partenza da Lione. Io e mio marito siamo partiti da Venezia il 25 giugno con un volo Easy Jet (Venezia – Lione). Dal sito di Easy Jet abbiamo noleggiato anche la macchina (conveniente rispetto al noleggio diretto) per 12 giorni spendendo 470 €...
Scritto da: lucabond
da lione alla provenza tutto d'un fiato
Partenza il: 23/06/2009
Ritorno il: 05/07/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
Ciao! Eccovi alcuni consigli utili per un’indimenticabile vacanza in Provenza e Costa Azzurra, con partenza da Lione.

Io e mio marito siamo partiti da Venezia il 25 giugno con un volo Easy Jet (Venezia – Lione). Dal sito di Easy Jet abbiamo noleggiato anche la macchina (conveniente rispetto al noleggio diretto) per 12 giorni spendendo 470 € per il pacchetto volo + macchina.

Siamo atterrati a Lione neanche due ore dopo e abbiamo recuperato la macchina dell’Europcar prendendo una navetta gratuita fino al parcheggio.

Dal 23 al 26 giugno abbiamo pernottato all’INTER HOTEL AXOTEL PERRACHE prenotato su Booking.Com ad un prezzo veramente buono rispetto al servizio (85 € a notte la doppia, colazione esclusa, come dappertutto in Francia, circa 7 € a testa): parcheggio gratuito davanti all’hotel (aspetto da non sottovalutare), bella stanza anche se non eccessivamente spaziosa, buona colazione e collegamento Wi-Fi gratuito in camera.

Lione è una bella città dove si trova cosa visitare: ricordatevi sempre di chiedere la cartina in Hotel, molto più precisa di quella delle guide.

La prima giornata l’abbiamo dedicata alla visita del centro storico, oggi patrimonio dell’Unesco, area pedonale con molti palazzi rinascimentali e negozi.

Belli sono anche i murales su alcuni palazzi della città veramente molto realistici.

Il lungo fiume (il Rodano) è veramente molto bello: su un lato si trovano una pista ciclabile ed una zona pedonale che di notte vengono illuminate da fari colorati che rendono la passeggiata ancora più romantica. Alcune imbarcazioni ormeggiate sulla riva sono state trasformate in bar e locali, ma la zona è animata soprattutto da molti giovani che la sera si ritrovano per bere e divertirsi fino all’alba. Prendendo poi la funicolare, si può salire sulla collina per ammirare la vista dalla cattedrale di Notre Dame de Fourviere, a cui si arriva dopo una breve camminata in salita passando per i giardini.

Sulla strada ci si può fermare anche ad osservare le rovine del più antico sito romano (entrata gratuita).

Una giornata intera può poi essere trascorsa al Parc de la Tête d’Or a cui ci si arriva prendendo la metropolitana, comoda e pulita anche se abbastanza cara. (2,30 € la corsa singola, 9,40 € il biglietto giornaliero).

Questi giardini sono veramente belli: al loro interno si trovano un giardino zoologico con animali di ogni specie, giochi per bambini, roseti, giardini botanici e tutto completamente gratuito.

Per chi lo desidera c’è anche un ristorante ed un bar su un bel laghetto fra gli alberi (visita consigliata).

Per il pranzo comunque non ci sono grossi problemi: per chi vuole risparmiare le baguette sono ottime (3,00 € – 3,50 € già farcite), oppure al supermercato si trovano confezioni già pronte di cibi diversi (pasta, verdure e carne, cous cous…) a modico prezzo.

Per la cena, abbiamo optato una volta per un locale italiano in centro, La Squadra, dove la pizza era molto buona e non molto cara anche se strapiena di mozzarella … Importante: non ordinate mai acqua minerale, molto cara, anche perché le brocche di acqua naturale ve le portano gratuitamente, molte volte anche senza ordinarle (nel dubbio chiedete “une caraffe d’eau”).

Il 26 mattina siamo partiti in direzione Orange e Avignone (circa 3.30 di viaggio).

Un consiglio: se potete evitate di prendere l’autostrada, perché è davvero molto cara; prediligete le provinciali, belle strade non troppo trafficate.

Ad Orange abbiamo parcheggiato la macchina all’entrata della città, in un parcheggio gratuito e poi a piedi abbiamo raggiunto il centro informazioni per prendere la cartina della città.

Effettivamente c’è poco da vedere: il teatro romano, il più vecchio d’Europa, è imperdibile (costo 8 € circa), l’arco di trionfo (purtroppo in restauro) e un giro nel piccolo centro, ben curato con molti locali dove poter mangiare.

Noi non abbiamo rinunciato alla baguette in un bel giardino tranquillo nei pressi del centro informazioni. Tappa successiva Avignone.

Arrivati alla meta, abbiamo parcheggiato l’auto poco dentro le mura ed a piedi abbiamo raggiunto il palazzo dei Papi che abbiamo visitato al prezzo di 14 €: vi conviene fare il biglietto cumulativo che comprende anche la visita del ponte St. Benezet, travolto e per metà distrutto dalle piene del Rodano.

Vi verrà data anche un audio guida gratuita in lingua italiana: la visita è piuttosto lunga perché il palazzo è davvero grande.

A circa una ventina di minuti da Avignone da non perdere è il Pont du Gard, un antico acquedotto romano (quello stampato sulle banconote da 5 euro per capirci) davvero incredibile.

Non vi conviene parcheggiare però nel parcheggio, davvero eccessivamente caro (5 euro per la sosta): lasciate la macchina in qualche stradina laterale vicino al campeggio e fatevela a piedi.

Il posto è davvero bellissimo: il fiume Gardon che scorre sotto ha l’acqua limpidissima ed è circondato da alte scogliere adatte ai tuffi.

Passeggiate sulle arcate inferiori e godetevi la vista.

Risaliti in macchina ci siamo diretti verso S.Tes –Maries –de-la-mer, nella Camargue, dove avevamo prenotato sempre tramite Booking.Com in una simil-fattoria a due stelle LE PETIT MAS DES BARRES (53 € a notte la doppia) dal 26 al 29 giugno.

La camera era molto spartana ma comunque pulita: il posto era bello, con la piscina, i cavalli e un bel gazebo dove fare colazione la mattina.

I gestori sono stati poi molto disponibili in quanto la nostra prenotazione è stata da loro erroneamente cancellata e hanno così provveduto a trovarci un altro hotel allo stesso prezzo (Hotel LE FANGASSIER), non facendoci nemmeno pagare il pernottamento dell’unica notte trascorsa da loro.

Il posto è comunque molto tranquillo a pochi minuti dalla cittadina.

La Camargue è bellissima: vi consiglio un giro a cavallo di almeno due ore (costo circa 25 euro a testa) per poter davvero ammirare il luogo ed i suoi colori. Se non gradite il cavallo è possibile fare escursioni di ogni tipo: in fuoristrada, con un piccolo trenino che parte dal centro di S.Tes Maries de la Mer (costo molto più ridotto, circa 7 euro) oppure in carrozza.

Siamo riusciti a vedere i fenicotteri rosa e molte altre specie di uccelli, oltre ai famosi tori purtroppo destinati alle arene. Il parco è una riserva naturale e per la visita vi conviene preferire le ore meno calde(prima mattina o tardo pomeriggio) perché fa davvero caldo e non ci sono zone ombreggiate.

La cittadina di S.Tes Marie de la Mer è molto graziosa: affacciata sul mare (gelido anche in luglio), merita di essere visitata magari la sera quando il centro brulica di gente.

La sua cattedrale è molto bella e le sue stradine sono piene di negozi, ristoranti e pizzerie.

Una sera abbiamo cenato al ristorante spagnolo, El Campo, dove frequenti sono gli spettacoli di flamenco (prezzo maggiorato); bello il posto ma devo dire che la paella con il pesce non era un granché. Le altre due sere abbiamo optato per una pizzeria ristorante, La Piazzetta: buona la pizza e anche il pesce (spesa complessiva circa 40 euro).

Una giornata intera l’abbiamo dedicata alla visita di Arles, Les Baux de Provence e Nîmes.

Arles, il sabato, ha un mercato favoloso: le strade sono chiuse al traffico e le bancarelle di spezie e formaggi sono in ogni angolo. Per pranzo baguette con due buonissimi pezzi di formaggio di capra.

Da visitare il centro, con la cattedrale (Eglise st. Trophime compresa di chiostro al prezzo di 4 € a persona), l’arena romana che però abbiamo visitato solo da fuori ed i resti romani (mi pare ci fosse la possibilità di acquistare un biglietto cumulativo).

Les Baux de Provence è un paesino abbarbicato su uno sperone roccioso con una vista meravigliosa.

Vi consiglio di non parcheggiare la macchina proprio nel parcheggio antistante l’entrata del paese (costo 5 €) ma di fermarvi lungo la strada (costo 3 €) e poi di raggiungere Les Baux a piedi anche se dovrete fare qualche centinaio di metri in salita.

La cittadina è chiusa al traffico con numerosi negozi e ristorantini di ogni tipo lungo le vie piastrellate. Abbiamo pranzato vicino alla chiesa, ammirando il bellissimo panorama anche se, vista l’altezza, tirava un vento fastidioso.

Sotto un sole cocente abbiamo poi effettuato la visita al castello (costo 9 €) dove erano esposte tutte le macchine da guerra e da tortura.

Vi ricordo, per chi frequenta l’università di portare con sé il libretto: buoni gli sconti in tutti i siti della regione.

Dopo un breve giro delle mura e una ripida salita su una torre, siamo tornati a prendere la macchina per avviarci verso Nîmes.

Arrivati a destinazione abbiamo parcheggiato lungo la strada ma, non avendo con noi una piantina della città, abbiamo proceduto un po’ a caso muovendoci per le vie del centro molto animato.

Abbiamo ammirato da fuori l’arena a due piani, il tempio romano e, di fronte, l’edificio in vetro e metallo oggi galleria d’arte.

Un bel giardino per prendere il fresco è il Jardin de la Fontaine con alcune rovine romane. Ormai stremati abbiamo ceduto e non abbiamo visitato la Torre Magna.

Il giorno 29 siamo partiti dall’hotel dopo una buona colazione per dirigerci verso la nuova sistemazione: l’hotel LE CARAVELLE ad Aix en Provence dove abbiamo soggiornato per due notti, il 29 ed il 30 giugno (costo 70 € a notte).

Anche in questo caso abbiamo prenotato l’hotel tramite Booking.Com ma, essendo abbastanza nuovo, non c’erano ancora molte recensioni.

Comunque la camera (dotata di aria condizionata) era molto piccola ed abbastanza spartana: la porta faceva fatica a chiudersi e gli infissi erano molto vecchi e rovinati.

Importante chiedere una camera dalla parte del giardino perché l’hotel si trova sulla strada e le stanze da quella parte sono molto più rumorose. Molto rumoroso era poi anche l’ascensore che più di una volta mi ha svegliato durante la notte. La colazione ti arrivava su un vassoio e non potevi fare il bis di nulla: consisteva in una brioche, un caffè o un the ed un bicchiere di succo al costo di 6,50 € (davvero eccessivo). La connessione Wi-Fi , pur essendo gratuita, non arrivava in camera ma solo nella hall.

Un buon vantaggio è che i clienti dell’hotel hanno una tessera che permette la sosta gratuita in un parcheggio sotterraneo, cosa da non sottovalutare visto il traffico e la difficoltà di trovare parcheggio.

Prima di arrivare a destinazione abbiamo fatto tappa a Marsiglia, una città che non ci è piaciuta molto: si sviluppa intorno al porto ma è molto caotica e dispersiva.

La città vecchia è quasi decadente: prima di intraprendere la visita recatevi all’ufficio informazioni, vicino al porto, per avere la possibilità di orientarvi meglio.

Da non perdere è la visita alla Basilique Notre Dame de la Garde, un’imponente cattedrale che domina la città dall’alto (vi aspetta una bella salita fino in cima!) Non vi conviene muovermi in macchina: noi l’abbiamo parcheggiata in un parking sotterraneo (2 € all’ora).

Ci sono comunque alcuni trenini che seguono percorsi diversi a seconda delle vostre esigenze.

A poca distanza da Marsiglia si incontra un bel paesino una volta di pescatori, Cassis, da dove, con la barca, è possibile visitare le famose Calanche.

I giri in barca hanno una durata ed un costo diversi a seconda di quante Calanche si desidera visitare. Un consiglio: il giro di poco meno di un’ora che vi permette di ammirare tre Calanche è più che sufficiente perché queste belle insenature circondate da rocce a picco sul mare sono davvero molto simili (costo 13 € a testa).

Se volete a Cassis avrete la possibilità di fermarvi anche in spiaggia: il giro nel paese è molto grazioso ma vi porterà via davvero poco tempo.

La sera, dopo una veloce sosta in hotel, abbiamo visitato Aix en Provence, cittadina universitaria molto vivace e davvero molto bella.

Il viale principale, Cours Mirabou, non è pedonale ma è davvero particolare con le sue fontane ed i numerosi locali e ristoranti all’aperto.

La città vecchia è da vivere a piedi con le sue numerose stradine e piazze. Il sabato c’è il mercato in Place des Prêcheurs: bancarelle colorate di frutta, verdura e spezie.

La sera, per la cena, ci siamo fermati in un locale italiano (La Pizza), dove ci hanno portato un buonissimo riso al salmone e un piatto di gnocchi, un insalata mista davvero abbondante ed il bere ad un prezzo accettabile(40 € circa).

La giornata successiva l’abbiamo dedicata alla visita di due paesini incantevoli: Lourmarine e Roussillon.

Dopo aver parcheggiato sulla strada (parcheggio gratuito), abbiamo iniziato la visita del castello di Lourmarine (5€ a testa): molto belle le stanze ed il paesaggio che si poteva godere dall’alto.

Un giro nel tranquillo e silenzioso centro e poi il pranzo su una panchina all’ombra vicino alla profumata lavanda.

Ripresa la macchina ci siamo spostati a Roussillon, paese dalle case ocra.

Abbiamo parcheggiato sulla strada (2 €) e ci siamo incamminati verso il centro davvero molto particolare con quel colore acceso.

Non perdetevi assolutamente il cammino dell’ocra (2,50 euro): vi sembrerà quasi di essere in un altro mondo, con la terra rossa battuta in mezzo al verde (non fatevelo nelle ore più calde perché la temperatura è davvero alta!) C’è la possibilità di scegliere due diversi percorsi, uno più corto (circa 30 minuti) e uno più lungo (circa 50)… ormai che ci siete fate quello più lungo … Alla fine potete dissetarvi con l’acqua fresca che esce dalla fontana a lato della strada.

Nel pomeriggio siamo ripartiti verso la nostra ultima tappa: LE RELAIS DU PEYLOUBET a Grasse (95 € a notte).

Questo B&B , anche se un po’ caro,merita davvero un soggiorno: una casa di 300 anni ristrutturata, travi a vista, gazebo per la colazione con un’incredibile vista, piscina con idromassaggio e soprattutto uno dei due gestori è italiano (precisamente friulano, della nostra terra).

La mattina la colazione è incredibile: muffin, brioche, marmellate, pane tutto fatto in casa (l’altro gestore faceva il panettiere a Parigi …) C’è poi la possibilità di cenare in loco in quanto la cucina esterna è a disposizione dei clienti.

Il posto è davvero silenzioso e i profumi dei dolci al mattino ti invitano ad iniziare la giornata. Vi abbiamo soggiornato dall’1 al 4 luglio: era prevista una notte in più ma abbiamo dovuto partire prima in quanto non avevamo tenuto conto dei molti Km che separano Grasse da Lione (dove avevamo l’aereo di ritorno il 5 luglio nel primo pomeriggio).

Questi ultimi giorni li abbiamo dedicati alla visita di diverse cittadine: St.-Paul-de-Vence, Nizza, Monaco, le gole di Verdon e Cannes.

St. Paul de Vence è un paesino davvero grazioso; arrivati abbiamo parcheggiato in un garage sotterraneo e poi ci siamo spostati a piedi anche perché il centro è tutto pedonale. La visita non vi ruberà molto tempo ma vale di certo la pena.

Le strade di ciottoli sono curatissime; molti sono gli Atelier , le buganville fiorite, le piccole piazzette con le fontane.

Ripresa la macchina ci siamo diretti a Nizza dove abbiamo trovato un parcheggio gratuito sulla strada e abbiamo raggiunto il centro a piedi.

La camminata sul lungo mare (Promenade des Anglais) è davvero bella e ti permette di vedere da vicino le spiagge dove noi non ci siamo fermati, ma se avete un po’ di tempo in più magari qualche ora al sole potete concedervela.

Un giretto merita anche la vecchia Nizza piena di locali, gallerie d’arte e ristoranti.

Se proprio volete salire a vedere il parco dove un tempo sorgeva il castello (del quale è rimasto ben poco …), vi sconsiglio di farvela a piedi: troppi gradini e troppo caldo … Meglio prendere l’ascensore ai piedi della ripida salita: il paesaggio è bello ma niente di più … Anche se eravamo davvero stanchi, abbiamo deciso di fare un salto a Monte Carlo.

Siamo stati accolti da grandi palazzi, uno addossato all’altro, molta confusione (c’era la presentazione del Tour de France) e rampe di scale ed ascensori che permettono di spostarsi da un piano all’altro.

Abbiamo fatto un rapido giro sullo spazioso porto di La Condamine, ammirando da lontano la residenza dei Grimaldi e abbiamo passeggiato devo dire un po’ senza meta fra gli eleganti hotel e le molte concessionarie di vetture di lusso.

Se lo desiderate c’è la possibilità di visitare un giardino di piante esotiche ed ovviamente il casinò (noi abbiamo ceduto alla stanchezza …) La sera, per cena, siamo scesi a Grasse (dal B&B al paese la strada non è molta ma un po’ tortuosa): il paese dei profumi non è granché.

Ci siamo fermati a mangiare quando tutti i locali stavano ormai chiudendo: al ristorante Les Arcades abbiamo preso un po’ di pesce e delle crèpes alle erbe (niente di eccezionale ma la fame era molta) al modico prezzo di 30 €.

Abbiamo poi camminato un po’ per il centro anche se alcune stradine non troppo illuminate non ispiravano molta fiducia.

L’attrattiva del posto sono le profumerie ma a quell’ora ovviamente tutto era chiuso. Con la pancia piena siamo quindi tornati al Relais.

La giornata successiva siamo partiti per ammirare le gole di Verdon.

La strada è parecchia anche se il paesaggio è incredibile: il fiume Verdon scorre tra due pareti di roccia.

Dopo aver abbandonato la strada principale siamo scesi in una piazzola panoramica dove però un gruppo di giovani francesi ci ha detto che la macchina non poteva essere lasciata.

Nonostante i divieti abbiamo deciso di rischiare perché risalire e farla tutta a piedi non era auspicabile con il gran caldo.

Scendiamo così a piedi fino al fiume e procediamo fino a raggiungere una galleria dove il clima è davvero diverso: peccato sia molto buia e noi sprovvisti di torcia (utilizziamo il cellulare per vedere almeno dove appoggiamo i piedi).

La attraversiamo comunque ma arrivati in fondo non ci rimane che tornare indietro.

Riprendiamo la macchina e facciamo sosta qualche Km dopo dove ci sono le indicazioni del famoso punto sublime che però ci siamo persi (eravamo sprovvisti di guide purtroppo dimenticate in hotel…) Decidiamo così di salire a Rougon piccolo paesino dove pranziamo e facciamo un breve giro di perlustrazione.

Riprendiamo così la macchina e rientriamo nel tardo pomeriggio: per riprenderci dalle molte curve un bagno in piscina è proprio quello che ci vuole … L’ultima giornata prima dell’ avvicinamento a Lione, la dedichiamo alla visita di Cannes.

Arrivati a destinazione lasciamo la macchina in un parcheggio a pagamento (4,2 € per due ore) e ci fermiamo a prendere la solita cartina … Quello che mi stupisce è che la prima cosa che ci viene indicata è la posizione delle numerose boutique che già espongono la nuova collezione autunno /inverno (proprio delle informazioni da ufficio turistico …) Comunque la visita di Cannes non richiede troppa organizzazione: da non perdere la passeggiata su LA CROISETTE che costeggia le grandi spiagge, gli hotel e le numerose boutique appunto.

Immancabile la foto sul tappeto rosso del Palais des Festivals e sguardo ai calchi delle mani dei personaggi famosi che formano un lungo serpentone vicino all’entrata.

Breve passeggiata in centro per poi salire fino alla Tour du Mont Chevalier da dove si può ammirare un bel paesaggio e c’è la possibilità di fermarsi per un pranzo al sacco all’ombra.

Uno sguardo anche ai bellissimi yacht parcheggiati nel porto.

Terminata la visita siamo tornati alla macchina e di corsa al Relais per l’ultima nuotata … La mattina seguente, dopo un’abbondante colazione, siamo partiti alla volta di Valenza, tappa di avvicinamento a Lione: ovviamente per le lunghe distanze in autostrada si risparmia molto tempo.

Abbiamo soggiornata all’Hotel Mercure Valence Sud (75 € la doppia) proprio all’uscita dell’autostrada: stanze piccole ma davvero curate.

La colazione ovviamente non era inclusa ma costava davvero troppo (13 € a testa). C’era però la possibilità di mangiare qualcosa al bar: 7 € per caffè, croissant e succo d’arancia.

La sera ci siamo concessi una passeggiata in centro (niente di memorabile …)a parte il bellissimo parco dove vi consiglio di passare. Per cena ci siamo fermati in un self service davvero particolare (Flunch): con una pietanza a scelta (carne, pesce, crèpe …) potevi servirti più volte dei contorni (fra i quali però c’erano anche della pasta e del riso) senza pagare niente in più. La cena poteva consistere anche solo nei contorni: al costo di 4,50 euro potevi servirti quante volte volevi di tutto quello che c’era sul bancone. Carino!!! E qui termina il nostro viaggio … Speriamo di non essere stati troppo prolissi e di avervi dato consigli utili al vostro prossimo soggiorno in Francia.

Buon viaggio a tutti! Monica e Luca



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