Da L’Avana a Cayo Levisa
Spiaggia di quattro chilometri di farina fine, bianchissima, venti bungalows in riva ad un mare cristallino e opalescente, palme e barriera corallina con pesci colorati. Il paradiso senza l’affollamento da turismo di massa di Cayo Largo e Cayo Coco.
Si parte in auto o taxi dal centro dell’Avana verso i quartieri di Miramar, si prosegue in auto per la Marina Hemingway, poi per Marianao quindi si prosegue verso Bahia Honda… Ricordate che a Cuba le indicazioni stradali sono rare, fermatevi di tanto in tanto a chiedere ai gentilissimi passanti. Attenzione, dopo Marianao la strada diventa un po’ meno facile, insomma non è proprio un’autostrada italiana, ci sono un po’ di buche e ogni tanto una gallina, un cane o un maialino sbuca sulla strada… Ma il panorama, la rigogliosissima vegetazione tropicale che vi circonda, è strepitosa. Per cui viaggiate di giorno, con la luce. Di mattina potrete trovare un po’ di nebbia, molto meno di quella che incontrate a Milano a novembre… Non preoccupatevi, nebbia al mattina presto significa giornata di sole! Arrivati a Bahia Honda si continua per Palma Rubio, il piccolo particciolo da cui prenderete la barca per il Cayo. Qui trovate una casupola con un signore che vi farà un caffe’ e vi dirà se sull’isola ci sono abitazioni disponibili. La barca parte alle 11, a volte persino con un po’ di anticipo! Se l’avete persa chiedete al signore della casupola se la barca può fare una corsa speciale per voi: pagherete qualcosa in più ma ne vale la pena. Dopo circa mezz’ora si sbarca sul molo, circondato da mangrovie. La spiaggia paradisiaca è sull’altro lato dell’isola. Non perdete la lingua orientale, playa incontaminata come poche altre ai Caraibi. Scordatevi discoteche e vita mondana: qui c’è solo pace, relax, sole, mare, snorkeling e mojitos al tramonto. Non perdete il signore baffuto che fa i massaggi a pochi metri dall’acqua… Due o tre giorni di permanenza sono sufficienti, ma noi ci siamo rimasti per una settimana e non volevamo più tornare indietro…